Di primo impatto, sembra una tipica domenica in una tipica cappella della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni a Phoenix, negli Stati Uniti.

Ci sono alcune cose, ad ogni modo, che me lo farà ricordare per sempre. Era il 29 febbraio 2004 – il giorno dopo il mio venticinquesimo compleanno – ed è stato il giorno in cui mio marito è stato sostenuto e messo a parte come vescovo.

E’ stato il giorno in cui sono diventata la moglie del vescovo.

Quando Jeff è stato chiamato, mi è stato fatto chiaro che anche io avevo ricevuto una chiamata di servire al suo fianco e di sostenerlo. A quel tempo non avevo idea di cosa implicasse o di quanto pesanti potessero essere a volte i fardelli di Jess.

Anche ora, che mio marito serve come Presidente di Palo, mi posso ancora ricordare i sentimenti onerosi delle sue responsabilità come vescovo, e spesso dico alle persone che essere un Presidente di Palo è molto, molto più facile; Jeff è d’accordo.

Una delle lezioni che ho imparato velocemente come moglie del vescovo è il potere della preghiera. Le mie preghiere si sono allungate ed intensificate con l’aumento della frequenza con il quale Jeff serviva.

Ho imparato che potevo pregare per delle persone che non avevo mai incontrato e per delle situazioni di cui non conoscevo le specifiche perché confidenziali.

Ci sono state tante volte in cui sapevo che le persone nel nostro rione erano ferite e facevano fatica ed avevano bisogno di preghiere; semplicemente non sapevo chi fossero, così potevo chiedere al Padre Celeste: “Per favore benedici le persone del nostro rione che hanno bisogno di conforto ed aiuto.”

Guida Jeff in modo che possa sapere quello di cui hanno bisogno ed in che modo li può aiutare. E per favore ispirami a riconoscere coloro che dovrei comunicare ed aiutare”.

Più di ogni altra cosa, pregavo per mio marito. Ha un cuore molto tenero, e molte volte soffrivo per lui mentre si addolorava per gli altri.

Sapevo quando Jeff aveva avuto delle riunioni particolarmente difficili con qualcuno, perché entrava dalla porta di ingresso, lasciava la borsa, e mi diceva semplicemente e ferventemente: “Ti. Amo””.

Ci sono state molte volte in cui è stata molto dura. Jeff stava lavorando a tempo pieno e stata lavorando alla sua laurea magistrale alla “ASU” (Arizona State University).

Avevamo un figlio di tre anni ed un neonato quando iniziò la sua chiamata. Nacquero altri 3 figli durante i sei anni e mezzo in cui Jeff servì come vescovo.

Ho dovuto imparare ad avere fiducia in me stessa e nelle mie capacità, così da poter sorridere a quelle persone ben intenzionate che cercano di dirmi come vivere la mia vita e crescere i miei figli e poter gestire il tutto.

Mi sono dovuta ricordare che il Padre Celeste mi ama e che non dovevo essere fatta con lo stampino di ciò che gli altri pensavano che dovesse essere una moglie del vescovo.

Inoltre, ho imparato che il mio Padre Celeste aveva bisogno che io utilizzassi le caratteristiche che mi aveva dato, anche quelle che gli altri a volte criticavano.

Spesso Egli mi aiutava a smussare qualche spigolo o a lucidare una parte di me, ma non venivo cambiata; piuttosto, stavo imparando a fidarmi del fatto che Egli mi stesse rivelando una migliore me, e che stavo imparando come poter essere uno strumento nelle Sue mani.

Si, c’erano delle volte in cui andavo nell’ufficio di Jeff dopo la riunione sacramentale e piangevo un bel po’.

Volte in cui ero esausta ed in cui mi sentivo troppo giovane, troppo inesperta per i compiti che il Signore ci aveva dato. Volte in cui mi dimenticavo che l’opinione di Dio era l’unica opinione su di me che contava.

C’erano dei momenti in cui mi dovevo concentrare solamente su un giorno o su un ora per volta.

C’erano delle preghiere in cui riversavo il mio cuore al Padre Celeste, sapendo che avrei potuto dare agli altri solamente se Egli mi avesse ricaricato prima.

Ci sono stati dei funerali in cui mi posso ancora ricordare con una chiarezza agonizzante; telefonate tristi e preoccupanti; lacrime e dolori. Ma il vero “segreto” della mia vita come moglie del vescovo è stata l’opportunità che ho ricevuto, ancora ed ancora, di sentire l’amore che il nostro Salvatore ha per gli altri.

Non ha importanza di quanto possa essere difficile, niente si può paragonare a quanto sia stato bello servire con mio marito, di essere stata uno strumento nelle mani di Dio per benedire la vita dei Suoi figli.

La vita segreta dei mormoni

La ”vita segreta” che ha avuto luogo con: il mio cuore e la mia anima che si sono espanse e che la mia comprensione del vangelo di Gesù Cristo è cresciuta.

E’ aumentato l’amore per mio marito in modi che non avrei mai potuto immaginare mentre vedevo Jeff nel suo ruolo di dirigente, ho gioito con lui quando le persone facevano delle scelte che gli portava la dolce pace che solamente l’Espiazione di Gesù Cristo può offrire.

Ho visto famiglie unite e vite cambiate per il meglio.

Siamo stati testimoni del miracolo del rinnovamento delle forze e delle energie nonostante le serate passate fino a tardi con i giovani che passano da casa nostra per giocare con noi e parlare.

Quei giovani sono diventati parte della nostra famiglia.

Occupano ancora un posto caro nel nostro cuore e nei nostri ricordi. Il lavoro più importante che abbiamo fatto oltre che essere genitori dei nostri stessi figli, è stato il tempo che abbiamo passato con quegli adolescenti. Ricordo con piacere quelle nottate.

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Io e Jeff dopo circa due anni dalla sua chiamata come vescovo

Ora mi devo sforzare molto per ricordare tutto ciò che ho provato mentre ero la moglie del vescovo – il bene ed il male. Non voglio dimenticarmi mai della bellezza del vedere l’Espiazione in azione.

Non voglio nemmeno mai dimenticarmi le difficoltà, perché mi aiuta a sostenere appieno i fantastici vescovi del nostro palo.

Quanto bene conosci il vescovo del tuo rione? Sono nelle profondità delle trincee della guerra contro il peccato ed il maligno. Sono esausti. Sono uomini imperfetti che cercano di servire un perfetto Padre Celeste.

Sono uomini molto impegnati e con molte cose da fare nel loro tempo.

Sono uomini che hanno bisogno di ogni insegnante della Primaria, ogni bibliotecario, ogni membro del coro, ogni membro del rione di adempiere alle loro chiamata, perché non possono portare tutto il peso da soli.

Vi invito a reimpegnarvi a sostenere l’uomo che sta lavorando così duramente per servire il vostro rione. Vi garantisco che ha una moglie a casa che sta pregando per lui.. e per voi.