Il mio nome è Carlos Gilberto Hernandez Elvir e sono un anziano mormone, nove mesi fa ho iniziato a servire la mia missione a tempo pieno, nella Missione di Daejeon, in Corea.

Vorrei condividere con voi un po’ di ciò che sono. Sono membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni da due anni e la mia storia di conversione è molto semplice, ma complessa allo stesso tempo.

Fin dall’infanzia ho frequentato un’altra chiesa cristiana e sono stato cresciuto con i principi cristiani e dei buoni valori morali, come “Sono un figlio di Dio.” Ho anche capito che la famiglia è la cosa più importante della vita.

Quando avevo 14 anni, i miei genitori avevano delle divergenze, nella loro relazione, che hanno portato ad un divorzio. Mia mamma è sempre stata una grande lavoratrice.

Come ogni donna latina, ha combattuto con tutto quello che aveva, per assicurarci le necessità fondamentali della vita.

E’ stata una donna di fede. Ha dovuto anche fare i conti con la mia natura ribelle; anche se ero il figlio maggiore, non ho mai aiutato la mia mamma come avrei dovuto fare.

I vicini del mio quartiere mi hanno colpito positivamente e volevano che io cambiassi la mia vita e seguissi la strada del Padre celeste. Anche se non erano membri, mi hanno incoraggiato ad ascoltare i missionari.

Anziano mormone o niente

In quel momento della mia vita, avevo lasciato lo studio e una borsa di studio, per andare dall’altra parte del mio paese. Mia madre ha incontrato i missionari e dopo aver ascoltato e accettato il Vangelo, mia madre e i miei fratelli si sono battezzati.

Sono tornato a casa e mia madre, mio fratello e mia sorella erano tutti membri di una chiesa sconosciuta. Ho guardato il registro del seminario di mio fratello e, in quel momento, non ho capito perché avrebbe dovuto svegliarsi così presto.

Inoltre, la mia mamma e la mia sorellina cantavano sempre gli inni, creando un’atmosfera che portava la voglia di servire Dio.

Quello è stato il momento in cui ho iniziato a frequentare la mia chiesa. In questa chiesa, tutto sembrava essere a posto, almeno fino al 12 Maggio 2013, festa della mamma in Honduras.

Quella mattina, ero nella mia chiesa e mi sentivo come se avessi dovuto partecipare a qualcosa di speciale.

Avevo pensato di servire come pastore, un giorno. Quando il servizio della chiesa terminò, guardai le famiglie e i bambini con le madri e sembravano molto felici.

Volevo la stessa felicità e il lusso di essere seduto con mia madre in chiesa, ma la mia famiglia era un anziano mormone.

In quel momento, mi sono ricordato che la chiesa cristiana mi aveva sempre insegnato a chiedere in questo modo: “Padre, se Tu mi permetti di andare in chiesa con la mia famiglia, io ti prometto che ti servirò per tutta la mia vita come pastore, Amen”.

anziano mormoneQuesto pensiero penetrò il mio cuore. Una Domenica ero a casa con mia madre e lei si sentiva un po’ male. Le chiesi se sarebbe andata nella sua chiesa, perché aveva già 20 minuti di ritardo.

Lei mi spiegò che stavano rimodernando la loro cappella e che, per questo motivo, sarebbero andati in chiesa in un secondo momento, al centro di palo.

Un’ora più tardi, giusto prima di partire per la chiesa, le ho chiesto: “Aspetta, ti piacerebbe che ti accompagnassi in chiesa?”.

In un primo momento, pensò che stessi scherzando, ma le dissi che volevo andare, se avesse potuto solo aspettare un paio di minuti, che mettessi una camicia bianca. Non volevo stare fuori, nella sua chiesa.

Siamo arrivati con 47 minuti di ritardo, in cappella. Ricordo di aver sentito: “Nel nome di Gesù Cristo, amen.” Mi ricordo di aver detto a me stesso:

“Questo è davvero noioso, i mormoni sono strani.” Mentre la preghiera di chiusura si concludeva, mi ricordo che mia mamma mi presentò rapidamente tutti i membri.

Ricordo il suo sorriso e quanto fosse felice di vedere i suoi tre figli, nella stessa chiesa. Il pensiero che avevo sempre avuto, nella mia chiesa, mi venne in mente: “Questo è ciò che voglio nella mia vita, stare con la mia famiglia.”

Non è stato il discorso che mi colpito o gli inni e nemmeno la preghiera: quello che mi ha colpito di più è stata la felicità di mia madre e la sua gioia. Nel vederla felice, sapevo che questo Vangelo era vero, perché aveva portato la mia famiglia ad essere insieme.

Dopo aver ascoltato i missionari per due settimane (Anzianor Martinez e anziano Oveson, i miei due angeli) abbiamo fissato una data per il battesimo, per Sabato 6 Luglio 2013.

Da pastore a anziano mormone

Da quel giorno ho progredito e ho avuto diverse chiamate ed incarichi. A volte, mi ricordo il desiderio che avevo di essere un pastore e il modo in cui il Signore mi ha permesso di prendermi cura di alcune delle sue pecore, svolgendo una missione a tempo pieno.

Da quando ho iniziato la mia missione, il 14 Ottobre 2014, ho trovato la gioia nel servire chi mi sta intorno e nel predicare questo vangelo, che è vero. Lo stesso vangelo che ha cambiato la vita di mia madre, dei miei fratelli e di me stesso.

Ogni volta che io insegno, con lo stesso amore che i missionari che mi hanno insegnato hanno mostrato a me e alla mia famiglia, e ogni volta che sorrido, sorrido in modo che la gente possa vedere la gioia che il vangelo restaurato produce.

Ho deciso di dedicare due anni della mia vita al Salvatore e sono anche convinto che questa volta non basta che la gente critichi la chiesa e la chiami “setta” o falsa dottrina.

So che io sono al 110% pronto a dare tutto me stesso al mio Padre celeste, perché anche quando sono debole e voglio facilmente rinunciare, so che il nostro Padre celeste non rinuncia mai a me.

Egli ci ama, e io porto testimonianza che Egli vive e ama le famiglie, perché ha restaurato la mia famiglia e la mia casa. Amo essere un anziano mormone

anziano mormoni

So che il lavoro missionario è l’opera del nostro Padre celeste. Egli ci ama e ci vuole ricordare che quando siamo pronti a dare il nostro 110%, Egli farà in modo che le persone intorno a noi riconoscano questa cosa che abbiamo nella nostra vita, chiamata “VANGELO DI GESÙ CRISTO” e se decidiamo di non mollare mai, il Signore ci darà la forza necessaria per affrontare le avversità.

Di questo rendo testimonianza con amore e umiltà nel nome di Gesù Cristo, amen.

Anziano Hernandez

Missione di Daejeon, Corea 2014-2016. Questo articolo è stato tradotto e condiviso qui, con il permesso dell’autore.