La verità sui mormoni e la poligamia mormone.
La poligamia mormone è una legge celeste?
È un po’ di tempo che mia moglie ed io evitiamo di leggere sezione 132 di Dottrina e Alleanze; per la maggior parte delle persone, una semplice lettura superficiale di questa sezione, non è abbastanza… ma la ricerca fatta da mia moglie durante le scorse settimane a questo riguardo, mi ha lasciato strabiliato; si è rivolta a Dio in preghiera ed ha analizzato ogni versetto della sezione.
Prima di pubblicare qualsiasi cosa sull’argomento, volevo cogliere i suoi sentimenti, la sua prospettiva ed i suoi pensieri.
La scorsa settimana ho pubblicato un articolo intitolato: “È ora di smettere di odiare la poligamia mormoni”, per poter rispondere ai grandi commenti dei media riguardo Joseph Smith e la poligamia mormone.
Quella era più una reazione dal mio punto di vista, questo è invece il risultato di studio approfondito e riflessione ed ha lo scopo di portare pace a coloro che potrebbero faticare con questo concetto.
Mentre mia moglie stava facendo le proprie ricerche, io ero occupato a porre una domanda ad amici rispettabili e a membri della Chiesa di gran conoscenza (molti dei quali considererei studiosi):
“Pensate che la poligamia sia una legge celeste che verrà richiesta nel Regno Celeste?”. La risposta è stata, per la maggior parte: “Sì”.
La mia domanda successiva è stata: “ok… ma allora chi ve lo ha insegnato?”
Quello che seguiva era sempre uno sguardo perplesso mentre dicevano: “beh… beh… non ne sono sicuro. È semplicemente ciò che ho sempre sentito dire”
“Dove lo avete sentito?” Ho chiesto.
“Beh… non saprei… questa sì che è una buona domanda…”
Ho cercato di capire dove, come e perché mi è stato insegnato che il matrimonio plurimo sia un principio eterno e non riesco a ricordare perché mai io la pensi così.
Si tratta semplicemente di una tradizione mormone o di qualcosa che qualcuno ha estrapolato da Dottrina e Alleanze o da una citazione di Journal of Discourses?
Molti mormoni diranno la stessa cosa: di aver sentito che il matrimonio plurimo è un principio celeste, ma la mia domanda è: dove l’hanno sentito dire? Chi lo ha insegnato? Perché così tanto mormoni lo credono?
Forse è venuto il momento di NON crederci.
Cercare di capire perché i mormoni praticavano la poligamia mormone è importante per molti membri della Chiesa; è comprensibile che negli anni ciò sia stato particolarmente difficile per le donne, Valerie Cassler Hudson una volta ha scritto che “nessuna donna che abbia patito riguardo all’argomento della poligamia mormone, può davvero impegnarsi per trovare posto nel Regno Celeste a meno che senta che quel regno sia un luogo nel quale voglia davvero vivere” (Donne nell’eternità, donne di Sion).
Pensarci nella mortalità è già abbastanza doloroso, ma che questo pensiero possa persistere anche nell’eternità può incrinare la fede di alcune persone.
Dobbiamo ammettere l’esistenza di questo fatto e discuterne.
La prima cosa che dobbiamo stabilire è che quando sentite qualcosa riguardante la poligamia mormone dagli organi di stampa o persino da altri membri della Chiesa, dovete tenere in mente che potrebbero non sapere di cosa stanno parlando, ehi, anch’io potrei non sapere di cosa sto parlando!
Ci sono storie, interpretazioni ed opinioni da così tante persone che è difficile sapere cosa sia davvero successo e perché.
La poligamia mormone: un’eccezione alla legge generale
Ecco cosa credo: il matrimonio plurimo NON è una legge celeste e NON è richiesta nel Regno Celeste.
È una legge temporale terrena data come eccezione alla legge celeste spirituale della monogamia e penso che ciò possa essere provato attraverso le scritture.
Il Signore straccia la poligamia nel Libro di Mormon; ci sono state alcune persone, ai tempi del Libro di Mormon, che hanno cercato di prendere più mogli utilizzando Davide e Salomone come giustificazione per le loro azioni.
“Poiché cercano di giustificare sé stessi nel commettere prostituzioni, a causa delle cose che furono scritte riguardo a Davide e a suo figlio Salomone”. “Ecco, Davide e Salomone in verità ebbero molte mogli e concubine, il che era abominevole al mio cospetto, dice il Signore” (Giacobbe 2:22 – 24).
Il Signore dichiara che avere più mogli è per Lui “abominevole”… nonostante ciò la Bibbia è chiara nel dichiarare che Davide era legittimato ad avere molte mogli, come dettogli dal profeta Natan:
“Ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa di Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche altro“ (2 Samuele 12:8).
Dio non condannava la poligamia ai tempi di Davide, anzi, la appoggiava; Davide ha superato il limite solo quando si è congiunto alla moglie di Uria (Bathsheba) organizzando così la morte di lui per nasconderne la gravidanza.
Inoltre vediamo che in 1 Re 15:5 c’è scritto: “perché Davide aveva fatto ciò ch’è giusto agli occhi dell’ETERNO, e non si era scostato in nulla dai suoi comandamenti per tutto il tempo della sua vita, salvo nel fatto di Uria, lo Hitteo. “.
La poligamia era “giusta all’occhio dell’Eterno” (1 Re 15:5), ma al contempo era “abominevole” al cospetto di Dio (Giacobbe 2:23)
A primo acchito sembra proprio ci sia un’ovvia contraddizione tra la Bibbia e il Libro di Mormon… tuttavia dobbiamo chiederci se esistono altre scritture dove Dio comanda o permette all’umanità di fare qualcosa che sia “abominevole” ma al contempo temporaneamente accettabile o richiesto.
Dopo aver studiato in profondità Dottrina e Alleanze 132, mi sembra che la poligamia mormone riguardi meno il sesso e più il sacrificio; questo principio richiede ancora oggi il massimo sacrificio emotivo.
Per coloro ai quali era richiesto di vivere questo principio, il sacrificio era peggiore della morte; questo dolore emotivo superava qualsiasi cosa avessero mai fisicamente sofferto.
Gli uomini buoni lo odiavano (esatto, lo odiavano). Le donne lo odiavano (certo che lo odiavano).
Joseph Smith lo odiava e ne è rifuggito (cosa che ha dichiarato più e più volte), per poi dire agli altri che sarebbe stata una delle sette cose più difficili che i Santi potessero mai affrontare.
Viene comparato ad un unico altro tipo di sacrificio nelle scritture: il sacrificio di Abramo; perché?
Molti di noi hanno sentito del sacrificio di Abramo, ma solo pochi capiscono cosa significhi realmente; io stesso non avevo idea di quanto fosse importante comprendere questa dottrina per capire il matrimonio plurimo.
Il sacrificio di Abramo ha alcuni attributi significativi che lo differenziano da qualunque altro sacrificio.
Per qualche ragione, Dio a volte richiede alle persone di contraddire e disobbedire a dei comandamenti generali che erano stati dati; per esempio, un comandamento generale che ha aiutato le persone e le civiltà per anni è stato “non uccidere”; quella di “non uccidere” è una legge generale creata per portare felicità in questa vita a coloro che la seguono, tuttavia Dio a chiesto ad alcune persone di infrangere quella legge per poter seguire una legge temporale e questa è un’eccezione sulla legge.
Ricordate quando Dio ha comandato ad Israele di inseguire gli Amalechiti e “vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene; non lo risparmiare, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini” (1 Samuele 15:2-3).
Potete immaginare come possono essersi sentiti questi israeliti dopo che gli era stato insegnato per tutta la vita di “non uccidere”.
Non riesco a capire come possa essersi sentito Nefi quando gli fu comandato di uccidere Labano; ha detto: “Giammai ho versato sangue umano. E mi ritrassi, e avrei voluto poter evitare di ucciderlo” (1 Nefi 4:10).
Mentre affrontava la decisione di infrangere un comandamento che sapeva essere giusto, la sua intera vita di rettitudine sembrava essere in bilico e lui si “ritrasse” all’idea.
… e poi c’è Abramo.
Considerate ciò che gli è stato comandato di fare a suo figlio Isacco; gli è stato comandato di prendere l’unico figlio suo e di Sara e di sacrificarlo a sangue freddo.
Immaginate il peso sotto il quale era il cuore di Abramo nel sentirsi comandare una tale cosa; hanno aspettato anni ed anni per poter avere quel figlio ed ora ecco questo viaggio dall’apparenza inutile che dovevano fare verso il monte Moria.
Abramo sapeva che uno dei comandamenti più severi era di “non uccidere”, tuttavia eccolo lì ad innalzare il coltello contro il suo orgoglio e la sua gioia. È stata la prova di fede più estenuante.
Dio ha chiesto a queste persone di seguire una legge che era un’eccezione temporanea, così da poter portare a termine i propri scopi, anche se questi non son stati fatti conoscere loro al momento.
Si tratta del sacrificio più estenuante dal punto di vista spirituale che chiunque possa sperimentare; Il comandamento generale porta felicità e quello dell’eccezione porta temporanea miseria.
Credo che la poligamia mormone sia una di queste eccezioni date agli uomini e alle donne in svariati periodi per specifici scopi; il Signore dice a Giacobbe che organizzerà il matrimonio plurimo per uno scopo.
“Poiché se io, dice il Signore degli eserciti, vorrò allevarmi una posterità, lo comanderò al mio popolo; altrimenti essi daranno ascolto a queste cose. “ (Giacobbe 2:30).
Leggendo questo versetto e l’altro di Giacobbe che abbiamo visto prima, diventa chiaro che la legge generale sia la monogamia; essa non viene mai limitata nelle scritture, mentre la poligamia viene sempre limitata a meno che Dio non necessiti di “allevarsi” una posterità giusta per raggiungere i propri scopi.
La Sezione 132 parla effettivamente di poligamia mormone?
Ora volgiamoci alla sezione 132 di Dottrina e Alleanze; nel versetto 34 dice che Dio ha comandato ad Abramo la poligamia, sembra che egli fosse condannato a farlo per poter “allevare” una posterità.
Sara diede Hagar ad Abramo e così facendo si è adattata alla legge che era stata data ad Abramo. A questo riguardo, Sara stava affrontando per conto proprio un sacrificio come quello di Abramo.
Nel verso 36 il Signore fa un paragone interessante tra la volontà di Abramo di sacrificare Isacco e quella di entrare nel matrimonio plurimo; in entrambi i casi il Signore dice che “glielo accreditò come giustizia” per la sua volontà a separarsi dalla legge generale per obbedire all’eccezione che il Signore gli stava comandando.
Abramo, Sara ed Hagar non erano contenti di questo comandamento in via eccezionale che aveva creato questa famiglia plurima, la Bibbia lo rende molto chiaro; questa è stata la prova principale di Abramo per dimostrare il sua volontà di fare tutto ciò che il Signore gli avrebbe comandato;
Abramo non voleva sposare Hagar ed avere un figlio con lei, altrimenti lo avrebbe fatto prima.
Voleva restare sposato a Sara ed avere un figlio con lei, ma il Signore ha ritardato quell’evento affinché la loro fede potesse essere testata e per insegnare loro il sacrificio.
Come risultato della loro obbedienza, sono stati benedetti con Isacco come fosse un miracolo.
Sfortunatamente Abramo e Sara non avevano finito con le prove; ancora una volta è stato chiesto ad Abramo di disobbedire a una legge generale per poter obbedire ad una eccezionale: il Signore gli ha detto di portare suo figlio Isacco sul monte Moria, di legarlo e di sacrificarlo.
Stiamo scherzando vero? Abramo arriva fino ad alzare il proprio pugnale quando il Signore gli ha fornito una via d’uscita: un ariete viene offerto al posto di Isacco e la felicità di Abramo è stata restaurata.
Se torniamo alla sezione 132, versetto 50, il Signore, riferendosi al matrimonio plurimo, ha detto a Joseph Smith di aver visto i suoi “sacrifici in obbedienza a ciò che [Egli Gli ha] detto”; “dunque”, dice il Signore, “io ti creerò una via d’uscita… così come accettai da Abramo l’offerta di suo figlio Isacco”.
Perché il Signore qui utilizza le parole “via d’uscita”? Significa che il sacrifico richiesto a Joseph Smith avrà fine.
Ecco, qui è dove le persone potrebbero pensare che io sia completamente pazzo a credere ad una cosa simile; molte persone non si sognerebbero mai di considerare la possibilità di sposare più donne un sacrificio, ma per un buon uomo che ama la propria moglie, questo sarebbe davvero un sacrificio.
Forse, se il Signore paragona il matrimonio plurimo al sacrificio di Abramo, sapere che ci sarà una “via d’uscita”, come la definisce il Signore, può aiutare coloro cui è chiesto di vivere la legge della poligamia mormone a trovare conforto.
Se il matrimonio plurimo è un sacrificio doloroso per tutte le parti coinvolte, allora perché il Signore dovrebbe richiederlo nel Regno Celeste?
Perché mai Dio dovrebbe condannare in modo così forte questa pratica, arrivando a definirla un “abominio”, se si trattasse di una legge celeste?
Perché, basandosi su queste scritture, il “sacrificio” troverà fine così che la felicità possa essere restaurata, come lo fu per Abramo.
Non ho visto da nessuna parte, nelle scritture, che il Signore alluda alla necessità di avere la poligamia nella prossima vita;
Lo vedo condannarla in questa vita eccezion fatta per alcuni momenti in cui Egli stesso necessitasse di allevare una posterità per i propri scopi, un sacrificio in buona fede, oltre che una separazione dalla legge generale della monogamia.
Troppe persone credono che la sezione 132 riguardi la poligamia mormone e ne attribuiscono erroneamente la prima metà, che parla della nuova ed eterna alleanza, al matrimonio plurimo, quando in realtà questo argomento non viene nemmeno discusso fino alla seconda metà della rivelazione; io credo che il matrimonio eterno (la monogamia) sia richiesto nel Regno Celeste, non il matrimonio plurimo.
Ma probabilmente voi vi preoccupate per tutte le persone che son state suggellate tra loro, giusto?
Tutte le ragioni per le quali qualcuno dovrebbe ritenere logico praticare la poligamia in paradiso, non sono altro che speculazioni; non vi sono dottrine che parlino dell’avere più donne in cielo o non ci sarebbe abbastanza tempo per fare dei figli; nessuna dottrina!
A dire il vero la maggior parte delle spiegazioni non sono nemmeno logiche!
Dio ha promesso a Joseph Smith una “via di fuga” da questa legge eccezionale, perciò perché mai dovrebbe richiederla in paradiso? Perché questo modo di pensare continui a circolare nella Chiesa resta per me un mistero.
Diamine, sono grato che i media trattino molto questo argomento, perché ha spinto me e mia moglie a considerare questo principio in modo più attento ed attraverso la preghiera.
Penso che le persone cerchino di uscirsene con qualunque cosa gli salti in mente per rendere razionale il fatto che forse dovranno praticare la poligamia in paradiso, senza nemmeno capire che dopotutto potrebbe non essergli affatto richiesto; che si tratta di un’eccezione alla legge celeste della monogamia nella quale marito e moglie aspettano impazientemente di essere uniti l’uno all’altra e a nessun altro nei mondi eterni.
La verità sui mormoni e la poligamia
Ma che ne è degli uomini che sono stati legati a più di una moglie? Perché Joseph Smith ed altri uomini sono stati suggellati a molte donne, tra le quali una quattordicenne?
Alcuni dei suggellamenti e dei matrimoni avvenuti nei primi tempi della Chiesa erano per assicurare dei legami famigliari eterni e non coinvolgevano il sesso, ma alcuni altri matrimoni sembrano essere avvenuti per “allevare una posterità retta”; questa porzione di matrimoni sono quelli in cui, secondo me, Dio ha posto uomini e donne sotto il test del sacrificio di Abramo; deve essere stato incredibilmente difficile per gli uomini e sopratutto per le donne ed è completamente comprensibile che queste persone abbiano reagito in modo così duro a questo principio.
Persino Joseph Smith lo dice in modo chiaro: “Non incolpo nessuno di coloro che non credono alla mia storia; io stesso non potrei credere a me stesso se non l’avessi vissuta in prima persona.
Ai suoi albori, la Chiesa stava ancora cercando di comprendere i suggellamenti; la restaurazione ha preso luogo nel corso del tempo ed era difficile capirla.
Molti dei suggellamenti erano stati fatti per “procura” o attraverso matrimoni di “rimpiazzo”; c’erano ovunque delle persone suggellate alle autorità generali, così da poter loro assicurare l’esaltazione.
A volte c’erano delle “vedove, i cui mariti che erano morti prima di ricevere il vangelo, suggellate a delle autorità generali ed i mariti suggellati come figli degli stessi dirigenti” così da poterli mantenere ‘all’interno della famiglia’” (La legge dell’adozione, Gordon Irving).
Per citare Valerie Cassler Hudson:
“Molte donne diventavano seconde mogli perché pensavano erroneamente che non fosse loro possibile venire suggellate ai propri mariti morti e che, di conseguenza, non avrebbero potuto ottenere la propria esaltazione visto che non erano suggellate a nessuno come mogli.
Molte donne che non avevano mai incontrato Joseph Smith quando era ancora in vita, si erano, per esempio, fatte suggellare a lui dopo la sua morte; inoltre c’è una donna che ha fatto suggellare la sua anziana madre al proprio marito (della figlia), poco prima che questa morisse, così da poterle far ricevere la propria esaltazione.
Wilford Woodruff ha più di 400 delle sue antenate suggellate a lui come mogli; queste pratiche sembrano indicare che le parti coinvolte pensassero che l’uomo in questione fosse più un semplice sostituto che permettesse alla donna di ricevere le proprie ordinanze matrimoniali oltre che la propria esaltazione, piuttosto che suggerire che queste donne fossero sposate per l’eternità in qualche modo significativo con questi uomini;
Per inciso, cosa può voler dire avere una donna morta suggellata a voi, qualcuno che non avete mai conosciuto in questa vita, qualcuno che non potete conoscere e che è di fatto una delle vostre bis-bis-nonne?
O avere la vostra stessa suocera suggellata a voi come moglie? Oppure, nel caso di una donna, essere suggellata ad un uomo morto che non avete nemmeno mai incontrato e di cui non avete idea di cosa possa pensare dell’accaduto?
Questi matrimoni hanno senso solo se per procura, infatti, quando nel 1894,il Presidente Woodruff ha annunciato che le donne sarebbero potute essere suggellate ai propri mariti (e i figli ai propri genitori) anche se non era stato battezzato prima della morte, ci sono stati centinaia di migliaia di suggellamenti per poter riorganizzare le famiglie nel modo giusto”.
Hudson ha inoltre sottolineato che secondo un manuale della Chiesa sembra che ci fosse una dottrina di “trasferibilità”:
“Quando un uomo ed una donna sono sposati per il tempo e per l’eternità al Tempio e finiscono per separarsi, i figli andranno con il genitore che viene dimostrato aver osservato le proprie alleanze; se nessuno dei due ha osservato le proprie alleanze, i figli potrebbero essergli portati via e dati a qualcun altro e questo grazie alla virtù dell’essere nati nell’alleanza.
Un bambino non viene suggellato una seconda volta per la nascita nell’alleanza, ma viene trasferito in virtù del suo diritto di nascita. “(Domande poste frequentemente sul Tempio o sull’investitura – Città di Salt Lake: La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, 1981).
Sembra che questo sia successo con tutti i suggellamenti; lo scopo del Padre Celeste è quello di suggellare ogni uomo e donna da “Adamo fino all’ultimo uomo e all’ultima donna” fino a Dio e la cosa più importante è essere suggellati a Dio prima che il Diavolo “ci suggelli come suoi”.
Una volta che una donna è suggellata a Dio attraverso la nuova ed eterna alleanza, le sue ordinanze possono essere trasferite ad un altro degno detentore del sacerdozio di sua scelta e questo ha senso; se non vuole entrare in una relazione poligama, allora ci sarà per lei qualcuno con cui potrà creare una relazione monogama, così da poter essere felice, come potrebbe essere altrimenti?
Qualcuno potrebbe dire che in paradiso le cose saranno diverse e che la poligamia potrebbe non essere un gran problema quando ci arriveremo e questo potrebbe essere vero, ma se “la stessa socievolezza che esiste fra noi qui esisterà fra noi là” (Dottrina e Alleanze 130:2), allora molti dei santi non avranno il desiderio di vivere quella legge eccezionale.
Tirando le somme
Non dico che la poligamia non può esistere nel Regno Celeste, dico soltanto che non credo che vi sia richiesta; non credo che sia lo standard del Regno Celeste o che verrà comandato a tutti gli individui esaltati.
In tutto ciò che ho letto nelle scritture e dagli insegnamenti dei profeti e delle autorità generali, ho trovato l’insegnamento secondo il quale se un uomo ed una donna entrano nella nuova ed eterna alleanza del matrimonio, hanno l’opportunità di ricevere la propria esaltazione; non dice da nessuna parte che mi è richiesto di avere più mogli per riceverla.
Credo che un marito ed una moglie possano stare tranquilli e se lo preferiscono, sono giustificati nel vivere la vita eterna nella legge generalmente accettata della monogamia.
Questo mi porta conforto, conforta mia moglie e spero conforti anche voi.
Quella che ho scritto è la mia opinione, non si tratta di dottrina ufficiale e non parlo per la Chiesa. Io amo la mia Chiesa e per essa sono grato.
Il mio unico scopo nello scrivere questo articolo è quello di aiutare coloro che potrebbero essere in difficoltà con questo argomento, così che possano considerare ogni punto di vista prima di irritarsi o deprimersi.
Sono sicuro che qualcuno troverà qualche tipo di citazione per mostrare che ho torto, va bene! Come ho detto, potrei sbagliarmi, sono come voi, cerco di imparare e di crescere; Amo vedere i diversi punti di vista e sono sempre felice di prendere in considerazione una maggiore luce e conoscenza, anche se contraddice ciò in cui credo.
Non conosco ogni singola citazione fatta sull’argomento, tutto ciò che so è che ho trovato pace nei miei studi recenti e che questi sembrino concordare con le scritture.
Per vedere le pubblicazioni ufficiali della Chiesa sull’argomento potete visitare questa pagina, questa e questa.
Esiste un libro intitolato “Women in Eternity, Women of Zion” (Donne nell’eternità, donne in Sion) scritto da Alma Don Sorensen e Valerie Hudson Cassler, che contiene alcune delle spiegazioni migliori che abbia mai visto riguardo questo argomento ed è la fonte grazie alla quale siamo stati in grado di vedere la connessione tra il sacrificio di Abramo e la poligamia, questa è stata la scoperta di una pietra preziosa per noi.
Credo nel mio cuore che la poligamia mormone sia un’eccezione temporale alla legge generale ed eterna della monogamia, che non fosse altro che un metodo utilizzato nell’antico testamento e nei primi tempi della Chiesa mormone, che fosse un sacrificio per coloro che erano coinvolti e che, paragonandolo al sacrificio di Abramo, se lo desiderano queste persone possono ricevere una “via d’uscita”.
Ulteriori pensieri da considerare che non rientrano necessariamente nell’argomento trattato nell’articolo sovrastante:
1. Qualcosa di simile è accaduto ad Adamo ed Eva, a loro era stato comandato di non mangiare del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male ma al contempo era stato loro comandato di moltiplicarsi e riempire la terra; si può quasi percepire quando dovesse essere doloroso per loro decidere di mangiare del frutto di quell’albero; loro non volevano disobbedire, mangiare quel frutto è stata una decisione pensata con cautela, non si è trattato di un errore.
Stavano infrangendo un comandamento e portando coscientemente un gran dolore su se stessi, così da poter osservare l’altro comandamento; hanno infranto il comandamento così che ognuno di noi potesse venire al mondo; per loro è stato un sacrificio, ma c’era una finale “via di fuga”: si tratta della venuta del Salvatore che avrebbe annullato gli effetti della caduta.
2. Potreste pensare che siccome Cristo aveva potere sulla propria vita e poteva richiamare “eserciti di angeli” per salvarLo, eppure Egli ha davvero trasceso un comandamento ordinario così da poter adempiere al comandamento eccezionale di Suo Padre di offrire la Sua vita.
Non è “giusto” che una persona sacrifichi sé stessa, ma siccome il Padre ha comandato al Suo innocente figlio di dare la propria vita, lui era giustificato nel farlo e per questo non ha peccato nel seguire questo comandamento; la Sua “via di fuga” è arrivata al terzo giorno quando è risuscitato dalla tomba.
3. Ho sempre trovato noiose le genealogie senza fine che si trovano nei primi capitoli della Bibbia nel Vangelo secondo Matteo, ma poi qualcuno mi ha fatto notare che se si guarda la genealogia di Cristo, si vedrà che discende dalla “casa di Davide”; avete mai notato che la “casa di Davide” era una delle più poligame nella storia? È interessante che Cristo discenda proprio da un retaggio poligamo.
4. Non so quali fossero i motivi di Joseph Smith, chi potrebbe conoscerli? Tutto ciò che voglio dire è che la gente lo condanna per la stessa cosa per la quale dovrebbero condannare i profeti della Bibbia; nessuno può conoscere le intenzioni degli antichi profeti eppure sembra che nel loro caso vada bene perché la cosa veniva “culturalmente accettata” a quei tempi… Ciò che è sbagliato resta sbagliato e ciò che è giusto resta giusto in ogni era, indipendentemente dalla cultura.
5. Se credete nella Bibbia non potete ignorare la profezia di Isaia riguardo agli ultimi giorni dove ha detto: “E, in quel giorno, sette donne afferreranno un uomo e diranno: ‘Noi mangeremo il nostro pane, ci vestiremo delle nostre vesti; facci solo portare il tuo nome! togli via il nostro obbrobrio!’” (Isaia 4:1) Cosa significa questa scrittura per il mondo cristiano?
6. Joseph Smith ha detto: “Ho ripetuto costantemente che un uomo non dovrebbe avere che una moglie alla volta, a meno che il Signore comandi diversamente” e Bruce R. McConkie ha spiegato: “Secondo la legge del matrimonio del Signore, è giusto che un uomo abbia una moglie soltanto alla volta, a meno che il Signore, attraverso rivelazione, comandi la pluralità delle mogli nella nuova ed eterna alleanza”.
Queste citazioni rinforzano il fatto che il matrimonio plurimo sia un “comandamento di tipo eccezionale” dato per lo scopo terreno specifico di allevare una posterità soltanto in questa vita; nella prossima vita non avremo alcuna fretta di “allevare una posterità” perché non ci saranno restrizioni di tempo.
7. Non c’è alcuna prova che il Padre Celeste abbia più mogli in paradiso.
8. Se pensate che la poligamia sia strana, pensate all’incesto che deve esserci stato praticato durante il periodo in cui Adamo ed Eva stavano crescendo le proprie famiglie… ancora una volta: se credete nella Bibbia, allora credete che sia accaduto.
9. James E. Talmage, uno dei più grandi teologi della Chiesa, ha detto che “i Santi degli Ultimi Giorni erano da lungo tempo visti come poligami. sin dall’introduzione di questo sistema non è mai stato negato il fatto che il matrimonio plurimo sia stato praticato da un numero limitato di persone, sotto le direttive dell’ordinanza della Chiesa, ma non è vero che il matrimonio plurimo sia un principio vitale della Chiesa.
Quello che i Santi degli Ultimi Giorni chiamano matrimonio celeste, è una caratteristica della Chiesa oltre che una pratica molto comune, ma del matrimonio celeste la molteplicità delle mogli non era che un evento, mai una necessità; eppure, nella mentalità popolare, le due cose vengono spesso confuse” (Storia e filosofia del mormonismo”).
La poligamia mormone è un argomento molto delicato, è complesso per chiunque cerchi davvero di comprenderlo; potremmo non capirlo mai completamente, ma si spera che alcune delle cose descritte in questo articolo possano aiutare le persone a vedere questo argomento sotto una luce diversa.
Per sapere di più sulla poligamia mormone cliccate qui.
Articolo scritto da Greg Trimble, pubblicato su gregtrimble.com e tradotto da Cinthia Macaluso.
Come pensi che vengano considerate i secondi matrimoni, intendo quelli dopo la morte di un coniuge. Se sono suggellati anche al primo coniuge non è da considerarsi poligamia nel regno celeste? Non è una critica, vorrei solo capire meglio, anche perché faccio parte della chiesa da poco (2 anni a novembre) e ancora ci sono cose che devo chiarire meglio. Grazie per qualunque risposta riceverò