La tecnologia è una grande benedizione. Rende possibile la comunicazione con persone che vivono lontano da noi e ci permette di accedere con facilità a tantissime informazioni.

Tuttavia, con la stessa facilità è possibile entrare in contatto con contenuti pericolosi per noi, per la nostra vita e per la nostra anima. Uno dei rischi più concreti è quello di sviluppare una dipendenza dalla pornografia.

Un ragazzo di 17 anni ha condiviso la sua esperienza e ha chiesto consiglio sul sito askgramps.org.

Ha raccontato di essere entrato in contatto con la pornografia per la prima volta ad 11 anni e di guardare ancora materiale di questo tipo, anche se con meno frequenza.

Ha espresso il suo desiderio di servire una missione, una volta compiuti i 19 anni, ma ha anche parlato del timore di confidare al vescovo la sua dipendenza dalla pornografia, passo necessario per risolvere questo problema prima di partire.

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Cosa fare quando si ha una dipendenza dalla pornografia?

Prima di tutto, vorrei ringraziarti per essere riuscito ad esprimere, ponendomi questa domanda, i tuoi sentimenti e le tue difficoltà. Sappi, figlio mio (ti parlerò come se fossi mio figlio), che non sei il solo a lottare e a combattere contro questa droga moderna.

Il mio cuore soffre per te e per la tenerezza della tua giovane età, nel dover affrontare questa piaga. Tuttavia, so che non sei l’unico a dovervi far fronte.

Esistono molte risorse che ti aiuteranno a gestire la dipendenza dalla pornografia.

So che ci sono molti professionisti che non pensano che questa sia una dipendenza e non ti sto parlando come medico o psicologo: tuttavia, ho avuto modo di confrontarmi con molte persone che stanno lottando contro questo problema, e ho suggerito loro che la prima cosa da fare in questi casi è smettere di “fustigarsi” (auto-giudizio) ed accettare di aver bisogno di aiuto dall’alto (riconoscendo di non essere abbastanza forti per fare tutto da soli).

Hai davvero dei desideri retti ed andare in missione è una delle imprese più grandi che potrai mai intraprendere. Il servizio missionario è un modo per mantenere la mente occupata, ma sono fortemente d’accordo su una cosa: devi risolvere questa questione PRIMA di partire per la missione.

Per favore, parla con il tuo vescovo. È dotato del potere del sacerdozio per discernere i tuoi bisogni e sa come aiutarti a prepararti non solo per la missione, ma per il resto della tua vita.

Una volta tornato dalla missione, sarai impegnato con la scuola, il lavoro, la formazione e, si spera, con il corteggiamento che ti porterà ad incontrare la tua futura/potenziale compagna celeste.

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Sarai ricompensato con una giovane donna degna che avrà le stesse aspettative che tu hai. Per favore, assicurati di fare tutto il possibile per guarire fin da ORA. Non aspettare.

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha messo a disposizione delle risorse molto utili per aiutare coloro che lottano contro la dipendenza dalla pornografia, per combatterla e superarla:

Un corso online di sei settimane sulla prevenzione e il trattamento della dipendenza da pornografia.

Il corso fornisce degli insegamenti per gli adolescenti e tratta le principali preoccupazioni dei genitori su come proteggere i loro figli, come sapere se hanno un problema, come affrontare l’argomento e cosa fare se qualcuno di loro sta lottando con la dipendenza dalla pornografia.

Vorrei inoltre darti un suggerimento: se devi aspettare di avere 20, 21 o addirittura 22 anni per partire, per favore fallo.

Aspetta di essere guarito

Conosco personalmente qualcuno che ha avuto problemi di dipendenza dalla pornografia e persino con la legge di castità e non è andato in missione fino a quando non ha compiuto 23 anni. Ha superato la sua dipendenza e ha servito una missione con potere ed umiltà.

Ora è un grande dirigente nella Chiesa, perché ha affrontato adeguatamente le sue problematiche in così giovane età.

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Ora, non fraintendermi, non sto dicendo che devi aspettare così a lungo ma, se devi rimandare la partenza fino al momento in cui sarai pronto, e se ciò richiede più tempo di quanto la maggior parte della gente consiglierebbe, sappi che lo stai facendo per te stesso e per il Signore, non per gli altri.

Concludo condividendo una delle mie scritture preferite, che mi dà guida e speranza nell’ottenere la mia ricompensa eterna:

“E oltre a ciò desidererei che consideraste lo stato benedetto e felice di coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio.

Poiché ecco, essi sono benedetti in tutte le cose, sia temporali che spirituali; e se si mantengono fedeli fino alla fine sono accolti in cielo, affinché possano in tal modo dimorare con Dio in uno stato di felicità senza fine.

Oh, ricordate, ricordate che queste cose sono vere; poiché il Signore Iddio l’ha detto.” (Mosia 2:41)”.

Questo articolo è stato pubblicato sul sito askgramps.org e tradotto da Cinzia Galasso.