Quante persone conoscete che hanno una relazione di coppia fantastica, rigogliosa, incredibile, piena di passione, di quelle che non vedi l’ora di alzarti al mattino per viverla?
Quanti esempi abbiamo nella nostra cultura di persone che stanno insieme da tanto tempo e che continuano ad essere devote? Poche, vero?
Non si vedono molte storie d’amore di questo tipo in giro. È molto più probabile vedere drammi, litigi e rotture, no? È quello cui assistiamo più spesso. Ovviamente, è quello che fa più notizia e che poi diventa ciò che noi pensiamo essere la normalità.
A volte le persone non vogliono sposarsi o non vogliono prendere impegni che durino tutta la vita proprio a causa di questo.
Di solito, cosa succede?
Di fronte ad una crisi le coppie hanno due opzioni: restare insieme, rinunciando al sentirsi realizzati e all’avere quella gioia e tutte le cose belle che si erano promesse quando marito e moglie si sono impegnati l’uno con l’altra, oppure divorziare e risposarsi con l’idea che anche nella relazione di coppia successiva ci si potrà tirare indietro al momento di crisi.
Le coppie possono quindi divorziare e rinunciare del tutto al loro matrimonio. Oppure, possono portare la loro relazione di coppia ad un livello più alto.
Come ottenere una relazione di coppia duratura, fantastica, piena di passione e felicità?
Il punto è che dobbiamo pensare al matrimonio in modo diverso e lasciar perdere tutto quello che credevamo di sapere. Quello che farò oggi è analizzare punto per punto alcuni miti sul matrimonio.
Li smantelliamo e li guardiamo da un nuovo punto di vista che di solito diamo per scontato e che spesso non ci rendiamo conto essere alla base delle relazioni di coppia.
Vi offrirò alcune nuove idee che, ad oggi, hanno funzionato almeno con centinaia di coppie.
Mito 1 – Le persone che si amano non si feriscono a vicenda
Generalmente non vogliamo essere feriti, giusto? Soprattutto dalle persone che ci amano di più e che noi amiamo di più. Eppure, ironicamente, sentiamo le persone dire: “Oh, è assurdo che abbia ferito le persone a cui tengo di più”. In realtà, non è così assurdo. Anzi, ha perfettamente senso.
Se partiamo dal presupposto che ferire sia sbagliato nel matrimonio, rimarremo delusi e questo porterà effetti negativi alla relazione, perché quella relazione riuscirà a durare solo finché riuscirete a sopportare il dolore e la delusione.
Ferire è inevitabile. Infatti, più teniamo a qualcuno, più è facile che ci ferirà perché teniamo a loro più degli altri, e viceversa. Facciamo un esempio: immaginate di essere imbottigliati nel traffico e un altro autista vi offende. Forse rimarrete arrabbiati per un po’, o giusto il tempo di offenderlo a vostra volta.
Eppure, 20 minuti dopo non ci starete neanche più pensando. O almeno lo spero. Questo accade perché quella persona per voi non è importante.
Al contrario, se siete nel mezzo di una discussione con il vostro coniuge, che amate, e il vostro coniuge vi offende, sarete molto più irritati. Ci rimarrete male, molto male.
Dare per assodato che ferirsi è inevitabile, vi offre un’opportunità: prendere in considerazione il fatto che potreste essere feriti e prepararvi per quel momento, sapendo che arriverà. Quindi, perché non essere preparati?
Mito 2: Un matrimonio felice richiede dei compromessi
Quanti di voi si sono sentiti soddisfatti dopo aver stabilito un compromesso? Quanti di voi hanno pensato: “Fantastico, nè io nè lui abbiamo ottenuto quello che realmente volevamo; grandioso!”
Il compromesso non porterà ad un’esperienza gioiosa per nessuno dei due. Il compromesso non vi fa sentire più forti. Vi dico che in un matrimonio non è positivo ricercare compromessi perché il massimo che otterrete sarà di accontentarvi a turno.
Okay, teniamo il conto: rinunciate a qualcosa oggi perchè domani toccherà a voi ottenere qualcosa in cambio. Quindi aspettate. E se invece non succede? Sarete arrabbiati neri. E quando siete arrabbiati, cosa riceve il vostro coniuge? Risentimento. E il risentimento è un bel dono per il vostro coniuge? Ovviamente no.
Trovare delle soluzioni insieme al nostro partner non sembra un compromesso
Vi spiego quello che intendo con un esempio. I miei figli vogliono guardare la TV. Vogliono guardare due programmi diversi. La regola generale è trovare un accordo, non il disaccordo. Per cui, se vogliono guardare la TV, la regola è che dovranno trovare ciò che entrambi vogliono guardare.
Ci vorrà un po’ più di tempo perchè 9 volte su 10 quello che volevano guardare non è quello che alla fine guarderanno, ma non c’è alcun compromesso.
Troveranno una cosa che entrambi vogliono guardare.
È possibile trovare qualcosa che piaccia ad entrambi se la cercate. E questo non vuol dire cedere al: “Va bene, questa volta facciamo come dici tu.”
Mito 3: Il mio compagno ed io soddisferemo tutti i bisogni l’uno dell’altra e ci renderemo felici a vicenda
Ovviamente questo significa avere bisogno dell’altra persona per sentirsi appagati, giusto? Ora, ho una domanda per voi. Perché dovrei affidare a qualcuno che non sia io il potere di farmi sentire appagato? Perché mai vorrei fare una cosa del genere? Siamo stati quasi tutti cresciuti con questa mentalità, ma è abbastanza assurdo.
Io voglio che la soddisfazione per i miei conseguimenti sia sotto il mio controllo, giusto? Quindi, se stiamo cercando una soluzione che sia vantaggiosa per entrambi – che è un po’ il paradigma contemporaneo – il nostro interesse dovrebbe essere quello di contribuire al benessere dell’altra persona.
Molte persone diranno: “Ma io do’ tutto il mio tempo, sono sempre pronto a dare e a dare e non ricevo mai niente. Quando avrò del tempo per me stesso? Quando riceverò qualcosa? Ho già dato in passato e adesso è il mio turno, no?”
Ritorniamo al punto in cui ci aspettiamo di ottenere le cose a turno. E poi arriva il risentimento. Di chi mi preoccupo realmente?
Contributo reale: direi che questa è una delle idee più impegnative. Essere egoisti ed egocentrici è orribile. Invece, offrire un contributo alla relazione grazie all’amore autentico e vero verso il proprio partner è bellissimo; essere altruisti ed essere d’aiuto, veramente d’aiuto, è fantastico.
Non mi riferisco al fare qualcosa per ricevere qualcos’altro in cambio. Quello non è vero altruismo.
Condividere realmente qualcosa con qualcuno, soprattutto nei momenti in cui non si ha voglia ma si ha comunque il desiderio di farlo, può trasformarsi in un’esperienza appagante. Quando ho il desiderio, mi sento così carica che gioisco di quel momento anche se inizialmente non volevo fare qualcosa per il mio compagno.
È un nuovo sentiero per sperimentare una felicità vera e autentica.
Essere altruisti non vuol dire mettere da parte sé stessi. Vedete, se non ho bisogno che i miei bisogni siano soddisfatti dal mio compagno, allora riesco a contribuire realmente alla relazione. Avrò realmente qualcosa con cui contribuire, non solo bisogni da soddisfare. Il bisogno non è un dono.
Mito 4: Mai andare a letto arrabbiati
Vorrei che prendeste in considerazione questo aspetto. Andare a dormire. Sapevate che esiste una parte del nostro cervello definita cervello rettile? È situata nella zona posteriore vicino al midollo spinale, e si chiama amigdala. È una parte molto piccola, all’incirca come la punta del pollice, ed è quella che controlla l’impulso “lotta o fuggi”.
Quindi, il cervello rettile vi dà due opzioni: potete lottare per vincere, giusto? Oppure potete fuggire perchè non volete perdere. Queste sono le uniche due opzioni. Quando state cercando di risolvere un problema, quando siete arrabbiati, avete già perso, okay?
Questo perchè o lotterete con la persona con cui volete una relazione di coppia e con cui volete che sia fantastica e felice, o scapperete. Vi tirerete indietro.
Avete mai avuto un’esperienza in cui state affrontando una discussione di grandi dimensioni e poi due o tre giorni dopo non vi ricordate minimamente di cosa si trattasse? Ne riparlate con l’altra persona dicendo: “Caspita, abbiamo avuto un’esplosione enorme! Di cos’è che si trattava? Non riesco, non riesco davvero, non lo so.
Non mi ricordo.” Questo succede perché era coinvolto il cervello rettile.
Andate a letto… Se non è davvero importante, probabilmente lo dimenticherete il giorno seguente. Questa è la domanda da porvi nelle vostre relazioni. Quindi andate a letto. Calmatevi. La parte anteriore e quella posteriore del vostro cervello non possono essere coinvolte allo stesso tempo.
La parte anteriore del cervello è quella da cui viene la creatività e la capacità di risolvere i problemi.
Mito 5: Ci vogliono due persone per far funzionare un matrimonio
No, non è vero. E vi dico perché. Che ci vogliano due persone per cambiare è una teoria interessante ma la verità è che, siamo onesti, c’è bisogno di te per cambiare. Te, non me, perché ho bisogno che soddisfi le mie necessità e non lo stai facendo.
Quello che vi suggerisco è che basta una sola persona, una, e quella sei tu. Tu sei l’unica persona che deve fare qualsiasi cosa necessaria per ergersi per una relazione di coppia fantastica.
Matrimonio 2.0 – Un guida per avere una relazione di coppia duratura è stato scritto da Liza Shaw e tradotto da Sara Mondelli.
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