La settimana scorsa, il Presidente e Profeta de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha annunciato che in data 20 Novembre 2020 avrebbe portato un messaggio di speranza per il mondo intero.
Tutti abbiamo atteso con trepidazione di ascoltare le parole di questo servitore scelto del Signore, curiosi di sapere cosa avrebbe avuto da dirci.
Immagino che ognuno dei membri della Chiesa abbia fatto le proprie previsioni e speculato su ciò che avrebbe potuto dire.
“Forse ci darà dei nuovi consigli su come affrontare questa pandemia”; “Magari ci inviterà ad essere prudenti e a prepararci per ogni evenienza”; “E se ci dicesse tra quanto finirà tutto questo?”.
Una cosa è certa: per quanto mi riguarda, di tutto mi sarei aspettata tranne di sentire quanto segue:
“Scienziati e ricercatori talentuosi stanno lavorando diligentemente per sviluppare e distribuire un vaccino contro il coronavirus. Tuttavia, non vi è alcuna medicina o operazione che possa guarire i tanti guai e malanni spirituali che affrontiamo.
C’è, però, un rimedio, un rimedio apparentemente sorprendente perché è in netto contrasto con le nostre intuizioni naturali.
Ciononostante, i suoi effetti sono stati corroborati sia dagli scienziati sia dagli uomini e dalle donne di fede. Sto parlando del potere guaritore della GRATITUDINE” (enfasi aggiunta)”.
Un messaggio di speranza inaspettato
Ad un orecchio scettico una tale affermazione potrebbe sembrare irrealistica e paradossale. Perché dovremmo esprimere gratitudine quando il mondo attorno a noi sembra essere inesorabilmente sempre più vicino all’orlo del baratro?
Di che cosa dovremmo essere grati quando problemi fisici, mentali, finanziari, di salute, guerre e carestie affliggono noi e chi ci sta intorno. È un paradosso.
A pensarci bene, però, non è poi così tanto paradossale.
Nel discorso sulla gratitudine (a parer mio) per eccellenza, “Grati in ogni circostanza”, anziano Dieter F. Uchtdorf dice:
“Nondimeno, ho imparato che c’è qualcosa in grado di eliminare l’amarezza che possiamo provare nella nostra vita. C’è una cosa che possiamo fare per rendere la vita più dolce, più gioiosa e persino più gloriosa.
Possiamo essere grati!
Può risultare contrario alla saggezza del mondo suggerire che una persona gravata dalla sofferenza sia grata a Dio.
Ma coloro che mettono da parte la bottiglia dell’amarezza e sollevano invece il calice della gratitudine possono trovare una bevanda purificante che porta guarigione, pace e comprensione.”
Spesso non c’è molto che possiamo fare per cambiare le nostre circostanze, come nel caso di una pandemia, ma c’è sempre qualcosa che possiamo cambiare nel nostro modo di agire.
Anche quando non sembra, possiamo scegliere come reagire a ciò che ci circonda. E vi è un grande potere in questo quando ci riusciamo.
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Abbiamo il potere di non farci sopraffare dalle disgrazie, dalle sofferenze e dalle difficoltà. Siamo davvero soggetti “che agiscono e non che subiscono”.
Possiamo scegliere consapevolmente di essere grati. La gratitudine è un balsamo guaritore in grado di lenire le ferite della nostra anima, perché scegliamo di concentrarci sulle cose positive, e ciò si riflette su tutto il resto. Anziano Uchtdorf continua:
“Il nostro amorevole Padre Celeste sa che scegliere di sviluppare uno spirito di gratitudine ci porterà vera gioia e grande felicità.”
E gioia e felicità sono proprio le cose che il Padre desidera per noi.
Una lista di cose per cui possiamo essere grati
Durante il messaggio di speranza che ha portato venerdì, il presidente Nelson ci ha suggerito alcune delle cose per cui possiamo essere grati.
“Tutti possiamo rendere grazie per la bellezza della terra e la maestosità dei cieli che ci lasciano presagire la vastità dell’eternità.
Possiamo rendere grazie per il dono della vita, per il nostro corpo e la nostra mente meravigliosi che ci permettono di crescere e imparare.Possiamo rendere grazie per l’arte, la letteratura e la musica che nutrono la nostra anima.
Possiamo rendere grazie per la possibilità di pentirci, di ricominciare, di fare ammenda e di formare il carattere.
Possiamo rendere grazie per la nostra famiglia, per i nostri amici e per i nostri cari.
Possiamo rendere grazie per l’opportunità di aiutarci, di apprezzarci e di servirci a vicenda, cosa che rende la vita molto più ricca di significato.
Possiamo persino rendere grazie per le nostre prove, dalle quali impariamo cose che altrimenti non impareremmo.
Soprattutto, possiamo rendere grazie a Dio, il Padre dei nostri spiriti, il che ci rende tutti fratelli e sorelle, un’unica grande famiglia globale.”
Possiamo essere grati adesso: ecco due modi per farlo
Dopodiché presidente Nelson ci ha “prescritto” due attività che possiamo fare per provare il potere di guarigione della gratitudine nella nostra vita. Ci ha invitati a:
- Utilizzare i nostri social media come diario giornaliero della gratitudine condividendo per i prossimi sette giorni qualcosa di cui siamo grati, tramite l’hashtag #RendeteGrazie.
- Ringraziare Dio tramite la preghiera quotidiana.
È un invito che non ha scadenza, quindi se non avete ancora cominciato potete farlo adesso. Ci ha anche chiesto di verificare al termine dei sette giorni se ci sentiamo più felici e in pace.
Infine, ha voluto darci l’esempio offrendo egli stesso una preghiera conclusiva di gratitudine per tutte le benedizioni che in questo periodo di sofferenza riempiono la nostra vita.
Un messaggio semplice e diretto di circa 11 minuti, che ha riempito il cuore di tutti coloro che lo hanno ascoltato.
A pochi minuti dalla conclusione molti membri e amici fedeli hanno seguito l’invito di condividere qualcosa per cui fossero grati, inondando così i social media di messaggi positivi di gratitudine e speranza.
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Un miracolo ha già avuto inizio e speriamo che continui per i prossimi sette giorni.
Ci auguriamo che questa ondata di gratitudine continui a riempire il nostro cuore anche quando i sette giorni saranno trascorsi.
Forse non posteremo più sui social media ma possiamo continuare ad annotare qualcosa per cui siamo grati sui nostri diari personali o esprimere la nostra gratitudine a parole a coloro che ci circondano.
Cosa più importante, possiamo ringraziare senza limiti il nostro Padre Celeste in preghiera in qualunque momento e per qualunque cosa.
Come ha aggiunto nel suo messaggio presidente Nelson:
“Sono arrivato alla conclusione che contare le nostre benedizioni è molto meglio che tenere il conto dei nostri problemi.
Quale che sia la nostra situazione, mostrare gratitudine per i nostri privilegi è un rimedio spirituale unico, rapido e duraturo.
In parole semplici: “In ogni cosa rendete grazie”
Presidente Nelson condivide un messaggio di speranza e gratitudine durante la pandemia è stato scritto da Ginevra Palumbo
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