Chi mi conosce sa che sono una persona sempre in cerca di nuovi stimoli, di avventure, di emozioni, che ha sempre bisogno di muoversi e fare cose, ma in questo articolo, paradossalmente, parlerò di come la noia possa trasformarsi in creatività.
Costretti ad annoiarsi
Ho avuto modo di rifletterci su l’estate scorsa, quando, dopo aver trascorso già 3 mesi in casa per via della quarantena, ho contratto un virus che mi ha costretto a rimanere in casa per un altro mese e mezzo.
Quindi, provate ad immaginare, quasi tutta l’estate in casa e a letto. Ovviamente, insieme a me sono stati costretti a rimanere a casa i miei figli. Potete già sentire nelle vostre orecchie le loro – comprensibili – lamentele:
“Mamma, perché non usciamo? Mi sto annoiando”, “Mamma, cosa facciamo?” Alle quali rispondevo: “Pazienza, dobbiamo stare a casa”.
Ovviamente siamo tutti sopravvissuti, ma non è stato esattamente qualcosa che definirei piacevole.
La verità è che a nessuno – credo – piace annoiarsi. Ma sembra quasi di essere entrati nell’era della “Noiafobia”, la paura di annoiarsi, dove la noia è un crimine e la monotonia un peccato.
La maggior parte dei bambini e dei ragazzi oggi possiede almeno un dispositivo elettronico che li tiene occupati tra le lezioni di nuoto, di danza e delle altre 15 attività settimanali in cui sono impegnati.
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Lo stesso vale per gli adulti: dispositivi elettronici sui mezzi per andare a lavoro, in pausa pranzo, in bagno.
Non molto tempo fa, mentre mi trovavo in una sala d’attesa per una visita medica, mi sono resa conto di aver lasciato il mio cellulare in macchina e non avevo idea di come passare il tempo.
Non c’era niente da leggere (fatta eccezione per degli opuscoli professionali non molto interessanti…), nessun gioco da fare, nessun giornale con le notizie.
Ci ho messo un po’, ma alla fine sono rimasta seduta lì, da sola con i miei pensieri, e la verità è che ho riflettuto su cose a cui non avrei pensato se avessi avuto Facebook o Instagram a portata di mano.
Mi sono ricordata che è facile confondere l’essere impegnati con l’essere produttivi.
Un’opportunità per dare sfogo alla fantasia
Sono cresciuta negli anni ’90, in un mondo più semplice e meno frenetico, quando uscire in strada fino al tramonto era la normalità, i ragazzi si ritrovavano dopo scuola e in qualche modo si accendeva la creatività.
Ricordo i giochi di ruolo, in cui impersonavo un personaggio de “I cavalieri dello zodiaco” o di “Mila e Shiro”.
Organizzavamo tornei di pallavolo con i palloncini nel corridoio di casa, inventavamo coreografie di danza e trasformavamo nella nostra mente un torrente che gocciola in una cascata.
È ancora abbastanza facile per i miei figli trasformare la noia in creatività, soprattutto se ci sono altri bambini, ma è invece più difficile da fare nella nostra vita quotidiana quando ci sentiamo tutti così lontani e tutto segue un’agenda e una routine.
La maggior parte delle famiglie oggi ha un lettore DVD in macchina, che va benissimo. Ma ricordo quei viaggi con la mia famiglia per andare in Calabria che sembravano infiniti.
La nostra auto, forse, aveva la radio, ma nulla di più.
Ma in quelle 4 ore di “noia” inventavamo tantissimi giochi: ci sfidavamo a chi vedeva per primo qualcosa di verde fuori dal finestrino, fingevamo di essere in una gara di Mario Kart e io leggevo tutti i cartelli in autostrada… al contrario. Trasformavamo la noia in qualcosa di divertente.
Il lato positivo della noia
Il punto è questo. A volte capita di passare dei momenti di noia più o meno lunghi, che però potremmo scoprire essere più interessanti di quanto crediamo: abbiamo solo bisogno di tempo per riprendere confidenza con i nostri pensieri.
Smettiamo di vedere la noia come un nemico. Accogliamo la noia, impariamo a sfruttarla e trasformarla.
A chi non è capitato, magari durante le riunioni in Chiesa, soprattutto quando duravano 3 ore la domenica mattina, di esercitarsi a trasformare alcuni momenti di noia in un diversivo, almeno nella nostra mente, di immaginare cose, situazioni?
Quello che sto dicendo è che la noia può essere la porta verso la creatività. Verso la riflessione.
E voi cosa fate per combattere la noia? Come la accogliete? Condividete con noi le vostre esperienze.
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