Il mondo è pieno di brave persone che perseguono buoni obiettivi. Molte di queste persone condividono sui social ciò che fanno o le cause che portano avanti, spesso anche in ambito religioso.
Quanto sarà bello il giorno in cui potremo pensare solo a cose amabili e virtuose!
Sfortunatamente, i chiari avvertimenti sul peccato e la malvagità esistono ancora e non possiamo semplicemente ignorarli, anche se il diavolo prova a convincerci di non essere il diavolo e di non esistere.
È così che nasce quello che possiamo definire il Vangelo secondo Instagram.
Il Vangelo secondo Instagram, ovvero un Vangelo di mezze verità
Le Scritture ci avvertono che, a volte, il male usa il bene per ingannarci. Un diavolo che prova a tentarci dicendo “vieni, sii malvagio!” non può andare molto lontano.
Un diavolo che sostiene in modo convincente che il male è in realtà un bene è molto più pericoloso.
Anche quando conosciamo la differenza tra la verità eterna e le filosofie degli uomini, può bastare un pizzico di adulazione, una minaccia al nostro status sociale, e potremmo rivalutare i nostri principi.
Ciò che un tempo sembrava essere chiaro come la luce del giorno può diventare confuso se le linee di confine vengono deliberatamente offuscate.
Una tra le tattiche più diffuse per offuscare la linea di demarcazione tra verità e falsità è quella di nascondersi dietro un principio “fortezza”, ovvero una verità inattaccabile in quanto universalmente accettata, per promuovere un’opinione più estesa ma più difficile da difendere, che costituisce il vero obiettivo dell’interlocutore.
Uno dei principi inattaccabili più in voga sulle pagine social religiose è: “Dio è amore”.
È quello che io definisco “Il Vangelo secondo Instagram”: “Camminerò al tuo fianco”; “Gesù ha detto di amare tutti”; “Amatevi gli uni gli altri”.
Questo è un messaggio positivo e assolutamente vero. Ma è anche incompleto, e per questo viene spesso usato per far avanzare il male ed ingannarci.
L’anziano Neal Maxwell una volta ha ammonito:
“Le dottrine di Gesù Cristo sono così potenti che ognuna di queste dottrine, se separata dalle altre, diventa folle e disordinata …
Le dottrine hanno bisogno l’una dell’altra proprio come le persone hanno bisogno l’una dell’altra”.
Il vero intento di molti dei Santi degli Ultimi Giorni influencer e attivisti che si nasconde dietro questo principio fortezza, è quello di minare le dottrine del sacerdozio e della castità.
È una tattica presente ovunque: insinuare che la Chiesa debba cambiare la sua dottrina, e piuttosto che considerare seriamente le enormi debolezze teologiche, intellettuali, e ministeriali della propria posizione, si nascondono dietro il principio fortezza “Dio è amore”.
In maniera ancora più astuta, si nascondono dietro dichiarazioni quali “dobbiamo ascoltare, imparare da e amare tutti i nostri membri LGBT+”, quando ciò che realmente intendono dire è che le dottrine sono sbagliate e che i dirigenti della Chiesa sono nell’errore.
È vero che dobbiamo ascoltare, imparare ed amare.
Ma dobbiamo fare molta attenzione quando gli influencer affermano che Dio approva tutti i tipi di relazioni in nome dell’amore, che Dio dà maggior valore all’amore romantico e all’attrazione sessuale piuttosto che alla castità, che l’ideale celeste di matrimonio uomo-donna non è il fondamento della vita eterna o che Dio dà agli individui rivelazioni personali contrarie agli insegnamenti della Chiesa.
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Ascoltare, imparare e amare non significa accettare principi falsi. Incitare gli altri a commettere dei peccati, ad infrangere le proprie alleanze e ad allontanarsi da Dio è l’opposto dell’amore.
Prendiamo ad esempio un recente post di Instagram rivolto a un pubblico fedele della Chiesa che diceva:
“Il Salvatore sta cercando di insegnarci che il bigottismo è l’opposto dell’unità.
Gesù trascorse tutto il suo ministero guarendo coloro che erano soggetti al bigottismo. Amare coloro che sono ritenuti non amabili, toccare coloro che vengono chiamati impuri…
Il Salvatore racconta la parabola del padre che veste un figlio di vesti e l’altro di stracci. E il Signore chiede, che tipo di uomo guarderebbe i due e direbbe: ‘Io sono giusto?’…
Non possiamo rivestire alcuni con graziose vesti di rettitudine e altri con stracci di vergogna e dire che stiamo agendo giustamente nel nome del Salvatore.”
Le implicazioni del “Vangelo secondo Instagram”
Questo post fa appello alle brave persone che cercano di essere amorevoli e disponibili. Ma vediamo in che modo l’autore usa quella buona volontà per promuovere le falsità:
1.
Verità: Il bigottismo è l’opposto dell’unità.
Falsità: Unità significa avere sentimenti positivi verso tutti coloro che affermano che le loro convinzioni e i loro comportamenti sono approvati da Dio, piuttosto che invitare amorevolmente tutti a credere ed abbracciare le verità eterne.
Quindi, chi promuove gli insegnamenti della Chiesa sulla castità e il matrimonio è colpevole di bigottismo e fomenta le divisioni.
2.
Verità: Il Salvatore amò quelli ritenuti non amabili e toccò quelli chiamati impuri.
Falsità: Infrangere la legge della castità equivale ad avere la lebbra nell’antichità, una condizione moralmente neutrale che richiede solo compassione, mai correzione.
3.
Verità: Nella parabola dei due figli, il Signore ci ha insegnato a trattare tutti con rispetto e a non favorire alcuni a discapito di altri.
Falsità: Trattare tutti in modo equo significa non insegnare più che il rapporto intimo fra persone dello stesso sesso è un peccato, e modificare la legge di castità e la dottrina del matrimonio.
Chi ha provato a commentare questo post facendo notare i principi falsi, è stato etichettato come bigotto, accusato di portare divisione nella Chiesa, accusato di aver violato il comandamento di trattare gli altri in modo equo, di non seguire l’esempio del Salvatore di amare tutti, ed è stato attaccato sul piano personale.
Dio è amore, ma è anche pentimento
Chiariamo una cosa, è assolutamente vero che coloro che sono tentati di infrangere la legge di castità, ma che credono e desiderano obbedire alla parola di Dio, sono discepoli degni che devono indubbiamente essere amati e onorati per la loro devozione.
I dirigenti della Chiesa hanno più volte chiarito che provare attrazione non è un peccato.
Tuttavia, molti influencers sedicenti attivisti utilizzeranno questa verità per giustificarsi, sostenendo che il loro unico scopo è quello di difendere coloro che vengono maltrattati per il solo fatto di provare attrazione per lo stesso sesso, anche quando non agiscono in base ad esso.
Abbiamo l’imperativo di condannare ogni atteggiamento scortese ed imparare ad accogliere e includere tutti gli amici e membri LGBT+.
Ma attenzione agli inganni.
La maggior parte degli influencer di instagram non incoraggia i membri della Chiesa a rimanere casti, a mantenere le proprie alleanze e a comprendere e accettare gli insegnamenti della Chiesa.
Piuttosto, incoraggia a dimenticare la distinzione tra l’attrazione fisica in quanto tale e l’azione, e fingere che anche Dio l’abbia dimenticata a Sua volta.
È crudele nei confronti di quei membri che meritano di conoscere la verità riguardo alle leggi di Dio e ingannevole nei confronti di tutti coloro che cercano di sostenere tali cause.
Un’altra scrittura spesso presa come esempio è il versetto in cui Dio comanda al suo popolo di trattarsi gli uni con gli altri in modo equo: “ogni uomo stimi suo fratello come se stesso”.
Il comandamento tuttavia continua: “pratica la virtù e la santità davanti a me”.
Citando solo la metà del versetto, viene minato il significato completo.
Nel Vangelo secondo Instagram, “virtù e santità” significano poco più che “essere gentile”, e assecondare in questo modo la disobbedienza.
Dio richiede disciplina spirituale per prepararci al Regno Celeste, non insegna slogan superficiali che idolatrano una falsa versione dell’amore a spese della castità.
Ci viene chiesto di amare le persone a prescindere dalla loro condotta.
E questa è una verità più che sacrosanta. Crediamo che chiunque non sia d’accordo con i nostri principi abbia il diritto di adottare lo stile di vita che più ritiene giusto.
Ma non siamo obbligati ad approvare o promuovere tale condotta quando questa è contraria agli insegnamenti di Dio.
Non ci viene chiesto di ergerci a paladini della giustizia tutte le volte che si apre una discussione su questo argomento o di commentare ogni post sui social in cui se ne parla, ma abbiamo il dovere di difendere ciò che sappiamo essere vero quando lo riteniamo necessario, e accettare le reazioni che potrebbero conseguirne.
Non abbiate paura delle accuse. Non abbiate paura di perdere la stima di amici e parenti o il vostro status sociale; avete promesso di sacrificare molto di più per il Signore.
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E per questo, Lui vi benedirà con la forza di rimanere impassibili alle accuse, con amore e con la saggezza per sapere come e quando stare efficacemente come testimone di Dio.
Il Vangelo secondo Instagram è stato scritto da Cassandra Hedelius e pubblicato su Public Square Magazine.
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