L’anziano Neal A. Maxwell invita gli ascoltatori a valutare le parole di antichi profeti affiancate dalla stupefacente vastità dell’universo. Nel considerare la vastità delle creazioni di Dio, è importante tenere conto che siamo noi il solo scopo della Sua esistenza: “fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo”.

Fratelli e sorelle, Dio sta rivelando i segreti spirituali dell’universo, ma noi lo stiamo ascoltando?

Ci viene giustamente chiesto, di seguire Cristo con i nostri sforzi, di “[soccorrere] le mani cadenti e le ginocchia vacillanti” (Ebrei 12:12).

Perché non cerchiamo anche di “soccorrere” quelle menti talvolta passive e ristrette anch’esse “cadenti”, mancando così di notare la sbalorditiva portata di tutto ciò?

Come testimone speciale, parlerò della testimonianza che ci porta l’universo:

“Le Scritture ti sono poste dinanzi; sì, e tutte le cose denotano che vi è un Dio; sì, anche la terra e tutte le cose che sono sulla faccia della terra, sì, e il suo movimento, sì, e anche tutti i pianeti che si muovono nel loro ordine stabilito testimoniano che vi è un supremo Creatore” (Alma 30:44)

Avere un maggiore apprezzamento per il grande universo, ci aiuterà anche a vivere più rettamente nei nostri piccoli universi della vita quotidiana.

Similmente, una maggiore comprensione dell’amministrazione di Dio delle vaste galassie, ci porterà ad una migliore gestione di noi stessi.

Ora una miscela di scritture, illustrazioni e commenti scientifici. Osservate, prima di tutto, questa foto della nostra bellissima terra in un primo piano della luna. Riflettete su quanto ci ha impiegato l’uomo a raggiungere la luna, nonostante si trovi dietro casa!

Le risorse necessarie al sostentamento della vita umana sono generosamente fornite da questo pianeta particolare; e, a meno che non vengano gestite male, ci è stato detto che “c’è abbastanza e d’avanzo” (D&A 104:17)

Stephen Hawking ci dà una prospettiva che fà riflettere:

“[La nostra] terra è un pianeta di dimensioni medie, in orbita attorno ad una stella media nei sobborghi esterni di un’ordinaria galassia a spirale, la quale è soltanto una tra milioni, milioni di galassie nell’universo che possiamo vedere”.

Uno scienziato che non crede in un piano divino, ha comunque notato come gli eventi “si sono sviluppati a nostro vantaggio, sembra quasi che l’universo debba in qualche modo aver saputo che stavamo arrivando”.

“Ecco … tutte le cose sono create e fatte per portare testimonianza di [Dio], … le cose che sono in alto nei cieli, e le cose che sono sulla terra… tutte le cose portano testimonianza di [Dio].” (Mosè 6:63)

Molto importante, noi qui sulla terra non siamo soli nell’universo. “Che da [Cristo] e tramite lui, e mediante lui, i mondi sono e furono creati, ed i loro abitanti sono generati figli e figlie di Dio.” (D&A 76:24)

Ora osservate questa immagine di ciò che viene chiamato lo “spazio profondo”: quasi ogni punto che si vede qui, grazie al telescopio Hubble, è una galassia!

Mi è stato detto che ogni galassia rappresentata qui contiene una media di 100 miliardi di stelle. Solo questa piccola fetta di universo ha dei mondi quasi innumerevoli.

Fortunatamente per noi, fratelli e sorelle, l’immensità delle creazioni del SIgnore è eguagliata dalla personalizzazione dei Suoi scopi!

“Infatti così parla il Signore che ha creato i cieli, il Dio che ha formato la terra, l’ha fatta, l’ha stabilita, non l’ha creata perché rimanesse deserta, ma l’ha formata perché fosse abitata” (Isaia 45:18)

“E mondi innumerevoli ho creato; e anch’essi ho creato per un mio proprio scopo…

Poiché ecco, vi sono molti mondi che sono già passati mediante la parola del mio potere. E ve ne sono molti che esistono ora, e sono innumerevoli per l’uomo; ma tutte le cose per me sono contate, poiché sono mie e io le conosco.” (Mosè 1:33-35)

“Poiché ecco, questa è la mia opera e la mia gloria: fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo.” (Mosè 1:39)

Pertanto, nella vastità dello spazio, c’è un’incredibile personalizzazione, poiché Dio conosce ed ama ognuno di noi!

La sua opera include la nostra immortalità, ottenuta dalla gloriosa Espiazione di Cristo! Rendetevi conto, fratelli e sorelle, che nonostante la loro estesa longevità, le stelle non sono immortali, ma voi sì.

Re Beniamino ci consiglia con queste parole semplici ma profonde:

“Credete in Dio; credete che egli esiste, e che ha creato tutte le cose, sia in cielo che in terra; credete che egli ha tutta la saggezza e tutto il potere, sia in cielo che in terra; credete che l’uomo non comprende tutte le cose che il Signore può comprendere.” (Mosia 4:9)

Perciò, fratelli e sorelle, il Signore si prende cura di tutte le sue immense creazioni. Osservate ancora una volta i molti “puntini” in una delle tante porzioni della nostra galassia di dimensioni ordinarie, la Via Lattea.

Lui le conosce tutte. Rendetevene conto. Proprio come il Signore conosce ognuna di queste creazione, Egli allo stesso modo conosce ed ama ognuno dei presenti in questa o qualsiasi folla – anzi, ognuno e tutta l’umanità!

Estratti dalla conferenza del Sistema Educativo sulla Dottrina e Alleanze e Storia della Chiesa – 13 Agosto 2002

L’anziano Neal A. Maxwell invita gli ascoltatori a valutare le parole di antichi profeti affiancate dalla stupefacente vastità dell’universo. Nel considerare la vastità delle creazioni di Dio, è importante tenere conto che siamo noi il solo scopo della Sua esistenza: “fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo”.

A cura di Richard Neitzel Holzapfel and Kent P. Jackson. Pubblicato da Religious Studies Center, Brigham Young University, Provo, Utah http://rsc.byu.edu