Pietre Veggente E Manoscritti: in una conferenza stampa tenutasi Mercoledì, 4 Agosto 2015, presso la Biblioteca Storica della Chiesa, gli storici mormoni hanno presentato, agli organi di informazione, una serie di doni provenienti dalla Chiesa.
Manoscritto stampato del Libro di Mormon
Come parte del progetto sugli scritti di Joseph Smith, il Volume 3, parti 1 e 2, è appena stato stampato. Esso contiene il “Manoscritto della stampa” del Libro di Mormon, la prima versione integrale del libro.
Ogni pagina originale è stata fotografata, a colori.
Su ogni pagina a fronte, nel nuovo volume, il testo è stato riprodotto in stampa, con le correzioni apportate. Vi è anche un’annotazione di chi ha fatto le correzioni e di come le correzioni siano diverse dall’originale.
Ai lettori viene fornita un’immagine a colori del manoscritto originale, con testo e correzioni ristampate.
Le correzioni sono chiaramente evidenziate, per essere viste.
Dopo che Joseph Smith ha perso 116 pagine del manoscritto del Libro di Mormon, affidate a Martin Harris, è diventato molto più attento con la traduzione, mentre la faceva.
La stampa del manoscritto era una copia dell’originale e venne portato alla tipografia (E.B. Grandin), al fine di conservare e proteggere la copia originale. Joseph Smith aveva impegnato i servizi di stretti collaboratori, affinchè fossero scribi nella creazione del “manoscritto della stampante”, tra cui suo fratello Hyrum, Oliver Cowdery e almeno un altro scrivano non identificato.
Quando venne creata la copia, le correzioni furono fatte dal Profeta e dai suoi scribi, al testo originale. Alcune di queste correzioni dovevano rendere il linguaggio più chiaro, per i lettori in generale, rispetto a quello che sarebbe stato il dialetto regionale di Joseph Smith.
La traduzione originale del Libro di Mormon fu sistemata nella pietra angolare della Casa di Nauvoo e l’acqua la danneggiò, in modo serio, e solo il 28% di essa, potè essere salvata.
Royal Skousen lavorò instancabilmente a questi primi manoscritti, in possesso della Comunità di Cristo, per riportarli alla lingua dell’originale, e pubblicò i risultati con il titolo di “Libro di Mormon: il primo testo”.
E’ stato il fratello Nevin che, per primo, fotografò le pagine del manoscritto della stampante.
Uno sguardo alle pietre veggente, usate da Joseph Smith
Queste fotografie includono gli scritti di Joseph Smith, Volume 3, parte 1, è sono state fatte pochi mesi prima della conferenza stampa di Agosto 2015.
Nel 1882 Franklin D. Richards vide questa pietra in possesso di John Taylor e scrisse, nel suo diario, che il sacchetto era stato fatto da Emma Smith.
David Whitmer scrisse che “dopo che la traduzione del Libro di Mormon fu terminata, all’inizio della primavera del 1830, prima del 6 Aprile, Joseph diede le pietre veggente a Oliver Cowdery e a me, come pure tutto il resto che aveva utilizzato, e non usò mai più quella pietra.”
Oliver, che rimase fuori dalla Chiesa per un decennio, prima di essere ribattezzato nel 1848, aveva deciso di andare ad ovest e di unirsi ai santi, nello Utah, ma morì nel 1850, a Richmond, nel Missouri, prima di iniziare il viaggio.
Phineas Young, che aveva contribuito a portare Oliver Cowdery di nuovo nella Chiesa, ricevette le pietre veggente dalla vedova di Oliver, che era la sorella di David Whitmer, Elizabeth Ann Whitmer Cowdery.
Phineas, a sua volta, la diede al fratello Brigham Young. Dopo che Brigham Young morì, una delle sue mogli, Zina D.H. Young, che, in seguito, divenne la terza Presidentessa Generale della Società di Soccorso, entrò in possesso delle pietre veggente color cioccolato e, dopo che ebbe trovato le descrizioni della pietra che Joseph aveva usato per tradurre il Libro di Mormon, la donò alla Chiesa.
Da allora, i successivi dirigenti della Chiesa hanno riconosciuto la proprietà della Chiesa, sulle pietre veggente (citazione dall’articolo dell’Ensign di Ottobre 2015. Articolo al link sottostante).
Questa è la prima volta in cui le immagini delle pietre veggente sono state riprodotte e pubblicate, per farle vedere ai membri della Chiesa.
Queste pietre veggente, una fra le tante che erano state attribuite a Joseph, è stata descritta, una volta, dai suoi collaboratori, come di colore marrone scuro e striata (le pietre che sono state citate negli scritti nefiti, sono state descritte come intagliate e trasparenti e messe in un contenitore). Dopo un pò, tutte le pietre veggente sono state denominate Urim e Thummim (in ebraico “luci e perfezioni”).
Un articolo dell’Ensign, sulla storia della traduzione del Libro di Mormon, scritto sui giornali scolastici, da Joseph Smith
Questo articolo non apparirà nell’Ensign fino ad Ottobre del 2015, ma è già reperibile online! L’articolo, di Richard E. Turley, Jr., Assistente Storico della Chiesa e Archivista, Robin S. Jensen e Mark Ashurst-McGee, del Dipartimento della Storia della Chiesa, spiega accuratamente l’uso che ha fatto Joseph Smith delle pietre del veggente, per la traduzione del Libro di Mormon.
“… Una prova storica dimostra che, oltre alle due pietre del veggente conosciute come “interpreti”, Joseph Smith ha usato almeno un’altra pietra del veggente, nel tradurre il Libro di Mormon, spesso mettendole in un cappello, per bloccarne la luce.
Secondo i contemporanei di Joseph, lo faceva per poter visualizzare meglio le parole sulla pietra. Nel Libro di Mormon, Alma il Giovane da’ le pietre a suo figlio Helaman.
“Preserva questi interpreti” consiglia Alma, riferendosi alle due pietre legate da un arco d’argento. Ma Alma cita anche una profezia che sembra riferirsi ad una sola pietra:
“E il Signore disse: io preparerò al mio servitore Gazelem, una pietra che deve risplendere nelle tenebre e nella luce” (Alma 37:21,23).
Una pagina della traduzione originale del Libro di Mormon. Queste righe sono quello che ora è 1 Nefi 2 e Oliver Cowdery fu lo scriba.
Nell’articolo dell’Ensign, gli studiosi spiegano che Joseph era progredito al punto che egli non aveva bisogno di pietre o interpreti, per la traduzione, e non utilizzava più nulla, quando iniziò la sua traduzione della Bibbia.
Infatti, Moroni aveva già recuperato gli interpreti nefiti. L’articolo spiega, inoltre, varie raffigurazioni artistiche del processo di traduzione, che non possono mostrare l’effettivo utilizzo di una pietra veggente o degli interpreti nefiti.
Un’era di cooperazione intensificata e buoni sentimenti tra la Chiesa SUG e la Comunità di Cristo (Ex Chiesa riorganizzata di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni)
Presenti alla conferenza stampa, vi erano Robin Linkhart della Presidenza dei Settanta della Comunità di Cristo e Lochlan McKay dei Settanta della Comunità di Cristo.
Linkhart serve a Denver e supervisiona il lavoro missionario per la Comunità di Cristo, negli Stati Uniti occidentali, ma ha trascorso molto tempo a Salt Lake City, per il suo coinvolgimento in questo grande progetto.
Allo stesso modo, anche Lochlan McKay è stato strettamente coinvolto.
Ha lodato la crescente cooperazione delle due chiese, dicendo che, spesso, i mormoni e i membri della ‘Chiesa Riorganizzata’ non hanno solo la stessa tradizione, ma anche le stesse famiglie, che si sono divise quando alcuni hanno seguito Brigham Young, ad Ovest, e altri sono rimasti indietro e si sono affiliati ai discendenti di Joseph Smith.
George Schweich, un nipote del primo membro della Chiesa David Whitmer, si trova vicino al manoscritto stampato del Libro di Mormon. Schweich ha ereditato il manoscritto dal nonno e lo ha venduto nel 1903 alla Chiesa Riorganizzata di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (più tardi rinominata Comunità di Cristo), dove è rimasto fino ad oggi. © Immagine per gentile concessione dell’Archivio della Biblioteca della Comunità di Cristo. Tutti i diritti riservati.
La Comunità di Cristo ha avuto molti elogi da parte degli storici della Chiesa SUG, per il modo in cui hanno conservato e tenuto al sicuro il manoscritto e gli altri documenti della stampante e gli oggetti storici, in loro possesso.
Per quanto riguarda il manoscritto, la Chiesa mormone è stata in grado di migliorare ulteriormente la sua durata, con la pulizia effettuata tramite tecnologia avanzata, ricevendo la gratitudine della Comunità di Cristo.
Poiché il progetto dei diari di Joseph Smith va avanti e porterà alla possibile fruizione di 30 volumi, con molti documenti storici e oggetti in possesso della Comunità di Cristo, questo buon rapporto di lavoro continuerà nel futuro.
Anche se il ghiaccio è stato rotto dagli storici di entrambe le chiese, che collaborano da decenni, le associazioni hanno proseguito con una maggiore cooperazione, per quanto riguarda i siti storici sacri alla tradizione di tutti i Santi degli Ultimi Giorni.
I missionari mormoni che hanno servito a Kirtland possono attestare del generoso accesso che è stato concesso ai luoghi sacri in quella zona, da parte della Comunità di Cristo.
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