I membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni provengono da culture e contesti molto diversi, ma credono che tutti gli essere umani abbiano qualcosa in comune: ognuno di noi è un figlio di Dio.
Ma cosa significa essere un figlio di Dio e perché è importante? Ecco alcuni motivi per cui credo sia importante che tu sappia di essere un figlio di Dio.
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Sapere di essere un figlio di Dio farà aumentare la tua autostima
Nel Libro di Mosè, Mosè viene trasfigurato per poter parlare faccia a faccia con Dio. Durante la conversazione, Dio definisce Mosè suo figlio svariate volte (vedere Mosè 1:4-7).
Alcune ore dopo il loro incontro, Satana si presenta da Mosè e sminuisce immediatamente il suo retaggio divino, chiamandolo “figlio dell’uomo” (Mosè 1:12).
Tuttavia la risposta di Mosè è molto possente. Egli dice: “Chi sei tu? Poiché ecco, io sono un figlio di Dio” (Mosè 1:13).
Poiché Mosè ricordò chi fosse – letteralmente un figlio spirituale di Dio – fu in grado di vincere le tentazioni di Satana. Satana cerca spesso di sminuire la nostra eredità divina. Vuole che ci sentiamo inutili.
Vuole che ci paragoniamo agli altri, affinché non riusciamo a vedere noi stessi per come ci vede Dio. Prendiamo in considerazione le parole edificanti di Boyd K. Packer:
“Siete figli di Dio. Egli è il Padre del vostro spirito. Spiritualmente appartenete a una stirpe regale, siete la progenie del Re del Cielo.Tenetelo bene a mente.
Quale che sia il numero delle generazioni dei vostri antenati su questa terra, quale che sia la razza o il popolo che rappresentate, l’albero genealogico del vostro spirito può essere scritto su una sola riga. Voi siete figli di Dio!”
Se sappiamo di essere figli di Dio, automaticamente la nostra autostima aumenta; cosa può esserci di più prezioso di un figlio o di una figlia di Dio?
Quando vediamo noi stessi attraverso gli occhi di Dio, abbiamo maggiori probabilità di superare la vergogna e vincere la scarsa autostima, perché conosciamo il nostro valore divino.
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Tratterai gli altri con più rispetto
C’era una volta una ragazza che andava al liceo. Come molti altri adolescenti, aveva tante insicurezze. Un giorno, salì sull’auto di suo fratello per tornare a casa dopo la scuola.
Mentre uscivano dal parcheggio del liceo, la ragazza vide una delle sue compagne di classe. Aveva sentito alcuni compagni parlare male di lei e sentì improvvisamente il bisogno di farlo a sua volta.
Senza neanche pensarci disse a suo fratello: “Guardala. È grassa e poco attraente”. Suo fratello la rimproverò, dicendo: “Tutti sono belli a modo loro. Tutti sono figli di Dio”.
Ora, credo che tutti noi abbiamo avuto un’esperienza simile a quella di questa ragazza.
Ogni volta che sei tentato di sminuire, deridere, maltrattare o di avere un atteggiamento irrispettoso nei confronti di un altro essere umano, ricorda le parole che quel fratello disse a sua sorella: “Ognuno di noi è un figlio di Dio”.
Lori L. Wadsworth ritiene che essere consapevoli del nostro valore divino sia la chiave per trattare gli altri in modo cristiano. Insegnò:
“Se sapere che siamo figli di Dio cambia il modo in cui pensiamo e ci comportiamo, quanto è importante per noi riconoscere la natura divina degli altri – questi ‘concittadini’ – in tutto il mondo!
Credo che cambierebbe completamente il modo di vedere e interagire con loro”.
Se comprendiamo il nostro valore, possiamo a nostra volta vedere il valore del nostro prossimi. Trattare gli altri con rispetto è una delle conseguenze naturali del vedere gli altri attraverso gli occhi di Dio.
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Avrai un’accresciuta prospettiva come genitore
Ogni volta che io e mia moglie parliamo dei nostri figli, ci piace sottolineare quale onore sia essere i loro genitori.
Ci piace ricordare a noi stessi che è un onore essere genitori, perché ciò significa che Dio sta affidando uno dei suoi preziosi figli alle nostre cure.
Quando vediamo i nostri figli come figli di Dio, abbiamo un’accresciuta visione del loro valore eterno. Impariamo non solo a vederli attraverso i nostri occhi amorevoli, ma attraverso gli occhi amorevoli di Dio.
Per spiegare meglio questo punto, vorrei condividere un estratto di un discorso tenuto dal presidente Henry B. Eyring intitolato “Vi do la mia pace“:
“Ricordo una volta in cui uno dei nostri figli, che aveva sette o otto anni, stava saltando sul suo letto così forte che credetti che lo avrebbe rotto.
Sentii la frustrazione montare e così mi misi subito a riportare ordine nella casa. Presi mio figlio per quelle piccole spalle e lo sollevai fino a che i nostri occhi non furono allo stesso livello.
Lo Spirito mi mise delle parole nella mente. La voce sembrava calma ma mi trafisse il cuore: “Hai tra le mani una persona eccezionale”. Lo rimisi gentilmente sul letto e gli chiesi scusa.
Oggi è diventato quel grande uomo che quarant’anni fa lo Spirito Santo mi permise di vedere. Sarò eternamente grato al Signore per avermi salvato dai miei sentimenti poco gentili mandando lo Spirito Santo per aiutarmi a vedere un figlio di Dio come Egli stesso lo vedeva”.
Poiché il presidente Eyring è stato in grado di vedere suo figlio attraverso gli occhi di Dio, è stato anche in grado di placare la sua frustrazione.
Quando ti vedi come un figlio di Dio e senti l’amore travolgente che un genitore ha per suo figlio, puoi anche intravedere l’amore che il Padre celeste ha per ciascuno di noi, Suoi figli.
In qualità di genitori, siamo sicuri che commetteremo molti errori, ma se sappiamo di essere figli di Dio e vediamo i nostri figli come figli di Dio, riusciremo a sviluppare una prospettiva più ampia sul nostro importante ruolo di genitori.
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Ti renderà più forte nel superare le sfide della vita
La vita è dura. Ed è anche ingiusta. Non c’è modo di aggirare questi due aspetti della vita.
Una volta, io e mia moglie stavamo parlando di quanto fosse dura ed ingiusta la vita, quando ella menzionò una storia che aveva sentito su una giovane madre di nome Carol Decker, la quale aveva perso la vista e 3 arti a causa di un’infezione contratta durante il parto.
Ci sono così tante sfide incredibilmente difficili che molti di noi affrontano ogni giorno.
Alcune di queste sfide, come l’abuso, l’abbandono e il razzismo, ci vengono inflitte da altre persone; altre sfide, come ad esempio la dipendenza, sono autoinflitte.
Ma talvolta, abbiamo quasi l’impressione che sia Dio stesso a mandarci un’ondata di difficoltà.
Quello che è successo a Carol Decker è stato ingiusto e ha completamente cambiato la sua vita. Tuttavia, questa sfida ha contribuito a rafforzare la sua fede in Dio.
Quindi, quando sembra che Dio ci stia rendendo la vita difficile o permetta agli altri di rendercela difficile, come possiamo seguire l’esempio di Carol Decker e trattenerci dall’essere arrabbiati con Dio, e come possiamo trovare la forza per andare avanti?
Sapere di essere figli di Dio, come può aiutarci a rafforzarci e migliorare il nostro rapporto con Dio in questi periodi di prova?
Lascia che ti racconti una storia riportata da Loren C. Dunn. Loren è cresciuto in una piccola comunità. Suo padre dirigeva il giornale locale ma voleva che i suoi figli imparassero e crescessero attraverso il duro lavoro.
Quindi, li portò a lavorare nella piccola fattoria del posto.
Questa esperienza fu senza dubbio estremamente difficile per i due fratelli, i quali sicuramente commisero molti errori.
Alcuni membri della comunità espressero le loro preoccupazioni al padre dei ragazzi, sottolineando tutti gli errori commessi dai suoi figli durante il loro lavoro. La risposta del padre fu: “Vedete, io sto allevando ragazzi, non mucche”.
Per il padre dei Dunn, la fattoria e gli errori commessi dai suoi figli erano nulla in confronto al loro sviluppo ed alla loro crescita.
A volte potremmo sentirci un po’ come Giobbe, ma se riusciamo a vedere noi stessi come figli di Dio, possiamo anche avere la forza di superare le nostre prove.
Dobbiamo riconoscere che spesso Dio pone delle sfide sul nostro cammino per aiutarci a diventare più forti.
Proprio come nel sollevamento pesi: non possiamo aumentare la massa muscolare spirituale, se prima non sentiamo i muscoli dolere.
Se siamo in grado di vedere noi stessi come figli di Dio, ci chiediamo: “Cosa devo fare adesso?” piuttosto che “Perché a me?”. Poiché conosciamo il nostro grande valore, possiamo usare le nostre esperienze per assistere il Signore nella sua opera.
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Il tuo desiderio di seguire Gesù Cristo aumenterà
Di recente, abbiamo avuto un’esperienza illuminante in famiglia. Ho una figlia di quattro anni di nome Edith. Per Edith, l’idea che un giorno crescerà e diventerà adulta come sua madre e suo padre è del tutto nuova.
Quest’esperienza avuta in famiglia, tuttavia, sembra averle fatto aprire gli occhi riguardo a questo concetto.
Vivo con la mia famiglia in un piccolo duplex, un appartamento ricavato dall’unione di due unità abitative. Ogni sei mesi il nostro padrone di casa ci chiede di sostituire il filtro dell’aria.
Il filtro si trova nel seminterrato della casa, ma l’accesso al seminterrato si trova all’interno del guardaroba della cameretta di Edith.
Bene, appena Edith ha visto l’accesso nella parete della sua camera da letto ne è stata subito affascinata. E ha pensato che fosse ancora più bello che io potessi scendere lì dentro.
Ha continuato ad implorare mia moglie (che la stava trattenendo) di farla scendere con me. Mia moglie le ha risposto: “Edith, non sei abbastanza grande. Devi diventare grande come papà e poi potrai andare giù con lui”.
Edith ha pensato che questa fosse un’idea davvero interessante. Per il resto della settimana, ha provato a fare molte più cose da grandi, dicendo: “Guardate, sto diventando sempre più grande come papà!”.
Improvvisamente, ha iniziato a mangiare le sue verdure e andare in bagno è diventata una cosa molto più facile per lei.
Voleva essere come i suoi genitori, e di conseguenza, il suo desiderio di seguire il nostro esempio è cresciuto.
Quindi, se Edith che ha appena quattro anni, ha avuto un desiderio più grande di seguire l’esempio dei suoi genitori semplicemente capendo chi lei sia, quanto più possiamo desiderare di seguire l’esempio del nostro Salvatore quando anche noi comprendiamo chi siamo?
Se sappiamo di essere figli spirituali del nostro Padre celeste, abbiamo meno probabilità di sminuirci e svalutarci. È più probabile che decidiamo di seguire Gesù Cristo, che ci ha mostrato come vivere una vita divina.
E tu? Riesci a pensare ad altri modi in cui vederti come un figlio di Dio gioverà alla tua vita? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto.
Questo articolo è stato scritto da Derek Lange e pubblicato sul sito thirdhour.org. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.
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