Nei giorni scorsi, ha fatto scalpore la notizia del ritrovamento di un dagherrotipo che si presume possa raffigurare il vero volto di Joseph Smith, primo profeta della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

La scoperta, fatta da uno dei discendenti del profeta, è stata annunciata giovedì 21 luglio dalla John Whitmer Historical Association.

Ma si tratta realmente di Joseph?

La scoperta del dagherrotipo e il presunto volto di Joseph Smith

Daniel Larsen, pronipote di Joseph Smith e Santo degli Ultimi Giorni, ereditò alcuni cimeli di famiglia da sua madre, Lois Smith Larsen, prima della morte di questa nel 1992.

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Church History Library

La collezione includeva due orologi da taschino, tra cui uno con le iniziali di Joseph Smith III incise sulla parte anteriore. Il secondo orologio presentava l’incisione di alcuni edifici lungo la riva di un lago.

Nel ‘92 Larsen non riuscì ad aprire quest’ultimo perché a quanto pare il meccanismo di sgancio era piegato. L’orologio venne messo da parte e rimase dimenticato per i successivi 28 anni.

Nel 2020, Larsen ritrovò “l’orologio” e questa volta riuscì ad aprirlo. All’interno trovò l’immagine di un uomo dai tratti familiari e che presentava una certa somiglianza con il suo antenato, Joseph Smith.

Larsen ha dichiarato:

“Secondo me, non c’è alcun dubbio che si tratti di Joseph. L’ho guardato e riguardato e ho visto quegli occhi. Ho detto a mia moglie di venire a vederlo. L’abbiamo guardato e… quasi contemporaneamente abbiamo detto: ‘Questa è una foto di Joseph Smith'”.

Secondo Larsen infatti, non si tratterebbe di un orologio da taschino ma bensì di un medaglione, un esemplare di gioielleria dagherriana che quando è chiuso ha l’aspetto di un orologio da taschino.

Dopo questa scoperta, Larsen ha inviato una foto del dagherrotipo via e-mail a Lachlan Mackay, suo nipote e membro del Consiglio dei Dodici Apostoli della Comunità di Cristo, che supervisiona il sito storico di Joseph Smith a Nauvoo, Illinois.

La Comunità di Cristo, precedentemente conosciuta come Chiesa Riformata di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, è la seconda più grande organizzazione religiosa che fa risalire le proprie origini alle rivelazioni di Joseph Smith.

MacKay ha detto: 

“Quando l’ho guardata per la prima volta, la mia impressione iniziale è stata: ‘Non è Joseph’. La versione che ha inviato era un po’ inclinata, ma mi sembrava valesse la pena di approfondire la questione”.

Due anni di analisi e ricerca

In questi ultimi due anni, Mackay ha collaborato con Ronald Romig, che da 30 anni si occupa di esaminare tutto il materiale visivo relativo alla famiglia Smith, per studiare l’immagine, il manufatto e la sua autenticità.

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Sono stati usati molti metodi e tecniche di analisi tra cui il software di riconoscimento facciale, che ha messo a confronto il dagherrotipo con il ritratto a olio del volto di Joseph Smith del 1842, attribuito all’artista David Rogers, e con il calco della maschera mortuaria del profeta realizzato subito dopo il martirio, oltre ad approfondite ricerche storiche.

“Sono sempre più convinto che si tratti proprio di Joseph”, ha detto Mackay. “Mi sembra che corrisponda. È coerente con il ritratto. A prima vista, l’impressione generale è in qualche modo diversa, ma i singoli tratti sono davvero molto simili.

Ed è coerente con la maschera mortuaria. Sarebbe utile avere molte altre foto con cui confrontarla. Ovviamente non ne abbiamo”.

Vi sono altri tratti della fisionomia del viso raffigurato nel dagherrotipo che secondo Mackay coincidono con quelli del dipinto ad olio, come la parte destra della bocca, la palpebra sinistra, il cipiglio o la profonda ruga vicina al sopracciglio sinistro.

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Dopo due anni di ricerca intensa – che ha descritto come una “super esperienza” – Larsen non ha alcun dubbio che l’uomo nell’immagine sia il primo profeta dei Santi degli Ultimi Giorni.

“Sappiamo solo che si tratta di lui”, ha detto.

“Sappiamo che era il momento giusto per fare venire fuori [il dagherrotipo] e, insieme a mia moglie, credo fermamente che anche Joseph Smith abbia sentito che fosse il momento di farlo venire fuori. Quindi sì, so che è lui”.

La posizione della Chiesa al riguardo

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi GiorniSulla faccenda, La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha dichiarato quanto segue:

“Di tanto in tanto, potenziali donatori portano alla Biblioteca di storia della Chiesa manufatti da esaminare, tra cui presunte fotografie del profeta Joseph Smith. Tali manufatti sono, ovviamente, di grande interesse per la Chiesa”. 

Sebbene non sia stato menzionato specificamente nell’articolo, gli storici della Chiesa, gli archivisti e gli esperti di manufatti hanno avuto l’opportunità di analizzare il medaglione e la foto e di esaminare le loro scoperte prima della pubblicazione.

“Concordiamo sul fatto che il dagherrotipo e il medaglione siano stati creati con materiali e metodi adeguati agli anni Quaranta del XIX secolo.

Tuttavia, poiché non si sa nulla di preciso sulla storia del medaglione antecedente al 1992, non possiamo trarre conclusioni su chi sia raffigurato nel dagherrotipo.

Ci rallegriamo della recente pubblicazione dell’immagine e ci auguriamo che essa possa portare alla scoperta di ulteriori informazioni utili a determinarne l’autenticità”.

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Questo articolo è stato originariamente scritto da Trent Toone ed è stato pubblicato su ldsliving.com, intitolato Joseph Smith’s descendant believes he’s found the first photograph of the Prophet. Italiano ©2020 LDS Living, A Division of Deseret Book Company | English ©2022 LDS Living, A Division of Deseret Book Company