Dopo circa 8-10 ore di Conferenza Generale può essere difficile tenere traccia di tutti i consigli che i nostri dirigenti ci hanno dato. Ma ci siamo noi ad aiutarvi!
Di recente abbiamo pubblicato un articolo riguardante i consigli ricevuti durante la conferenza, dalla Prima Presidenza e dal Quorum dei Dodici Apostoli.
Questo articolo è un po’ a completamento del primo e vuole mettere in evidenza i consigli ricevuti durante i discorsi, che non sono stati inclusi in quello già pubblicato.
Dai un’occhiata al sommario in basso (organizzato per sessione, in ordine di apparizione) e clicca sull’argomento che desideri leggere!
Sessione del sabato mattina
Anziano Terence M. Vinson: “Veri discepoli del Salvatore”
Anziano Stephen W. Owen: “Serbare la fede e non perderla”
Sorella Michelle Craig: “La capacità spirituale”
Sessione del sabato pomeriggio
Anziano Ruben V. Alliaud: “Trovato mediante il potere del Libro di Mormon”
Anziano Mark L. Pace: “Vieni e seguitami: la strategia controffensiva e il piano preventivo del Signore”
Anziano L. Todd Budge: “Una fiducia continua e resiliente”
Anziano Jorge M. Alvarado: “Dopo aver dato prova della nostra fede”
Sessione femminile
Sorella Reyna I. Aburto: “Con le nuvole e con il sole resta con me, Signore!”
Sorella Lisa L. Harkness: “Onorare il Suo nome”
Sorella Bonnie H. Cordon: “Figlie amate”
Sessione della domenica mattina
Sorella Cristina B. Franco: “Trovare gioia nel condividere il Vangelo”
Anziano Walter F. Gonzalez: “Il tocco del Salvatore”
Sessione della domenica pomeriggio
Anziano Hans T. Boom: “Conoscere, amare e crescere”
Anziano Peter M. Johnson: “Il potere di vincere l’avversario”
Anziano Terence M. Vinson: “Veri discepoli del Salvatore“
- “A una riunione sacramentale cui ho partecipato di recente, un missionario ritornato ha citato un padre che aveva riassunto perfettamente questo concetto dicendo ai suoi figli: “Qui ci vuole meno Wi-Fi e più Nefi!””.
- “Possiamo provare una gioia duratura quando il nostro Salvatore e il Suo vangelo diventano la struttura portante attorno alla quale costruiamo la nostra vita. Tuttavia, è facile che a diventare questa struttura portante siano invece le cose del mondo, per il quale il Vangelo è un aspetto facoltativo o si riduce all’andare in chiesa due ore la domenica. Quando ciò accade, è come se mettessimo il nostro salario “in una borsa forata””.
- “Aggeo ci sta dicendo di impegnarci, di essere, come diciamo in Australia, “fair dinkum” (modo di dire, che significa ‘genuino’, ‘onesto’) nel vivere il Vangelo. Le persone sono “fair dinkum” quando sono ciò che dicono di essere”.
- “Dare tutti noi stessi non implica che le cose fileranno sempre lisce o che avremo sempre successo. Significa però che avremo gioia. La gioia non è un piacere passeggero o una felicità transitoria. La gioia è duratura e si prova quando i nostri sforzi vengono accettati dal Signore”.
- “…non sono i nostri successi che interessano al Signore, bensì il nostro sacrificio e il nostro impegno”.
- “Allora la domanda per ciascuno di noi è: siamo anche noi “fair dinkum” nei confronti del Vangelo? Perché riservargli solo un impegno parziale non è essere “fair dinkum” (modo di dire che sta per “genuino”, “onesto”)! E Dio non è noto per tessere le lodi di chi è “tiepido””.
- “Non c’è tesoro, passatempo, status, social media, videogioco, sport, amicizia con persone famose o alcun’altra cosa sulla terra che sia più preziosa della vita eterna. Ecco perché la raccomandazione che il Signore rivolge a tutti è: “Ponete ben mente alle vostre vie””.
- “Siamo veri seguaci di Colui che diede tutto se stesso per noi? Colui che è il nostro Redentore e il nostro Avvocato presso il Padre? Colui che ha dimostrato dedizione assoluta nel compiere il Suo sacrificio espiatorio e che dimostra la stessa dedizione ora nell’amarci, nell’offrirci misericordia e nel desiderare che otteniamo la gioia eterna? Imploro tutti coloro che ascoltano o che leggeranno queste parole: non rimandate di essere totalmente devoti al Vangelo a un non meglio precisato futuro che forse non arriverà mai. Diventate adesso “fair dinkum” e abbiate gioia!”.
Anziano Stephen W. Owen: “Serbare la fede e non perderla“
- “Le tecnologie moderne ci benedicono in tanti modi. Ci connettono con gli amici e i familiari, con l’informazione e con le notizie riguardanti ciò che accade nel mondo. Tuttavia possono anche distrarci dalla forma di connessione più importante: la nostra connessione con il cielo”.
- “Ripeto ciò che ha detto il nostro profeta, il presidente Russell M. Nelson: “Viviamo in un mondo complesso e sempre più in conflitto. La costante disponibilità di social media e di un ciclo di notizie 24 ore su 24 ci bombarda di messaggi implacabili. Se vogliamo avere qualche speranza di discernere tra la miriade di voci e filosofie degli uomini che attaccano la verità, dobbiamo imparare a ricevere la rivelazione””.
- “Il presidente Nelson ci ha quindi avvertito dicendo che “nei giorni a venire, non sarà possibile sopravvivere spiritualmente senza la guida, la direzione, il conforto e l’influenza costante dello Spirito Santo””.
- “Molti dei messaggi che ci bombardano nell’era dell’informazione sono l’equivalente spirituale del fieno per i cervi: possiamo mangiarne tutto il giorno ma non ci nutriranno”.
- “Dove troviamo il vero nutrimento spirituale? Nella maggior parte dei casi, non va di moda sui social media. Lo troviamo quando ci “[spingiamo] innanzi” sul sentiero dell’alleanza, “[tenendoci] costantemente alla verga di ferro” e mangiando del frutto dell’albero della vita. Ciò significa che dobbiamo deliberatamente trovare il tempo ogni giorno per disconnetterci dal mondo e connetterci con il cielo”.
- “È possibile che dei giovani crescano in famiglie di santi degli ultimi giorni, frequentino tutte le riunioni e le classi a loro adatte e magari prendano anche parte alle ordinanze del tempio, per poi sviarsi “su cammini proibiti e [perdersi]”. Perché questo accade? In molti casi dipende dal fatto che, sebbene abbiano provato una forma di spiritualità esteriore, non sono davvero convertiti. Hanno mangiato senza nutrirsi”.
- “Naturalmente vi trovate davanti a delle difficoltà, ma succede a ogni generazione. Questa è la nostra epoca e dobbiamo serbare la fede e non perderla. Attesto che il Signore conosce le nostre difficoltà e, tramite la guida del presidente Nelson, ci sta preparando ad affrontarle. Credo che la recente richiesta del profeta di avere una Chiesa incentrata sulla casa e sostenuta da ciò che facciamo nei nostri edifici abbia lo scopo non solo di aiutarci a sopravvivere — ma anche a crescere robusti — in quest’epoca di denutrizione spirituale”.
- “Quali che siano le vostre circostanze, potete rendere la casa il luogo principale in cui si apprende e si mette in pratica il Vangelo. Significa semplicemente assumersi la responsabilità personale della propria conversione e della propria crescita spirituale. Significa seguire il consiglio del presidente Nelson di “trasformare la propria casa in un santuario di fede””.
- “L’avversario proverà a persuadervi che il nutrimento spirituale non è necessario o, in modo ancora più astuto, che può attendere. Egli è il maestro della distrazione e l’autore della procrastinazione. Porterà alla vostra attenzione cose che sembrano urgenti ma che, in realtà, non sono poi così importanti. Tenterà di farvi “affannare e inquietare di molte cose”, per indurvi a trascurare la “cosa sola [di cui] fa bisogno””.
- “Genitori, vi prego di instaurare dei legami forti con i vostri figli. Hanno bisogno di una quantità maggiore del vostro tempo, non minore. Mentre fate queste cose, la Chiesa è lì a sostenervi. Le nostre esperienze in chiesa possono rafforzare il nutrimento spirituale che ha luogo in casa”.
- “Che altri tipi di sostegno offre la Chiesa? In chiesa prendiamo il sacramento che ci aiuta a riaffermare il nostro impegno con il Salvatore ogni settimana. Inoltre, in chiesa ci riuniamo con altri credenti che hanno stretto le stesse alleanze. I rapporti affettuosi che instauriamo con gli altri discepoli di Gesù Cristo possono rappresentare un forte sostegno al nostro discepolato incentrato sulla casa”.
- “Non sottovalutate mai la forza che deriva dal riunirsi con altre persone che stanno provando a loro volta a essere forti. Vescovi e altri dirigenti, per favore concentratevi sul nutrimento dei bambini e dei giovani del vostro rione. Hanno bisogno di una quantità maggiore del vostro tempo, non minore”.
- “Che siate dirigenti, vicini, membri del quorum o semplicemente concittadini dei santi, se avete la possibilità di toccare la vita di un giovane, aiutatelo a connettersi con il cielo. La vostra influenza può essere esattamente il “sostegno della Chiesa” di cui ha bisogno una persona giovane”.
Sorella Michelle Craig: “La capacità spirituale“
- “Il presidente Russell M. Nelson ci ha rivolto un semplice e possente invito: “Miei amati fratelli e mie amate sorelle, vi pregodi aumentare la vostra capacità spirituale di ricevere la rivelazione. […] Scegliete di compiere il lavoro spirituale necessario per godere del dono dello Spirito Santo e per sentire la voce dello Spirito più spesso e più chiaramente””.
- “Siate determinati a crearvi un momento e uno spazio per udire la voce di Dio”.
- “Quando usate il vostro arbitrio per ritagliarvi ogni giorno del tempo da dedicare ad avvicinarvi alla voce di Dio, in particolare nel Libro di Mormon, gradualmente la Sua voce diventa per voi più chiara e più familiare”.
- “Al contrario, le distrazionie il frastuono che riempiono il mondo, le nostre case e le nostre vite possono rendere più difficile sentire la Sua voce. Queste distrazioni possono occupare la nostra mente e il nostro cuore a tal punto che non vi lasciano alcuno spazio per i gentili suggerimenti dello Spirito Santo”.
- “Satana vuole separarci dalla voce di Dio tenendoci lontani da quei luoghi tranquilli. Se Dio ci parla con voce calma e sommessa, voi ed io dobbiamo avvicinarci per sentirLo. Immaginate solo che cosa succederebbe se per essere connessi con il cielo avessimo la stessa determinazione che abbiamo per essere connessi al Wi-Fi! Scegliete un’ora e un luogo e ascoltate la voce di Dio ogni giorno, e siate puntuali nel mantenere questo sacro impegno, poiché da esso dipende davvero tanto!”
- “Agite senza indugiare”.
- “Quando ricevete dei suggerimenti e poi agite in modo deliberato, il Signore può servirsi di voi. Più agite, più la voce dello Spirito vi sarà familiare. Riconoscerete sempre più la guida di Dio e che Egli è “disposto a rivelare i Suoi intenti e la Sua volontà”. Se indugiate, potreste dimenticare il suggerimento o perdere l’opportunità di aiutare qualcuno per conto di Dio”.
- “Ottenete il vostro incarico dal Signore”.
- “Il presidente Henry B. Eyring ci ha insegnato a cercare la rivelazione chiedendo a Dio chi possiamo aiutare per Suo conto. “Se vi ponete domande simili, lo Spirito Santo giungerà e voi vi sentirete spinti verso ciò che potete fare per gli altri. Quando andate e fate queste cose, state svolgendo un incarico del Signore e, quando siete impegnati e svolgere un Suo incarico, vi qualificate per avere il dono dello Spirito Santo”. Potete pregare e chiedere un incarico al Signore. Nel farlo, Egli può usare le vostre capacità ordinarie per svolgere la Sua opera straordinaria”.
- “Credete e abbiate fiducia”.
- “Lo Spirito ha parlato al mio cuore: ognuno di noi ha una missione diversa da svolgere, e a volte lo Spirito può chiamarci “altrove”. Vi sono molti modi per edificare il regno di Dio in veste di discepoli di Gesù Cristo che stipulano delle alleanze e le osservano. Quali Suoi discepoli fedeli, potete ricevere ispirazione e rivelazione personali su misura per voi, coerenti con i Suoi comandamenti. Voi avete missioni e ruoli specifici da svolgere nella vita e vi sarà data una guida specifica per assolverli”.
- “Trascuriamo o ignoriamo qualche incarico personale ricevuto dal Signore perché Egli ha preparato “una via” diversa da quella che ci aspettavamo?”
- “Confidate nel fatto che Dio vi guida, anche se vi fa agire in modo diverso da come vi aspettavate o in modo diverso dagli altri”.
- “Chiunque voi siate o quale che sia la vostra attuale situazione, siete invitati alla tavola del Signore. Se cercare e fare la volontà del Padre diventerà un’abitudine regolare nella vostra vita quotidiana, sarete guidati — ovviamente — a cambiare e a pentirvi”.
- “Il nuovo programma della Chiesa per i bambini e i giovani poggia sul fondamento di imparare a cercare la rivelazione, a scoprire ciò che il Signore vuole che facciamo e poi ad agire in base a tale guida. Ciascuno di noi, a prescindere dall’età o dalle circostanze, può impegnarsi a cercare, ricevere e agire. Nel seguire questo schema eterno stabilito per i nostri giorni, vi avvicinerete di più a Gesù Cristo, al Suo amore, alla Sua luce, alla Sua guida, alla Sua pace e al Suo potere guaritore e capacitante, e accrescerete la vostra capacità spirituale di divenire quotidianamente uno strumento nelle Sue mani per compiere la Sua grande opera”.
Anziano Ruben V. Alliaud: “Trovato mediante il potere del Libro di Mormon“
- “…per poter progredire verso un’autentica conversione personale, presto o tardi tutti devono sperimentare il potere delle verità contenute nel Libro di Mormon ed essere da esso trovati. Allo stesso tempo, devono decidere personalmente di assumersi seriamente l’impegno davanti a Dio di sforzarsi di obbedire ai Suoi comandamenti”.
- “E [quindi] noi parliamo di Cristo, gioiamo in Cristo, predichiamo il Cristo [e] profetizziamo di Cristo […] affinché i nostri figlioli possano sapere a quale fonte possono rivolgersi per la remissione dei loro peccati”. Tutto il Libro di Mormon è permeato di questo stesso scopo sacro”.
- “Per questa ragione, qualsiasi lettore che si impegni a studiarlo sinceramente, in spirito di preghiera, non solo imparerà qualcosa di Cristo, ma imparerà da Cristo, soprattutto se prende la decisione di mettere “alla prova la virtù della parola” e di non rifiutarla a priori a motivo dell’incredulità dettata dal pregiudizio di coloro che parlano di cose che non hanno mai letto”.
- “Questo pomeriggio, il mio invito per ciascuno di noi, a prescindere da quanto tempo siamo membri della Chiesa, è quello di permettere al potere delle verità del Libro di Mormon di trovarci e di circondarci un’altra volta e giorno dopo giorno, mentre cerchiamo diligentemente la rivelazione personale. Accadrà, se noi lo permettiamo”.
- “Attesto solennemente che il Libro di Mormon contiene la pienezza del vangelo di Gesù Cristo e che lo Spirito Santo ne confermerà ogni volta la verità a chiunque abbia un cuore sincero e cerchi la conoscenza fino a salvare la sua anima.”.
Anziano Mark L. Pace: “Vieni e seguimi – La strategia controffensiva e il piano preventivo del Signore“
- “Rendo inoltre testimonianza di Gesù Cristo. Egli è l’Unigenito Figlio di Dio. Egli ci ha salvatidalla morte, e ci redime dal peccato quando esercitiamo fede in Lui e ci pentiamo”.
- “Come Santi degli Ultimi Giorni, cerchiamo un simile fondamento fermo e sicuro nella nostra vita: un fondamento spirituale necessario per il nostro viaggio nella vita terrena e per tornare alla nostra dimora celeste. Quel fondamento è edificato sul letto di roccia della nostra conversione al Signore Gesù Cristo”.
- “Ricordiamo gli insegnamenti di Helaman nel Libro di Mormon: “Ed ora, figli miei, ricordate, ricordate che è sulla roccia del nostro Redentore, che è Cristo, il Figlio di Dio, che dovete costruire le vostre fondamenta; affinché, quando il diavolo manderà i suoi venti potenti, sì, e i suoi strali nel turbine, […] non abbia su di voi alcun potere di trascinarvi nell’abisso di infelicità e di guai senza fine, a motivo della roccia sulla quale siete edificati, che è un fondamento sicuro, un fondamento sul quale, se vi edificano, gli uomini non possono cadere”.
- “Un anno fa, durante il suo discorso di apertura alla conferenza generale di ottobre 2018, il presidente Russell M. Nelson ha fatto questa dichiarazione e ha dato questo ammonimento: “L’obiettivo di lunga data della Chiesa è quello di assistere tutti i membri nell’accrescere la loro fede nel nostro Signore Gesù Cristo e nella Sua Espiazione, aiutarli a stringere le loro alleanze con Dio e a tenervi fede, e rafforzare e suggellare le famiglie. Oggi, in questo mondo complesso, ciò non è facile. L’avversario sta intensificando esponenzialmente i suoi attacchi alla fede, a noi e alle nostre famiglie.Per sopravvivere spiritualmente abbiamo bisogno di strategie controffensive e di piani preventivi””.
- Citando l’anziano Quentin L. Cook: ““Il nuovo manuale per lo studio a casa Vieni e seguitamimira ad aiutare i membri a imparare il Vangelo in casa”.
- Citando l’anziano Quentin L. Cook: “Il nostro scopo è trovare un equilibrio tra le esperienze vissute in Chiesa e quelle vissute in casa in un modo che accrescano considerevolmente la fede e la spiritualità e rendano più profonda la conversione al Padre Celeste e al Signore Gesù Cristo”.
- “Con cadenza settimanale, Vieni e seguitamici aiuta a studiare le Scritture, la dottrina del Vangelo e gli insegnamenti di profeti e apostoli. È una risorsa meravigliosa per tutti noi”.
- “Dopo nove mesi di questo programma di studio delle Scritture a livello mondiale, che cosa vediamo? Vediamo membri della Chiesa ovunque crescere nella fede e nella devozione al Signore Gesù Cristo. Vediamo individui e famiglie riservare del tempo durante la settimana per studiare le parole del nostro Salvatore. Vediamo miglioramenti nelle lezioni domenicali sul Vangelo grazie al fatto che studiamo le Scritture a casa e condividiamo i nostri spunti di riflessioni in chiesa. Vediamo in famiglia gioia e unità maggiori essendo passati dal leggere semplicemente le Scritture a studiarle in maniera profonda”.
- “Studiare le Scritture avendo come guida Vieni e seguitamista rafforzando la nostra conversione a Gesù Cristo e al Suo vangelo. Non stiamo semplicemente scambiando un’ora in meno in chiesa la domenica per un’ora in più di studio delle Scritture a casa. Imparare il Vangelo implica un impegno costante durante la settimana. Come mi ha detto una sorella in modo perspicace: “L’obiettivo non è quello di accorciare la chiesa di un’ora, ma di allungarla di sei giorni!””.
- Citando il presidente Nelson: “L’avversario sta intensificando esponenzialmente i suoi attacchi alla fede, a noi e alle nostre famiglie. Per sopravvivere spiritualmente abbiamo bisogno di strategie controffensive e di piani preventivi”.
- Citando il presidente Nelson: “Se lavorerete diligentemente per ristrutturare la vostra casa affinché diventi un centro di apprendimento del Vangelo, …l’influenza dell’avversario nella vostra vita e nella vostra casa diminuirà”.
- “Come ha insegnato il presidente Nelson: “I nuovi corsi di studio integrati incentrati sulla casa e sostenuti dalla Chiesa hanno il potenziale di sprigionare il potere della famiglia”. Tuttavia, richiedono e richiederanno i nostri migliori sforzi; dobbiamo “[impegnarci] coscienziosamente e attentamente fino in fondo a trasformare la [nostra] casa in un santuario di fede”“. Dopo tutto, come ha detto il presidente Nelson: “Ognuno di noi è responsabile della propria crescita spirituale””.
- “Possa il nostro impegno quotidiano nello studio delle Scritture fortificarci e qualificarci per queste benedizioni promesse”.
Anziano L. Todd Budge: “Una fiducia continua e resiliente“
- “Sapevamo che la felicità che aveva descritto non era semplice piacere o una sensazione di euforia, ma una pace e una gioia che vengono quando ci rimettiamo a Dio e in tutte le coseriponiamo in Lui la nostra fiducia”.
- “Paradossalmente, le afflizioni e la sofferenza ci preparano a provare gioia se confidiamo nel Signore e nel piano che ha per noi”.
- “Per quanto sia difficile da capire, specialmente nei momenti della nostra vita in cui i venti contrarti sono forti e i mari sono turbolenti, possiamo trovare conforto nel sapere che Dio, nella Sua infinita bontà, continua sempre a soffiare sospingendoci verso casa”.
- “Viviamo in un mondo in cui onde mostruose di morte, di malattie fisiche e mentali, e di prove e afflizioni di ogni tipo si abbattono su di noi. Tuttavia, dimostrando fede in Gesù Cristo e scegliendo di riporre fiducia in Lui, anche noipossiamo avere continuamente luce sia sopra l’acqua che sott’acqua. Noi possiamo avere la rassicurazione che Dio non smette mai di soffiare sospingendoci verso la nostra dimora celeste”.
- “Confidare nel Signore implica aver fiducia nei Suoi tempi e richiede quella pazienza e quella perseveranza che sopravvivono alle tempeste della vita”.
- “Se saremo fedeli nel rispettare le nostre alleanze, anche noi un giorno arriveremo a casa in sicurezza, ci inchineremo dinanzi al Signore e verseremo lacrime di gioia per la moltitudine dei Suoi piccoli atti di misericordia nella nostra vita, incluse le sofferenze che hanno fatto spazio a una maggiore gioia”.
- “Attesto che, se nella nostra vita ci affideremo al Signore e porremo una fiducia continua e resiliente in Gesù Cristo e nei Suoi scopi divini, Egli ci rassicurerà, sussurrerà pace alla nostra anima e ci farà “[sperare] nella nostra liberazione in lui”.
Anziano Jorge M. Alvarado: “Dopo aver dato prova della nostra fede“
- “Quali che siano gli ostacoli che affrontiamo nella vita, possiamo confidare nel fatto che Gesù Cristo preparerà una via da seguire se avanziamo con fede. Dio ha promesso che tutti coloro che vivono fedelmente le alleanze stipulate con Lui riceveranno, secondo i Suoi tempi, tutte le benedizioni da Lui promesse. L’anziano Jeffrey R. Holland ha insegnato: “Alcune benedizioni vengono presto, alcune tardi, alcune arriveranno solo quando saremo in cielo; ma per coloro che abbracciano il vangelo di Gesù Cristo vengono senz’altro””.
- “Moroni ha insegnato che “la fede consiste in cose che si sperano e non si vedono; pertanto non disputate perché non vedete, poiché non riceverete alcuna testimonianza se non dopo aver dato prova della vostra fede””.
- “Nel suo primo discorso pubblico come presidente della Chiesa, il presidente Russell M. Nelson ha insegnato: “Quale nuova presidenza, vogliamo iniziare con la fine in mente. Per questo motivo vi parliamo oggi da un tempio. Il fine per il quale ciascuno di noi si impegna è quello di essere investiti di potere in una casa del Signore, suggellati come famiglie, fedeli alle alleanze stipulate in un tempio che ci qualificano per il dono più grande di Dio: la vita eterna. Le ordinanze del tempio e le alleanze che stipulate al suo interno sono la chiave per rafforzare la vostra vita, il vostro matrimonio, la vostra famiglia e la vostra capacità di resistere agli attacchi dell’avversario. Il culto che rendete nel tempio e il servizio che vi svolgete per i vostri antenati vi benediranno con più rivelazione e pace personali e rafforzeranno il vostro impegno di rimanere sul sentiero dell’alleanza””.
- “Se seguiremo la voce di Dio e il Suo sentiero dell’alleanza, Egli ci rafforzerà nelle nostre prove”.
- “In ultima analisi, ogni cosa che Dio ci consiglia e ci comanda di fare è un’espressione del Suo amore per noi e del Suo desiderio di darci le benedizioni riservate a coloro che sono fedeli. Non possiamo supporre che i nostri figli impareranno ad amare il Vangelo da soli; è nostra responsabilità insegnarlo loro. Mentre aiutiamo i nostri figli a imparare a usare saggiamente il loro arbitrio, il nostro esempio può ispirarli a fare le loro scelte rette. Vivere fedelmente aiuterà un giorno i loro figli a conoscere la verità del Vangelo da se stessi”.
- “Giovani uomini e giovani donne, oggi ascoltate il profeta mentre vi parla. Cercate di apprendere le verità divine e di comprendere il Vangelo da voi stessi. Il presidente Nelson di recente ha consigliato: “Quale sapienza vi manca? […] Seguite l’esempio del profeta Joseph Smith. Trovate un posto tranquillo […]. Umiliatevi dinanzi a Dio. Aprite il vostro cuore al vostro Padre Celeste. Rivolgetevi a Lui per ottenere risposte”4. Cercando la guida del vostro amorevole Padre Celeste, ascoltando il consiglio dei profeti viventi e osservando l’esempio di genitori retti, anche voi potete divenire un anello forte di fede nella vostra famiglia”.
- “Voi genitori che avete figli che si sono allontanati dal sentiero dell’alleanza: andate da loro con dolcezza; aiutateli dolcemente a comprendere le verità del Vangelo. Iniziate ora, non è mai troppo tardi”.
- “Il nostro esempio di retto vivere può fare una grande differenza”.
- “Le Scritture insegnano: “Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne dipartirà””.
- “L’influenza che abbiamo sui nostri figli è più efficace se ci vedono camminare fedelmente sul sentiero dell’alleanza”.
- “Abbiamo la rassicurazione del fatto che i nostri sforzi porteranno frutto nel tempo voluto dal Signore, se ci spingiamo innanzi attraverso le prove della nostra fede”.
- “Fratelli e sorelle, aiutiamo i nostri figli e tutti coloro che ci circondano a seguire il sentiero dell’alleanza di Dio in modo tale che lo Spirito possa istruirli e addolcire il loro cuore perché desiderino seguirLo per tutta la vita”.
- “…la nostra fede nel Signore Gesù Cristo ci mostrerà la via che ci riporterà alla nostra dimora celeste”.
Sorella Reyna I. Aburto: “Con le nubi e con il sole resta con me, Signore!“
- “Quando la nostra mente soffre, è opportuno cercare l’aiuto di Dio, di chi ci circonda e di medici e specialisti della salute mentale”.
- “Mie care amiche, questo può succedere a chiunque di noi, specialmente quando — per il fatto che crediamo nel piano di felicità — ci carichiamo di fardelli non necessari pensando di dover essere perfette adesso. Questi pensieri possono schiacciarci. Raggiungere la perfezione è un processo che andrà avanti per tutta la nostra vita terrena e oltre, e solo tramite la grazia di Gesù Cristo”.
- “Per contro, quando parliamo apertamente dei nostri problemi emotivi, quando ammettiamo di non essere perfette, lasciamo che gli altri sentano di poter parlare delle loro difficoltà. Insieme ci rendiamo conto che c’è speranza e che non dobbiamo soffrire da soli”.
- “Come discepoli di Gesù Cristo, abbiamo promesso a Dio che saremmo stati “disposti a portare i fardelli gli uni degli altri” e “a piangere con quelli che piangono”. Di questo può far parte anche documentarsi sui disturbi emotivi, trovare risorse che aiutino chi lotta con questi problemi e, soprattutto, avvicinare noi stessi e gli altri a Cristo, che è il Grande Guaritore. Anche se non sappiamo come immedesimarci in ciò che stanno passando gli altri, riconoscere che la loro sofferenza è reale può rappresentare per loro un primo passo importante per trovare comprensione e guarigione”.
- “In alcuni casi si riesce a individuare l’origine della depressione o dell’ansia, mentre altre volte può essere più difficile. Il nostro cervello può soffrire a causa dello stress o della stanchezza eccessiva, situazioni che, talvolta, possono migliorare con qualche aggiustamento nella dieta, nel sonno e nell’esercizio fisico. Altre volte, possono rendersi necessarie anche cure o terapie sotto il controllo di medici qualificati”.
- “Mi ci sono voluti anni per elaborare questo lutto, e solo di recente ho imparato che parlare del suicidio nei modi appropriati in realtà aiuta a prevenirlo piuttosto che a incoraggiarlo”.
- “Purtroppo, molti di coloro che soffrono di una grave depressione si isolano dagli altri santi perché pensano di non corrispondere a un immaginario modello ideale. Possiamo aiutarli a sapere e a sentire che essi sono assolutamente parte di noi. È importante riconoscere che la depressione non è il risultato della debolezza né, solitamente, del peccato. “Prospera nel segreto, ma languisce nell’empatia”. Insieme, possiamo squarciare le nubi dell’isolamento e del biasimo per liberare le persone dal peso della vergogna e permettere ai miracoli di guarigione di compiersi”.
- “Durante il Suo ministero terreno, Gesù Cristo guarì gli ammalati e gli afflitti, ma ognuno di essi dovette esercitare fede in Lui e agire per poter ricevere da Lui la guarigione”.
- “Impegniamoci a seguire il sentiero del Salvatore, accresciamo la nostra compassione, diminuiamo la nostra tendenza a giudicare e smettiamo di fare gli ispettori della spiritualità altrui. Ascoltare con amore è uno dei doni più grandi che possiamo offrire e, facendolo, potremmo contribuire a portare o a sollevare il denso carico di nubi che opprime i nostri cari e i nostri amici, così che, attraverso il nostro amore, possano nuovamente sentire lo Spirito Santo e vedere la luce che emana da Gesù Cristo”.
- “Se vi sentite costantemente circondate da una “bruma tenebrosa”, volgetevi al Padre Celeste. Nulla di ciò che avete passato può cambiare la verità eterna che siete una Sua figlia e che Egli vi ama. Ricordatevi che Cristo è il vostro Salvatore e Redentore, e che Dio è vostro Padre. Essi vi comprendono. ImmaginateLi vicino a voi, che vi ascoltano e vi offrono sostegno. Essi vi consoleranno nelle vostre afflizioni. Fate tutto ciò che potete e confidate nella grazia espiatrice del Signore”.
- “Le vostre difficoltà non definiscono chi siete, ma possono affinarvi. A motivo della vostra “scheggia nella carne”, potreste avere la capacità di provare maggiore compassione per gli altri. Seguendo la guida dello Spirito Santo, parlate della vostra storia affinché così possiate “[soccorrere] i deboli, [alzare] le mani cadenti e [rafforzare] le ginocchia fiacche””.
- “A coloro fra noi che in questo momento sono in difficoltà, o stanno sostenendo qualcuno che lo è, estendo l’invito a essere disposte a seguire i comandamenti di Dio, in modo da poter avere sempre con sè il Suo Spirito. Facciamo le “cose piccole e semplici” che ci daranno la forza spirituale. Come ha detto il presidente Russell M. Nelson: “Nulla apre i cieli come la combinazione di una maggiore purezza, di un’obbedienza esatta, di una ricerca sincera, del nutrirsi abbondantemente ogni giorno delle parole di Cristo nel Libro di Mormon e del tempo regolarmente dedicato al lavoro di tempio e di storia familiare””.
- “Ricordiamoci tutte che il nostro Salvatore, Gesù Cristo, ha preso “su di sé le [nostre] infermità, affinché le sue viscere possano essere piene di misericordia, secondo la carne, affinché egli possa conoscere come [soccorrerci] nelle [nostre] infermità””.
Sorella Lisa L. Harkness: “Onorare il Suo nome“
- “Come membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni “dichiariamo per la prima volta la nostra volontà di prendere su di noi il nome di Cristo [con] l’ordinanza del battesimo”. Mediante quest’ordinanza promettiamo di ricordarci sempre di Lui, osservare i Suoi comandamenti e servire il prossimo. La nostra volontà di tener fede a questa alleanza si rinnova ogni domenica quando prendiamo il sacramento e gioiamo nuovamente della benedizionedi poter “[camminare] in novità di vita””.
- “L’anno scorso il presidente Russell M. Nelson ha rivolto alle sorelle un appello profetico a “plasmare il futuro contribuendo a radunare la dispersa Israele”. Ci ha invitate a leggere il Libro di Mormon e a “evidenziare ogni versetto che parla [del Salvatore] o che fa riferimento a Lui”. Ci ha chiesto di avere “la volontà di parlare di Cristo, gioire in Cristo e predicare il Cristo con le [nostre] famiglie e i [nostri] amici””.
- “La nostra promessa di ricordarci sempre del Salvatore ci dà la forza di difendere la verità e la rettitudine, sia in pubblico che in privato, dove nessuno conosce le nostre azioni eccetto Dio. Quando ci ricordiamo di Lui e del fatto che portiamo il Suo nome, non c’è posto per confronti auto-svilenti o per giudizi impietosi. Se teniamo lo sguardo rivolto al Salvatore, vediamo noi stessi per quello che siamo veramente: degli amati figli di Dio”.
- “Ricordare, come abbiamo promesso di fare con le nostre alleanze, allevia le preoccupazioni terrene, trasforma l’insicurezza in coraggio e dà speranza nelle tribolazioni. Quando inciampiamo e cadiamo nell’avanzare lungo il sentiero dell’alleanza, dobbiamo soltanto ricordare il Suo nome e la Sua amorevole bontà verso di noi”.
- “Il presidente Nelson ha insegnato: “Non è più il tempo di essere cristiani standosene comodi e tranquilli. La vostra religione non è semplicemente fare presenza la domenica. Significa dimostrarsi veri discepoli dalla domenica mattina al sabato sera. […] Non si può essere discepoli del Signore Gesù Cristo ‘a tempo parziale’”.
- “La nostra volontà di prendere su di noi il nome di Cristo è più di uno scambio formale di parole. Non è una promessa passiva o una trovata culturale. Non è un rito di passaggio o una targhetta che indossiamo. Non è una bella frase da incorniciare e mettere su una mensola o appendere a una parete. Il Suo è un nome di cui ci siamo “rivestiti”, un nome che è scritto nei nostri cuori e “[impresso] sul nostro volto””.
- “Il sacrificio espiatorio del Salvatore dovrebbe essere ricordato sempre, tramite i nostri pensieri, le nostre azioni e i nostri rapporti con gli altri”.
- “Il presidente George Albert Smith ha insegnato: “Onorate i nomi che portate, perché un giorno avrete il privilegio e l’obbligo di riferire […] al vostro Padre nei cieli […] ciò che avete fatto di [quei nomi]””.
- “Come per i nomi accuratamente scelti di Nefi e di Lehi, può essere detto e scritto di noi che siamo veri discepoli del Signore Gesù Cristo? Onoriamo il nome di Gesù Cristo che abbiamo volontariamente preso su di noi? Siamo noi sia ministri che testimoni della Sua amorevole bontà e del Suo potere redentore?”.
- “Il Signore ha detto: “Sì, benedetto è questo popolo che è disposto a portare il mio nome; poiché saranno chiamati col mio nome; ed essi sono miei””.
- “Come membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, noi possiamo “[prendere su di noi] volentieri il nome di Cristo”, onorandolo con amore, devozione e buone opere””.
Sorella Bonnie H. Cordon: “Figlie amate“
- “Man mano che vi avvicinate a Lui, anche a piccoli passi, come quelli di un bambino che impara a camminare, scoprite la pace duratura che entra nella vostra anima in quanto fedeli discepole del nostro Salvatore Gesù Cristo”.
- “Il presidente Russell M. Nelson, il nostro beneamato profeta, mi ha chiesto di parlarvi di alcuni cambiamenti ispirati che vi aiuteranno a “sviluppare il [vostro] sacro potenziale personale” e ad accrescere la vostra retta influenza”.
- Nuovo tema per le Giovani Donne: “Sono un’amata figlia di genitori celesti, con una natura divina e un destino eterno. Come discepola di Gesù Cristo, mi impegno per diventare come Lui. Cerco la rivelazione personale e agisco in base ad essa, e ministro gli altri nel Suo santo nome. Starò come testimone di Dio in ogni momento, in ogni cosa e in ogni luogo. Nel mio impegno per qualificarmi per l’esaltazione, faccio tesoro del pentimento e cerco di migliorarmi ogni giorno. Con fede, rafforzerò la mia casa e la mia famiglia, stringerò e osserverò sacre alleanze e riceverò le ordinanze e le benedizioni del sacro tempio”.
- “Vi invito a studiare e a meditare queste parole. So che, se lo farete, otterrete una testimonianza della loro veridicità. Comprendere queste verità cambierà il modo in cui affrontate le difficoltà. Conoscere la vostra identità e il vostro scopo vi aiuterà ad allineare la vostra volontà a quella del Salvatore”.
- “Le nostre classi devono essere santuari in cui ripararsi dalle tempeste, luoghi sicuri dove trovare amore e senso di appartenenza”.
- “Invitiamo fin da ora le dirigenti delle Giovani Donne e i vescovi a valutare devotamente le necessità di ogni giovane donna e a organizzare le giovani in base alla situazione specifica del rione”.
- “Siate una luce per coloro che vi circondano. Siate una fonte di quell’amore e di quella cura che sperate di ricevere dagli altri. Con una preghiera nel cuore, continuate a dare amicizia e a essere quella forza benefica. Se lo farete, la vostra vita si riempirà di gentilezza. Proverete sentimenti migliori verso gli altri e di riflesso comincerete a vedere la loro bontà”.
- “Le dirigenti adulte devono considerare la chiamata delle presidenze di classe come una priorità; dopodiché dirigono fianco a fianco con loro, fungendo da mentori e guidandole in modo che possano avere successo. A prescindere dal livello di esperienza nella dirigenza che hanno le componenti di una presidenza di classe, partite dal livello in cui si trovano e aiutatele a sviluppare quelle capacità e quella fiducia in se stesse che le benediranno come dirigenti. State loro vicino, ma non prendete il sopravvento. Lo Spirito vi guiderà mentre voi guiderete loro”.
- “Presidenze di classe, siete state chiamate da Dio e vi è stata data fiducia per guidare un gruppo di Sue figlie. “Il Signore vi conosce. […] Ha scelto voi”. Siete state messe a parteda qualcuno che detiene l’autorità del sacerdozio; ciò significa che, quando svolgete i compiti pertinenti alla vostra chiamata, voi esercitate l’autorità del sacerdozio. Avete un’opera importante da compiere. Siate ricettive ai suggerimenti dello Spirito Santo e agite in base ad essi. Se lo farete, potrete servire con fiducia, poiché non servite da sole!”.
- “Presidentesse di classe, abbiamo bisogno della vostra saggezza, della vostra opinione e della vostra energia nel nuovo consiglio dei giovani di rione che l’anziano Quentin L. Cook ha annunciato oggi. Voi rappresentate una parte fondamentale della soluzione al problema di soddisfare le necessità dei vostri fratelli e sorelle”.
- “Mi auguro che nel rendere operativi questi adattamenti non perderemo mai di vista il nostro scopo: rafforzare la nostra determinazione a seguire Gesù Cristo e ad aiutare gli altri a venire a Lui”.
Sorella Cristina B. Franco: “Trovare gioia nel condividere il Vangelo“
- “L’arbitrio, ossia la capacità di scegliere, è uno dei doni più grandi che Dio ha fatto ai Suoi figli. Dobbiamo scegliere se seguire Gesù Cristo o seguire Satana”.
- “Il presidente Dallin H. Oaks ha insegnato: “Ci sono tre cose che tutti i membri possono fare per contribuire a diffondere il Vangelo…””.
- ‘Primo, tutti possiamo pregare per avere il desiderio di contribuire a questa parte essenziale dell’opera di salvezza’.
- ‘Secondo, […] possiamo osservare i comandamenti. […] I membri fedeli hanno sempre la compagnia dello Spirito del Salvatore che li guida quando si impegnano a partecipare alla grande opera di condivisione del vangelo [restaurato] di Gesù Cristo’.
- ‘Terzo, possiamo pregare per ricevere ispirazione in merito a ciò che noi[…] possiamo fare per condividere il Vangelo con gli altri [e pregare] con l’impegno di agire in base all’ispirazione che [riceveremo]’.
- “Fratelli, sorelle, bambini e giovani, possiamo essere come la mia amica Susana e condividere il Vangelo con gli altri? Possiamo invitare un amico che non è della nostra fede a venire in chiesa con noi la domenica? O magari possiamo regalare una copia del Libro di Mormon a un amico o a un parente? Possiamo aiutare gli altri a trovare i loro antenati su FamilySearch oppure condividere con gli altri ciò che abbiamo imparato durante la settimana studiando Vieni e seguitami? Possiamo essere più simili al Salvatore Gesù Cristo e condividere con gli altri ciò che porta gioia nella nostra vita? La risposta a tutte queste domande è: “Sì! Possiamo farlo!””.
- “Nelle Scritture leggiamo che i membri della Chiesa di Gesù Cristo sono mandati “a lavorare nella sua vigna per la salvezza delle anime degli uomini” (Dottrina e Alleanze 138:56). “Quest’opera comprende il lavoro membro missionario, il ritenimento dei convertiti, la riattivazione dei membri meno attivi, il lavoro di tempio e [storia familiare], e l’insegnamento del Vangelo””.
- “Miei cari amici, il Signore ha bisogno che noi raduniamo Israele. In Dottrina e Alleanze Egli ha detto: “E non datevi pensiero in anticipo di ciò che dovrete dire; ma fate continuamente tesoro nella vostra mente delle parole di vita, e vi sarà dato nell’ora stessa la porzione assegnata ad ogni persona””.
- “Attesto che queste parole sono vere e che abbiamo un amorevole Padre in cielo che sta aspettando che ci volgiamo a Lui per benedire la nostra vita e quella di coloro che ci circondano. Prego che possiamo avere il desiderio di portare i nostri fratelli e le nostre sorelle a Cristo”.
Anziano Walter F. Gonzalez: “Il tocco del Salvatore“
- “Proprio come il lebbroso, anche noi possiamo ottenere forza e trovare conforto in questa vita accettando la Sua volontà e sapendo che Egli vuole benedirci”.
- “Il lebbroso non fece la sua richiesta in maniera pretenziosa o arrogante. Le sue parole rivelano un atteggiamento umile, di alte aspettative ma anche di desiderio sincero che fosse fatta la volontà del Salvatore. Questo è un esempio dell’atteggiamento con cui dovremmo venire a Cristo”.
- “Possiamo venire a Cristo con la certezza che il Suo desiderio di oggi e di sempre è e sarà la cosa migliore per la nostra vita terrena e per la nostra vita eterna. Egli ha una prospettiva eterna che a noi manca. Dobbiamo venire a Cristo con il desiderio sincero che la nostra volontà sia assorbita da quella del Padre, così come fu la Sua.3Questo ci preparerà per la vita eterna?”.
- “A volte, in un modo o nell’altro, anche noi possiamo sentirci devastati, a causa delle nostre azioni o di quelle di altri, per circostanze che possiamo o non possiamo controllare. In tali momenti possiamo rimettere la nostra volontà nelle Sue mani”.
- “In qualunque circostanza ci troviamo, possiamo esercitare la fede per venire a Cristo e trovare un Dio in cui possiamo confidare”.
- “Se veniamo a Lui, Dio verrà in nostro soccorso, per guarirci o per darci la forza di affrontare qualsiasi situazione. In ogni caso, accettare la Sua volontà — e non la nostra — ci aiuterà a capire le nostre circostanze”.
- “Il desiderio sincero che sia fatta la Sua volontà, unito alla comprensione della natura divina del nostro Redentore, ci aiuterà a sviluppare quel tipo di fede mostrata dal lebbroso per poter essere guarito”.
- “Questo è il motivo per cui la Sua voce tuttora ripete: “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo””.
- “Se sentite che in qualche modo non siete puri, se vi sentite devastati, sappiate che potete essere resi puri, che potete essere guariti, perché Egli vi ama. Confidate che nulla di male può procedere da Dio”.
- “Veniamo a Cristo facendo tutti i passi necessari. Nel farlo, possa il nostro atteggiamento essere: “Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi”. Se lo facciamo, possiamo ricevere il tocco guaritore del Maestro accompagnato dal dolce suono della Sua voce che dice: “Lo voglio, sii mondato””.
- “Il Salvatore è un Dio in cui possiamo confidare”.
Anziano Hans T. Boom: “Conoscere, amare e crescere“
- “Ovunque siate sul sentiero della vita, alcuni di voi potrebbero sentirsi così oberati da non considerarsi neanche su quel sentiero. Voglio invitarvi a uscire dall’oscurità, verso la luce. La luce del Vangelo vi darà calore e guarigione e vi aiuterà a capire chi siete davvero e quale sia lo scopo della vostra vita”.
- “Alcuni di noi vagano su sentieri proibiti, provando a trovarvi la felicità. Siamo invitati da un amorevole Padre Celeste a percorrere il sentiero del discepolato e a tornare a Lui. Egli ci ama di un amore perfetto. Qual è la via da percorrere? La via consiste nell’aiutarci a vicenda a capire chi siamo ministrando gli uni agli altri”.
- “Per me, ministrare significa esercitare l’amore divino. In questo modo creiamo un ambiente in cui sia chi dà che chi riceve maturano il desiderio di pentirsi. In altre parole, cambiamo direzione e ci avviciniamo di più al nostro Salvatore, Gesù Cristo, e diventiamo più simili a Lui”.
- “Per esempio, non c’è bisogno di dire costantemente al nostro coniuge o ai nostri figli come possono migliorare; lo sanno già. È creando quell’ambiente di amore che loro si sentiranno capaci di apportare i cambiamenti necessari nella loro vita e di diventare persone migliori. In questo modo il pentimento diventa un processo di affinamento quotidiano di cui potrebbe far parte anche il chiedere scusa per un comportamento sbagliato”.
- “Tutti noi sappiamo sotto quali aspetti possiamo migliorare. Non è necessario ricordarcelo a vicenda in continuazione, ma è necessario amarci e ministrare gli uni agli altri e, così facendo, offrire un clima in cui sviluppare la volontà di cambiare”.
- “Se vi state chiedendo quale sia la vostra parte, vorrei invitarvi a trovare un luogo in cui stare soli e chiedere al Padre Celeste di svelarvela. Probabilmente la risposta arriverà gradualmente e diventerà più chiara quando avrete mosso dei passi più decisi sul sentiero dell’alleanza e del ministero”.
- “…Joseph venne perseguitato da coloro che avrebbero dovuto essere suoi amici e avrebbero dovuto trattarlo gentilmente. Quindi, se stiamo vivendo una vita da discepoli, possiamo aspettarci dell’opposizione”.
- “Se in questo momento non sentite di poter far parte dell’orchestra e il sentiero del pentimento vi sembra difficile, per favore, sappiate che se persevereremo, i fardelli verranno rimossi dalle nostre spalle e la luce tornerà”.
- “Perciò è questo amore — l’amore perfetto che chiamiamo anche carità o “puro amore di Cristo” — di cui c’è bisogno nelle nostre case, dove i genitori ministrano ai figli e i figli ai genitori. Attraverso questo amore, i cuori cambieranno e nascerà il desiderio di fare la Sua volontà. E’ questo amore di cui c’è bisogno nei nostri rapporti interpersonali come figli del nostro Padre Celeste e come membri della Sua Chiesa… È questo amore, questa luce, che deve brillare e illuminare ciò che ci circonda quando viviamo la vita di tutti i giorni”.
- “Vi prego, quando avrete ricevuto la vostra testimonianza di questa grande opera e di quale sia il vostro ruolo in essa, gioiamo insieme al nostro amato profeta Joseph Smith, che dichiarò: “Poiché avevo avuto una visione; io lo sapevo e sapevo che Dio lo sapeva, e non potevo negarlo””.
- “Prego che ciascuno di noi possa comprendere il proprio ruolo in questa grande opera di ministero, così da diventare più simile a Lui quando il Salvatore tornerà…”
Anziano Peter M. Johnson: “Il potere di vincere l’avversario“
- “Prego che, man mano che giungeremo a comprendere sempre più completamente che siamo figli di Dio, sapremo riconoscere l’influenza dello Spirito Santo che dà conferma“.
- “Siamo creati a immagine di Dio, ed Egli ha un’opera da farci compiere. L’avversario cerca di ingannarci facendoci scordare chi siamo veramente. Se non comprendiamo chi siamo, allora è difficile riconoscere chi possiamo diventare”.
- “Ai nostri giorni, sono molte le cose che ci distraggono, tra cui Twitter, Facebook, i giochi di realtà virtuale e tanto altro. Questi progressi tecnologici sono straordinari ma, se non stiamo attenti, possono sviarci dall’adempiere il nostro potenziale divino. Un utilizzo consono può manifestare il potere del cielo e permetterci di essere testimoni di miracoli quando cerchiamo di radunare la dispersa Israele da entrambi i lati del velo”.
- “Siamo attenti e non superficiali nell’utilizzo della tecnologia. Cerchiamo continuamente i modi migliori per far sì che la tecnologia ci avvicini al Salvatore e ci permetta di compiere la Sua opera mentre ci prepariamo per la Sua seconda venuta”.
- “Miei cari amici, vi prego di non permettere a nessuno di derubarvi della vostra felicità. Non paragonatevi agli altri. Ricordate le parole amorevoli del Salvatore: “Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbatoe non si sgomenti””.
- “Per prima cosa, ricordiamoci che il primo gran comandamento è amare Dio con tutto il nostro cuore, facoltà, mente e forza. Tutto ciò che facciamo dovrebbe essere motivato dall’amore per Lui e per Suo Figlio. Man mano che sviluppiamo il nostro amore per Loro osservando i Loro comandamenti, crescerà la nostra capacità di amare noi stessi e di amare gli altri. Cominceremo a servire i familiari, gli amici e i vicini perché li vedremo come li vede il Salvatore — ossia figli e figlie di Dio”.
- “…preghiamo il Padre nel nome di Gesù Cristo, ogni giorno, ogni giorno, ogni giorno. È attraverso la preghiera che possiamo sentire l’amore di Dio e dimostrare il nostro amore per Lui. Mediante la preghiera possiamo esprimere gratitudine e chiedere la forza e il coraggio necessari per sottomettere la nostra volontà a quella di Dio e per essere guidati in ogni cosa”.
- “Vi incoraggio a “pregareil Padre con tutta la forza del vostro cuore, per poter essere riempiti di questo amore […] affinché possiate diventare figli [e figlie] di Dio; cosicché, quando apparirà, saremo simili a Lui””.
- “…leggiamo e studiamo il Libro di Mormon ogni giorno, ogni giorno, ogni giorno. Il mio studio del Libro di Mormon tende ad andare meglio quando leggo con in mente una domanda specifica. Quando leggiamo con in mente una domanda, possiamo ricevere rivelazione e renderci conto che il profeta Joseph Smith disse la verità quando dichiarò che “il Libro di Mormon è il più giusto di tutti i libri sulla terra […] e che un uomo si avvicina di più a Dio obbedendo ai suoi precetti che a quelli di qualsiasi altro libro””.
- “…prendiamo il sacramento ogni settimana, ogni settimana, ogni settimana. È tramite le alleanze e le ordinanze del sacerdozio, incluso il sacramento, che il potere della divinità è manifesto nella nostra vita”.
- “L’anziano David A. Bednar ha insegnato: “L’ordinanza del sacramento è un invito santo e ripetuto a pentirsi sinceramente e a essere rigenerati spiritualmente. L’atto di prendere il sacramento, di per sé, non rimette i peccati. Tuttavia, quando ci prepariamo coscienziosamente e partecipiamo a questa santa ordinanza con un cuore spezzato e uno spirito contrito, allora la promessa è che possiamo avere semprecon noi lo Spirito del Signore””.
- “Amici miei, vi prometto che se ci sforziamo di amare Dio con tutto il nostro cuore, di pregare nel nome di Gesù Cristo, di studiare il Libro di Mormon e di prendere il sacramento in spirito di preghiera, noi avremo la capacità, con la forza del Signore, di vincere i sotterfugidell’avversario, di ridurre lo sviamento causato da distrazioni che limitano il nostro potenziale divino e di resistere allo scoraggiamento che diminuisce la nostra capacità di sentire l’amore del nostro Padre Celeste e di Suo Figlio. Impareremo a capire pienamente chi siamo quali figli e figlie di Dio”.
- “Noi abbiamo l’incarico divinodi radunare Israele e di preparare il mondo a per la seconda venuta del Messia”.
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Questo articolo è stato scritto da David Snell e pubblicato sul sito thirdhour.org. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.
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