Ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni i bambini non vengono battezzati alla nascita ma viene conferita loro una benedizione del sacerdozio dopo alcune settimane. Questa benedizione prende il nome di benedizione dei neonati, ma a che serve?
La benedizione dei neonati ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni risponde a due scopi principali: impartire una benedizione divina al bambino e registrarne ufficialmente il nome nei registri della Chiesa.
Al centro della benedizione dei neonati c’è il desiderio di conferire una benedizione al neonato attraverso l’autorità del Santo Sacerdozio. Crediamo che questa benedizione venga registrata nei cieli e abbia un’influenza positiva sulla vita del bambino.
L’imposizione delle mani da parte dei detentori del sacerdozio è un aspetto fondamentale di questa ordinanza, che simbolizza il conferimento di benedizioni e protezione divine.
La Chiesa insegna che tali benedizioni possono guidare e influenzare il cammino spirituale del neonato, offrendo un’eredità spirituale che i genitori e la comunità sostengono.
Questa pratica è in linea con l’enfasi della Chiesa sulla natura eterna della famiglia e sull’importanza della continuità spirituale attraverso le generazioni.
Il secondo scopo della benedizione dei neonati è registrare ufficialmente il nome del bambino nei registri della Chiesa. Quando un neonato viene benedetto, è designato come “Bambino Registrato,” garantendo la sua inclusione nelle statistiche e nei documenti ufficiali della Chiesa.
Questo aspetto amministrativo è cruciale per diversi motivi:
- Registri della Primaria e Assegnazione alle Classi: i nomi dei neonati che ricevono una benedizione sono utilizzati per creare gli elenchi della Primaria, fondamentali per organizzare i bambini nelle rispettive classi all’interno dell’organizzazione della stessa. Questo favorisce un’educazione spirituale strutturata e un coinvolgimento nella comunità fin dalla tenera età.
- Appartenenza e Partecipazione: Essere registrato come membro della Chiesa sin dalla nascita riconosce l’appartenenza del bambino all’interno della comunità di fede. Questo riconoscimento alimenta un senso di appartenenza e identità man mano che il bambino cresce e partecipa a varie attività e ordinanze della Chiesa.
Differenza tra battesimo e benedizione dei neonati
Sebbene la benedizione dei neonati e il battesimo servano entrambi a incorporare gli individui nella Chiesa, avvengono in momenti diversi della vita e hanno implicazioni teologiche distinte.
Il battesimo nella Chiesa è un patto tra l’individuo e Dio, che simboleggia il pentimento, il desiderio di seguire Gesù Cristo e l’impegno a vivere secondo gli insegnamenti della Chiesa.
Viene normalmente eseguito all’età della responsabilità (otto anni), quando i bambini sono ritenuti in grado di comprendere e acconsentire ai patti che stanno facendo.
Questa ordinanza è una testimonianza pubblica di fede ed è un passo essenziale verso la crescita spirituale e la salvezza secondo la dottrina della Chiesa.
Al contrario, la benedizione dei neonati è rivolta a bambini troppo piccoli per comprendere o fare patti. Questo tipo di benedizione cerca piuttosto di porre le basi spirituali per la vita del bambino e di riconoscerlo formalmente all’interno della comunità della Chiesa.
La benedizione dei neonati funge sia da iniziazione spirituale sia da registrazione amministrativa, distinta dall’impegno personale e dal patto rappresentati dal battesimo.
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Nella Chiesa, l’autorità per impartire benedizioni deriva dal sacerdozio, considerato il potere e l’autorità di Dio delegati all’uomo. Questa autorità del sacerdozio è essenziale per la legittimità e l’efficacia delle benedizioni impartite, incluse quelle per i bambini.
I detentori del sacerdozio, tipicamente padri o tutori maschi, impartiscono la benedizione mediante l’imposizione delle mani, invocando il favore e la protezione divina per il neonato.
Questo atto si ritiene allinei la vita del bambino agli scopi di Dio e fornisca guida divina durante il suo sviluppo.
Il concetto di eredità spirituale è centrale per comprendere la benedizione dei neonati. La Chiesa insegna che le benedizioni ricevute nei primi anni di vita hanno effetti duraturi, influenzando il cammino e il potenziale spirituale del bambino.
I genitori e i detentori del sacerdozio credono che queste benedizioni facciano parte di un piano divino, offrendo protezione, guida e una base per la crescita spirituale futura.
Alcuni potrebbero vedere la benedizione dei neonati come una tradizione piuttosto che un’ordinanza, ma all’interno della Chiesa essa ha un’importanza dottrinale e spirituale significativa.
Come ordinato dall’autorità del sacerdozio della Chiesa, le benedizioni per i neonati sono considerate riti essenziali che benedicono e proteggono i bambini sin dalla tenera età.
Ricordate: il bambino potrebbe non ricordare la benedizione, ma i genitori sì.
Questo articolo è stato pubblicato su https://askgramps.org. Questo articolo è stato tradotto da Ginevra Palumbo.
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