Comprendo che i nostri giorni di vita sono noti al Signore, e che Lui conosce già il momento in cui moriremo. Ma è possibile morire prima del tempo stabilito?
Morire prima del tempo stabilito
Permettimi di risponderti in questo modo. Suppongo che tu ti riferisca a DeA 122:9 che dice:
“Perciò, segui la tua strada e il sacerdozio rimarrà su di te; poiché i loro limiti sono fissati, non possono oltrepassarli.
I tuoi giorni sono conosciuti e i tuoi anni non saranno diminuiti; perciò, non temere quello che può fare l’uomo, poiché Dio sarà con te per sempre e in eterno”.
Non è chiaro se questa scrittura si riferisca ad una promessa personale fatta a Joseph Smith in un periodo terribilmente difficile della sua vita, o se sia applicabile a tutti.
La dottrina più importante del vangelo di Gesù Cristo riguarda il nostro “arbitrio morale”. Quest’ultimo, ci consente di fare delle scelte in base alla conoscenza che abbiamo.
Il momento della nostra morte che il Padre celeste conosce, è più dinamico che statico.
Se vivo secondo i comandamenti di Dio, c’è un momento preciso che è stato stabilito per la mia morte, eppure dalle Scritture si legge che quel tempo, può persino essere prolungato, se esercitiamo abbastanza la nostra fede.
Sulla nostra “Guida alle Scritture”, che è possibile trovare su Lds.org, leggiamo la seguente dichiarazione su un re giusto: Ezechia.
“La vita di Ezechia fu prolungata di quindici anni attraverso la preghiera e la fede” (2 Re 20:1-7).
Tuttavia, durante questi anni aggiuntivi di vita, il re Ezechia ebbe un figlio che finì per uccidere Isaia, il che ci porta a porci la seguente domanda: cosa sarebbe successo ad Isaia se il re avesse accettato che la sua morte avvenisse nel momento in cui era stata inizialmente stabilita?
Inoltre, alla luce del nostro arbitrio morale, il momento della nostra morte potrebbe essere anticipato nel caso in cui ci ritrovassimo a prendere delle decisioni che potrebbero causare una morte prematura.
Ad esempio, se decidessi di saltare da una scogliera, nonostante io stia vivendo rettamente, potrei morire prima di quanto stabilito.
Probabilmente, il nostro Padre celeste sapeva già che ciò sarebbe accaduto, e che io avrei fatto quella scelta, ma suppongo che il momento della nostra morte sia stato stabilito in base ad un eventuale uso saggio del nostro arbitrio.
Permettimi di chiarire ancora una cosa: mi è stato insegnato che assumere delle droghe potrebbe uccidermi, nonostante questa conoscenza, io decido di assumerle.
Ho deciso quindi, di compiere un’azione che potrebbe danneggiare il mio corpo e farmi morire prima del tempo previsto, nell’eventualità in cui avessi vissuto secondo i comandamenti dati da Dio.
Analizziamo adesso una delle tentazioni di Satana nei confronti di Gesù Cristo, che riguarda la Sua decisione, la Sua scelta e le Scritture.
Sappiamo tutti che era stato fissato un momento per la morte del Salvatore: la Sua espiazione, e sapendo ciò ecco come Satana lo tentò:
“Allora il diavolo tentatore lo portò a Gerusalemme sul tetto del tempio. «Poiché tu sei il Figlio di Dio, salta!» gli disse, «perché le Scritture dichiarano:
“Egli ordinerà ai suoi angeli di proteggerti ovunque andrai: ti porteranno in palmo di mano in modo che tu in nessun sasso possa inciampare”».
Ma Gesù replicò: «Nelle Scritture è anche detto di non tentare il Signore con delle prove!»” (Matteo 4:5-7).
Penso che sia saggio non tentare Dio, specialmente riguardo al tempo stabilito per la nostra morte, prendendo una decisione che sappiamo potrebbe porre fine alla nostra vita prima del tempo.
Sinceramente, credo che le persone che lasciano questa vita senza averne colpa (come ad esempio nel caso di un incidente d’auto) e che hanno vissuto rettamente, siano morte secondo la volontà di Dio, nel momento stabilito per loro.
Perché? Non lo so, ma credo che Dio lo sappia e confido nella sua saggezza.
Questo articolo è stato pubblicato sul sito askgramps.org ed è stato tradotto da Cinzia Galasso.
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