Conosciamo tutti quel proverbio che dice: “Il diavolo è nei dettagli”. Ma nel nostro tempo e nella nostra era, il diavolo è interessato a molto di più che ai semplici dettagli.

Vedete, il diavolo è in realtà nella distrazione.

Ecco i cinque modi con cui Satana usa la distrazione come ostacolo per farci procedere sulla strada del nostro progresso spirituale:

  1. Il diavolo sa come usare le notifiche

cellulare appleSatana sfrutta il fenomeno delle notifiche presente nel nostro mondo tecnologico.

Proprio quando lo Spirito sta per insegnarci qualcosa, mentre pensiamo ai principi del Vangelo, arriva un messaggio… oppure una notifica di Facebook… o un promemoria del calendario.

A causa del costante stimolo che riceviamo attraverso i vari allarmi e altri suoni generati dai cellulari, ci comportiamo come il cane dell’esperimento di Pavlov… e prendiamo l’esca!

Proprio mentre lo Spirito stava per impartirci quella lezione di sapienza, durante la nostra riflessione sul sogno di Lehi, immediatamente guardiamo i nostri messaggi per rispondere a quella richiesta urgente di volontari per portare i biscotti all’attività del rione.

Subito dopo il nostro cervello si avvicina ad un’altra distrazione, sotto forma di inventario della dispensa (“Dove sono le scaglie di cioccolato? Ho già finito l’ultima confezione di burro?”) oppure come andare davanti al calendario per fare un promemoria con queste informazioni, così da ricordarle (“Okay, mercoledì sera portare pale e rastrelli per il progetto di servizio. Fare due dozzine di biscotti per dopo”).

E poiché è arrivata un’altra notifica, veniamo impegnati più e più volte in un ciclo di distrazioni.

  1. Il diavolo sa come distrarci con Facebook

social mediaSatana usa i social media per distrarci (Già!).

Come l’anziano diavolo Berlicche scrive al suo apprendista Malacoda, nel famoso libro C.S. Lewis, “Le lettere di Berlicche”:

“Scoprirai che ci vuole poco per attirare l’attenzione di un uomo.

Non hai più bisogno di un buon libro che egli ami davvero, per distrarlo dalle sue preghiere o dal suo lavoro o dal suo sonno…

Puoi fargli sprecare il suo tempo non solo nella conversazione con persone che ama, ma anche nelle conversazioni con quelle che egli non ama e su argomenti che lo annoiano. Puoi fargli perdere tempo per lunghi periodi”.

Facebook (e altri social media) possono diventare uno strumento molto efficace per la distrazione.

Vedete, quando scorriamo i post dei nostri amici, spesso guardiamo con disattenzione passando dall’articolo al video, per esaminare il tutto senza alcun vero scopo.

Sì, il Signore può anche usare la tecnologia per promuovere la Sua dottrina.

Ma quando dimentichiamo le nostre intenzioni, i venti dei social media possono impedirci di cercare attivamente la crescita spirituale a causa del desiderio di essere intrattenuti o, peggio ancora, ci fanno camminare sui sentieri del peccato e dell’errore.

  1. Il diavolo sa come farci fare il bene

fare il beneAspettate! Che cosa???!!!!

Satana ama farci fare qualcosa di buono in modo da farci evitare di fare ciò che è migliore.

È semplice. Egli ci sussurra tranquillamente che i piatti puliti sono più importanti che passare il tempo a parlare con la nostra figlia adolescente.

Ci convince che dobbiamo leggere i tre capitoli di scrittura assegnati per la nostra classe dell’Istituto, invece che riflettere su tre versetti chiave per un’ora.

Cerca di influenzarci ad essere bravi lavoratori, così siamo impegnati nella nostra carriera a spese della nostra famiglia o della nostra fede.

Essenzialmente, Satana incoraggia costantemente la “Marta” che è in noi (che ha davvero il suo tempo e il suo posto), facendoci trascurare “Maria”.

Usa spesso le attività apparentemente “buone”, per lasciarci mettere da parte l’attività “migliore” di questa vita: quella che porta a sviluppare un rapporto personale con il Signore.

  1. Il diavolo sa come essere paziente

il numero del diavoloSatana è paziente. A volte ci vuole molta distrazione per farci commettere peccati maggiori, ma egli aspetta… e aspetta… e aspetta…

Voglio dire, guardate la storia di Davide: “Oh, vado fuori a prendere un po’ d’aria fresca”, pensò una notte.

Poi, notte dopo notte, la vista accidentale di Bathsheba si trasformò in una distrazione intenzionale che si trasformò in un peccato grave.

Citando nuovamente il libro “Le lettere di Berlicche” impariamo quali siano i veri sentimenti del diavolo su questa tattica:

“Non importa quanto piccoli siano i loro peccati, perchè il loro effetto cumulativo è quello di allontanare l’uomo dalla luce e portarlo nel nulla.

L’omicidio non è la migliore delle carte, se le carte servono allo scopo. Infatti la strada più sicura per l’Inferno è quella graduale, il pendio dolce, morbido sotto i piedi, senza improvvise traverse, senza pietre miliari, senza segnali…”

  1. Il diavolo sa come distrarci per impedirci di renderci conto che siamo distratti

Va bene… leggetelo ancora una volta…

Fondamentalmente, Satana presenta una distrazione e poi, agitando la sua mano in stile jedi, dice: “Questo non è il peccato che pensi che sia”.

Jedi

Ed ecco, altri ne lusinga, e dice loro che l’inferno non esiste; e dice loro: Io non sono il diavolo, poiché non ve n’è alcuno — e così egli sussurra alle loro orecchie, finché li afferra con le sue terribili catene, dalle quali non c’è liberazione. (2 Nefi 28:22)

Quindi ecco la sfida: prendetevi l’impegno di essere sulla difensiva quando si tratta di distrazioni nella vostra vita.

Il vostro programma, l’elenco delle attività, gli hobby o persino il vostro incarico in chiesa possono sembrare estremamente importanti.

Ma in agguato dietro quei molti obblighi o quelle attività ricreative c’è uno dei coccodrilli spirituali dell’avversario e lui aspetta con tanta pazienza mentre lastrica la strada verso la sua casa non con buone intenzioni, ma con buone distrazioni.

Questo articolo è stato scritto da Jasmine Turner e pubblicato sul sito mormonhub.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.