“Ed anche che coloro a cui furono dati questi comandamenti avessero il potere di porre le fondamenta di questa chiesa e di farla uscire dall’oscurità e dalle tenebre, la sola chiesa vera e vivente sulla faccia della terra intera, della quale io, il Signore, mi compiaccia, parlando alla chiesa collettivamente e non individualmente” (Dea 1:30)
I 3 requisiti de “la sola Chiesa vera e vivente”
In una prefazione ispirata per il Libro dei comandamenti del 1833, poi aggiornato e rinominato Dottrina e Alleanze nel 1835, il Signore affermò che a Joseph Smith e ad altri era stato dato
“il potere di gettare le fondamenta di questa chiesa, … “la sola chiesa vera e vivente sulla faccia della terra intera, della quale io, il Signore, mi compiaccia” (Dottrina e Alleanze 1:30).
Sebbene la designazione della Chiesa da parte del Signore come “la sola Chiesa vera e vivente” possa essere in contrasto con “l’idea che va di moda per ora … che tutte le chiese sono vere”, questo titolo riflette molti aspetti della Chiesa restaurata che non si trovano in altre parti del mondo.
In particolare, secondo il presidente Dallin H. Oaks, “ci sono tre caratteristiche che spiegano perché Dio ha dichiarato che questa è la sola Chiesa vera e vivente sulla faccia della terra intera e perché noi, quali Suoi servitori, lo sosteniamo:
- la pienezza della dottrina,
- il potere del Sacerdozio e
- la testimonianza di Gesù Cristo.”
La pienezza della dottrina
In primo luogo, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni gode di una pienezza della dottrina di Gesù Cristo,
“che è il piano che il nostro Padre celeste ha delineato per il progresso eterno dei Suoi figli”.
Il presidente Oaks ha insegnato:
“molte definizioni di chiese e filosofie esistenti oggi contengono, in grande o piccola misura, le verità rivelate da Dio nei primi giorni, insieme a un misto di filosofie o di manipolazioni degli uomini”.
La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni si differenzia, tuttavia, perché la pienezza della dottrina è stata restaurata completamente dopo la Grande Apostasia.
Secondo l’anziano Neal A. Maxwell,
“Le dottrine della Chiesa e la sua autorità non sono solo parzialmente vere, ma vere in base agli standard divini.
La Chiesa, quindi, non è concettualmente compromessa dal fatto di essere stata composta da detriti dottrinali lasciati da un’altra epoca, né è composta da semplici frammenti della vera fede.
Essa si basa sulla pienezza del Vangelo di Colui di cui porta il nome, adempiendo ai due requisiti che la rendono la Sua chiesa, i quali Gesù insegnò quando visitò il popolo Nefita (3 Nefi 27:8).”
L’anziano Maxwell ha poi spiegato che tutte le dottrine della Chiesa sono necessarie e operano insieme,
“altrimenti, se prese singolarmente ed esclusivamente, queste dottrine sono così potenti da farci sviare e allontanare”. . . .
Le dottrine della Chiesa hanno bisogno l’una dell’altra come le persone della Chiesa hanno bisogno l’una dell’altra.
Non osiamo separare le dottrine o specializzarci su alcune, perché sono tutte necessarie per raggiungere la simmetria spirituale, un risultato che richiede collegamenti e correzioni”.
Sebbene le varie chiese del mondo contengano porzioni della dottrina stabilita da Gesù Cristo, nessuna ne coltiva la completa pienezza, un aspetto della vera Chiesa che è stato identificato a lungo nelle Scritture della Restaurazione.
Una parte importante del contenere la pienezza della dottrina di Gesù Cristo si basa anche sulla guida di profeti e apostoli viventi che detengono le chiavi del sacerdozio e sono autorizzati a insegnare la dottrina rivelata.
Come ha osservato Robert L. Millet, “la sola chiesa vera e vivente” implica che l’ultima parola sulla dottrina spetta agli apostoli e ai profeti, non ai teologi o agli studiosi”.
Questa dottrina è stabilita dalla ‘voce unanime’ della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli –
“cioè, ogni membro in ciascun quorum deve essere d’accordo con le decisioni di questo, allo scopo di rendere le loro decisioni di pari potere o validità, l’una rispetto all’altra” (DeA 107:27).
Quando i profeti insegnano continuamente qualcosa a voce unita, possiamo essere certi che si tratta della volontà del Signore per la dispensazione corrente.
La rivelazione continua ai profeti è quindi un aspetto importante per vivere e comprendere la pienezza della dottrina di Gesù Cristo.
Il potere del Sacerdozio
In secondo luogo, il sacerdozio è essenziale per avere una chiesa vera e vivente. Il presidente Henry B. Eyring insegnò:
“Questa è la vera chiesa, l’unica vera chiesa, poiché in essa vi sono le chiavi del sacerdozio.
Solo in questa Chiesa il Signore ha posto il potere di suggellare sulla terra e di suggellare in cielo, come fece ai tempi dell’apostolo Pietro.
Quelle chiavi furono restaurate a Joseph Smith che poi fu autorizzato a conferirle ai membri del Quorum dei Dodici”.
Il presidente Oaks ha anche insegnato:
“Come risultato del possedere il potere del Sacerdozio, i dirigenti e i membri autorizzati della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni hanno il potere di celebrare le necessarie ordinanze del Sacerdozio, quali il battesimo, il dono dello Spirito Santo e l’amministrazione del sacramento”.
Inoltre, “le chiavi del sacerdozio… lo autorizzano a ricevere la rivelazione in favore della Chiesa intera”. Il santo sacerdozio lega quindi i santi a Dio in modo reale e tangibile.
Stephen D. Robinson e H. Dean Garrett hanno anche osservato che la Chiesa è collegata a Dio come una pianta è collegata alle sue radici
“tramite la rivelazione continua e il conferimento diretto dell’autorità del sacerdozio”.
Pertanto, “una chiesa vivente è una chiesa ancora legata a Dio, la sua fonte, tramite apostoli e profeti viventi che detengono le chiavi del potere del sacerdozio e ricevono la guida divina diretta”.
I dirigenti del sacerdozio autorizzati esercitano poteri importanti nell’estendere le chiamate, nel conferire le benedizioni patriarcali, nel compiere guarigioni, nel ricevere donazioni e nel supervisionare e approvare molte altre azioni mentre si sforzano di guidare e unificare la Chiesa del Signore.
Senza queste cose, nessuna chiesa può essere davvero considerata vivente.
La testimonianza di Gesù Cristo
Infine, il presidente Oaks ha insegnato:
“La terza ragione per cui siamo la sola, vera Chiesa è che abbiamo la verità rivelata riguardo alla natura di Dio e al nostro rapporto con Lui, e dunque abbiamo una testimonianza unica di Gesù Cristo”.
In breve, dire che questa è la Chiesa vera e vivente grazie alla sua conoscenza e testimonianza unica di Gesù Cristo non significa dire che nessun altro al mondo ha la verità o che non si possono imparare molte cose su Gesù Cristo senza diventarne membri.
Piuttosto, sottolinea che la conoscenza unica della Chiesa di Gesù Cristo è arricchita da profeti e apostoli viventi che contribuiscono a chiarire il concetto della natura di Dio Padre e della Sua opera che consiste nell’offrire la salvezza a tutti gli uomini.
Inoltre, la Chiesa beneficia di informazioni aggiuntive riguardanti le azioni premortali e presenti e le glorie future dell’Agnello di Dio.
Infatti, come ha osservato Millet,
“i Santi degli Ultimi Giorni non hanno alcuna difficoltà ad accettare l’affermazione personale di una persona di essere cristiana, di riconoscere Gesù Cristo come il divino Figlio di Dio, il suo Salvatore, il Signore e Maestro della sua vita”.
Mentre “la maggior parte dei dirigenti religiosi e dei seguaci sono sinceri credenti che amano Dio, Lo comprendono e Lo servono al meglio delle proprie capacità…
Vogliamo che tutti quelli che conoscono la nostra Chiesa provenienti dalle altre chiese o sistemi di credo mantengano tutto quello che hanno di giusto e vengano e vedano cosa possiamo aggiungere alla loro comprensione della verità e alla loro felicità nel seguirla”.
Perché Dio chiama la Sua Chiesa “la sola Chiesa vera e vivente”?
Al centro di tutte le ragioni per cui Dio ha chiamato la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni “la sola chiesa vera e vivente” c’è la presenza di un profeta di Dio vivente.
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Quel profeta, veggente e rivelatore continua a ricevere comunicazioni divine da Dio per aiutare i membri della Chiesa a superare realmente le varie sfide che il mondo di oggi deve affrontare. Casey Griffiths ha osservato:
“Come fede vivente, la Chiesa subisce continuamente dei cambiamenti per adattarsi alle circostanze mutevoli e per portare avanti la lunga opera di perfezionamento dei santi. Essere una chiesa vivente è essenziale per essere anche una vera chiesa”.
Infatti, come ha insegnato il presidente Russell M. Nelson, “se pensate che la Chiesa sia stata completamente restaurata, state vedendo solo l’inizio. C’è ancora molto da fare”.
È solo attraverso un profeta vivente che questo può essere fatto. L’anziano Maxwell ha osservato in modo simile:
“La Chiesa non è né morta né morente. La Chiesa, come il Dio vivente che l’ha istituita, è viva, consapevole e funzionante.
Non è un museo che ospita una fede fossilizzata; piuttosto, è un regno cinetico caratterizzato da una fede vivente in discepoli viventi”.
Inoltre, poiché oggi c’è un profeta nel mondo, si può giustamente affermare che la Chiesa è, come ha descritto Robert L. Millet,
“l’istituzione più stabile, sicura e solida sulla terra, la più vicina al modello della Chiesa cristiana primitiva, per quanto concerne la diffusione della mente e della volontà di Dio e del godere della Sua completa approvazione”.
Oppure, come hanno notato Robinson e Garrett,
“il Vangelo non è solo il particolare sistema religioso usato dai Santi degli Ultimi Giorni per entrare nel regno di Dio: è l’unica via tramite cui chiunque entra nel regno di Dio. . . .”
Anche il presidente Jeffrey R. Holland ha recentemente testimoniato questo stesso principio:
“La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è il veicolo che Dio ha previsto per la nostra Esaltazione. Il Vangelo che insegna è vero e il sacerdozio che lo legittima non è un derivato”.
Poiché Dio ha definito questa la sola chiesa vera e vivente, ha stabilito un piano di salvezza in base al quale tutte le persone, da entrambi i lati del velo, possono alla fine giungere alla conoscenza del Salvatore, Gesù Cristo, e ricevere le ordinanze necessarie per ottenere il Suo regno.
Come conclude Millet,
“noi sosteniamo la verità che Dio ha parlato di nuovo ai nostri giorni e ha restaurato il Suo vangelo eterno attraverso profeti viventi.
Questa è la nostra posizione distintiva, il nostro contributo a un mondo che ha un disperato bisogno di credere in Dio, di comprendere il Suo grande piano di salvezza, la promessa e la speranza che provengono da un Redentore, e di confermare la veridicità storica della Sacra Bibbia”.
Questo è il messaggio centrale della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e il suo invito al mondo intero.
Questo articolo è stato pubblicato su https://latterdaysaintmag.com. Questo articolo è stato tradotto da Ginevra Palumbo.
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