Nella fiaba “La bella e la bestia”, un giovane principe è vittima di un incantesimo che lo intrappola nel corpo di una brutta bestia. La Bestia è arrabbiata ed amareggiata, ma l’arrivo e l’influenza di Belle addolciscono il suo cuore.

Questo cambiamento da il via alla sua trasformazione da mostro orribile ad essere umano.

Il messaggio implicito nella storia, sulla connessione tra corpo e spirito, è un principio chiave per “trovare la vera felicità nel nostro viaggio terreno e nell’eternità a venire”, ha insegnato il vescovo Gérald Caussé, della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, in un devozionale tenuto il 13 Ottobre alla BYU.

“La nostra condizione fisica può influenzare profondamente il nostro benessere spirituale”, ha detto.

“Di contro, la nostra forza spirituale ed i sentimenti del nostro cuore influenzano profondamente il nostro benessere fisico”.

Ci sono persone nel mondo cristiano che credono che il corpo sia intrinsecamente carnale e malvagio e, di conseguenza, cercano di disconoscere la loro natura fisica. Tuttavia, l’armonia tra corpo e spirito è una dottrina fondamentale insegnata dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

“Dio e il Suo Unigenito Figlio, Gesù Cristo, sono entrambi esseri immortali e glorificati, dotati di corpi di carne ed ossa” ha detto il vescovo Caussé.

“Ed è attraverso quella stessa condizione di perfetta ed eterna unione tra corpo e spirito che anche noi, un giorno, potremo diventare esseri esaltati”.

Ha poi delineato tre principi guida per trovare l’armonia tra corpo e spirito.

La bella e la bestia: la spiritualità influenza il benessere fisico

La bella e la bestia_1Primo, la forza spirituale influenza il benessere fisico. “La bontà irradia un certo tipo di bellezza” ha osservato. “Quelli con un cuore puro e caritatevole hanno un aspetto adorabile che è affascinante, attraente e attira le persone a loro”.

Il vescovo Caussé ha avvertito di non cedere alle regole estetiche del mondo.

“La vera bellezza è il risultato di una sottile alchimia e di un delicato equilibrio, che in gran parte proviene dalla nostra luce interiore personale, piuttosto che dai soli criteri estetici o fisici” ha spiegato.

Ha condiviso la storia dello scrittore francese Jacques Lusseyran, che da ragazzo subì un infortunio che lo rese cieco. Dopo un po’ di tempo, acquisì quello che chiamava un “senso degli esseri umani”.

Jacques ed i suoi amici formarono un movimento clandestino di resistenza contro il regime nazista, quando aveva 15 anni. Per partecipare al movimento, bisognava prima incontrare “il cieco”.

“Jacques ascoltava non tanto le loro parole quanto le loro anime” ha detto il vescovo Caussé.

I membri del movimento, alla fine, furono arrestati ed inviati in un campo di concentramento. Del suo periodo trascorso in quel campo, Jacques scrisse di non avere “un solo cattivo ricordo di quei 330 giorni di estrema miseria. Sono stato guidato da una mano, coperto da un’ala.

Sono diventato libero di aiutare gli altri. Potevo mostrare loro come continuare ad aggrapparsi alla vita, indirizzarli verso il flusso di luce e gioia che era cresciuto così abbondante in me”.

Il vescovo Caussé ha insegnato che, come Jacques, è possibile “trovare dentro di noi le risorse spirituali necessarie per sviluppare e magnificare le nostre capacità fisiche.”

Rafforzando la vostra luce interiore, “svilupperete una bellezza interiore che emanerà dal vostro aspetto esteriore, migliorerà il vostro benessere fisico, rinvigorirà i vostri sensi naturali e vi renderà una persona più felice” ha detto.

L’aspetto fisico influisce sulla spiritualità

L'aspetto fisico influisce sulla spiritualitàIl secondo principio guida per costruire l’armonia tra corpo e spirito è che l’aspetto fisico influisce sulla spiritualità.

“Il modo in cui ci prendiamo cura del nostro corpo, il modo in cui ci vestiamo e il modo in cui ci comportiamo, hanno tutti un’influenza significativa sulla nostra spiritualità personale e, quindi, un impatto su coloro che ci circondano.”

Usando le parole di Paolo, il vescovo Caussé ha insegnato l’importanza dell’aspetto fisico: “E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo? …Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1Corinzi 6:19-20).

Ha poi proseguito raccontando la storia di Shawn, un fratello della Chiesa cresciuto in una famiglia di membri meno attivi i quali non avevano quasi mai partecipato alle riunioni domenicali durante la sua giovinezza.

Mentre studiava all’Università dello Utah, lavorava part-time pulendo le finestre di fronte al Tempio di Salt Lake. Mentre lavorava, osservava l’aspetto ed il volto di coloro che lasciavano il tempio.

“Spesso si chiedeva cosa facessero, all’interno del tempio, che li rendesse così felici quando uscivano”, ha raccontato.

Ben presto lasciò il suo “stile di vita spensierato”, tornò in Chiesa e decise di svolgere una missione a tempo pieno.

“Quando i suoi amici gli chiedono cosa gli abbia dato il coraggio di lasciare il suo precedente stile di vita, risponde senza esitazione: ‘È stato lo Spirito che sentivo quando guardavo la casa del

Signore e vedevo l’abbigliamento ed il volto delle persone che uscivano da lì'”, ha concluso il vescovo Caussé.

Il Signore riconosce sia i principi temporali che quelli spirituali

Lo Spirito SantoL’ultimo principio guida che ha delineato è che il Signore riconosce l’importanza dei principi sia temporali che spirituali.

“Gli insegnamenti della Chiesa includono molti comandamenti e principi di natura sia spirituale che temporale, come la Parola di Saggezza, la decima, la legge del digiuno, la necessità di un’istruzione ed un’occupazione, la corretta gestione delle finanze familiari, la preparazione alle emergenze, l’immagazzinamento delle scorte alimentari e molto altro”, ha detto il vescovo Caussé.

Ha sottolineato due importanti principi del Vangelo che riguardano il modo in cui rispettiamo il nostro corpo: prendersi cura della propria salute ed essere sessualmente puri.

“Non si tratta semplicemente di perdere un po’ di grasso qua e là o di sollevare pesi dai 10 chili in su per apparire muscolosi come il vostro compagno di stanza!” ha detto agli ascoltatori.

“L’obiettivo è sentirsi meglio e trovare un equilibrio temporale e spirituale”.

Il vescovo Caussé ha fatto eco alle parole del presidente Boyd K. Packer, già presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, che ha insegnato che “la capacità di accendere altre vite è una benedizione suprema.

Questo potere non è una parte incidentale del piano di felicità. È la chiave, la chiave stessa. Se questo potere è usato nel modo in cui richiedono le leggi eterne… determinerà per sempre chi diventerete”.

Esortando gli ascoltatori a mantenersi sessualmente puri, il vescovo Caussé ha ammonito che “nessun piacere immediato merita di mettere a repentaglio le promesse eterne che vi sono così care; nessuna soddisfazione fugace vale la pena di compromettere la fiducia riposta in voi dal vostro Padre celeste e dal vostro coniuge attuale o futuro.”

Il vescovo Caussé ha concluso il suo messaggio devozionale invitando tutti a ricordare che una delle condizioni necessarie per trovare la felicità in questa vita ed ereditare la gloria eterna è “che i nostri spiriti assumano il controllo degli elementi fisici della nostra vita, in modo che entrambi possano lavorare in armonia, per servire scopi più elevati ed eterni.”

Ha promesso che “scegliendo la virtù come standard in cui far convergere in armonia le vostre eredità fisiche e spirituali, vi qualificherete per diventare, un giorno, re e regine nel regno eterno preparato dal nostro Padre in cielo, per entrare a far parte ‘della sua pienezza e della sua gloria'”.

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La bella e la bestia: cosa ci insegna sulla connessione tra corpo e spirito è stato scritto da Megan McKellar e pubblicato sul sito thechurchnews.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.