Non sono più un Mormone, non mi identifico per niente con questa parola. Ma questa non è una storia di vecchia data sul come ho lasciato la Chiesa Mormone. Sono ancora un membro, un credente ed un attivo partecipante della stessa chiesa in cui mi sono battezzato quando avevo 8 anni.

Amo andare in chiesa. Ma sembra che ci siamo dimenticati che “La Chiesa Mormone” una volta veniva chiamata con il suo nome vero e originale “La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”.

Il Libro di Mormon e la Chiesa di Gesù Cristo

Poiché il nostro libro di scritture, usato insieme alla Bibbia, si chiama “Il Libro di Mormon” (visto che Mormon era il nome del profeta che ha raccolto e messo insieme le storie contenute in questo libro) le persone hanno iniziato a chiamarci Mormoni.

Il vangelo e gli insegnamenti di Cristo che il mio spirito ha imparato, conosce e sente sono gli insegnamenti dell’amore incondizionato. Come membri della Chiesa di Gesù Cristo, dovremmo essere i primi a ricordarci che Cristo è perfetto.

Lui sa tutto. Sente il tocco di una sola anima dentro ad una folla. Chiama i bambini per nome. Egli è la via, e tramite il conoscere Cristo possiamo arrivare alla conoscenza che non siamo stati creati da un creatore amorevole solamente per vivere in un mondo che fa paura.

L’espiazione di Cristo, la Sua morte perfetta ed altruistica, ci ha dato il potere di conquistare tutto ciò che ci potrebbe fare paura.

C’è molto di più di una semplice storia.

La chiesa di Gesù Cristo oggi

Nonostante i nostri errori umani e le imperfezioni, il vangelo e gli insegnamenti della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sono sicuramente e fondamentalmente alcune delle più belle teologie che esistono.

Nessun altro pensiero è così toccante, personale e credibile dell’idea che non abbiamo solo genitori terrestri ma anche Celesti. E colui che noi chiamiamo Dio non è solo una cosmica forza dello spazio ma piuttosto un genitore del nostro DNA spirituale.

Tutto il mondo intero denota che c’è qualcosa in più della semplice scienza, e che quel qualcosa in più è amore. E quell’amore è da Dio. Dio intendendo sia madre che padre. Incontenibile ed incondizionabile.

La nostra famiglia umana è più di questo, è anche una famiglia spirituale. Siamo fratelli e sorelle. Non siamo mortali, siamo eterni.

E mentre stiamo cercando di diventare come Dio, seguendo un percorso di apprendimento e di crescita, siamo anche FATTI da Dio. Questa divinità è impressa in parti del nostro essere e non possiamo vederlo semplicemente dandoci un’occhiata l’uno l’altro.

E questa è una verità universale.

“Namaste” vuol dire “la divinità che è in me riconosce la divinità che è in te”. La luce riconosce la luce. Ed attraverso ogni cultura e cammino di vita viene riconosciuta questa divinità.

La verità si trova dentro le trame, e non più essere una coincidenza. Dobbiamo infatti essere più che solo cellule, acqua e proteine. E noi siamo figli spirituali, qui per crescere ed imparare.

Il puro vangelo di Cristo

La Chiesa di cui io faccio parte è una chiesa che nutre i figli spirituali. Insegna la gioia più veritiera che viene dall’amore all’interno delle famiglie. Insegna che il sesso è stato creato per far si che i nostri spiriti possano collegarsi ed unirsi, non come uno strumento con cui intorpidirci e divertirci quando non c’è nulla di buono alla TV.

Insegna la gioia del vivere una vita pulita, sobria, e senza annebbiamenti, mentre siamo completamente coscienti e creare delle relazioni con le persone che ci stanno attorno.

Ci insegna il servizio e l’altruismo, la carità e la longanimità.

Ci fornisce una comunità di persone che si possono incontrare, che vengono da tutto il mondo, che si stanno tutti forzando per raggiungere gli stessi obiettivi di crescita nella loro relazione con Dio. Il suo messaggio è davvero un porto sicuro.

Ci viene detto quanto veniamo amati.

Quanto sia importante il nostro tempo qui sulla terra, come tutti noi siamo venuti qui sulla terra per uno scopo ed una ragione, in che modo Dio ci conosce personalmente, che tutti noi abbiamo il libero arbitrio per poter diventare chiunque noi vogliamo essere, e di come possiamo essere guariti e possiamo davvero trovare pace quando gli altri usano il loro libero arbitrio per ferirci.

Il vangelo non ci farà vacillare, è la nostra interpretazione insensata e timorosa. E’ il nostro bisogno di essere perfetti da soli, quando in realtà Cristo è colui che si è preso la responsabilità di perfezionarci.

I nostri insegnamenti sono un contenitore che ci può proteggere dalle bufere di oscurità in cui vive in nostro mondo.

Possiamo avere una via ed una guida in un mondo in cui si offre, ai nostri futuri figli, la cocaina quando hanno solo 15 anni, un mondo che dirà a nostra figlia che può tranquillamente vendere il suo corpo perché tanto è l’unica cosa per cui è buona.

Le sfide dei nostri giorni

Ma questa oscurità a volte può anche entrare nei nostri contenitori.

E questo succede quando ci concentriamo troppo sul contenitore e non abbastanza sul suo vero contenuto. Ci concentriamo troppo sulle etichette, sulle divisioni, sulle regole e ci dimentichiamo che il primo comandamento di Cristo era semplicemente quello di amarci.

Era proprio quello. Amare Dio, e fare una cosa così semplice come amare i Suoi figli.

Essere un membro della Chiesa di Gesù Cristo non è facile. Potrà anche essere piena di pura luce e verità, ma è sempre una chiesa che agisce qui sulla terra ad opera di umani, ed è sempre seguita e praticata da degli esseri umani.

E parlando come un umano con molta esperienza, siamo inclini a fare molti errori. Ma proprio tanti.

Ma nonostante questo ho fede. Ho fede che Dio stia preparando una via per ognuno di noi per poter tornare a Lui. Ho fede che la chiesa di cui faccio parte mi può fornire una via.

Ho anche fede che Dio mi ama più di quanto io abbia mai amato qualsiasi cosa, e che ha questo amore per tutti coloro che Lui ha creato, qualsiasi siano i loro principi.