Allevare dei figli, vuol dire aiutarli a diventare dei validi e partecipi membri della società.

Quando i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni parlano di famiglia eterna, intendono una famiglia che abbia preso parte alle ordinanze di suggellamento e che sia rimasta fedele a Cristo.

I Santi degli Ultimi Giorni credono che i rapporti familiari possano perpetuarsi oltre questa vita, e che non siano limitati alla vita mortale.

I membri della famiglia che accettano l’espiazione di Gesù Cristo e seguono il Suo esempio, possono stare insieme per l’eternità attraverso le sacre ordinanze celebrate all’interno delle dimore di Dio, i Suoi sacri templi.

Come riportato sul Nuovo Testamento, Gesù diede a Pietro il potere di suggellare le cose sia in terra che in cielo (Matteo 16:19).

Tale potere di suggellamento viene conferito soltanto ai profeti che si trovano a capo della propria dispensazione, così come Pietro fu a capo della Chiesa dopo la risurrezione di Cristo.

Con il martirio dei primi apostoli, questo potere venne perso, ma è stato restaurato in epoca moderna tramite il risorto Pietro e l’antico profeta Elia, a Joseph Smith, primo profeta di quest’ultima dispensazione prima della seconda venuta di Cristo.

I Santi degli Ultimi Giorni credono che questo sia il potere di suggellamento, in grado di unire le famiglie per sempre.

Nella chiesa restaurata di Dio, il matrimonio e la famiglia costituiscono l’unità sociale più importante qui e nell’eternità.

Dio vuole che facciamo adesso, tutto ciò che possiamo per prepararci a vivere con le nostre famiglie per sempre.

Se edifichiamo il nostro matrimonio e la nostra famiglia sui principi di Cristo quali: la fede, la preghiera, il pentimento, il perdono, l’amore, la compassione, il lavoro e il sano divertimento, la nostra casa può diventare un luogo di rifugio, di pace e di immensa gioia.

Non dobbiamo scoraggiarci. A prescindere dai nostri sforzi, il nostro matrimonio e la nostra casa non saranno mai perfetti.

Fa parte del processo di crescita cui sapevamo saremmo stati sottoposti nella mortalità.

Dio desidera che impariamo ad essere pazienti e amorevoli tra le mura della nostra casa, con le persone che ci sono più vicine – dove è più difficile, ma dove cresciamo maggiormente.

Quando serviamo i membri della nostra propria famiglia, diventiamo più simili a Cristo. Nel servirli, diventiamo più simili a Dio.

Proprio come alcune tra le gioie più grandi provengono dalla famiglia, così la perdita di un nostro caro può essere fonte della tristezza più profonda.

La morte non pone fine ai nostri rapporti con i nostri cari.

Il Signore rivelò al profeta Joseph Smith che “la stessa socievolezza che esiste fra noi qui esisterà fra noi là (nell’eternità), solo che sarà associata alla gloria eterna (Dottrina e Alleanze 130:2)

La terra fu creata per offrire alle famiglie un luogo in cui poter vivere. Parte del piano del Padre prevedeva che Adamo ed Eva fossero eternamente uniti alla loro progenie.

L’espiazione permette alle famiglie di stare insieme per sempre e fornisce una via affinché possiamo pentirci e diventare abbastanza puri da essere ammessi alla presenza di Dio.

All’inizio del 1984 mio padre, che amavo molto, mi parlò di tutte le cose che avrebbe voluto fare nel corso dei mesi. Ma collassò, e morì a seguito di un arresto cardiaco nell’ottobre dello stesso anno.

La tristezza riempì la mia vita, e la mia fede buddhista non riuscì a portarmi nessun conforto. I missionari mormoni erano appena entrati nella mia vita, e credo che la salvarono.

Grazie ai bellissimi versetti sulla risurrezione e la salvezza, il Libro di Mormon fu la mia unica fonte di conforto. Ne scrutavo le pagine e riflettevo sulla vita e la mia intera esistenza.

Dall’appartenenza alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ho imparato come insegnare ai miei figli ad amare il Salvatore e ad avere il desiderio di servirLo.

Ho imparato a pregare, e come insegnare ai miei figli a pregare.

Ho imparato a studiare le scritture insieme come famiglia; a fare la serata familiare il lunedì sera senza distrazioni; ad aiutare i miei figli a desiderare di servire una missione e concentrarsi sulle alleanze stipulate al tempio; a farli studiare presso un’istituzione dove gli standard del vangelo venissero insegnati e onorati.

Creare una famiglia eterna

Nel 1991 mi recai al tempio di Salt Lake per prendere le mie dotazioni e celebrare le ordinanze del tempio per mio padre e alcuni antenati.

Una volta stipulate le alleanze al tempio per noi stessi, possiamo raccogliere la nostra storia familiare e celebrare le stesse ordinanze per i nostri antenati defunti e suggellarli nell’amore, a noi stessi.

So che siamo responsabili del nostro benessere fisico e spirituale.

Benedetti con il dono della libertà di scelta (ciò che i Santi degli Ultimi Giorni chiamano “arbitrio”), abbiamo il privilegio ed il dovere di indirizzare il nostro cammino, risolvere i nostri problemi, e cercare di essere più autosufficienti.

Tuttavia, lo facciamo per mezzo della rivelazione personale e dell’ispirazione che riceviamo da Dio, attraverso la compagnia costante dello Spirito Santo.

So che tramite il vangelo di Gesù Cristo, e tramite l’obbedienza ai comandamenti e alle alleanze che stringiamo con Dio, ognuno di noi può rendere la propria casa un angolo di cielo sulla terra, mentre prepariamo noi stessi e i nostri figli a ritornare alla presenza del Padre Celeste.

L’articolo originale in inglese è stato pubblicato su www.thirdhour.org. Questo articolo è stato tradotto da Ginevra Palumbo.