Se avete mai visto il film “L’altro lato del paradiso” (se non l’avete fatto correte a vederlo!), vi ricorderete di Kolipoki. Kolipoki in realtà si chiama John H. Grober, e il film racconta proprio la storia della straordinaria missione che svolse nelle isole Tonga negli anni ‘50.

Nel 1984, l’Anziano Groberg (ormai autorità generale emerita) ha condiviso con gli studenti della Brigham Young University un discorso sulla speranza, intitolato “Cè sempre speranza”

Questo articolo contiene alcuni estratti del suo discorso.

Anziano Groberg comincia ponendosi delle domande: Cosa è la speranza? Perché dovremmo avere speranza? In che cosa dovremmo sperare? Quali sono i segni dell’avere speranza? Come accresciamo la nostra speranza?

Cos’è la speranza?

Innanzitutto, qual è la definizione di speranza?

Nella guida alle scritture la speranza viene definita come:

La fiduciosa aspettativa e desiderio delle benedizioni promesse ai giusti. Le Scritture spesso parlano di speranza come anticipazione della vita eterna mediante la fede in Gesù Cristo.

Quindi la speranza non è un auspicio probabilistico su qualcosa che non sappiamo se accadrà, ma un’aspettativa ottimistica su qualcosa di certo.

Nel suo discorso anziano Groberg dice:

C’è sempre speranza. Per quanto le cose appaiano desolanti, per quanto sembriamo perseguitati dai problemi, per quanto subiamo rovesci e battute d’arresto, c’è sempre speranza. La speranza è ciò che ci fa andare avanti.

[…]

La speranza, in una parola, è il Salvatore. La speranza è quella parte della divinità insita in noi che ci lega al Salvatore. Non lasciate che questo filo venga tagliato. Per quanto tenue o sottile possa essere, c’è sempre speranza.

Perché dobbiamo avere speranza?

La speranza non riguarda soltanto le benedizioni dell’eternità, ma ci aiuta a sopportare le prove quotidiane della vita. Colui che spera ha la certezza che non dovrà mai affrontare da solo le proprie difficoltà ma che avrà l’aiuto e la guida costanti del Padre Celeste. 

Anche nei momenti di disperazione, quando non vediamo una soluzione e il futuro ci appare buio possiamo affidare i nostri problemi alle Sue mani sicure e stare tranquilli che, in un modo o nell’altro, tutto si risolverà per il meglio, nei Suoi modi e nei Suoi tempi.

Perché dobbiamo avere speranza?

Nelle parole di Nefi:

Possiamo “spinger[ci] innanzi con costanza in Cristo, avendo un perfetto fulgore di speranza e amore verso Dio e verso tutti gli uomini.

Pertanto, se vi spingerete innanzi nutrendovi abbondantemente della parola di Cristo, e persevererete fino alla fine, ecco, così dice il Padre: Avrete la vita eterna” (2 Nefi 31:20).

Anziano Groberg aggiunge:

Perché continuiamo a sperare? Si dice che “la speranza è eterna”, ed è un bene che sia così, perché ci dà qualcosa per cui vivere, per cui lottare, per cui sperare.

Ma perché? Perché la speranza è eterna? Perché continuiamo a sperare dopo tante sconfitte? Semplicemente perché Dio è eterno e Dio è speranza (oltre che amore – e possono essere la stessa cosa) e noi siamo suoi figli.

Pertanto, poiché egli è l’incarnazione della speranza e ha una pienezza di speranza, c’è qualcosa di profondo in ognuno di noi che non possiamo negare, perché fa parte dell’essenza stessa di noi stessi ed è ciò che tutti, nella mortalità, speriamo.

Una persona senza speranza è come una persona senza cuore: non c’è nulla che la faccia andare avanti. Come il cuore dà vita al corpo, così sembra che la speranza sia un’influenza vivificante per lo spirito, che è il nostro vero io. 

 […]

Il grado di “splendore” (o la forza) di questa speranza che è in tutti noi è direttamente proporzionale alla nostra fede in Dio e in particolare alla nostra fede (fede, amore, speranza, ecc.) in Gesù Cristo.

In che cosa dovremmo sperare?

Ma se sperare non significa augurarci che qualcosa al di fuori del nostro controllo accada nella nostra vita, in cosa dobbiamo sperare? 

Come già menzionato, la speranza è una fiducia ferma e costante che il Signore adempirà le sue promesse. Soprattutto significa avere fiducia nel Salvatore e nel potere di liberazione del Suo sacrificio espiatorio. 

Quali sono i segni dell’avere speranza?Abbiamo la calma rassicurazione che se compiamo “opere di rettitudine ricever[emo] la [nostra] ricompensa, sì, pace in questo mondo e vita eterna nel mondo a venire” (DeA 59:23). Il profeta Moroni insegnò:

“Chiunque crede in Dio potrà con sicurezza sperare in un mondo migliore, sì, anzi, un posto alla destra di Dio; la quale speranza viene dalla fede e dà un’ancora alle anime degli uomini, che li renderà sicuri e perseveranti, sempre abbondanti in buone opere, essendo condotti a glorificare Dio” (Ether 12:4).

Anziano Groberg dice al riguardo:

In definitiva, tutti noi speriamo nel più grande dei doni: l’immortalità e la vita eterna. Infatti, affinché questa speranza possa condurci alla salvezza, tale speranza deve trascendere questa sfera mortale.

[…]

Voi genitori di bambini ostinati e ribelli: Non abbandonateli. Non allontanateli. Non sono completamente perduti.

Il Pastore troverà le sue pecore. Erano sue prima ancora di essere vostre, molto prima che le affidasse alle vostre cure; e voi non potete neanche iniziare ad amarle come le ama lui.

Il nostro Padre Celeste è molto più misericordioso, infinitamente più caritatevole, anche del migliore dei suoi servitori, e il Vangelo eterno ha un potere di salvezza più grande di quello che le nostre ristrette menti mortali possono comprendere.

[…]

Una delle armi definitive di Satana (se non quella definitiva) è rimuovere la speranza dalla vostra vita. Cerca di convincervi che non potete farcela, che non c’è speranza.

Così, se riesce a rimuovere la speranza, rimuove anche Cristo dalla vostra vita, perché Cristo è speranza. Satana non può mai realizzare pienamente questo obiettivo, almeno non in questo caso, perché si tratta di una menzogna.

C’è speranza in tutti noi. C’è sempre speranza.

La  speranza si manifesta nella sicurezza, nell’ottimismo, nell’entusiasmo e nella perseveranza paziente. Quando abbiamo speranza elaboriamo le prove e le difficoltà con fiducia e ottimismo, non ci lasciamo andare alla disperazione o allo scoraggiamento.

Anziano Grober ha insegnato:

Così come lo scoraggiamento e la depressione si nutrono di loro stessi (riuscite a sentire Satana che vi dice:

“Non ce la puoi fare, non sei buono a niente, non ce la farai mai”? – a volte lo dice direttamente al vostro cuore, altre volte si serve di altre persone), così la speranza si rigenera da sola.

Non sentite anche voi il Salvatore che dice: “Puoi farcela, puoi farcela, hai un valore. Ho dato la mia vita per te. Ti amo. Ti ho riscattato. Ho pagato per te perché so che puoi farcela. Puoi tornare a casa. Fidati di me. Seguimi”. 

[…]

Sento dire da alcuni: “Il Vangelo è troppo restrittivo”, ma dobbiamo guardare l’altro lato. In realtà non è affatto restrittivo. È un dono di speranza.

Ci dà un modello da seguire per ottenere la speranza. C’è speranza, ed è questo il senso della Chiesa. È questo il senso del Salvatore. È venuto per darci speranza.

Certo, dobbiamo cambiare, e possiamo farlo. Quando diciamo che non possiamo cambiare – che siamo così e basta – ci troviamo alla sinistra e dobbiamo spostarci a destra, dove c’è luce e speranza.

“Posso cambiare; c’è sempre speranza” è il messaggio del vero Vangelo di Gesù Cristo. C’è sempre speranza per tutti noi. Possiamo scegliere, migliorare e diventare come Lui.

Come accresciamo la speranza?

La nostra speranza aumenta esattamente come tutte le altre qualità cristiane, quando facciamo tutto quello che il Padre celeste ci chiede di fare giornalmente: sforzarsi di vivere il vangelo (che ci permette di avere lo Spirito Santo), obbedire ai comandamenti, pregare, leggere le scritture, pentirci.

La nostra epoca non è diversa: c’è sempre speranza

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Un altro segno dell’avere speranza è mostrarla nei confronti degli altri. Non siamo affrettati nel giudizio e offriamo incoraggiamento a coloro che ne hanno bisogno. Anziano Groberg ha insegnato qualcosa di simile:

Essere premurosi e gentili nel giudizio è un attributo cristiano.

[…]

Ora, come in tutte le cose, per ricevere qualcosa di buono dobbiamo offrirlo. Forse il motivo per cui non abbiamo più speranza è che non ne diamo abbastanza agli altri. Se vogliamo più speranza, diamo più speranza agli altri, offriamo più incoraggiamento.

Gli elementi chiave sono il pentimento, la remissione dei peccati, la mitezza, l’umiltà di cuore, l’amore di Dio e di tutti gli uomini, il nutrirsi delle parole di Cristo, lo studio delle Scritture, la preghiera, il perseverare fino alla fine: tutto il contrario di alcune formule di successo del mondo.

Per quanto ne so, se non si ha speranza, o non si ha lo Spirito Santo o non lo si ascolta, perché è scritto chiaramente: “Il Consolatore riempie di speranza e di amore perfetto”.

Ma come ogni altra cosa buona, non è facile, non arriva senza sforzo. Satana cercherà di diminuire la vostra speranza o di allontanarla del tutto, se ci riesce. Il Salvatore vi aiuterà ad aumentare la speranza.

[…]

Allora, se c’è sempre speranza, e io, o noi, o chiunque di noi non ha molta speranza, come possiamo fare per ottenere più speranza? Questo è ciò che vogliamo davvero sapere.

Si prega, si chiede, si ascoltano i propri dirigenti, li si segue, ci si pente e, secondo le Scritture, si diventa miti e umili di cuore, si servono gli altri, si leggono le Scritture.

È interessante questo nutrirsi delle parole di Cristo e leggere le Scritture. Voglio testimoniarvi che non c’è una sola situazione in cui voi, io o chiunque altro possiamo trovarci, la cui soluzione non sia contenuta nelle Scritture.

La speranza si acquisisce (o si scopre) un po’ alla volta. Se le Scritture hanno le risposte, allora leggetele. Uno dei modi migliori è leggere la vita e le opere del Salvatore, le cose che ha fatto.

Se Lui è speranza, allora certamente ciò che ha fatto dovrebbe darci speranza o aiutarci a scoprire la speranza dentro di noi.

[…]

Come vedete, le linee di battaglia sono chiaramente tracciate. Satana e le sue forze (il mondo) faranno di tutto per farvi perdere la speranza, per farvi sentire costantemente giù di morale, sempre scoraggiati, avviliti, ecc.

Conosciamo persone di questo tipo perché a volte noi stessi siamo stati così.

Satana vuole scoraggiarvi, perché sa che scoraggiamento e speranza non possono coesistere. Quindi, se riesce a farvi sentire abbastanza scoraggiati, la speranza sparisce.

Fondamentalmente, coloro che non hanno speranza sono quelli che si appoggiano solo su sé stessi, che non hanno attinto a quel potere che va oltre loro stessi, persino al Salvatore stesso – e oggi nel mondo ce ne sono troppi così.

Si affidano totalmente a sé stessi. Anche se è bene essere autosufficienti, bisogna fare affidamento su sé stessi e sul Salvatore.

La nostra epoca non è diversa: c’è sempre speranza

Anziano Grober cita alcuni episodi dalla vita del Salvatore presi dal Nuovo Testamento, dove Egli dà speranza alle persone guarendole fisicamente e spiritualmente. Dopo aver spiegato gli insegnamenti di queste storie dice:

Potremmo andare avanti all’infinito e fare esempi su esempi, e qualcuno potrebbe dire: “Certo, ma quello è il Salvatore ed è successo 2000 anni fa.

Io sono io e i miei problemi sono miei. Ora vivo nel 1984 e lui non c’è. Non posso toccare l’orlo della sua veste, ecc. nessuno capisce i miei problemi, e i miei problemi sono diversi”.

A tutti questi commenti rispondo semplicemente: “Non è presente – oh, tu dici? Nessuno mi capisce… oh, sei sicuro? I miei problemi sono diversi, davvero?”.

Oh, miei giovani amici, se pensate che siano diversi, voglio assicurarvi che non c’è nulla di più lontano dalla verità. Il tempo è misurato solo per l’uomo, non per Dio.

Per lui la vita è un unico grande “adesso”. Il 1984 non è diverso dal 31 d.C. Avete essenzialmente gli stessi problemi e sentimenti di coloro che vivevano in Palestina due millenni fa.

Il Suo Spirito è altrettanto presente, comprende altrettanto perfettamente, è altrettanto amorevole e gentile e ansioso di aiutare come lo è sempre stato, e i miracoli (se volete chiamarli così – in realtà sono solo il Suo potere manifestato tra gli uomini) oggi sono altrettanto reali ed evidenti come lo sono sempre stati, perché la fede è tra i figli degli uomini. La speranza è tra i figli degli uomini.

Alcuni di voi potrebbero metterlo in dubbio. Non fatelo. È vero.

Cari giovani amici, potrebbe esistere un miracolo più grande in qualsiasi epoca? Gli ingredienti essenziali non sono forse tutti uguali? Voi pensate di essere così diversi. Pensate che i vostri problemi sfuggano alla soluzione.

Pensate che il Salvatore, le sue opere e il suo amore appartengano a un tempo e a un luogo diversi? No, sono qui ora.

Sono stati e saranno sempre a disposizione di tutti gli uomini e le donne ovunque, indipendentemente dalla complessità, dalla gravità, dalla terribilità, dalla durata o dalla presunta profondità del problema.

C’è sempre speranza. In Cristo che vive, ama e opera miracoli ora, c’è sempre speranza. Ascoltate ancora e ancora e ancora. C’è sempre speranza – ora, oggi – c’è sempre speranza. C’è sempre speranza. Egli vive. Ama. Salva. In lui c’è sempre speranza.

Questo articolo è stato tratto da There is Always Hope. Questo articolo è stato scritto e adattato da Ginevra Palumbo.

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