Se il natale è “il periodo più meraviglioso dell’anno”, allora… i giorni dopo il natale che cosa sono? Ad essere sincera, sono abbastanza… deludenti.
C’è così tanta eccitazione per il famigerato 25 dicembre: canzoni di Natale senza sosta per tutto il mese (o anche di più per certe persone!), calendari dell’avvento, biscotti, pandoro, panettone, dolci, film natalizi su tutti i canali….
E poi all’improvviso in un giorno sparisce tutto. Puff. Ciao ciao, Natale, ci vediamo l’anno prossimo!
Nello stile del signor Scrooge, abbiamo stilato una lista di nove avvenimenti post-natalizi davvero, davvero fastidiosi.
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Aumentare di peso
Alzate la mano se potete resistere al pandoro con mascarpone (o al panettone), ai biscotti decorati come alberi di Natale, o a tutto il buon cibo tipico delle nostre feste (soprattutto se sei del Sud!)
A meno che non hai un superpotere (del quale sarei allora particolarmente gelosa), allora avrai sicuramente mangiato un dolce o due di troppo… Con conseguente kiletto indesiderato.
Nessuno potrà mai pagarmi abbastanza per smettere di mangiare a Natale (però sono disposta a contrattare!), ma non entrare nei pantaloni dopo Natale? Massì, di quello posso fare a meno.
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Togliere gli addobbi con 2 gradi sotto zero
Non credete che questa immagine riassuma perfettamente come ci sentiamo tutti quanti dopo il Natale?
Seriamente, però. Mettere gli addobbi ti fa sentire come nello Schiaccianoci; è una forma d’arte.
Mettiamo tutto perfettamente al suo posto mentre piroettiamo sul tetto o tra una stanza e l’altra e addobbiamo senza pietà (o obbediamo ciecamente alle madri/mogli e i loro capricci natalizi.
Ah, comunque, non piroettate mai sul tetto: potrete anche essere eleganti mentre cadete incontro al vostro destino, ma in ogni caso cadrete e vi farete male).
Ma togliere le luci? Voglio dire, non è che non mi piace la depressione che mi sento quando devo togliere tutte le luci, che ho impiegato 80 ore circa a mettere… Ma a dirla tutta, sì, è così. Non mi piace per niente.
Inoltre, chissà per quale ragione, è sempre 2 gradi sotto zero quando vai a toglierle… È così fastidioso avere le stalattiti al naso! È davvero così sbagliato togliere le luci a Luglio?
Risposta: Sì. Mi dispiace.
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Cercare di capire se il tuo vero albero arriverà a capodanno senza andare a fuoco
Ok. Tre parole: Guarda questa foto. #Nonservonospiegazioni
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Stare in fila per riportare le cose
È abbastanza fastidioso stare in fila per comprare i regali, ma stare in fila per restituirli fa sembrare lo shopping natalizio una vacanza al mare.
È come andare in questura o al pronto soccorso: tutti sono arrabbiati, ci sono almeno 6 bambini che piangono (dando voce ai nostri pensieri), e poi vieni chiamato giusto per ricordarti che hai dimenticato qualcosa di fondamentale a casa. Beh, due cose: lo scontrino e la tua dignità.
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Cercare di nascondere il fatto che hai restituito un regalo
“Ci ho messo lo scontrino regalo così che puoi restituirlo, se vuoi” o, in altre parole, più sincere: “Ci ho messo lo scontrino regalo, ma ti diseredo se lo restituisci”.
Cercare di nascondere il fatto che restituirai uno dei tuoi regali è estremamente stressante. È come dare tutti i tuoi esami in un giorno. E sono gli ultimi appelli.
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Tagliarti le mani mentre cerchi di aprire i giocattoli dei bambini
Qualcuno mi spieghi perché, perché, PERCHÉ tutti i giocattoli per bambini sono impacchettati con tonnellate e tonnellate di plastica.
Voglio dire, capisco che nessuna azienda vuole i suoi prodotti rubati; ma tutto questo impacchettare mi fa pensare che i miei figli non avranno nulla di tutto ciò. O al massimo giocheranno con la plastica intorno, perché io non riuscirò mai ad aprire uno di quei pacchi.
#mispiacefiglimiei
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Inverno senza vacanze
A meno che per te San Valentino non sia super importante, dopo che è passato il capodanno, non ci sono festività importanti in arrivo.
Tutto ciò che c’è in arrivo sono alberi spogli, fanghiglia, e il vento che ti congela le lacrime agli occhi.
O come disse Luke Skywalker quando ha scoperto che il suo paparino è nientepopodimeno che Darth Fener: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
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Tornare al lavoro o a scuola
Non c’è niente di peggio del ritornare a scuola o al lavoro dopo una bella vacanza.
Prima del Natale, sono tutti allegri: portano i dolcetti, canticchiano le loro canzoni di Natale preferite, e sono tutti eccitati per le ferie in arrivo.
Poi però quando devi riaffrontare la realtà dopo il Natale, all’improvviso sono tutti un po’ nervosi, e inevitabilmente qualcuno ti starà addosso. No buono.
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Ascoltare i giocattoli dei bimbi 800 volte di fila.
Vedere i bimbi trovare i giocattoli mentre aprono i regali di Natale è una delle cose più tenere al mondo, come i video di cuccioli che imparano ad abbaiare o neonati che ridono di continuo.
È però molto meno tenero sentire le stesse canzoncine o suoni dei suddetti giocattoli per settimane e settimane, dopo il Natale.
Non provate nemmeno a menzionare il trenino di mio nipote che ho sentito almeno un migliaio di volte nel giro di tre giorni. Non fatemene parlare. #trauma
Ma, anche se ci sono alcune cose del periodo post-natalizio di cui faremmo volentieri a meno (come pestare i piedi sugli aghi di pino anche a metà febbraio) è fondamentale ricordarsi che tutto questo non è importante, alla fin fine.
Il Natale non è fatto per i regali, per l’albero o per le luci. Non è fatto per le feste o per il pandoro, né per Babbo natale o i suoi elfi.
Il Natale è dedicato a Colui che rende ogni cosa difficile (persino quelle più futili) migliori. Lui può tirar fuori il buono da ogni cosa.
Celebriamo il Natale per ricordare il dono più bello che sia mai stato fatto: il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo; ricordiamo la sua nascita e come l’Essere più glorioso e meraviglioso che abbia mai camminato su questa Terra sia nato nelle circostanze più umili.
Il Natale è ricordare Gesù Cristo. E grazie al cielo possiamo farlo anche il 26 di dicembre, e tutti gli altri giorni che seguono.
Questo articolo è stato scritto da Amy Keim, pubblicato su mormonhub.com ed è stato tradotto da Stefano Nicotra.
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