Alcuni sostengono che Oliver Cowdery falsificò le firme dei testimoni delle tavole d’oro perché non esiste più la copia originale del manoscritto, ma ci sono molti fattori che dimostrano il contrario.
Nutrirsi abbondantemente delle parole di Cristo vuol dire approfittare il più possibile della sua parola, che sia dalle scritture, dalle parole dei profeti moderni e dai nostri fratelli e sorelle in chiesa.
Nefi ci spiega che come gli Israeliti dovettero guardare al serpente di rame per essere guariti così anche noi dobbiamo volgere lo sguardo a Cristo per avere la salvezza.
Una spiegazione di alcune espressioni presenti nei capitoli di Isaia citati in 2 Nefi 12-19 nel Libro di Mormon.
Le preghiere non esaudite non sono segno del fatto che Dio non ci ascolta, ma che ha per noi qualcosa di meglio.
In che modo l’arco rotto di Nefi, un ragazzo vissuto quasi 2500 anni fa, può aiutarci ad...
L’edificio ampio e spazioso che Lehi vide in visione è rilevante ancora oggi, perché rispecchia l’eterno orgoglio del mondo e le sue vane immaginazioni.
L’esperienza di Nefi e delle tavole di bronzo ci insegna che il tempismo del Signore agisce per il nostro bene, anche quando non sembra che sia così.
Il frontespizio del Libro di Mormon ci aiuta a capire qual è lo scopo di questo libro di sacre scritture.
Joseph Smith affermò di aver tradotto il Libro di Mormon da un’antica serie di tavole di metallo color oro. Joseph mostrò queste tavole prima ai tre testimoni ed in seguito ad altri otto testimoni.
Queste persone hanno mentito, sono state ingannate o è possibile che stessero dicendo la verità? Uno di loro si chiamava Martin Harris.
Oliver Cowdery è uno dei tre testimoni del Libro di Mormon. Nonostante si allontanò dalla Chiesa per un periodo, non rinnegò mai la sua testimonianza della visione di un angelo di Dio e delle tavole del Libro di Mormon
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