In 2 Nefi, vengono citati diversi capitoli di Isaia, che possono sembrare poco chiari a chi non ha gli strumenti per comprendere le parole, talvolta complesse, di questo profeta. 

Ecco di seguito 3 approfondimenti su alcuni passaggi.

Il monte della casa del Signore nei capitoli di Isaia

Isaia 2:2 e 2 Nefi 12:2 dicono che il monte della casa del Signore sarà stabilito sulla cima delle montagne. Che cosa significa esattamente?

La montagna è uno dei primi luoghi utilizzati da Dio per comunicare con il suo popolo e  insegnargli le Sue vie: essenzialmente svolgeva la funzione dei templi. 

Ecco alcuni esempi di persone che nelle Scritture hanno comunicato con Dio sulle montagne:

  • Mosè sul Monte Sinai (Esodo 3)
  • Pietro, Giacomo e Giovanni sul monte della Trasfigurazione (2 Pietro 1:16-19; Dottrina e Alleanze 131:5)
  • Il fratello di Jared sul monte Shelem (Ether 3:1)
  • Enoc sul monte Simeone (Mosè 7:2)
  • Nefi su una montagna senza nome (1 Nefi 11:1)

Le esperienze vissute dai profeti sulle cime delle montagne avevano un grande significato. Qui Mosè ricevette la chiamata a liberare Israele.

È su una montagna che Nefi ricevette l’interpretazione del sogno di suo padre e dove il fratello di Giared vide il dito del Signore. 

Ai tempi del Nuovo Testamento, sembra che Pietro, Giacomo e Giovanni ricevettero l’investitura sul Monte della Trasfigurazione.

Mentre si trovavano qui, ricevettero la parola più sicura della profezia quando fu loro rivelato che erano stati suggellati alla vita eterna (2 Pietro 1:16-19; Dottrina e Alleanze 131:5).

Un altro esempio di come le montagne siano come dei templi viene dalla storia più recente della Chiesa.

Il pioniere Addison Pratt perse l’opportunità di ricevere la sua investitura a Nauvoo perché all’epoca stava servendo come missionario nel Pacifico meridionale.

Nel 1849, stava per ripartire per una missione nelle Isole della Società, o Polinesia Francese, ma sia Pratt che i dirigenti della Chiesa volevano che ricevesse questa potente ordinanza prima di partire.

Ensign Peak, ora situato nella contea di Salt Lake, divenne un tempio temporaneo per questo scopo.

 Ensign Peak

Ensign Peak

I verbali dell’evento pubblicati nel libro The Development of LDS Temple Worship 1846-2000 riportano che il 21 luglio 1849 Brigham Young, sei membri del Quorum dei Dodici Apostoli e altre autorità generali si incontrarono in cima alla collina con Pratt alle 6 del mattino.

Young pregò e “consacrò il luogo per lo scopo attuale di dare… a Pratt la sua dotazione, affinché avessimo il potere di erigere uno stendardo che fosse glorificato agli occhi di tutti i suoi osservatori, affinché nessuna cosa empia potesse venire qui, affinché i Tuoi servitori potessero recarvisi per offrire preghiere e ottenere il ministero degli angeli”.

Lo storico della Chiesa B.H. Roberts ha scritto che “l’azione era in armonia con le istruzioni del Profeta [Joseph Smith] a Nauvoo, quando disse che queste ordinanze del tempio, in determinate circostanze, potevano essere ottenute sulla cima di una montagna, come fece Mosè”.

Tuttavia, Devery S. Anderson, redattore di The Development of LDS Temple Worship, ha scritto che l’investitura di Pratt è l’unica documentata avvenuta su Ensign Peak.

Le “figlie di Sion”

Cosa si intende per “Figlie di Sion” in 2 Nefi 13?

L’interpretazione più comune di questi versetti si concentra in genere sulle donne e sulle ragazze e vengono utilizzati come esempio per insegnare la modestia e la virtù. Ma guardiamo questi versetti delle Scritture con una lente diversa. 

La lingua ebraica a volte può confondere e la “metafora del matrimonio” tra Cristo e la Chiesa, che è rappresentata come una donna, può farci dimenticare che anche quando le Scritture parlano di figlie, spose e donne, in realtà stanno parlando di tutto il popolo dell’alleanza di Dio.

Questi versetti sulle “Figlie di Sion” non intendono criticare o emarginare le donne. Ecco alcuni elementi da considerare che potrebbero chiarire il significato di queste descrizioni:

L’espressione Figlie di Sion è un termine sempre usato per rappresentare Israele, Gerusalemme e Giuda. Riguardo alla frase “Figlie di Sion”, Joseph Fielding Smith insegnò che:

“Inoltre, questa osservazione si riferisce sia agli uomini che alle donne”.

Lo studioso di religione Robert L. Millett insegna anche che l’espressione “le figlie di Sion” (Isaia 3:16; Zaccaria 9:9) si riferisce agli uomini e alle donne di Gerusalemme destinatari dell’ira di Dio o della Sua benedizione”. 

capitoli di isaia - Figlie di Sion

Un altro commento intitolato Understanding Isaiah (Comprendere Isaia) sottolinea che Isaia 3:16-26 sembra indicare che l’espressione “figlie di Sion” (3:16) non si rivolge solo alle donne, ma a tutto Israele, maschi e femmine.

In 2 Nefi 13:17 può sembrare dura l’affermazione del Signore: “Perciò il Signore colpirà di scabbia il sommo del capo delle figlie di Sion”, ma c’è una risposta simbolica e una ragione per questa frase.

Riguarda l’essere impuri, e questa impurità è ciò che costringerà il Signore a “scoprire le sue parti segrete”. In ebraico, l’espressione “scoprire le parti segrete” viene tradotta dal termine arah, mettere a nudo, o in altre parole “scoprire”.

Il Signore sta spiegando al popolo Israelita dell’alleanza che avrebbe coperto la Sua “sposa” e offerto la Sua protezione, ma a coloro che hanno rinnegato le loro alleanze, non poteva offrire la stessa protezione, lasciandoli nudi, esposti e non protetti.

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Come ha detto uno studioso a proposito del versetto 16, “a causa dell’impurità del popolo, il Signore esprime la Sua intenzione di scoprire la sua nudità di fronte a tutti i suoi amanti e di provocare la sua morte”.

Questa promessa e questo rimprovero si applicano a tutti coloro che si trovano sul sentiero dell’alleanza ai nostri giorni.

Gli ornamenti tintinnanti

Che cosa significa la frase “l’eleganza dei loro ornamenti tintinnanti” in 2 Nefi 13:18?  

Nella traduzione ebraica della Bibbia, la parola “eleganza” è tipharah, che in realtà significa “bellezza, gloria”. Deriva dalla radice ebraica paar, che significa “abbellire, glorificare”.

Tutti gli altri usi nella Bibbia significano bellezza e gloria. Allora, qual è la bellezza e la gloria che il Signore porterà via? La bellezza e la gloria delle alleanze.

Tutti gli oggetti citati nei versetti 18-26 sono oggetti che una sposa avrebbe preparato per il suo matrimonio e indossato il giorno delle nozze, nonché oggetti che lo sposo avrebbe offerto alla famiglia della sposa come “prezzo per la sposa”.

Gli ornamenti tintinnanti - capitoli di Isaia

Uno studio attento degli oggetti in questi versetti mostra che alcuni degli oggetti elencati corrispondono a quelli indossati nel tempio. Vediamo alcuni di questi elementi:

2 Nefi 13:18-21/Isaia 3:19-21: catenelle, braccialetti, anelli e gioielli per il naso (vedere Genesi 24:22, 47). Questi oggetti venivano dati come dote e la sposa li indossava il giorno delle nozze. Si vedano Isaia 61:10 ed Ezechiele 16.

2 Nefi 13:22: Vesti lussuose. Come parte del prezzo della sposa, venivano date “due vesti o abiti alternativi”. Si ritiene che questi fossero indossati dalla sposa e dallo sposo durante il viaggio “nel giorno in cui la [conducevano] via” dalla casa della sposa alla sua nuova casa con lo sposo.

2 Nefi 13:23: Questo versetto descrive gli abiti sacri del tempio e gli abiti indossati sotto il vestito della sposa. Il lino non era un tessuto di tutti i giorni.

Era sempre riservato e indossato dal sommo sacerdote nel tabernacolo. Veniva indossato anche il giorno delle nozze della sposa (Ezechiele 16:10, 13).

Margaret Barker ha scritto: “La veste di lino è ‘la schiera luminosa della gloria’ e colei che la indossa è ora ripiena di insaziabile contemplazione faccia a faccia” – faccia a faccia con il Signore e faccia a faccia con il marito. 

2 Nefi 13:24: Ci sono diversi elementi in questo versetto.

  1. Le spose venivano unte con l’olio prima del matrimonio per prepararsi a quel giorno. Sia Ruth che Ester furono lavate e unte con olio prima delle loro nozze. “Lavati… e ungiti, e rivestiti come una sposa che si prepara al matrimonio” (Ezechiele 16:8-9, Ruth 3).
  2. In questo versetto si parla anche di una cintura e di una corda. La cintura è una fascia simile a quelle indossate nel tempio. Una giovane sposa si legava una fascia intorno alla vita come simbolo di fedeltà al marito, e la prima notte di nozze la toglieva e la consegnava allo sposo come simbolo di alleanza di fedeltà a lui e al matrimonio. Per corda si intende quella usata per legare i servi e gli schiavi dell’Antico Testamento ed è un simbolo dell’essere legati a Satana e soggetti ai capricci del peccato invece di essere legati al Salvatore attraverso le nostre alleanze.
  3. Quando il versetto parla di “invece di acconciature, calvizie; e invece di fasce, un cinto di sacco; bruciature invece di bellezza”, questi termini riflettono il giudizio del Signore su Israele. La calvizie è uno dei segni dei giudizi di Dio sui malvagi (Geremia 47:4-5, 48:37; Ezechiele 7:18) e potrebbe riferirsi all’umiliante punizione babilonese che prevedeva la rasatura dei capelli della fronte.

2 Nefi 13:25-26 dice: “I tuoi uomini cadranno per la spada e i tuoi potenti in guerra. Le sue porte si lamenteranno e faranno cordoglio;  ed essa sarà desolata e siederà per terra”.

In tutte le Scritture, Dio offre amorevolmente la Sua protezione. Geova ha promesso di combattere le battaglie con e in favore di coloro che mantengono le alleanze (vedere Esodo 14:13-14, 2 Cronache 20:15, 17), ma quando le persone se ne allontanano non può aiutarle.

Isaia trascorse la sua missione mettendo in guardia il popolo dell’alleanza di Geova dalle conseguenze che derivano dal non mantenere le alleanze.

2 Nefi 14:1/Isaia 4:1: Gli studiosi della Bibbia concordano sul fatto che Isaia 4:1 dovrebbe essere in realtà l’ultimo versetto di Isaia 3, diventando così Isaia 3:27, mentre Isaia 4 dovrebbe iniziare con il versetto 2 (lo stesso vale per questi versetti e capitoli di Isaia in 2 Nefi: il primo versetto del capitolo 14 dovrebbe essere il versetto 27 del capitolo 13).

Diamo quindi un’occhiata ad alcuni simboli e riferimenti presenti anche in questi versetti.

Le “donne” sono un simbolo del popolo di Cristo: le 10 vergini, la donna virtuosa e le sette donne di questo versetto si riferiscono ai Santi. Questo perché il numero sette in ebraico rappresenta l’interezza o la completezza.

Per esempio, nell’Apocalisse si parla di sette chiese in Asia, i figli di Israele camminarono sette volte intorno a Gerico e Cristo si riferisce a sé stesso come il grande “Io Sono” sette volte nella Bibbia.

E Dio si riposò il settimo giorno: il numero sette è divinamente perfetto, indissolubile.

Libro di Isaia

Con questa conoscenza del numero sette, il versetto potrebbe voler dire che un intero, completo e indistruttibile gruppo del popolo di Cristo afferrerà un solo uomo.

Ma chi è “un uomo”? L’uomo in questo versetto è Cristo. Egli è l’unico che può togliere il rimprovero o, secondo un ulteriore significato della parola in ebraico, la vergogna.

La formulazione di questa Scrittura è la massima espressione dell’essere indigenti e privi di mezzi. È una metafora che spiega che queste “donne” hanno bisogno di aiuto e di cosa sono disposte a fare per ottenerlo.

Implorano un uomo che tolga loro il rimprovero, il rimprovero dell’Antico Testamento di essere nubili e senza figli.

Nella cultura ebraica, essere senza figli era considerata una maledizione di Dio, perché si credeva che fosse Dio a “riempire” il grembo (Genesi 30:22-24). Ma il rimprovero non ha nulla a che vedere con l’essere effettivamente single e senza figli.

Se Cristo è il marito, quale rimprovero gli chiediamo di togliere? Gli chiediamo di togliere il nostro rimprovero, o la nostra vergogna del peccato.

In questa Scrittura, un’alleanza è stata infranta e noi chiediamo il perdono e il ripristino della bellezza e della gloria che derivano dall’attenersi all’alleanza.

Le Figlie di Sion – il popolo di Sion – saranno chiamate sante e Lui sarà un luogo di rifugio, un riparo dalla tempesta (2 Nefi 14:6, Isaia 4:6).

Breve spiegazione dei capitoli di Isaia in 2 Nefi 12-19 è stato originariamente scritto da Tamara Uzelac Hall ed è stato pubblicato su ldsliving.com, intitolato What’s Going on in the Book of Mormon Isaiah Chapters? Here Are 3 Insights into the Verses. Italiano ©2024 LDS Living, A Division of Deseret Book Company | English ©2024 LDS Living, A Division of Deseret Book Company.

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