Sessualità, so che non è un concetto che affrontiamo spesso nella cultura mormone, ma ho scoperto che è una parte fondamentale del capire appieno e del vivere il Vangelo.

I social media, i blogger, e le agenzie di stampa pubblicano spesso storie riguardanti “i mormoni” e le loro regole rigide che ci fanno sembrare dei bigotti sessualmente repressi.

Nonostante vada di moda, questo stereotipo non potrebbe essere più falso. Nella mia vita, ho notato che sforzarsi di vivere il Vangelo al meglio non ha fatto altro che migliorare la mia sessualità, insieme a migliorare i miei sentimenti di autostima e valore personale.

Ma poi la fatidica domanda mi ha colpito come uno schiaffo: “ma non è difficile?” Insieme alle sue variazioni che sentiamo spesso, come: “perché?”, oppure “Non ti senti limitato a poter fare sesso solo con una persona?”, oppure ancora “allora come fai a sapere se state bene insieme sessualmente?”

La prima volta che mi hanno chiesto queste cose, non sapevo davvero cosa dire.

Per tutta la mia vita i miei genitori, i miei dirigenti della Chiesa e le mie esperienze personali mi hanno insegnato che mantenersi sessualmente puri era importante per la mia felicità e per la mia salute.

Era proprio parte della mia identità, una verità che davo per scontata. Come potevo spiegare qualcosa di così fondamentale della mia personalità, qualcosa che sentivo essere giusto ma che non avevo mai affrontato consciamente?

Come ho sbattuto la testa contro la verità

E alla fine, come in molte storie nella vita, tutto è cambiato. Ed è stato a causa di un ragazzo.

Sapete, ho iniziato ad amare questo ragazzo in un modo che mi ha fatto girare, e ribaltare, e rigirare completamente ogni cosa, anche se allo stesso momento rendeva la mia vita molto più meravigliosamente chiara.

Lo amavo, ma non proprio romanticamente, ma era più che altro un modo che mi inebriava, trascinava, frustrava, stancava fino allo stremo… e ne valeva completamente la pena.

Lo amavo completamente, e ancora oggi lo amo, in ogni maniera possibile.

All’improvviso, ardevo di desiderio, del desiderio di stare con lui. All’improvviso ho scoperto quella parte di me che si stava sviluppando a mia insaputa. All’improvviso ho dovuto dare ragione ai miei amici.

La purezza sessuale è difficile, maledettamente difficile.

Che cosa ho finalmente imparato sulla sessualità

Ho imparato che la sessualità e la spiritualità non sono due forze che si oppongono. La sessualità non è qualcosa che dobbiamo buttar fuori o che dobbiamo nascondere imbarazzati, anzi: è un concetto splendido e sacro, che accresce la nostra spiritualità se lo trattiamo con il rispetto e la riverenza dovuti.

La mia sessualità non è stata confusa, repressa o soffocata dal mormonismo, o dalle verità del Vangelo che ho imparato, ma in realtà la mia sessualità e la mia spiritualità sono cresciute insieme, fianco a fianco, ogni volta che imparavo qualcosa riguardo alla divinità e al potenziale insito in me.

Alla fine ho imparato alcuni modi in cui vivere il Vangelo migliora la mia sessualità.

  1. Chiarisce ogni dubbio

Sapevi che gli umani sono gli unici tra tutto il creato che sono sessualmente maturi molto prima di essere mentalmente maturi?

Prima di condannare tutto ciò come un nostro difetto, provate a considerare lo scopo dietro questo genere di sviluppo.

Prima di tutto, gli umani hanno dei cervelli incredibilmente complessi, perciò dovremmo essere grati per il quarto di secolo o giù di lì che abbiamo per sviluppare questi cervelli, insieme alle nostre identità e personalità.

In secondo luogo, questo ci dà l’opportunità di imparare a padroneggiare appieno la nostra natura fisica.

Se vogliamo davvero diventare come Dio e imparare a controllare le nostre creazioni, come possiamo credere di esserne in grado se prima non sappiamo controllare noi stessi?

Il bello del vivere il Vangelo è che durante questi tempi confusi non dobbiamo mai cercare di capire la natura dei cambiamenti dentro di noi, ma sappiamo che sono degli impulsi meravigliosi e desiderabili.

Come ha osservato presidente Packer:

“Il potere della procreazione non è una parte secondaria del piano; è il piano di felicità; è la chiave per la felicità.

Negli esseri umani, il desiderio di accoppiarsi è costante e molto forte. La nostra felicità nella vita terrena, la nostra gioia e la nostra esaltazione dipendono da come rispondiamo a questi desideri persistenti e forti.”

  1. Fornisce stabilità

Invecchiando, sviluppiamo un’identità più stabile e una maturità emotiva che ci permette di fare sesso senza sconvolgere chi siamo, perché abbiamo acquisito una prospettiva che pone la nostra autostima non sul nostro aspetto fisico, sulla nostra sensualità o su quanto siamo bravi a fare l’amore, ma è basata invece su qualcosa di solido ed eterno, e cioè la consapevolezza di essere figli e figlie di Dio.

Una volta capito questo, il sesso non è più un atto egoistico per dimostrare la nostra personalità o per compiacere sé stessi, ma diventa un atto altruistico che ci permette di entrare in sintonia con una persona in un modo tale che sconvolge completamente l’idea mondana di sessualità.

La famiglia: un proclama al mondo” afferma:

“TUTTI GLI ESSERI UMANI—maschi e femmine—sono creati a immagine di Dio. Ognuno di essi è un beneamato figlio o figlia di spirito di genitori celesti e, come tale, ognuno di essi possiede una natura ed un destino divini.

Il sesso è una caratteristica essenziale dell’identità e del fine della vita preterreni, terreni ed eterni dell’individuo.”

La consapevolezza della nostra divinità e la prospettiva eterna ci permettono di andare avanti senza timore, perché anche se adesso non siamo sicuri di noi, possiamo essere sicuri di quello che possiamo diventare e di ciò che il Padre Celeste vede in noi; e questa conoscenza ci può aiutare a fornire chiarezza in mezzo a questa tempesta di messaggi confusi e di ormoni annebbianti.

  1. Rende le nostre relazioni romantiche più complete.

Non è abbastanza aspettare di essere maturi abbastanza da capire la natura della nostra divinità, e neanche il dedicarsi completamente ad una persona sola.

Come Santi degli Ultimi Giorni, abbiamo la benedizione di avere la stabilità di un matrimonio eterno, quell’alleanza eterna che va oltre il tempo, la morte, la distanza, e persino i mondi, prima di sperimentare l’intimità fisica.

L’anziano Holland disse:

“Un tale atto d’amore tra un uomo e una donna è (o è stato certamente ordinato per poter essere tale) un simbolo di unione completa: unione dei loro cuori, delle loro speranze, delle loro vite, del loro amore, delle loro famiglie, del loro futuro, del loro tutto…

Ma una tale unione, così totale e virtualmente indistruttibile, un tale impegno così irremovibile tra un uomo e una donna, può solo essere ottenuto con la prossimità e permanenza che si ottiene con l’alleanza del matrimonio, con l’unione di tutto ciò che prossedano, e cioè i loro stessi cuori e menti, tutti i loro giorni e tutti i loro sogni”.

Aspettando il momento giusto, la persona giusta e il posto giusto, i Santi degli Ultimi Giorni non solo hanno la protezione e la pace forniti dalle alleanze, ma in più hanno anche il dono dello Spirito, che può aiutare ad intensificare il legame spirituale ed emotivo tra marito e moglie.

  1. Fornisce una nuova dimensione alla sessualità.

Come mormoni, noi comprendiamo la sessualità in un modo più ricco, più pieno. Sappiamo che il sesso avvicina l’uomo alla donna e viceversa, come avvicina entrambi a Dio.

Sappiamo che l’intimità sessuale non è solo una spinta necessaria e carnale che esiste solo per mandare avanti la specie umana, ma sappiamo che essa è un principio eterno, che i nostri Genitori Celesti hanno dato vita a dei figli di spirito, e che il nostro potenziale di avere progenie, fisica e spirituale, è eterno ed infinito.

Tramite le nostre alleanze e la possibilità di creare la vita, il sesso ci porta più vicino ai nostri Genitori Celesti.

L’anziano Holland ci ha istruito ulteriormente dicendo:

“L’intimità sessuale non è solo l’unione simbolica tra un uomo e una donna, e l’unione delle loro stesse anime, ma simboleggia anche l’unione tra i mortali e la divinità, tra coloro che altrimenti sarebbero solo degli umani ordinari e fallibili e Dio stesso, con tutti i poteri tramite i quali lui dà vita in questo nostro vasto universo, per un momento raro e speciale”.

  1. Invoca i poteri del cielo.

Se noi cooperiamo nell’intimità sessuale, e questo con il suo potere ci avvicina a Dio, allora in piccola parte riusciamo a partecipare nel potere creativo di Dio.

Desiderando insegnarci come diventare sempre di più come Lui, il Padre Celeste ci ha benedetto con l’opportunità di essere noi stessi padri e madri.

Ancora una volta ne approfitto dell’incredibile saggezza dell’anziano Holland:

“Non conosco virtualmente nessun altro privilegio divino affidato così comunemente ad ognuno di noi (che siano uomini o donne, ordinati al sacerdozio o meno, Santi degli Ultimi giorni o meno), oltre al maestoso e miracoloso potere di trasmettere la vita, l’ineffabile, imperscrittibile, continuo potere di procreazione…”

E sottopongo a voi che non sarete mai così simili a Dio in nessun altro momento della vostra vita rispetto a quando esercitate questo particolare potere. Tra tutti i titoli che Dio possiede, Egli si presenta a noi come nostro Padre, e la Creazione è il suo motto, specialmente la creazione dell’uomo, fatta a sua immagine.

Il sesso è una buona cosa. È un dono divino ed eterno, dato a tutti noi. E a causa di questo, non è un qualcosa di cui essere timidi, di cui imbarazzarsi, o da temere, ma è un qualcosa che dovremmo trattare con il rispetto e la riverenza che diamo a qualcosa di sacro.

I Santi degli Ultimi Giorni possono rispettare il diritto del loro prossimo di vivere le loro vite e la loro sessualità nel modo che gli sembra più opportuno, ma questo non dovrebbe mai impedirci di condividere le verità di ciò che conosciamo.

Spero che in futuro, quando qualcuno vi chiede qualcosa di simile a quello che mi è stato chiesto così spesso negli anni, che voi non avrete paura di condividere la vostra testimonianza e che non avrete paura di mostrare come il Vangelo in realtà migliora la nostra spiritualità insieme alla nostra sessualità, in ogni maniera possibile.

Danielle Beckstrom di ldsliving.com