La Conferenza Generale è un periodo così meraviglioso dell’anno. Adoro riflettere sui discorsi, per tutto l’anno! Non manco mai di sentirmi illuminata, quando ascolto le parole dei profeti.

Uno dei miei modi preferiti attraverso cui insegnano, durante la Conferenza Generale, è quello di raccontare storie. I nostri dirigenti hanno esperienze incredibili da condividere e anche alcuni divertenti racconti di fantasia.

Di seguito, condivido con voi alcune delle mie storie preferite sentite nel corso degli anni.

Un’estate con la prozia Rose

quali sono le storie più belle insegnate da GesùQuando penso alle storie della Conferenza Generale, questa è sempre la prima che mi viene in mente. L’anziano Uchtdorf ha raccontato:

“Mentre riflettevo su cosa avrei dovuto dirvi oggi, i miei pensieri si sono rivolti al modo in cui il Salvatore insegnava.

È interessante come Egli sia stato in grado di insegnare le verità più sublimi, usando storie semplici.

Le sue parabole invitavano i Suoi discepoli ad abbracciare le verità, non solo con la mente ma anche con il cuore, e a collegare i principi eterni alla loro vita quotidiana”.

Tutto il suo discorso è una parabola. Ci sono così tante cose belle da imparare dalle sue parole, che non proverò nemmeno a riassumerle.

Leggetelo e fatemi sapere cosa vi ha insegnato lo Spirito!

Quarto piano, ultima porta

le storie più belle dei missionari mormoniVisto che abbiamo parlato di anziano Dieter F. Uchtdorf, egli ha raccontato un’altra delle mie storie preferite.

Nell’ottobre 2016 ha parlato di due missionari. Si sono sentiti spinti a bussare alle porte di un condominio, un giorno.

E non hanno avuto assolutamente successo, finché non hanno raggiunto l’ultima porta, dell’ultimo piano.

La famiglia che hanno trovato lì, alla fine si è battezzata ed una delle figlie ha finito per sposare l’anziano Uchtdorf! Non è fantastico?

Da questa storia ho imparato l’importanza del duro lavoro. Il Padre celeste ha in serbo per noi incredibili benedizioni, ma anche noi dobbiamo impegnarci.

Per disegno Divino

ragazzi andando al tempioRicordate la storia di anziano Rasband?

“Alcuni mesi fa, nostra nipote si è unita ad un gruppo di giovani per visitare diversi siti storici della Chiesa.

L’itinerario finale prevedeva che sarebbe passata proprio nella zona dove stava servendo la missione suo fratello, nostro nipote.

Nostra nipote non aveva intenzione di vedere suo fratello. Tuttavia, quando l’autobus è entrato nella città, ha visto due missionari camminare per strada.

Ed uno dei due, era suo fratello. Lo stupore ha riempito l’autobus, quando la giovane ha chiesto all’autista di accostare, in modo che potesse salutare suo fratello.

In meno di un minuto, dopo lacrime e dolci parole, suo fratello era di nuovo in cammino, per compiere i suoi doveri missionari.

In seguito, abbiamo appreso che suo fratello era in quella strada da meno di cinque minuti, mentre tornava verso la sua macchina”.

Curiosità: questo evento è accaduto nella mia missione!

Mio marito era nello stesso distretto del nipote dell’anziano Rasband, quando si è verificato quello che ha raccontato. Il mondo è piccolo!

Il cespuglio di ribes

Il cespuglio di ribesLa storia del cespuglio di ribes è difficile da dimenticare. È stato raccontato alla Conferenza Generale tempo fa, ma il video girato dopo il discorso è diventato popolare.

Di seguito, il racconto:

“Vivevo in Canada. Avevo acquistato una fattoria. Era malandata. Una mattina sono uscito e ho visto un cespuglio di ribes. Era cresciuto più di 2 metri di altezza.

Stava diventando tutto di legno. Non c’erano fiori, né ribes. Sono cresciuto in una fattoria di frutta, a Salt Lake, prima di andare in Canada, e sapevo cosa sarebbe dovuto succedere, a quel cespuglio di ribes.

Allora presi delle forbici da potatura e lo potai, tagliai, potai ancora, finchè non rimase che un piccolo ciuffo di ceppi.

Si stava avvicinando l’alba e mi sembrò di vedere, su ognuno di quei piccoli ceppi, una lacrima e pensai che il cespuglio di ribes stesse piangendo.

Ero un pò ingenuo (e lo sono ancora), lo guardai, sorrisi e gli chiesi: “Perchè stai piangendo?”. Sapete, credevo di aver sentito parlare quel cespuglio di ribes.

E mi è parso di sentirgli dire queste parole: “Come hai potuto farmi questo? Stavo facendo una crescita così meravigliosa. Ero grande quasi gli alberi da frutta che sono all’interno del giardino ed ora mi hai abbattuto.

Ogni pianta mi guarderà dall’alto in basso, perché non ho fatto quello che avrei dovuto fare. Come hai potuto farmi questo? Pensavo fossi tu il giardiniere qui».

Questo è quello che pensavo di avergli sentito dire e ci ho pensato così tanto che ho risposto. E gli dissi: “Guarda, piccolo cespuglio di ribes, io sono il giardiniere e so cosa voglio che tu sia.

Non volevo che tu fossi un albero da frutto. Voglio che tu sia un cespuglio di ribes e, un giorno, piccolo cespuglio di ribes, quando sarai carico di frutta, dirai:

‘Grazie, signor giardiniere, per avermi amato abbastanza da potarmi, per esserti preoccupato abbastanza di me, da farmi del male. Grazie, signor giardiniere'”.

Stai calmo

tipo di fede

Peace Be Still di Yongsung Kim

Se volete farvi una bella risata, ascoltate il presidente Monson raccontare la sua esperienza con Herman, il serpente d’acqua.

Onestamente non posso nemmeno dirvi quale sia la morale di questa storia. Penso solo che sia esilarante.

Il figlio del presidente Monson, Clark, un giorno portò a casa un serpente d’acqua, dal Canyon di Provo. Il serpente continuava a perdersi, quindi alla fine gli diedero una casa in una delle loro vasche da bagno.

Tuttavia, anche se la vasca era chiusa, Herman scomparve! Pulirono la vasca e passarono diversi giorni, senza che avvistassero Herman.

Una sera, il profeta decise che è ora di fare il bagno. Mentre si stava rilassando nell’acqua, Herman uscì nuotando dallo scarico, andando proprio verso la sua faccia!

Io sarei assolutamente impazzita. Sono sicura che questa storia ha fatto ridere la famiglia, per molti anni.

Qualunque cosa accada, amala

Qualunque cosa accada, amalaIn un altro dei miei discorsi preferiti della Conferenza, l’anziano Joseph B. Wirthlin ha raccontato questa storia esilarante:

“Ricordo quando una delle nostre figlie andò ad un appuntamento al buio. Era tutta agghindata ed aspettava l’arrivo del suo cavaliere, quando suonò il campanello.

Entrò un uomo che sembrava un pò vecchio, ma lei cercò di essere educata. Lo presentò a me, a mia moglie e agli altri bambini; poi si mise il cappotto e uscì dalla porta.

La vedemmo salire in macchina, ma l’auto non si mosse. Alla fine, nostra figlia scese dall’auto e, rossa in viso, tornò di corsa in casa.

L’uomo che pensava fosse il suo appuntamento al buio era effettivamente venuto a prendere un’altra delle nostre figlie, che aveva accettato di fare la babysitter per lui e sua moglie.

Ci siamo fatti tutti una bella risata. In effetti, non potevamo smettere di ridere. Più tardi, quando si è presentato il ragazzo giusto per l’appuntamento al buio di nostra figlia, non sono riuscito ad incontrarlo perché ero ancora in cucina a ridere.

Ora, mi rendo conto che nostra figlia avrebbe potuto sentirsi umiliata ed imbarazzata. Ma ha riso con noi e, di conseguenza, ne ridiamo ancora oggi”.

Una sacra fiducia

paura della guerra

“E in quel giorno si udrà di guerre e di rumori di guerra, e la terra intera sarà in tumulto” (DeA 45:26).

Il presidente Monson ha sempre raccontato storie incredibili, nei discorsi della Conferenza Generale. Durante l’Aprile 2016, parlò di un suo amico che aveva combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il suo aereo era stato abbattuto sull’oceano ed era sopravvissuto per tre giorni, insieme ad altri, su zattere di salvataggio.

Il terzo giorno vide una barca, ma questa li superò. La mattina dopo, ne vide un’altra e seppe che sarebbe stata l’ultima volta che avrebbero potuto individuarli.

Il presidente Monson disse:

“Allora lo Spirito Santo parlò al mio amico: “Tu hai il sacerdozio. Ordina ai soccorritori di venirvi a prendere. Egli fece come gli era stato suggerito:

“Nel nome di Gesù Cristo e per il potere del sacerdozio, voltatevi e aiutateci”. Nel giro di pochi minuti la nave gli fu accanto e li aiutò a salire sul ponte.

Un fedele e degno detentore del sacerdozio, nel momento più estremo, aveva esercitato quel potere, benedicendo la sua vita e quella degli altri che erano con lui”.

Storie come queste, durante la Conferenza Generale, mi fanno sentire sempre lo Spirito. Sono così grata per come rafforzano la mia testimonianza!

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I nostri dirigenti hanno alcune cose straordinarie da condividere e non vedo l’ora di ascoltare altre storie, negli anni a venire.

Qual è la vostra storia preferita della Conferenza Generale? Condividetele con noi, nei commenti!

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Questo articolo è stato scritto da Brooklyn Gittins e pubblicato su thirdhour.org. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.