Perché noi, come Mormoni, pensiamo di avere l’unico asso della manica sulla morte e sul tornare al nostro mondo pre-mortale? Invece, milioni di persone del passato e del presente non hanno altra possibilità se non obbedire ai comandamenti del Signore.
Non tratterei mai i miei figli in questo modo. Gli ho insegnato di fare agli altri ciò che vorrebbero che venisse fatto a loro. Sembra una risposta semplice. Non una dittatura.
Un asso nella manica per il paradiso?
Per il bene di questa conversazione, è meglio definire l’uso di “paradiso” come Regno Celeste. Il concetto dei Mormoni di paradiso include anche gli altri due regni di gloria, dove il minore di questi è stato definito come incomprensibilmente migliore di questa vita in cui siamo ora.
Crediamo inoltre che all’enorme maggioranza dei figli di Dio verrà dato uno di questi tre gradi di gloria. Il concetto dei Santi degli Ultimi Giorni di inferno corrisponderebbe a quello che noi chiamiamo “Perdizione”, e non è per niente un regno di gloria.
Molto più importante, davvero pochi dei figli di Dio saranno condannati ad andarci.
Quindi, il paradiso, o il Regno Celeste ha dei requisiti che devono essere adempiuti per fare si che chiunque lo possa ottenere. Io non penso che qualcuno abbia “un asso nella manica” per il paradiso come hai affermato tu. L’obbedienza ai comandamenti di Dio è sempre stato un requisito per poter ricevere l’esaltazione.
Ciò che deve essere ricordato che fin dal principio hanno avuto luogo molte dispensazioni della parola di Dio. In qualsiasi di queste dispensazioni, coloro che sono stati il più fedeli possibile ai comandamenti hanno ricevuto le benedizioni annesse.
Ad ogni modo, questa dispensazione è diversa perché è quella finale. Le ordinanze che ci sono state date in questa dispensazione sono quelle necessarie a tutti i figli di Dio: passati, presenti e futuri.
E’ per questo che il lavoro delle ordinanze del tempio è di così vitale importanza, così che possiamo estendere queste ordinanze a coloro che non hanno potuto riceverle durante le loro vite.
E’ per questo che la genealogia è di così vitale importanza, così che possiamo trovare i nomi di coloro che sono morti, così da poter fare le ordinanze per loro e dargli una possibilità di accettare il lavoro fatto per loro.
E’ per questo che il lavoro missionario è di così vitale importanza, così da poter estendere le ordinanze a tutti coloro che sono sulla terra quando sono qui per poterne approfittare.
Non abbiamo “un’intesa” con il Padre Celeste. Per niente. Poiché abbiamo accesso a queste ordinanze e benedizioni, è nostra responsabilità immediata di estenderle a chiunque altro sia disposto a seguire con obbedienza i requisiti.
I requisiti per poter entrare alla presenza di Dio sono applicabili a tutti.
Se ci sentissimo come se avessimo una strada “favorita” e volessimo essere arroganti a riguardo, perché lavoreremmo così duramente per poter fare a tutti gli altri una possibilità di condividere le benedizioni?
A dire il vero, fare agli altri come vorremmo che venisse fatto a noi è sempre in gioco. Vorrei tanto che coloro che sanno le cose, le condividessero con me, se io non le sapessi.
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