L’anziano Loader non aveva mai davvero pensato di servire una missione. Egli disse: “Sono cresciuto in una buona famiglia, ma non mi sono mai davvero immaginato di essere un missionario”.
Con l’avvicinarsi dei diciannove anni, molti iniziarono ad insistere con lui perché servisse una missione.
Lui sapeva che non andare in missione significava non avere molte ragazze tra cui scegliere quando avrebbe voluto sposarsi, perciò ha iniziato a prepararsi per andare in missione ed ha inviato le carte.
A prescindere dalla ragione per cui è partito, si stava per imbarcare in una delle missioni più ardue del mondo: Accra, Ghana (Africa).
Dopo quattordici mesi nel campo di missione, l’anziano Loader è stato chiamato per dirgli che veniva trasferito nell’area più lontana dalla città: Nuamakrom.
In questo posto le persone erano molto povere e vivevano principalmente in case di fango con pavimenti di terra e tetti di ferro nervato.
Poco dopo il suo arrivo l’anziano Loader ha iniziato a sentirsi male. “Lentamente la mia malattia è peggiorata: sono rimasto sveglio alcune notti a causa di una febbre, sudando senza controllo. Ho bevuto 7 litri di acqua, ma non potevamo fare niente, e non c’era nessun ventilatore per rinfrescarci”.
Malaria
Il giorno successivo è riuscito a prendere un taxi per una città vicina dove c’era un piccolo ospedale, dove hanno aspettato per un paio d’ore, prima che il suo mal di testa diventò così intenso da farlo piangere.
Un’infermiera lo ha visto asciugarsi le lacrime da sotto i suoi occhiali da sole, e lo ha portato insieme al suo collega in una stanza per esaminarlo.
La stanza aveva dei pavimenti di cemento, ed i ventilatori non funzionavano. “Faceva così caldo in quella stanza, senza un filo d’aria, ed il materasso dove ero seduto non aveva lenzuola, era vecchio e macchiato”.
L’anziano Loader non aveva preso la medicina prescritta a tutti i missionari per la malaria. “Sono stato bene per così tanto, e poi ho conosciuto solo un anziano che ha avuto la malaria e non stava così male”.
L’anziano Loader ha successivamente ricevuto delle nuove medicine, e gli è stato ordinato di bere un sacco di acqua. Non era sicuro di quanta prenderne, ma per fortuna è rimasto a casa di una coppia missionaria per alcune notti dove ha iniziato a migliorare.
Ritornando nella sua area, si sentiva stanco ma era sicuro che la malaria se n’era andata. Pochi giorni dopo le sue gambe hanno iniziato a gonfiarsi ma non si era troppo preoccupato.
Avevano pianificato di andare ad un funerale di alto profilo, dove avrebbero potuto contattare molti partecipanti non membri, insieme a molti altri missionari ed il presidente di missione stesso.
Esperienza di pre-morte
Sulla strada per il funerale le sue condizioni iniziarono a peggiorare. “Ho iniziato a peggiorare nella macchina, e poi quando ho iniziato a mettere le sedie per il funerale, mi sono di nuovo sentito malissimo. Sono stato colto da vertigini e poi tutto è diventato nero”.
L’anziano Loader aveva perso conoscenza e ha avuto un’esperienza di pre-morte. Il suo collega ha avvertito gli altri missionari che lo hanno unto e benedetto, ed il presidente di missione lo ha portato all’ospedale della città in Accra.
“Tre giorni dopo mi sono svegliato in un letto d’ospedale, e non avevo idea di dove mi trovavo, ma alcune persone lì presenti me lo hanno detto”.
L’anziano Loader continuava a svenire e rinvenire, infatti disse: “Una volta mi ricordo che mi sono svegliato e ho giocato a Uno con gli assistenti, e poi sono svenuto di nuovo”.
L’anziano Loader era sotto medicine, ma la malaria si era diffusa fino al suo cervello, il che spiegava gli attacchi ed occasionali black out.
Quando è ritornato stabile, il presidente di missione gli ha chiesto: “Anziano Loader, se lo desideri, possiamo mandarti ad un ospedale negli Stati Uniti, ed essere rilasciato dalla tua missione onorevolmente”.
Nel sentire il suo presidente di missione, l’anziano Loader sapeva esattamente che cosa doveva fare. “Mi sono sentito come sovraccarico di emozioni.
Non ho iniziato la missione con le intenzioni migliori, ma in quel momento ho provato un’improvvisa ondata di amore per le persone qui in Ghana. In quel momento ho capito esattamente chi ero, e perché mi trovavo lì”.
L’anziano Loader ha declinato l’offerta del suo presidente di missione ed è guarito in fretta nel campo di missione. Prima di tornare a casa ha avuto il privilegio di battezzare una donna che ha praticamente sacrificato qualunque cosa per osservare i comandamenti ed entrare a far parte della Chiesa.
L’anziano Loader ha detto: “ne è assolutamente valsa la pena, per capire chi ero, e per vedere questa donna entrare a far parte della chiesa, e vederla ricevere una chiamata nella presidenza della primaria.
Vedere e partecipare in queste cose è significato molto per me.
Prima di essermi ammalato di malaria davo per scontate un sacco di cose, tra cui la mia famiglia. Non è stato facile al momento, ma mi ha aiutato a darmi la testimonianza che ho ora e non la scambierei per nulla al mondo”.
Nota: grazie all’anziano Loader, i missionari in Ghana ora hanno adottato una politica diversa che riduce la possibilità di contrarre e curare male la malaria.
Grazie di cuore ha rafforzato la mia Fede nell’opera del Signore su la terra ❗