Vivere in maniera felice. Nel secondo libro di Nefi, nel Libro di Mormon, si trova un versetto tanto breve quanto significativo. Nel quinto capitolo, versetto 27, leggiamo: “E avvenne che vivemmo in maniera felice”.
Sono giorni che queste parole circolano nella mia mente e spesso mi fermo e le gusto nel profondo, cercando di interiorizzarne il segreto.
Cosa significa vivere in maniera felice?
Come possiamo, a prescindere dalle circostanze diverse in cui ci troviamo, nonostante le prove, le difficoltà, le tante variabili che caratterizzano le nostre vite, vivere in maniera felice, riuscire a vivere nella felicità?
Nefi non era privo di prove. Nel capitolo precedente ammette: “Mi sento assediato, a causa delle tentazioni e dei peccati che mi assalgono davvero sì facilmente.
E quando desidero gioire, il mio cuore geme a causa dei miei peccati; nondimeno io so in chi ho riposto fiducia.”
Dopo la morte del padre, le prove di Nefi si intensificarono. I fratelli maggiori, Laman e Lemuele, non avevano intenzione di convertirsi al Vangelo ed il loro livello di tolleranza verso il fratello minore e la sua famiglia era ormai inesistente.
Per anni Nefi aveva creduto o sperato in un cambiamento della situazione, sopportato le accuse e le maldicenze dei fratelli, pregato e ricevuto forza ed ispirazione.
Il Signore lo aveva chiamato come insegnante all’interno della sua famiglia e lo aveva benedetto con visioni e persino visitazioni di angeli ma nonostante ciò, il cuore dei fratelli continuava ad indurirsi.
Nefi si sfoga nei versetti che precedono il quinto capitolo del suo secondo libro e nell’aprire il suo cuore, trova ristoro alla sua anima e riceve il conforto e la speranza di cui ha tanto bisogno.
La natura delle discordie
In questo caso più unico che raro, data la natura delle discordie, la soluzione fu nella separazione da quei fratelli che volevano togliergli la vita.
Nel caso di Nefi le difficoltà erano davvero irrisolvibili, la sua vita era in pericolo e non gli rimase che fare i bagagli ed andarsene. Una scelta sicuramente sofferta ma ispirata.
I rapporti familiari sono spesso la fonte delle prove più dure della nostra vita.
Quanta gioia proviamo come genitori nel creare le nostre famiglie, quante aspettative, quanti sacrifici e speranze per ognuno dei nostri figli e quanto dolore quando quegli stessi figli scelgono di non seguire i buoni principi che cerchiamo di insegnare loro!
Satana utilizza ogni metodo possibile per indurire i nostri cuori l’uno contro l’altro e per seminare discordia ed infelicità nei nostri rapporti familiari.
Non esiste felicità nella nostra vita quando non c’è unione con i membri della nostra famiglia.
Possiamo illuderci di stare meglio senza relazionarci con coloro che ci hanno offeso o che sono difficili da gestire, ma per esperienza personale posso dire che solo quando estendiamo il nostro amore e perdoniamo sinceramente e completamente, può esserci veramente pace nella nostra vita. Una vita felice è una vita pacifica.
“Se non siete uno non siete miei” leggiamo in D&A 38:27, un messaggio ricorrente nel Nuovo Testamento e nelle parole dei servi del Signore in ogni epoca e vorrei poterlo scrivere nei muri delle strade e delle nostre case.
Troppe famiglie sono divise
Sono le generazioni che seguono a pagarne le conseguenze ed a vivere una vita priva delle gioie, dell’amore e del sostegno che potrebbe essere presente in ogni famiglia.
Ci sono volute tante generazioni e guerre sanguinose prima della riconciliazione della posterità dei figli di Nefi con i figli di Laman e Lemuele. Quanto dolore e quante opportunità perse!
In noi è il potere di lasciare che il passato rimanga nel passato e di dare il benvenuto ad un presente privo di incomprensioni, orgoglio, intolleranza, invidie e rancori.
Possiamo inginocchiarci e chiedere al Padre Celeste di darci la forza di fare il primo passo verso la riconciliazione e di permetterGli di vedere quei familiari, con cui magari vi sono state incomprensioni, con i Suoi occhi amorevoli, sotto una luce nuova. Se bussiamo ci sarà aperto e Dio risponderà alle nostre preghiere e cambierà i nostri cuori.
È un processo meraviglioso.
Il riconciliarsi non richiede necessariamente la risoluzione di tutti i conflitti in questione ed il pagamento per i torti ricevuti. Molto spesso tali torti furono afflitti senza una piena consapevolezza da parte dell’offensore.
Possiamo permettere a Cristo di guarire i nostri cuori senza ricevere il pentimento di coloro che ci hanno ferito. Questo è un dono celeste che è a disposizione di tutti.
Molto spesso le incomprensioni esistono dentro di noi e non in coloro che non tolleriamo.
Pertanto la risoluzione di alcuni conflitti non dipende dal cambiamento del comportamento altrui, ma dal superamento delle nostre debolezze e della nostra natura umana.
Nel cammino verso Cristo cresciamo e ciò che un tempo ci offendeva, oggi non ci tocca più.
Non perchè non ci importa o ci siamo raffreddati spiritualmente ed emotivamente, ma perchè la nostra prospettiva si espande e vediamo orizzonti più ampi, amiamo con più intensità e perdoniamo prontamente.
La ricerca della felicità
La nostra felicità ha poco a che fare con le debolezze altrui e tanto a che fare con la nostra purificazione personale e con il ricevimento dello Spirito di Cristo.
Nefi ed i suoi familiari avevano imparato il segreto della felicità, le loro anime erano state raffinate nella fornace delle afflizioni.
Noi oggi abbiamo il privilegio di avere nelle nostre mani e dinanzi ai nostri occhi questo racconto ricco di principi preziosissimi e veritieri, che benedicono le nostre vite quando li ponderiamo e cerchiamo con tutto il cuore di metterli in pratica.
Oggi capisco che possiamo vivere in maniera felice quando accettiamo il nostro prossimo nelle sue debolezze, quando guardiamo dentro di noi prima e con sincerità preghiamo di essere ripieni del puro amore di Cristo.
La strada è lunga per me e per ognuno di noi. Che gratitudine sento per il potere che abbiamo dentro di noi di scegliere di guardare a Cristo!
È durante le prove più dure, quelle che spesso sperimentiamo all’interno delle nostre famiglie e che ci permettono di conoscere più da vicino il nostro Salvatore ed il suo Sacrificio espiatorio, che ci purifichiamo, santifichiamo ogni angolo dei nostri cuori e viviamo in maniera felice.
Questo articolo è stato scritto da Giulia Petrolini Rogers
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