Quando, dopo 40 giorni e 40 notti interminabili di pioggia ininterrotta, il diluvio finalmente cessò, Dio fece alleanza con Noè che nessun diluvio avrebbe più sommerso la terra e che Noè e la sua posterità avrebbero ascoltato e obbedito alla voce di Dio.
A simbolo di tale patto, Dio pose un arco in cielo, per aiutare Noè e la sua posterità a ricordare le alleanze fatte ogni volta che avessero alzato lo sguardo al cielo e visto un arco multicolore tra le nuvole.
“L’arco dunque sarà nelle nuvole, e io lo guarderò per ricordarmi dell’alleanza eterna fra Dio e ogni essere vivente, di qualunque carne che è sulla terra” (Genesi 9:16).
Il testo che segue è un estratto di un discorso tenuto da sorella Sharon G Samuelson il 4 gennaio 2011, presso la Brigham Young University, sull’importanza di ricordare le alleanze.
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I simboli sono degli strumenti esteriori per ricordare impegni interiori
In Helaman 5:12 veniamo ammoniti:
“ricordate, ricordate che è sulla roccia del nostro Redentore, che è Cristo, il Figlio di Dio, che dovete costruire le vostre fondamenta; . . . che è un fondamento sicuro, un fondamento sul quale se gli uomini costruiscono non possono cadere”.
Riconoscete e ricordate Lui in ogni aspetto della vostra vita.
Quando i miei figli erano piccoli, cominciai a conservare i loro compiti e progetti scolastici, lettere, premi e altri oggetti, pensando che un giorno avrebbero voluto questi ricordi per qualche scopo futuro.
Un giorno, mentre ripercorrevo la collezione che avevo conservato per mio figlio maggiore, trovai un biglietto che gli era stato scritto da un ragazzo di 14 anni mentre si trovava sul campo di missione.
Chiamerò questo giovane John. Mio figlio aveva conservato il biglietto con altri che aveva ricevuto mentre era in missione.
Cominciai a leggerlo, e scoprii che il contenuto includeva alcune notizie del giorno che John pensava sarebbero state di grande interesse per mio figlio, compresi i risultati sportivi e simili.
Alla conclusione della breve lettera, John scrisse quanto non vedesse l’ora di andare in missione cinque anni dopo. Erano passati molti anni da quando quel messaggio era stato scritto, spedito e ricevuto.
Quando finii di leggerlo, ebbi una sensazione triste, perché sapevo cosa John avesse scelto di fare della sua vita negli anni successivi a quel biglietto. John aveva continuato a partecipare alle riunioni domenicali.
Tuttavia, durante l’adolescenza aveva usato il suo libero arbitrio per fare delle scelte che, alla fine, lo avevano portato su strade che lo avevano condotto in una direzione diversa da quella che aveva previsto.
Non era più partito per quella missione che un tempo aveva desiderato con tanto entusiasmo, e gravi problemi avevano afflitto la sua vita.
Ora è adulto e non è attivo nella Chiesa, ma è vicino alla sua famiglia. I suoi genitori trovano conforto nel principio del pentimento e pregano che un giorno John possa cercarlo nella sua vita.
Ricordare le alleanze ci aiuta a rimanere sul sentiero della salvezza
Una volta ho sentito un presidente di palo affermare, mentre parlava ad un gruppo di giovani adulti, che ogni volta che intervistava giovani uomini o giovani donne che avevano qualche problema serio nella loro vita, il più delle volte arrivava alla stessa triste conclusione: avevano dimenticato le alleanze che avevano fatto al battesimo.
Se non l’avessero fatto, molto probabilmente avrebbero potuto evitare le loro situazioni attuali. John aveva dimenticato le promesse fatte quando aveva otto anni.
Quando John fu battezzato, fece un’alleanza con il suo Padre Celeste – come tutti noi abbiamo fatto quando siamo stati battezzati. Abbiamo promesso “di essere testimoni di Dio in ogni momento, in ogni cosa e in ogni luogo in cui [possiamo trovarci]” (Mosia 18:9).
Il Signore desidera che ognuno di noi sia un testimone e possieda una testimonianza sicura e personale di Lui.
Il presidente Gordon B. Hinckley ha definito questa generazione una generazione scelta e lo ha affermato spesso. In una sessione della conferenza generale disse:
“Ogni volta che mi trovo davanti a uno di questi gruppi, mi sovviene la grande e profetica dichiarazione fatta da Pietro.
Disse egli: «Voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati alla sua maravigliosa luce» (1 Pietro 2:9).
Non conosco altra dichiarazione che vi descriva meglio, o che metta davanti a voi un ideale più nobile al quale mirare.” [“Una generazione eletta“, La Stella, maggio 1992, 69]
Onorare le nostre alleanze stando come testimoni in ogni cosa e in ogni luogo
Il presidente Hinckley sapeva che sareste potuti essere testimoni del vostro Salvatore nel mondo di oggi. Il presidente Thomas S. Monson […] aveva la stessa fiducia in voi.
Egli crede[va] che poteste essere all’altezza delle sfide più difficili. Siete parte del piano del Signore che fu presentato nel mondo premortale.
Si sentirono voci di giubilo quando accettaste di prendere parte a questo viaggio. Non credo che siate arrivati in questo momento storico e in questo luogo per caso.
È un tempo in cui voi, come servitori del Signore, dovete sforzarvi di portare il messaggio della verità a tutti i popoli della terra. Dovete essere testimoni di Dio nelle vostre convinzioni e azioni in questo tempo e luogo.
Il mondo si trova immerso in una guerra tra la rettitudine e la malvagità, e voi ne siete circondati.
Milioni di persone sulla terra oggi vivono vite rette e agiate, ma l’avversario sta cercando di distruggere i valori morali ed etici, e sta guadagnando sostenitori tra i figli del nostro Padre Celeste.
Ci sta facendo abbandonare qualsiasi uso del nome di Dio nelle riunioni o nei luoghi pubblici. Sta tentando di distruggere l’unità familiare e sta cercando di portare i genitori ad ignorare le loro responsabilità genitoriali.
In troppi casi ci sta riuscendo. Lo stigma che in passato era legato alla disonestà, all’immoralità, alla mancanza di integrità e all’impurità sta scomparendo.
Il Salvatore disse che le condizioni verso la fine di questa dispensazione sarebbero state simili a quelle che precedettero il Diluvio. In Matteo 24:37 leggiamo:
“E come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’uomo”.
Tuttavia, siete nati in un periodo in cui siete anche benedetti con il vangelo di Gesù Cristo, e avete la promessa che non sarà mai più tolto dalla terra. È un periodo conosciuto come la pienezza dei tempi.
I profeti attraverso i secoli hanno scritto riguardo a questa dispensazione. È davvero un tempo meraviglioso, anche se impegnativo, per essere vivi. Avete un profeta che vi guida.
Egli è il portavoce del Signore in questo specifico momento e luogo, ed egli vi insegnerà e vi guiderà se sentite, ascoltate e obbedite alle sue parole. Voi siete i beneficiari di coloro che vi hanno preceduto. Essi vi hanno permesso di godere del Vangelo nelle vostre vite […].
Essere testimoni di Dio in ogni momento, in ogni cosa e in ogni luogo significa che voi amate il Signore e Lo rappresenterete ogni ora di ogni giorno.
Lui è il vostro Esempio supremo, e quindi i vostri pensieri e le vostre azioni dovrebbero riflettere Lui in ogni luogo in cui vi trovate e in ogni cosa che fate.
Questo, naturalmente, è onnicomprensivo nella vostra vita. Significa che siete testimoni di Lui in classe, sul campo da gioco, in macchina, a casa vostra, ad un appuntamento – ovunque vi troviate, in qualsiasi momento e in qualsiasi cosa facciate.
Possiamo trovare il coraggio di essere testimoni del Salvatore
Talvolta può volerci coraggio per parlare come testimoni del nostro Salvatore. Il mondo di oggi vi considera sicuramente un popolo particolare, come affermato in precedenza nella scrittura trovata in Pietro.
Vi trovate distaccati dagli standard accettati da molte persone, persino dai leader e dai modelli fuorvianti della società odierna.
Questo distaccamento, così come la distinzione, è destinata ad allargarsi e a diventare sempre più prevalente man mano che gli insegnamenti del nostro Salvatore continuano ad essere svalorizzati e persino ridicolizzati da coloro che cercano di fermare l’opera del Signore con l’aiuto dell’avversario.
Ci saranno momenti in cui il divario tra la verità e la falsità sarà ancora più ampia di adesso.
Potreste avere paura di aprire la bocca come testimoni della verità. So che anch’io mi sono sentita così. In queste occasioni, due scritture mi vengono sempre in mente. Si trovano entrambe in Dottrina e Alleanze. La prima recita:
“Affinché la pienezza del mio Vangelo sia proclamata dai deboli e dai semplici fino alle estremità del mondo.” (DeA 1:23).
Questa viene spesso definita una scrittura missionaria. Tuttavia, voi siete missionari quando rendete testimonianza della missione del vostro Salvatore e siete testimoni di Lui.
So che a volte potreste sentirvi davvero deboli e semplici e quindi sentirvi intimiditi e nervosi quando siete circondati da coloro che potreste ritenere più dotti, più brillanti e più noti nei circoli della società che potrebbero cercare o meno la verità.
Ricordate che il Signore e lo Spirito Santo vi aiuteranno ad aprire la vostra bocca per poter pronunciare le parole che sono nel vostro cuore. La seconda scrittura afferma:
“Poiché, ecco, tu non avresti dovuto temere l’uomo più di Dio” (DeA 3:7).
Vi siete trovati ad avere paura di offendere qualcuno parlando coraggiosamente della vostra fede nei principi del Vangelo?
Avete paura di ferire i sentimenti di qualcuno o magari di perdere un amico allontanandovi da qualcosa che ritenete sgradevole o addirittura malvagio?
Temete di essere ridicolizzati e derisi per le vostre convinzioni? In tempi come questi dovete fare delle scelte eterne: se servire l’uomo o Dio.
Quando state come testimoni del vostro Salvatore, dovrebbe essere sempre fatto con lo spirito dello Spirito Santo che vi guida. Essere prepotenti o presuntuosi non realizzerà il vostro scopo e allontanerà gli altri.
Una divina missione e meravigliose promesse
Siete qui per una missione divina con meravigliose promesse e benedizioni a vostra disposizione da parte del Padre Celeste. Ricordate gli scopi per cui siete venuti sulla terra.
Avete missioni e miracoli da compiere per il vostro Padre Celeste e profezie da fare avverare. Mentre completate la vostra istruzione qui, andrete in giro per il mondo qua e là.
Siete i futuri dirigenti della Chiesa, delle vostre comunità e, cosa più importante, delle vostre future famiglie.
Fate in modo che la vostra influenza sia percepita da coloro che vi conoscono e vi amano, sforzandovi di essere dei veri e fedeli rappresentanti di Gesù Cristo.
Sì, il giovane ragazzo, John, dimenticò ciò che aveva promesso al suo Padre Celeste quando fu battezzato molti anni fa, e così si allontanò dagli insegnamenti che aveva ricevuto da giovane.
Dimenticò anche ciò che il Padre Celeste gli aveva promesso se avesse mantenuto la sua alleanza di servire il Signore e di osservare i suoi comandamenti.
Il Signore promise a John che se fosse rimasto fedele, avrebbe riversato il Suo spirito più abbondantemente su di lui (vedere Mosia 18:10).
Quando prendete il sacramento ogni domenica, lo fate in ricordo del Salvatore e delle alleanze che avete stipulato al vostro battesimo.
Vi state impegnando a servire come Suoi testimoni nel mondo. È un momento per voi per ricordare le vostre alleanze battesimali e lasciare che esse guidino la vostra vita ogni giorno in modo da non dimenticare come fece John.
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Ricordare le alleanze che stringiamo con Dio
Dio ha sempre ribadito l’importanza di ricordare le alleanze che stringiamo con Lui, affinché potessimo rimanere sul cammino della salvezza.
Lo fece con Noè, lo fece con il popolo di Israele mediante i dettami e le leggi di Mosè, lo fece il Salvatore con gli apostoli durante l’ultima cena, quando istituì il sacramento.
Lo fa con noi ogni domenica quando ci chiede di prendere gli emblemi del pane e dell’acqua.
Ogni domenica possiamo alzare gli occhi al cielo e guardare al nostro arcobaleno personale e ricordare le nostre alleanze, e poi tenervi fede testimoniando con coraggio del Salvatore.
L’importanza di ricordare le alleanze che stringiamo con Dio Questo discorso è stato pubblicato su speeches.byu.edu. Questo articolo è stato tradotto e adattato da Ginevra Palumbo. © Brigham Young University. All rights reserved.
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