Ecco alcuni messaggi edificanti del nostro profeta Thomas S. Monson, che ci possono ispirare e aiutarci a confidare nel Signore e a lavorare per un futuro migliore.
Siate di buon animo
Vi porto testimonianza che le benedizioni promesse andranno oltre ogni misura. Anche se le nuvole di una tempesta ci minacciano, anche se la pioggia si riversa su di noi, la nostra conoscenza del Vangelo ed il nostro amore per il nostro Padre Celeste e per il Salvatore ci saranno di conforto, sostegno e porteranno gioia ai nostri cuori, se cammineremo rettamente e rispetteremo i comandamenti.
Non ci sarà nulla in questo mondo che ci potrà sconfiggere.
Miei cari fratelli e sorelle, non temete. Siate di buon animo. Il futuro è brillante quanto la vostra fede.
Dichiaro che Dio vive, che ascolta e risponde alle nostre preghiere. Suo Figlio, Gesù Cristo, è il nostro Salvatore ed il nostro Redentore. Le benedizioni del cielo ci attendono. (Thomas S. Monson, “Siate di buon animo“, Conferenza Generale di Aprile 2009)
Andate avanti
Vorrei incoraggiare i membri della Chiesa, ovunque essi si trovino, a mostrare gentilezza e rispetto per tutte le persone, in tutto il mondo. Il mondo in cui viviamo è pieno di diversità. Possiamo e dobbiamo dimostrare rispetto verso coloro le cui credenze sono diverse dalle nostre.
Possiamo anche dare una prova di gentilezza ed amore all’interno delle nostre famiglie. Le nostre case devono essere dei santuari; esse dovrebbero anche essere luoghi in cui lo Spirito di Dio possa dimorare, dove la tempesta possa fermarsi davanti alla porta, dove regni l’amore ed abiti la pace.
A volte, il mondo può essere un luogo spaventoso in cui vivere. Il tessuto morale della società sembra si stia dipanando ad una velocità allarmante… Il nostro Padre Celeste è al timone. Non abbiamo nulla da temere. Egli è il Dio della luce. Egli è il Dio della speranza. Attesto che Egli ama ognuno di noi…
A volte, sembra che non vi sia nessuna luce alla fine del tunnel, che nessuna alba venga ad illuminare l’oscurità della notte… Siamo inclini a vedere le nostre disgrazie personali attraverso il prisma distorto del pessimismo.
Ci sentiamo abbandonati, con il cuore spezzato, soli. Se vi trovate in una situazione del genere, vi imploro di rivolgervi al nostro Padre Celeste con fede.
Egli vi solleverà e vi guiderà. Egli non sempre vi toglierà le afflizioni, ma vi conforterà e vi condurrà con amore attraverso qualsiasi tempesta stiate affrontando…
Insieme potremo andare avanti e fare il Suo lavoro. (Thomas S. Monson, “Guardare indietro e procedere in avanti“, Conferenza Generale Aprile 2008)
Il mondo ha bisogno di voi
Le notizie dei giornali più importanti d’America, raffiguranti gli eventi recenti, vengono passate silenziosamente in rassegna, ma io e voi possiamo giudicarle:
“Grave criminalità in aumento del 10% rispetto allo scorso anno”, “La violenza scuote il Sud”, “Le lotte razziali colpiscono l’Oriente”.
Omicidi, stupri, incendi dolosi, furti, aggressioni, violazioni sulla legge riguardante i narcotici, sono tutti in aumento nell’America di oggi. Questi sono i titoli dei giornali di oggi.
Il riverito Abraham Lincoln descrisse molto bene la nostra situazione:
“Siamo stati i destinatari dei doni del cielo. Siamo stati preservati in tutti questi anni, nella pace e nella prosperità, siamo cresciuti di numero, ricchezza e potere come nessun’altra nazione è mai cresciuta prima, ma abbiamo dimenticato Dio, abbiamo dimenticato la mano gentile che ci ha preservato nella pace e ci ha moltiplicato e arricchito e rafforzato.
Abbiamo immaginato invano , nell’inganno dei nostri cuori, che tutte queste benedizioni fossero state prodotte dalle nostra saggezza e virtù leggermente superiore alla media.
Inebriati dal successo ininterrotto, siamo diventati troppo autosufficienti per sentire la necessità della grazia redentrice e della conservazione, troppo orgogliosi per pregare il Dio che ci ha creato” (Proclama per la Giornata Nazionale di Digiuno, 30 Marzo 1863).
Possiamo districarci da questa condizione spaventosa? C’è una via d’uscita? Se è così, qual è il modo?
In primo luogo, vorrei suggerire che ogni americano ami il Signore, il nostro Dio, e con le nostre famiglie, Lo serva in rettitudine…
La strada per ritornare a Dio non è poi così ripida e non è così difficile come qualcuno vorrebbe farci credere… il favore divino sarà diretto verso coloro che lo cercano con umiltà.
Se lo vorremo e ci renderemo conto che siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio, non troveremo difficile arrivare a Lui. Sinceramente, non si può avere questa convinzione senza provare un nuovo profondo senso di forza…
In secondo luogo, vorrei suggerire che ogni americano ami il suo prossimo come sé stesso. Prima di riuscire ad amare davvero il prossimo, dobbiamo avere la giusta prospettiva di Lui. Un uomo ha detto:
“Ho guardato mio fratello con il microscopio della critica ed ho detto: ‘Com’è grossolano, mio fratello’. Ho guardato mio fratello con il telescopio del disprezzo ed ho detto: ‘Com’è piccolo, mio fratello’. Poi ho guardato nello specchio della verità ed ho detto: ‘Mio fratello è come me'”.
Il mondo ha veramente bisogno di voi e di me, per essere guidato in una potente crociata di giustizia. Possiamo davvero aiutare, quando amiamo il Signore e Lo serviamo insieme alle nostre famiglie e quando amiamo il nostro prossimo come noi stessi.
La tendenza verso crimini spaventosi, verso l’illegalità e la violenza verrà fermata. Dio continuerà a “gettare la sua grazia su di te ed incoronerà il tuo bene con la fratellanza da mare a mare”. (Thomas S. Monson, “Sii il tuo meglio”, 1979)
Questo articolo è stato originariamente scritto da LDS Living Staff ed è stato pubblicato su ldsliving.com, intitolato Perfect Messages from President Monson No Matter Who Wins the Election. Italiano ©2016 LDS Living, A Division of Deseret Book Company | English ©2016 LDS Living, A Division of Deseret Book Company
Commenti