In questi mesi, date le particolari circostanze in cui ci troviamo, gli apostoli e profeti de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni hanno condiviso dei messaggi di speranza, per guardare con una prospettiva diversa alla pandemia che durante tutto il 2020 si è diffusa in tutto il mondo, e per aiutarci a capire cosa possiamo imparare da essa.
Abbiamo cercato di raggruppare le parole dei profeti e i principali tra i loro insegnamenti in 10 punti. Nello scorso articolo vi abbiamo mostrato i primi 5 punti. Ecco qui di seguito i restanti 5.
6. Fondamentalmente, questo periodo può trasformarsi in una tenera misericordia che saremo in grado di comprendere appieno più avanti.
Le benedizione inaspettate che potrebbero derivare da questo periodo hanno costituito un altro tema importante.
All’indomani di uno tsunami e un terremoto di magnitudo 9.0 verificatisi a Sendai, Giappone, nel 2011, anziano Gary Stevenson fece alcune riflessioni sull’aver assistito al coraggio delle persone che avevano attraversato la più dolorosa delle afflizioni” e di essere rimasto colpito dal fatto che “il grande dolore che molti continuavano a sopportare era contrastato dalle benedizioni che arrivarono.”
Ha continuato rassicurandoci che guarderemo indietro alla pandemia da Covid-19 esprimendo lo stesso sentimento:
“Questa delusione passerà, e un giorno saremo in grado di guardarci indietro e vedere le grandi benedizioni, nel mezzo dell’afflizione, che avremo avuto durante i nostri giorni. Questo accadrà ad ognuno di noi”.
Molti altri apostoli hanno espresso sentimenti simili:
- Anziano Renlund: “Con la giusta prospettiva, questo periodo sarà una benedizione per noi, non soltanto in futuro, ma proprio adesso.”
- Anziano Ulisses Soares: “Questa pandemia ha il potenziale di aiutarci a migliorare sotto ogni aspetto della nostra vita […] sta cambiando il mio modo di pensare. Sto apprendendo nuovi modi per prepararmi meglio ad affrontare altre difficoltà che potranno subentrare in futuro nella mia vita. Sto assistendo a cose che non avevo mai visto prima… Le rivelazioni che stiamo ricevendo oggi fanno parte della preparazione per… gli anni a venire.”
- Anziano Quentin L. Cook: “Quest’epoca è di fondamentale importanza e permetterà alla Chiesa di crescere in futuro e toccare le vite di più persone e lavorare di più nell’opera di salvezza come mai prima d’ora. Ci volteremo all’indietro e guarderemo a questo periodo come ad un periodo fondamentale di preparazione, e non semplicemente come a qualcosa che dovevamo sopportare.”
- Anziano Anderson: “[Abbiamo] l’opportunità di fare un passo indietro e dire ‘C’è qualcosa in questa situazione che sarà importante per me.’… Non vi troverete mai in un periodo in cui il Signore non avrà qualcosa da insegnarvi se siete retti. Questa vita è un tempo per diventare, non soltanto per attraversare delle esperienze. È un tempo per essere istruiti dall’alto. Quando siamo retti, riceviamo sempre delle benedizioni “compensative” — anche nei periodi più difficili della nostra vita.”
7. Soprattutto quando c’è in gioco il nostro apprendimento personale, questo periodo di pausa forzato, potrebbe avere tanto da insegnarci a livello individuale.
Anziano Anderson ha proseguito dicendo:
“Una volta calmate le nostre preoccupazioni riguardo alla salute dei nostri familiari, al lavoro e alla distruzione davanti a noi, sappiamo di dover pregare: ‘Cosa devo fare? Cosa devo imparare? In che modo riuscirò a crescere in questo periodo così anomalo?’”.
“Diciamo sempre di non avere mai abbastanza tempo per pensare a queste cose. Beh, ora ne abbiamo un po’”— Jeffrey R. Holland.
Ha proseguito ricordando cosa volesse dire crescere in una fattoria, dove andava a cavallo per sorvegliare il bestiame, o irrigava i campi per ore — una lentezza e una solitudine che lasciavano ampio spazio alla contemplazione:
“Dovevo pensare a cosa stessi facendo, a chi dovessi diventare, e alle cose su cui avrei dovuto lavorare nella mia vita.”
Anziano Anderson ha suggerito:
“Questo periodo, in cui la società si è fermata, può essere un periodo di grande apprendimento, un periodo in cui passare da una prospettiva terrena ad una eterna” – consigliandoci di pregare più spesso e con più fervore: “Rimanete in ginocchio più a lungo e osservate ciò che il Signore vi insegnerà.”
Similmente, anziano Holland ha definito questo periodo: “un raro periodo di solitudine forzata in cui non abbiamo tante banalità o attività
superficiali che ci distraggono dal valutare le cose veramente importanti nella vita”, risultando in una “sorta di domenica obbligatoria — un periodo in cui ci allontaniamo dalla nostra quotidianità, dalla solita vita, e valutiamo la nostra dipendenza da Dio e le Sue benedizioni che troppo spesso diamo per scontate.”
Ha aggiunto: “Diciamo sempre di non avere mai abbastanza tempo per pensare a queste cose. Beh, ora ne abbiamo un po”.
Pur riconoscendo che per lui stare lontano dagli altri è una “perdita enorme” (“Sono un amicone. Amo veramente le persone)”, l’altro lato della medaglia, ha detto, “è quanto è stato gratificante per me avere un po’ di tranquillità in più” per “esaminare un po’ di più la mia anima invece di quella di qualcun altro”.
Infatti, “periodi del genere ci invitano a guardarci nell’anima per capire se ci piace quello che vediamo” ha detto.
Rispetto al modo in cui la nostra mente è impegnata in “lunghe conversazioni” e la frenesia delle questioni attuali, “quelli in cui siamo soli sono i momenti in cui si pensa a chi si è veramente e a quello che conta di più”.
È un “esercizio che fa riflettere. La domanda ovvia quindi è: ‘Vi piace la persona che vi tiene compagnia quando siete l’unica persona nella stanza?’”.
8. Se glielo consentiamo, questo può essere un periodo unico per approfondire a arricchire la nostra esperienza a casa.
Sospinti dalle circostanze eccezionali nelle quali ci troviamo, riflessioni simili possono essere fatte sullo stato delle nostre case, famiglie e rapporti personali —considerazioni che possono condurre a delle modifiche che rafforzano le nostre esperienze relativamente ad ognuna di queste cose. Indipendentemente dalla possibilità che le persone hanno di rendere il culto in altri luoghi, anziano Ballard ha detto:
“La vostra casa è un luogo in cui potete inginocchiarvi e pregare.
Potete sentire lo Spirito del Padre Celeste e potete avvertire la mano del Signore nella vostra vita mentre siete in ginocchio nella vostra camera da letto o ovunque troviate la quiete per pregare.
Non dovete necessariamente essere nel tempio per fermarvi e riconoscere che Egli è Dio (vedere Salmi 46:10).
Ciò può accadere ogni giorno della vostra vita”.
Anche se un numero crescente di restrizioni e disposizioni di rimanere a casa possono apparirci come una prigione, queste parole dei profeti e degli apostoli del Signore sottolineano il potenziale che ha la nostra casa di diventare un santuario e un rifugio:
- Anziano Cook: “Ognuno di noi, nelle circostanze attuali, può avere una casa che sia un santuario di fede.”
- Anziano Soares: “La nostra casa è la nostra protezione. È un luogo in cui possiamo aiutare noi e la nostra famiglia ad avere esperienze spirituali.”
- Presidente Nelson: “I cambiamente temporanei alla nostra routine, potrebbero darci più tempo per scoprire quanto sia prezioso uno studio del Vangelo incentrato sulla casa.”
- Anziano Renlund: “Spero che abbiamo tutti appreso che la chiesa incentrata sulla casa può essere spiritualmente ricca.”
9. Questo è un periodo in cui abbiamo un bisogno speciale e urgente di ministrare di più, avere maggiore compassione e un maggiore interesse nei confronti di coloro che ci circondano.
Per quanto siano importanti coloro che si trovano dentro la nostra casa, un altro tema fortemente affrontato è l’importanza di ministrare a coloro che sono attorno a noi—un tema affrontato dal Presidente Nelson a Maggio:
“Miei cari amici e colleghi, in questi mesi di pandemia di Covid-19, mentre il mondo è stato alle prese con sfide inaudite, sono rimasto colpito dagli innumerevoli esempi di fede, di coraggio e di amore cristiano di cui sono stato testimone.
Vi ringrazio perché vi servite e vi amate gli uni gli altri come il Salvatore vorrebbe che facessimo.”
Il presidente Ballard ha evidenziato che, come risultato del coronavirus, le persone in tutto il mondo sembrano avere una maggiore preoccupazione nei confronti degli altri:
“Ci stiamo rendendo conto di quanto le famiglie siano preziose, di quanto i nostri vicini siano preziosi” aggiungendo: “Attraverso social media, telefonate e messaggi premurosi sono stati compiuti atti di ministero meravigliosi, saggi e attenti”.
Parlando di tali atti a cui ha assistito, anziano Cook ha similmente sottolineato: “Il mio cuore è pieno di gratitudine… per il modo in cui essi stiano vegliando sugli altri, stando vicini al prossimo attraverso la tecnologia.”
Anziano Holland ha suggerito che è possibile ricevere una gioia ancora maggiore quando “condividiamo le cose del cuore”— anche se lo facciamo semplicemente attraverso i social media, le email, Skype e FaceTime, ecc., e ci ha persino raccomandato specificamente di “dedicare una parte della nostra giornata a comunicare con coloro che hanno bisogno di incoraggiamento.”
Anziano Soares ha descritto come lui e sua moglie siano stati “in grado di ministrare a coloro che sono davvero cari a noi, che non vedevamo da un po’ di tempo e che hanno occupato un ruolo importante nella storia della nostra vita e sono diventati una parte importante di essa”.
Anziano e sorella Gong hanno anche cercato di stilare una lista di persone da contattare ogni domenica—nel tentativo di rallegrare le persone e aiutarle, anche se non potevano fare loro direttamente visita.
Sua moglie ha parlato di “chiamare quelle persone con cui non parlate da tanto tempo o contattare coloro che avete visto soltanto occasionalmente.”
Anziano Gong ha detto di essersi sentito “profondamente connesso” con le persone anche a distanza, e ha suggerito che attraverso le videochiamate “è come se stessimo visitando le case e le famiglie individuo per individuo.
Condividiamo profondi sentimenti spirituali e parliamo di come stiamo”. Nelle sue parole: “Non c’è bisogno di essere a casa degli altri per essere nel cuore degli altri.”
Con il tempo che rimane in più sul suo orario settimanale, Anziano Holland ha detto di aver riscoperto quanto “sia estremamente gioioso edificare spiritualmente qualcuno” avendo fatto delle telefonate e scritto bigliettini—“facendo le cose inaspettate ma grandemente apprezzate e, a volte, veramente necessarie per illuminare la giornata di qualcuno.”
“Ovviamente anche noi veniamo sollevati facendolo, quindi tutti vengono innalzati, come il Salvatore ha detto di essere stato mandato a fare nel mondo.”
Al di là dell’essere edificati, egli ha sottolineato che attraverso il ministero possiamo essere sicuri che nessuno venga lasciato indietro. Anziano Christofferson ha spiegato che la pandemia ha creato “una stagione di opportunità” per tutti noi per “riflettere sul senso di appartenenza: Pensate a cosa voglia dire provare un senso di appartenenza.
C’è molto che possiamo fare l’uno per l’altro se possediamo un senso di appartenenza, di fratellanza e di sorellanza.”
Queste circostanze particolari richiedono “una costante consapevolezza riguardo al benessere di coloro che ci circondano” ha continuato—soprattutto coloro che sono single o non hanno un sistema familiare tradizionale che li sostenga.
Riconoscendo che spesso i single sentano che non ci sia nessuno a “difenderli” anziano Christofferson ha sottolineato che “nessuno di noi viene dimenticato” da Cristo.
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“Nessuno può dire: ‘il Signore non mi sta cercando’… nessuno può dirlo”. Ha aggiunto: “Ogni membro della Chiesa del Signore deve sentire che ci sono molte persone che lo/la sostengono e che sono consapevoli di lui/lei anche nelle questioni impreviste.”
Invitando le persone a orientare nuovamente sé stesse “un po’ più verso il prossimo e verso il benessere degli altri”, anziano Christofferson ha continuato citando un primitivo invito del Signore in cui descrisse che: “ognuno dovrebbe mirare all’utile del prossimo”—enfatizzando che questo dovrebbe essere “la filosofia o il sentimento fondamentali presenti” tanto in Chiesa quanto in famiglia.
Pur riconoscendo quanto questo sia contrario alla cultura del mondo moderno del “E io? Di cosa ho bisogno io? Come farò ad essere felice?” ha ribadito che “la costante consapevolezza dell’altrui benessere” coincide col “venire a Sion o stabilire Sion.”
10. Condividere il messaggio della buona novella di Gesù Cristo è tanto urgente e tempestivo come mai prima d’ora.
Nonostante alcuni sostengano che il messaggio classico del Vangelo non è ciò di cui le persone hanno bisogno di sentire adesso, questi dirigenti profetici attestano il contrario—ovvero che questo periodo è particolarmente adatto affinché le persone ricevano questo messaggio trasformatore.
Come ha insegnato presidente Nelson ad aprile: “L’oscurità crescente che accompagna la tribolazione fa risplendere la luce di Gesù Cristo ancora più intensamente.
Pensate soltanto al bene che ognuno di noi può fare durante questo periodo di sconvolgimenti globali.
Il vostro amore per il Salvatore e la vostra fede in Lui potrebbero benissimo essere il catalizzatore per far scoprire a qualcuno la restaurazione della pienezza del vangelo di Gesù Cristo.”
Riconoscendo che nelle circostanze attuali, alcuni potrebbero essere più aperti a pensare alla religione rispetto al passato, anziano Dieter F. Uchtdorf è stato testimone della particolare rilevanza che il messaggio del Vangelo ha in questo momento, e ha insegnato che “la risposta alle difficoltà future è il Vangelo di Gesù Cristo.
Grazie a questo, l’opera missionaria ha un futuro luminoso.”
Anziano Christofferson ha testimoniato che Dio sostiene tutti coloro che cercano di avere fiducia in Lui in questa “grande stagione di opportunità” se siamo “consapevoli degli altri e produciamo un raccolto di anime, incluse le lore”.
Ha aggiunto: “Ministrare fianco a fianco al Salvatore—e alla Sua maniera—ci permetterà di condurre tutti, inclusi coloro che sono da soli, al sicuro nel Vangelo.
Persino, e soprattutto, in mezzo a tale agitazione, anziano Uchtdorf ha dichiarato che la Chiesa e i suoi membri continueranno a condividere le verità di Dio con i Suoi figli:
“Proprio come l’apostolo Paolo viaggiava su una nave, e i missionari a secoli di distanza prendevano l’aereo, i missionari del futuro potrebbero connettersi con gli altri con mezzi molto differenti e spesso molto nuovi.”
Infatti, “stiamo vivendo in un’epoca in cui è necessario imparare” e trovare nuovi approcci per condividere e proclamare il vangelo in modi più creativi e produttivi. Ha aggiunto:
“Il Signore ha promesso di ‘affrettare la Sua opera’ per benedire tutti i figli di Dio. Sento che siamo proprio nel mezzo di questo processo, mentre viviamo in questi tempi così difficili.”
L’importanza posta sulla condivisione di questo messaggio è evidenziata dal fatto che, in mezzo a questa pandemia, questi dirigenti hanno rilasciato all’unisono un proclama che dichiara, in parte:
“Sono ora trascorsi duecento anni da quando Dio Padre e il Suo Figlio diletto, Gesù Cristo, diedero il via a questa Restaurazione.
Milioni di persone in tutto il mondo hanno abbracciato una conoscenza di questi eventi profetizzati. Noi dichiariamo con gioia che la Restaurazione promessa va avanti tramite la rivelazione continua.
La terra non sarà mai più la stessa, poiché Dio ‘[raccoglierà] sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose’ (Efesini 1:10).
Con riverenza e gratitudine, noi, come Suoi apostoli, invitiamo tutti a sapere — come lo sappiamo noi — che i cieli sono aperti. Noi affermiamo che Dio sta rendendo nota la Sua volontà per i Suoi amati figli e le Sue amate figlie.
Noi rendiamo testimonianza che coloro che studiano con l’aiuto della preghiera il messaggio della Restaurazione e agiscono con fede avranno la benedizione di ottenere la loro testimonianza personale della sua divinità e del suo scopo di preparare il mondo per la promessa Seconda Venuta del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo”.
Le parole dei profeti sulla pandemia: dieci messaggi di speranza
Perché Dio Padre ha proteso una mano per dare inizio alla restaurazione del Vangelo, ha chiesto il presidente Nelson? “Perché il nostro Dio vivente è un Dio amorevole!
Egli desidera che i Suoi figli ottengano l’immortalità e la vita eterna! La grande opera degli ultimi giorni di cui facciamo parte è stata stabilita, a suo tempo debito, per benedire un mondo in lacrime che aspetta.” Ha continuato:
“Non riesco a parlare della Restaurazione con toni temperati. Questo fatto storico è assolutamente straordinario! È incredibile! Toglie il fiato!Quanto è meraviglioso che dei messaggeri celesti siano scesi sulla terra per dare il potere e l’autorità per compiere la Sua opera? Oggi, l’opera del Signore nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni avanza a passo accelerato.
La Chiesa ha un futuro senza precedenti. “Occhio non ha veduto, e orecchio non ha udito… le cose che Dio ha preparato per coloro che Lo amano.”
A prescindere da ciò che le persone stanno affrontando (e per molti è davvero tanto) speriamo che queste parole possano offrire conforto e incoraggiamento sul fatto che, se guardiamo a Dio durante questo periodo, tutto alla fine andrà bene.
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