Allora, la controversia di cui parleremo oggi riguarda il luogo di nascita di Gesù Cristo, e deriva da un versetto che leggiamo nel Libro di Mormon; nello specifico si tratta di Alma 7:10 che recita: “Ed ecco, egli nascerà da Maria, a Gerusalemme, che è la terra dei nostri padri…”

Per usare le parole di Weldon Langfield: “Qualsiasi studente sa che Cristo nacque a Betlemme” (“The Truth about Mormonism”, 1941).

Il ministro Alexander Campbell scrisse: “[Joseph Smith] afferma che Gesù sia nato a Gerusalemme. Deve essere grande la fede che questi ‘mormoni’ ripongono in questa nuova Bibbia!”

Di recente, il Christian Courier, un giornale che si occupa di studio delle dottrine religiose cristiane, ha dichiarato che l’autore inetto “sbaglia” e identifica quale luogo di nascita di Gesù Cristo Gerusalemme, piuttosto che Betlemme. Lo chiama un “errore colossale”. 

Ma diamo un’occhiata più da vicino e vediamo se questo “errore” è davvero così colossale come alcuni vorrebbero far credere.

Dove avvenne la nascita di Gesù? Comprendiamo meglio la differenza tra “terra” e “città”

Per prima cosa, proviamo a rileggere Alma 7:10. Dice che Cristo “nascerà da Maria, a Gerusalemme, che è la terra dei nostri padri.” 

Talvolta, il Libro di Mormon fa una differenza tra “la terra” e “la città”. 

Ad esempio, Alma 47:20 dice: “E avvenne che Amalichia marciò con i suoi eserciti … fino al paese di Nefi, alla città di Nefi, che era la città principale.” 

In questo versetto, Mormon ci fa notare che vi erano più città all’interno del “paese di Nefi”, e che la città di Nefi era “la città principale”.

Tornando ad Alma 7:10, vediamo che Gerusalemme viene chiamata “la terra” dei nostri padri, e non “la città” dei nostri padri. C’è una differenza sostanziale.

Infatti, è del tutto ragionevole presumere che questo versetto si riferisca ad una regione più vasta che comprende l’area che circonda Gerusalemme, e che non si limiti alla sola città di Gerusalemme, proprio come “la terra di Nefi” si riferisce a una regione più ampia rispetto alla “città di Nefi”.

Inoltre, Betlemme si trova a circa 8,2 km da Gerusalemme. Si può letteralmente percorrere a piedi il tragitto che va dal centro di Gerusalemme al centro di Betlemme in meno di due ore.

Alcune fonti confermano la differenza nell’uso terminologico

Libri di mormon

“Ed ora, se vi sono degli errori, sono gli errori degli uomini; perciò non condannate le cose di Dio” Libro di Mormon, frontespizio, edizione 1830.

Nel caso in cui ciò non bastasse, diamo uno sguardo alle lettere di Amarna. 

Le lettere di Amarna sono essenzialmente un insieme di documenti diplomatici scritti su tavolette di argilla tra i leader dell’antico Vicino Oriente e dell’antico Egitto. 

Le prime tavolette furono scoperte in Egitto nel 1887, molto tempo dopo la morte di Joseph Smith, e risalgono al XIV secolo a.C. circa.

Le lettere di Amarna trattano ogni sorta di argomento, ma in particolare la numero 290 contiene qualcosa di molto interessante. È una lettera proveniente da Gerusalemme in cui viene descritta l’attività delle truppe nemiche nella regione: “Ma ora anche una città della terra di Gerusalemme, di nome Bit-Lahmi, una città appartenente al re, è passata al popolo di Keilah.”

Gli studiosi concordano pienamente sul fatto che Bit-Lamhi sia per l’appunto Betlemme. Se ciò è vero, questa lettera indica specificamente che Betlemme sia una città appartenente alla “terra di Gerusalemme”.

Se vogliamo invece cercare qualcosa che sia da un punto di vista temporale più vicino al Libro di Mormon, troviamo qualcosa di interessante sui Rotoli del Mar Morto che parlano dell’invasione babilonese del Regno di Giuda, avvenuta subito dopo che il profeta del Libro di Mormon Lehi lasciò Gerusalemme. 

Leggi anche: “Ci è nato un Salvatore”: la vera storia dietro la nascita di Gesù

Il rotolo dice: “Geremia il profeta davanti al Signore. [c’è un’interruzione sul rotolo] … furono portati prigionieri dalla terra di Gerusalemme e andarono [a Babilonia …].”

Gli studiosi non affiliati alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni Robert Eisenmann e Michael Wise, ritengono che questo riferimento alla “terra di Gerusalemme” si riferisca, in realtà, al più ampio Regno di Giuda.

Essi sostengono che questo “accresce notevolmente il senso della storicità dell’intero [rotolo] dal momento che il Regno di Giuda, fino a quel momento, consisteva in poco più di Gerusalemme e dei suoi immediati dintorni.”

A motivo della sua vicinanza a Gerusalemme, penso che uno di quei “dintorni” fosse Betlemme.

Poiché Lehi e la sua famiglia lasciarono Gerusalemme in quel periodo, non sorprende che il Libro di Mormon parli della terra di Gerusalemme in termini simili.

E proprio come quegli studiosi consideravano quel riferimento una prova della storicità del Rotolo del Mar Morto, molti Santi degli Ultimi Giorni ritengono che questo tipo di linguaggio accresca anche la storicità del Libro di Mormon.

La maggior parte dei critici lo trova ridicolo, anche se vale la pena sottolineare che, secondo una delle più popolari fonti “anti-mormoni” sul web, “l’autore [fraudolento] del Libro di Mormon potrebbe aver adottato questo modello [di scrittura] per accrescere il suo senso di storicità.”

Leggi anche: Cosa fare se non si “sa” se il libro di Mormon è vero

Errore colossale o conferma autentica? 

Pertanto, da un lato troviamo critici che considerano Alma 7:10, il quale sembra indicare Gerusalemme quale luogo di nascita di Gesù, un errore colossale che rende inattendibile il Libro di Mormon, e dall’altro troviamo chi invece sostiene che Alma 7:10 sia stato un sottile tentativo intenzionale di rendere il Libro di Mormon più credibile.

Per quanto mi riguarda, penso che Joseph stesse solo dicendo la verità sulla provenienza del Libro di Mormon. Detto questo, nessuna di queste informazioni “prova” che il Libro di Mormon sia vero, e non è questo il nostro scopo.

Ma, se non altro, dovrebbe dimostrare che i Santi degli Ultimi Giorni hanno ragioni perfettamente logiche più che sufficienti per credere che Alma 7:10 sia tutto tranne che un “colossale errore” di un falso profeta.