Non appena il gruppo di fratelli e sorelle cantò: “Consider the lilies of the field” (Guardate i gigli dei campi) come numero musicale speciale, iniziai a commuovermi perché sentivo che poteva davvero applicarsi al mio discorso sul sentire l’amore di Dio.
Era stato scelto un altro inno ed avevano già iniziato a praticarlo quando, all’inizio della settimana, il Presidente Harward ricevette l’impressione di cambiarlo, sostituendolo con Consider the lilies.
Si dà il caso che il pianista avesse imparato e suonato quella canzone per un altro evento un paio di mesi prima ed ogni membro del coro avesse già cantato questa versione in passato.
Fu un cambiamento ispirato e può davvero applicarsi al mio discorso. Se Dio può realmente prendersi cura dei fiori e degli uccelli, allora quanto più Egli ama e si prende cura di noi, Suoi figli.
Il tema del mio discorso è sentire l’amore di Dio nelle nostre vite e comprendere che Egli realmente ama ognuno di noi quali Suoi figli letterali di spirito. Non sono in alcun modo capace di trattare ogni aspetto di questo argomento, ma lo Spirito Santo sì.
Egli può riportare ogni cosa alla vostra mente e mostrarvi tutte le cose che dovreste fare per sapere e capire ciò di cui avete bisogno nelle vostre attuali circostanze.
Vorrei iniziare leggendo un paragrafo che è stato condiviso con me da qualcuno del nostro Palo. Non ho idea di chi sia questa persona. Con il suo permesso, questo è ciò che dice nell’email:
“Tristemente, sono ferma a quel primo passo. Ho difficoltà a credere di essere una figlia di Dio che Egli ama.
Cioè, dottrinalmente accetto che Dio sia il Padre dei nostri spiriti e che Egli creò questo piano per i Suoi figli. Guardo i miei nipoti e canto loro l’inno ‘Sono un figlio di Dio’. Spero che sia vero, ma sembra che non riesca ad ottenere una testimonianza di questa verità.
Di recente ho digiunato per sapere se sono una Sua amata figlia. Non ho ricevuto alcuna risposta, alcuna direzione, niente.
I cieli per me sono chiusi, il che rafforza la mia convinzione di essere semplicemente un servitore tra i Gentili nel regno e non una figlia o un membro del Casato d’Israele.
Ho lottato così a lungo per ricevere questa conoscenza ma continuo a sentire di pregare a vuoto. Inizio a chiedermi se ne valga la pena.”
È stata dura leggere queste parole e pensare che ci siano persone che realmente si sentano in questo modo. So che ci sono altre persone che, con diversa intensità, si sentono così.
Prego che qualcosa che dirò stasera possa aiutare qualcuno a vedere e sentire l’amore di Dio nelle proprie vite.
Vedi anche: L’amore di Dio: come amare noi stessi e gli altri nel modo giusto
Un amore incondizionato
Innanzitutto, voglio garantirvi che Dio, il Padre Eterno, e il nostro Salvatore Gesù Cristo realmente amano ognuno di noi, a prescindere da quanto buoni o cattivi pensiamo di essere. Non c’è differenza nel grado di amore che hanno per ognuno di noi.
Nefi disse che “colui che è giusto è favorito da Dio”.
Questo significa che i giusti ricevono più benedizioni perché sono obbedienti ai Suoi comandamenti, ma non significa che se state vivendo in modo altrettanto giusto e non state ricevendo le stesse benedizioni, Egli non vi ami ugualmente e non vi favorisca; potrebbe solo essere più difficile vedere quelle benedizioni per diverse ragioni.
Il Presidente Thomas S. Monson insegnò:
“Il vostro Padre Celeste vi vuole bene; vuole bene a ciascuno di voi. Questo amore non cambia mai. Non è influenzato dal vostro aspetto, dal vostro patrimonio o dalla quantità di denaro che avete in banca.
Non muta sulla base dei vostri talenti o delle vostre capacità. È sempre lì. È a vostra disposizione quando siete tristi o quando siete felici, quando siete scoraggiati o quando sperate qualcosa.
L’amore di Dio è lì per voi, che [pensiate di meritarlo] o meno. È semplicemente sempre lì” (“Non siamo mai soli”, riunione generale della Società di Soccorso di settembre 2013).
Nella seguente citazione di Presidente Nelson, presa da un recente discorso della conferenza, ho sostituito la parola “gioia” con la parola “amore” tutte le volte che compare nel testo.
“L’AMORE che sentiamo ha poco a che fare con le circostanze in cui viviamo ma dipende totalmente da ciò su cui incentriamo la nostra vita.
Quando incentriamo la nostra vita sul piano di salvezza di Dio … e su Gesù Cristo e sul Suo vangelo, possiamo provare AMORE a prescindere da ciò che sta accadendo – o non accadendo – in essa.
L’AMORE scaturisce da Lui e grazie a Lui. Egli è la fonte di tutto l’AMORE. … Per i Santi degli Ultimi Giorni, Gesù Cristo è AMORE!”
Nel Libro di Mormon leggiamo del sogno di Lehi. Tutto in quel sogno ci ricorda di Cristo. Egli è il sentiero, la verga di ferro o la parola di Dio, la fonte di acqua viva, e l’Albero della Vita. Il frutto è l’espiazione.
Durante la conferenza generale di ottobre del 1999, l’anziano Neil A. Maxwell dichiarò:
“L’albero della vita … è l’amore di Dio (vedere 1 Nefi 11:25). L’amore che Dio ha per i Suoi figli è espresso in maniera sublime dal dono di Gesù come nostro Redentore:
«Poiché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito figliuolo» (Giovanni 3:16). Essere partecipi dell’amore di Dio significa essere partecipi dell’espiazione di Gesù e della liberazione e della gioia che essa ci porta.”
Per prima cosa, il modo migliore per sentire maggiormente l’amore di Dio nelle nostre vite è pentirsi e prendere parte al frutto dell’espiazione in modo più costante e sincero, così da poter avere lo Spirito Santo con noi.
Arrivare all’albero e mangiare continuamente del frutto del sacrificio espiatorio di Gesù Cristo.
Vedi anche: Ciò che il Libro di Mormon insegna sull’amore di Dio
In che modo Dio mi ha mostrato il Suo amore
Una dimostrazione dell’amore che Dio ha per me, giunse in un modo in cui non mi aspettavo o desideravo. Nell’aprile del 2012 persi il lavoro che avevo da 12 anni.
All’epoca stavo servendo come vescovo da 4 anni e mezzo. Nella mia mente, quasi tutto sembrava andare storto nella mia carriera. Niente stava andando secondo i piani.
Eravamo ancora al verde e non riuscivamo mai a vedere la fine. Ero triste, arrabbiato, depresso e quasi senza speranza. A rendere le cose più disperate, c’era l’imminente partenza in missione di nostro figlio Sean, che sarebbe partito dopo 2 mesi.
Tornai a casa quel giorno e riversai il mio cuore a Dio per sapere perchè.
Dopo tutto ciò che avevo fatto e che stavo facendo come vescovo per servire gli altri ed essere fedele, perché dovevo essere colpito in quel modo proprio in quel momento?
Per anni, avevo insegnato ai membri del mio rione e ad altre persone che Dio ama tutti i Suoi figli – e lo credevo davvero al 100% – ma, a causa della crescente depressione che stava peggiorando da alcuni anni, e a causa del fatto che niente stava andando bene per me da un punto di vista temporale, proprio come quella sorella, pensai di essere l’eccezione alla regola per qualche motivo.
Dio non mi amava e non sarei mai stato felice. So che buona parte di quei pensieri era dovuta alla depressione, ma lo credevo e sentivo davvero.
Supplicai per ricevere comprensione e poi chiesi a Dio cos’altro voleva che facessi. Mi sentii spinto, in maniera quasi impercettibile, a leggere le scritture.
Pensai di fare una di quelle cose in cui prendi in mano le scritture e le apri in modo casuale per poi trovare i versi che hai bisogno di leggere.
Avrei sentito le Sua braccia attorno a me o mi sarei sentito avvolgere dal calore come accade a molte persone in momenti difficili come quello. Ma non accadde.
Sentii un altro suggerimento di aprire le scritture e leggere da dove avevo lasciato il giorno prima durante la mia lettura quotidiana.
Era il capitolo nel Libro di Mormon in cui Limhi ed il suo popolo continuavano a provare a forzare la mano con il Signore affinché li liberasse dalla schiavitù dei Lamaniti.
Continuavano a chiedere e continuavano a fallire perché provavano a fare tutto a modo loro piuttosto che essere umili e fare le cose alla maniera di Dio, come aveva invece fatto il popolo di Alma.
I fardelli del popolo di Alma vennero resi più leggeri perché il popolo di Alma cercò l’aiuto di Dio e si sottomise con pazienza e fede alla Sua volontà.
Fu in grado di vedere le benedizioni nel mezzo delle prove. Dio dimostrò a questo popolo di amarlo alleggerendo il carico. Egli non lo rimosse, ma lo rese più leggero da sopportare.
Così, invece di trovare pace e conforto, fui rimproverato dal Signore mediante lo Spirito, versetto dopo versetto.
Fu un’esperienza molto umiliante, che il Signore mi rivelasse tutte le cose che avevo sbagliato nel corso degli anni, mettendo allo scoperto il mio orgoglio e la mia mancanza di gratitudine per tutto ciò che aveva già fatto per me:
Egli mi aveva dimostrato il Suo amore per tutto il tempo, ma io non avevo voluto vederlo.
A volte il Signore ci mostra il Suo amore castigandoci, cosicché possiamo divenire più umili e riconoscere più chiaramente la Sua mano nelle nostre vite.
Per anni mi chiesi cos’altro avrei ancora potuto imparare da queste continue prove materiali; nel mio caso si trattò di imparare a riconoscere la Sua mano nella mia vita anche quando le cose stavano andando male.
Fu solo allora, dopo che mi pentii sinceramente per il mio orgoglio e per la mia mancanza di gratitudine, che sentii che tutto si sarebbe sistemato.
Non sentii le Sue braccia amorevoli attorno a me e non ebbi nessun’ altra grande manifestazione fisica, semplicemente sentii molta calma. Questo è quanto dice il Signore in merito all’ usare il castigo per dimostrarci che ci ama:
“In verità, così dice il Signore a voi che io amo, e coloro che amo li castigo pure, affinché i loro peccati siano perdonati, poiché con il castigo io preparo una via per liberarli in ogni cosa dalla tentazione, e io vi ho amati” (DeA 95:1).
Le cose non migliorarono subito dopo. Infatti, dal punto di vista materiale, peggiorarono, ma ora so che avevo bisogno di riconoscere la Sua mano nella mia vita ogni giorno, essere paziente e avere fede.
Ogni giorno seguimmo il consiglio dell’anziano Christofferson di chiedere al Signore di darci “il nostro pane quotidiano”, di benedirci solo con ciò che avevamo bisogno di fare finanziariamente quel giorno per riuscire a pagare le bollette.
A fine giornata, Lo ringraziavamo per averci dato la nostra manna per quel giorno. Egli ci dimostrò che ci amava benedicendoci con ciò di cui avevamo bisogno un giorno alla volta.
Vedi anche: Dio è “ingiusto” – ed ecco perché questo non mi spaventa
L’amore di Dio tramite le altre persone
Un altro modo in cui Dio ci dimostra di amarci è attraverso le altre persone. Condivido con voi questo esempio con il permesso della famiglia Burbank.
Nel luglio del 2017, un giovane uomo del nostro rione, Colton Burbank, morì durante la notte, all’età di 20 anni, a causa di una crisi.
Lui era molto vicino a sua madre, Karen. Lei era assolutamente devastata. Non ho mai visto nessuno più sconvolto di quanto lo fosse lei in quel momento. Come sarebbe potuta andare avanti senza il suo Colton?
Nei mesi a seguire, ella si sforzò di stare meglio. Voleva davvero sentirlo vicino a lei di nuovo. Aveva sentito altre persone, sia membri della famiglia che amici, dire di aver percepito la sua presenza.
Lei era sua madre. Perché il Signore non le faceva provare quelle stesse sensazioni?
Perché sembrava che il Signore la stesse privando di tutto ciò, a lei, la persona a cui lui era stato più vicino in vita? Il Signore non la amava tanto quanto gli altri?
Una domenica, durante la Società di Soccorso, mia moglie Leslie vide che Karen era più triste del solito e si andò a sedere vicino a lei. Si vedeva che era molto arrabbiata e le chiese se volesse uscire in corridoio, e così fecero.
Karen non riusciva a smettere di piangere. Mentre parlavano, quattro diversi fratelli del rione passarono lì vicino, la videro piangere e si sentirono spinti a fermarsi per darle un abbraccio, proprio come avrebbe fatto suo figlio Colton.
La quarta persona che l’abbracciò fu il vescovo Buckingham. Decisero di andare nel suo ufficio per parlare. Il vescovo, sua moglie e Leslie vennero a chiamarmi nel mio ufficio per impartire una benedizione a Karen.
Mentre parlavamo, lei ci spiegò come tutti sembravano aver ricevuto una testimonianza di Colton dall’altra parte del velo meno che lei, e come sentì che Dio non la amasse.
In quel momento, divenne improvvisamente chiaro per me che il Signore le stava dimostrando ripetutamente quanto la amasse mostrandole quando Colton fosse coinvolto nella vita di tutte quelle altre persone.
Colton era ancora Colton dall’altra parte del velo. Tutte quelle esperienze erano un’evidenza dell’amore di Dio. E appena 15 minuti prima nel corridoio, quattro uomini avevano dato ascolto al suggerimento di darle un abbraccio, proprio come avrebbe fatto Colton!
Quei quattro abbracci in particolare furono una diretta manifestazione del fatto che Dio le stesse dimostrando di essere consapevole dei suoi bisogni e di amarla.
Mentre le spiegavo questa impressione, potei vedere la luce accendersi nella sua mente e come fosse in grado di vedere più chiaramente in che modo Dio le stesse manifestando il Suo amore.
Un anno dopo il funerale di Colton, nel luglio del 2018, fu diagnosticato a Karen un cancro al fegato ed ella venne a mancare qualche mese dopo, nel febbraio del 2019. È stata benedetta nel tornare a vivere con il suo Colton.
La maggior parte del tempo il Signore ci dimostra il Suo amore tramite il rapporto che abbiamo con altre persone nella nostra vita.
A volte, potremmo essere così emotivamente coinvolti, potremmo volere qualcosa così tanto, da non riuscire a vederlo e c’è bisogno di un’altra persona che ci mostri quanto Dio ci stia già dimostrando di amarci.
L’amore di Dio e i frutti dello Spirito
In Galati 5 leggiamo che “il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza.”
Aggiungerei anche: sentimenti di incoraggiamento, conforto, amore verso gli altri, ispirazione, risposta alle preghiere, intuizione o comprensione mentre si ascolta un discorso o una lezione, preghiera, lettura delle scritture e così via.
Ogni volta che riceviamo un qualsiasi frutto dello Spirito è Dio che si manifesta, dimostrandoci il Suo amore per noi. Qualcuno vuole separare il sentire l’amore di Dio dai frutti dello Spirito.
Non possiamo farlo. Quei frutti sono esattamente il modo in cui il Padre Celeste ci dimostra il Suo amore.
Dio sta provando a far sì che tutti i Suoi figli possano tornare alla Sua presenza e sta facendo tutto il possibile per fare in modo che accada, per purificarci e perfezionarci.
Egli potrebbe farlo mediante grandi esperienze spirituali ma, la maggior parte delle volte, avviene mediante le prove, le avversità, altre persone, e piccole e semplici manifestazioni dei frutti dello Spirito, e sì, a volte anche mediante il castigo.
Il Presidente Henry B. Eyring, durante la conferenza generale dell’ottobre 2007, diede un incredibile discorso sul ricordare, o aiutarci a vedere, la mano di Dio nella nostra vita.
Ecco un estratto di quel discorso.
“Per anni ogni giorno ho scritto qualche riga. Non ho mai saltato un giorno, a prescindere da quanto fossi stanco o dall’ora in cui dovessi alzarmi. Prima di scrivere, mi ponevo la domanda:
«Oggi ho visto la mano di Dio tesa verso i nostri figli o verso la nostra famiglia?» Scrivendo queste cose, iniziò ad accadere qualcosa: mi fermavo a pensare, così scorgevo l’evidenza di ciò che Iddio aveva fatto per noi, ma che non avevo riconosciuto nei momenti frenetici della giornata.
Visto che questo accadeva, e accadeva spesso, mi resi conto che cercare di ricordare aveva permesso a Dio di mostrarmi quello che Egli aveva fatto.
Nel cuore iniziò a svilupparsi più di una semplice gratitudine: crebbe la testimonianza; divenni sempre più certo che il nostro Padre celeste ascolta e risponde alle preghiere; provai maggiore gratitudine per l’intenerimento e la purificazione portati dall’espiazione del Salvatore Gesù Cristo; aumentò la mia fiducia che lo Spirito Santo può rammentarci tutte le cose, persino quelle che non notiamo o a cui non prestiamo attenzione quando avvengono.
Vedi anche: Il sogno di Lehi: vivere il Vangelo in modo scrupoloso
Ciò che intendo fare è spronarvi a trovare un modo per riconoscere e ricordare la bontà divina. …
«Le benedizioni che il Signor ti diè ti dimostreranno ciò ch’Ei fa per te». …
Avere la compagnia dello Spirito Santo è la chiave per ricordare, che porta e mantiene la testimonianza. È lo Spirito Santo che ci aiuta a vedere quello che l’Eterno ha fatto per noi. È lo Spirito Santo che può aiutare coloro che serviamo a vedere che cosa Dio ha fatto per loro.
… Tutti abbiamo fatto esperienze spirituali che potremmo non aver riconosciuto.
… Attesto che Egli ci ama e ci aiuta, più di quanto la maggior parte di noi abbia ancora capito. So che è vero e ciò mi dà la gioia di ricordarLo”.
Dio Padre è davvero dalla nostra parte ed è strettamente coinvolto nelle nostre vite quotidiane. Se faremo tutto ciò che possiamo per ricevere la compagnia costante dello Spirito Santo, Egli ci manifesterà in che modo è presente nelle nostre vite.
Potreste aver bisogno di pregare e chiederGli di mostrarvi in che modo vi parla, in che modo vi manifesta il Suo amore, perché potrebbe essere diverso da come lo fa con qualcun altro.
Lo Spirito Santo porterà ogni cosa alla nostra memoria e ci mostrerà tutte le cose che dobbiamo fare. Se davvero vogliamo sentire il Suo amore, solitamente dobbiamo prima imparare a vederlo.
Mi rendo conto che molti di voi soffrono di depressione, ansia ed altri disturbi mentali che vi portano ad avere difficoltà nel sentire lo Spirito, e ancor di più l’amore di Dio.
Lo so perché ci sono passato e ci combatto ancora ogni giorno. Ci sono delle volte in cui, anche se state facendo tutto bene, non importa quanto vi sforziate, semplicemente non riuscite a sentire quello spirito o quell’amore.
Se questo è il caso, potrebbe essere d’aiuto avere un amico fidato o un membro della famiglia che vi mostri e vi aiuti a scrivere quelle manifestazioni d’amore. Potreste avere sempre difficoltà, come le ho io, e forse questo periodo durerà a lungo ma, alla fine, ne sarà valsa la pena.
Come insegnò l’anziano Holland:
“Alcune benedizioni vengono presto, alcune tardi, alcune arriveranno solo quando saremo in cielo; ma per coloro che abbracciano il vangelo di Gesù Cristo vengono senz’altro” (Conferenza generale, ottobre 1999).
So che Dio, il Padre Eterno, e Suo FIglio, Gesù Cristo, vivono e ci amano in modo totale e perfetto.
So che sono strettamente coinvolti nelle nostre vite quotidiane e, se viviamo in modo tale da essere degni di avere la compagnia dello Spirito Santo, ci dimostreranno, per mezzo di esso, come ci amano ogni giorno.
L’Amore di Dio: imparare a sentirlo e riconoscerlo nelle nostre vite è tratto da una Conferenza di Palo negli USA il 9 febbraio 2020 ed è stato tradotto da Sara Mondelli.
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