Il credere in una Madre Celeste è probabilmente uno dei tratti più distintivi della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Non è semplicemente qualcosa che ci domandiamo o che ipotizziamo; è una dottrina della Chiesa.
Basandosi sui nostri principi sull’esaltazione, matrimonio eterno, e famiglie spirituali, non è possibile credere che non abbiamo una Madre Celeste.
Infatti, secondo la rivelazione ricevuta da Joseph Smith, il Padre Celeste non potrebbe essere Dio senza una Madre Celeste.
Però, per quanto possiamo essere grati per le promesse ricevute dai profeti moderni e autorità generali, moriamo dalla voglia di vedere un chiaro riferimento alla Madre che sappiamo vegliare su di noi da lassù.
Beh, pare che il Libro di Mormon ne abbia uno.
Dov’è il riferimento alla Madre Celeste?
Ho trovato il riferimento mentre stavo studiando attentamente 1 Nefi 11. Non l’ho mai visto menzionato nei discorsi o negli articoli riguardanti la Madre Celeste, quindi sembrerebbe che sia stato ignorato per tutti questi anni.
Tutto parte dal versetto 18, dove lo Spirito del Signore sta insegnando a Nefi riguardo a Maria, la madre terrena di Cristo.
Ed egli mi disse: Ecco, la vergine che vedi è la madre del Figlio di Dio, secondo la carne.
Mentre lo leggevo, mi ha colpito il fatto che lo Spirito ha voluto chiarire una cosa: avrebbe potuto semplicemente dire: “Ecco, la vergine che vedi è la madre del Figlio di Dio”.
Invece, la frase viene formulata diversamente: “Ed egli mi disse: Ecco, la vergine che vedi è la madre del Figlio di Dio, o meglio, sua madre terrena”.
Se Maria fosse stata l’unica madre, allora sarebbe stato inutile che lo Spirito chiarisse che lei era la madre di Gesù “secondo la carne”.
È come se, per rispetto per la Madre Celeste, lo Spirito non poteva non enfatizzare il fatto che Maria fosse solo una madre terrena, implicando così la presenza della Madre Celeste.
Bello, no?
Ma non è finita qui.
Cos’altro c’è a riguardo?
Questo versetto è stato tradotto quando Joseph Smith aveva solo 23 anni, molto prima delle sue rivelazioni sull’esaltazione e matrimonio eterno.
Perciò il libro di Mormon insegnava l’esistenza di una Madre Celeste anni prima che Joseph Smith potesse valutare le dottrine che dimostrano la necessità della Madre Celeste.
E questa è solo una tra le migliaia di prove che Joseph Smith era davvero un profeta di Dio.
Apparteniamo una Chiesa dove la natura e il potenziale della donna è rivelato in una maniera davvero meravigliosa.
Potremmo anche essere ridicolizzati per le nostre ideologie sulla famiglia e sulla distinzione dei ruoli dei due sessi, ma quale delle due aspirazioni è più grandiosa: una carriera e riconoscimento terrestri o un’eternità come padre o madre?
Tutto ciò che so è che concentrarci sul cercare di emulare l’esempio della Madre in Cielo è molto più bello di qualsiasi altro lavoro che possiamo trovare sulla terra.
Madre Celeste
La dottrina di una Madre Celeste è un credo prezioso e distintivo tra i Santi degli Ultimi Giorni…
Svariati dirigenti della Chiesa hanno affermato l’esistenza di una Madre nei Cieli. Nel 1909, la Prima Presidenza ha insegnato che “Tutti gli uomini e le donne sono fatti a similitudine del Padre e della Madre universali e che sono letteralmente figli e figlie di divinità…”
I Santi degli Ultimi Giorni dirigono la loro adorazione al Padre Celeste, nel nome di Cristo, e non pregano la Madre Celeste. Così facendo, essi seguono il modello dato da Gesù Cristo, che insegnò ai suoi discepoli di “pregare sempre il Padre in mio nome”.
Ai Santi degli Ultimi Giorni viene insegnato di pregare il Padre Celeste, ma il Presidente Gordon B. Hinckley ha detto: “Il fatto che non preghiamo la nostra Madre in Cielo non la sminuisce ne denigra in alcun modo…”
Gli uomini e le donne non possono essere esaltati l’uno senza l’altra e proprio come abbiamo un Padre nei Cieli abbiamo anche una Madre nei Cieli.
Come ha detto Anziano Dallin H. Oaks, del Quorum del Dodici Apostoli: “La nostra teologia comincia con Genitori Celesti; la nostra aspirazione più alta è divenire come loro.”
Gli insegnamenti di Joseph Smith Riguardo il Sacerdozio, il Tempio e le Donne
All’inizio del suo ministero, Joseph Smith ha ricevuto l’autorità del sacerdozio da parte di messaggeri celesti; con questa autorità, Joseph, ha organizzato la Chiesa, ha conferito il sacerdozio ad altri uomini e li ha ordinati agli uffici di questa sacra chiamata.
Con questa stessa autorità, Joseph Smith ha organizzato la Società di Soccorso come parte delle strutture della Chiesa e che ha caratterizzato ed ufficializzato formalmente uno degli aspetti maggiori del ministero delle donne.
Tutto ciò era stato fatto per preparare i Santi a partecipare alle ordinanze del Tempio, che sono state introdotte poco dopo la fondazione della Società di Soccorso…
Le ordinanze più sacre del sacerdozio dovevano essere celebrate nel Tempio ed avrebbero aiutato gli uomini e le donne a prepararsi per entrare alla presenza di Dio…
Volendo fornire un supporto caritatevole agli uomini che stavano lavorando per costruire il Tempio, un gruppo di donne mormone decise di formare una società benevola, rispecchiando una pratica popolare di quel tempo.
Quando presentarono il loro progetto a Joseph Smith, lui si sentì ispirato ad andare oltre a quelle pratiche precedenti; come riportato da Sarah Granger Kimball, una dei membri fondatori della Società di Soccorso, il Profeta disse loro di avere “qualcosa di meglio” per loro e che avrebbe organizzato le donne “nell’Ordine del Sacerdozio secondo il modello della Chiesa”.
Le sorelle chiamarono la loro nuova organizzazione “Società di Soccorso”; era diversa dalle altre società femminili all’ordine del giorno perché era stata stabilita da un Profeta che agiva utilizzando l’autorità del sacerdozio e dando alle donne autorità, sacre responsabilità e posizioni ufficiali all’interno della struttura della Chiesa, e non separata da essa…
Ci sono due aspetti degli insegnamenti di Joseph Smith alle donne della Società di Soccorso che potrebbero essere poco familiari ai membri della Chiesa di oggi:
- Il primo è l’uso del linguaggio associato al sacerdozio; organizzando la Società di Soccorso, Joseph parlò di “ordinare” le donne ed disse che gli officianti della Società di Soccorso avrebbero “presieduto sulla società”. Ha inoltre dichiarò: “ora volgo a voi la chiave nel nome di Dio”. Queste frasi indicano che Joseph Smith delegò l’autorità del sacerdozio alle donne della Società di Soccorso.
- Il secondo aspetto degli insegnamenti di Joseph Smith alla Società di Soccorso che potrebbe essere poco conosciuto oggi, fu il suo incoraggiamento alla partecipazione delle donne nel dare benedizioni di salute. “Riguardo l’imposizione delle mani da parte di donne”, secondo il verbale della Società di Soccorso di Nauvoo Joseph disse che “non è peccato farlo per nessuno che abbia fede” ed rimproverò aggiungendo: “se le sorelle avessero la fede necessaria a guarire i malati, lasciate che gli altri trattengano la propria lingua e lasciate che ogni cosa prosegua…”
Riguardo a queste benedizioni di salute, la Presidentessa generale della Società di Soccorso Eliza R. Snow, nel 1883 ha spiegato: “Le donne possono amministrare nel nome di GESÙ, ma non tramite la virtù del sacerdozio…”
Le ordinanze del Tempio erano ordinanze del sacerdozio, ma esse non hanno conferito il potere ecclesiastico agli uomini o alle donne; esse hanno portato a compimento la promessa del Signore che il suo popolo, donne ed uomini, sarebbero stati “rivestiti di potere dall’alto”.
Il potere di quel sacerdozio si è manifestato nelle vite degli individui in molti modi ed era accessibile ai membri adulti, indipendentemente dal loro stato matrimoniale. L’investitura ha aperto i canali della rivelazione personale sia agli uomini che alle donne…
Queste rivelazioni ed ordinanze hanno impartito una nuova comprensione della relazione interconnessa tra uomini e donne.
Come espresso dal Vescovo Newel K. Whitney poco dopo aver ricevuto la sua investitura: “senza la donna non possono essere restaurate tutte le cose sulla terra. Servono entrambi per restaurare il sacerdozio”.
Un membro della Società di Soccorso di Nauvoo, Mary Isabella Horne, espresse più tardi la sua gioia provata dall’essere “collaboratrici con i nostri fratelli nel costruire il regno di Dio”; disse che “Di tutte le ordinanze ricevute nella Casa del Signore, le donne si ergono accanto agli uomini, sia per i vivi che per i morti, mostrando che nel Signore l’uomo non è nulla senza la donna così come la donna non è nulla senza l’uomo…”
Quando un uomo e una donna sono suggellati al Tempio, entrano insieme, tramite un’alleanza, nell’ordine del sacerdozio…
Oggi le donne, Sante degli Ultimi Giorni (alcuni la chiamano di setta mormone), dirigono tre organizzazioni nella Chiesa: la Società di Soccorso, le Giovani Donne e la Primaria.
Esse insegnano e pregano nelle congregazioni, riempiono numerose posizioni di dirigenza e di servizio, partecipano ai consigli del sacerdozio a livello locale e generale e servono formali missioni di proselitismo in giro per il mondo.
In queste ed altre maniere, le donne esercitano l’autorità del sacerdozio nonostante pensino di non essere state ordinate all’ufficio del sacerdozio.
Questo articolo è stato pubblicato su ldsliving.com
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