In 1 Corinzi 12:10, ci viene insegnato che uno dei doni spirituali che Dio dà ad alcune persone è il dono della profezia.
I doni spirituali vengono dati al fine di svolgere l’opera di Dio e benedire gli altri, ma non possono essere usati per il profitto personale.
Questi doni li ricevono coloro che sono degni e obbediscono ai comandamenti di Dio per mezzo dello Spirito Santo.
La differenza tra ufficio profetico e dono della profezia
Nonostante La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sia guidata da un profeta, il dono della profezia di cui si parla in questo articolo non si riferisce al profeta.
L’ufficio di profeta è detenuto dal presidente della Chiesa. Soltanto una persona detiene quell’ufficio, ma molte persone possono avere il dono della profezia.
Il dono spirituale della profezia è un’altra cosa. Come leggiamo in Apocalisse:
“La testimonianza di Gesù è lo spirito di profezia” (Apocalisse 19:10).
Il profeta Joseph Smith si è basato su questa profezia quando ha insegnato che “ogni uomo che possiede una testimonianza di Gesù” è un profeta. Similmente, l’apostolo Paolo afferma che:
“Chi profetizza… parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione” (1 Corinzi 14:3).
Quindi, inteso come qualcuno che detiene il dono spirituale della profezia, un profeta è una persona che porta testimonianza di Gesù Cristo, insegna la parola di Dio ed esorta il popolo di Dio.
In senso scritturale, “profetizzare” vuol dire molto di più che predirre il futuro.
Le scritture spesso usano la parola profeta e i suoi derivati nel senso più ampio di “qualcuno che insegna e testimonia di Dio”.
Quando al profeta Mosè venne chiesto di vietare di profetizzare a due uomini che stavano profetizzando nel campo, egli si rifiutò, esprimendo il desiderio che “fossero pur tutti profeti nel popolo dell’Eterno” (Numeri 11: 26;29).
L’apostolo Paolo ha insegnato che i Cristiani dovrebbero “ricercare i doni spirituali, e principalmente il dono della profezia” (1 Corinzi 14:1).
Il Libro di Mormon descrive diverse occasioni in cui vi sono più profeti contemporaneamente (vedere 1 Nefi 1:4; Parole di Mormon 1:16-18).
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Ai nostri giorni, l’Anziano Joseph Fielding Smith ha dichiarato che “tutti i membri della Chiesa dovrebbero ricercare, per la propria guida, il dono della profezia, che è lo spirito attraverso cui la parola di Dio è compresa e il Suo scopo è reso noto.”
È importante per noi comprendere la differenza tra “un” profeta, che ha il dono spirituale della profezia, e “il” Profeta, che possiede l’ufficio profetico.
Pertanto, il dono della profezia ha lo scopo di aiutarci ad ottenere una testimonianza di Gesù Cristo e condividere questa testimonianza con gli altri.
Ci aiuta a comprendere gli insegnamenti di Dio e ad applicarli nella nostra vita, e al contempo aiutare gli altri a fare lo stesso.
In cosa consiste il dono della profezia e come si applica?
Ogni persona può ricevere la rivelazione personale per la sua sfera di responsabilità.
Una madre, per esempio, può ricevere rivelazione personale per aiutarla a prendere delle decisioni in merito ai suoi figli e alla sua famiglia, ma non per la famiglia dei suoi vicini, a meno che non abbia delle responsabilità specifiche legate a loro.
Il vescovo (simile ad un pastore laico) può ricevere delle rivelazioni per la propria congregazione, ma non per altre congregazioni. Solo la persona che detiene l’ufficio di profeta può ricevere rivelazione per la Chiesa a livello globale.
L’apostolo Dallin H. Oaks ci ricorda che nell’Antico Testamento Miriam era una profetessa. Ella non deteneva l’ufficio di profeta, il quale apparteneva a Mosè.
Tuttavia, in un’occasione lei e Aronne si dimenticarono di questa distinzione e tentarono di appropriarsi dell’autorità, litigando con il profeta di Dio.
Dio stesso intervenne. Gli ricordò che Mosè era il profeta, non loro, e che avevano il dovere di ascoltare il suo consiglio.
Il ruolo di un Profeta (qualcuno che detiene l’ufficio di profeta) è di comunicare la volontà di Dio per la Chiesa a livello globale, e in quel momento solo Mosè aveva l’autorità per farlo.
Questo ci ricorda che solo Dio ha il potere di scegliere chi detiene l’ufficio di profeta, e che noi dovremmo sempre onorare quell’ufficio.
Coloro che non lo detengono non possono tentare di impossessarsene.
Nella Bibbia, Dio ha dimostrato l’importanza di riconoscere il Profeta e ascoltare i suoi messaggi provenienti da Dio. Coloro che rigettano o ignorano il Profeta hanno sempre subito gravi conseguenze.
Il dono della profezia, per coloro che non detengono l’ufficio di Profeta, è un dono molto speciale.
La capacità di conoscere senza alcun dubbio la divinità di Gesù Cristo ed essere in grado di usare questa conoscenza per condividere con gli altri ciò che si sa è una sacra responsabilità e un onore.
Deve sempre essere usata con saggezza.
Per usare questo dono con saggezza dobbiamo pregare e passare del tempo ad approfondire il nostro rapporto personale con Gesù Cristo.
Se studiamo le scritture, riflettiamo su ciò che leggiamo, preghiamo e passiamo del tempo alla presenza spirituale del Salvatore, possiamo accrescere la nostra testimonianza e passare dal credere al sapere.
Dobbiamo essere sicuri, se siamo benedetti con il dono della profezia, che la nostra testimonianza sia assolutamente corretta al fine di usare il dono della profezia nel miglior modo possibile.
Abbiamo la responsabilità di imparare a rivolgerci a Dio per trovare le informazioni, capire di chi possiamo fidarci per trovare le informazioni e accettare le risposte.
Questo articolo è stato pubblicato su https://ldsblogs.com. Questo articolo è stato tradotto e adattato da Ginevra Palumbo.
Buonasera
Vorrei dare il mio contributo riguardo qs dono:
La Profezia è una unzione divina : la rivelazione soprannaturale di Dio alla sua creatura, che racchiude in sè una missione, un sacro compito divino da svolgere nel tempo, certamente ha una prevalente finalità di guidare il popolo, le masse di fedeli in cammino, una guida spirituale, che conduce verso la salvezza, tutto qs avviene grazie all’azione terapeutica dello Spirito Santo, un dono di straordinaria importanza e dato la sua natura divina è da adoperare con prudenza e discrezione, l’uomo spirituale di ieri ,oggi, e domani oltre a vedere corpi carnali vede anime… ed è lo status di qs anime che rendono”operativo” il carisma ; prendersi cura del prossimo è la sua naturale missione con un esempio metaforico potremmo dire che l’essenza della luce è quella di irradiarsi dove luce non c è.
Nella vita di fede l’amore che cè tra Dio e la sua creatura puó essere naturale e soprannaturale, penso che non sia importante la matrice di qs amore conta solo farlo lievitare e renderlo contagioso x noi cristiani
❤️ mario