L’anno è composto da molte feste e ricorrenze che lo caratterizzano per importanza e tradizione. Ma senza ombra di dubbio tra tutte queste, la festa regina, è certamente il Capodanno.
Si spera che finisca il brutto ed inizi il bel tempo
Molti lo aspettano ansiosamente perché segna la fine di un trascorso, spesso non molto felice, e l’inizio di una nuova avventura, che si spera possa essere ricca di eventi positivi.
Per molti, però, il Capodanno non ha più un significato così speciale, e rappresenta solo una delle tante feste da poter passare assieme ad amici e parenti. Per altri, invece, costituisce una vera e propria rinascita. Cerchiamo di capire attraverso questo articolo come mai.
La metamorfosi di un comune mortale
Alcuni anni fa in una città del meridione Italiano, viveva un aitante giovanotto animato da tanti buoni propositi per fare carriera e fortuna. Inizialmente la vita gli sorrise: tutto andava per il verso giusto, le iniziative in cui si cimentava erano tutte a lui favorevoli e, in breve tempo, si arricchì ed incominciò a condurre una vita molto agiata.
Come, però, spesso succede a chi non è abituato a poter contare su tanti soldi, finì col perdere il controllo della situazione e ad intraprendere delle strade sbagliate.
Egli, infatti, non seppe gestire bene la fortuna che gli era capitata e così, a causa di conoscenze poco raccomandabili, si cimentò in iniziative pericolose, che lo portarono a dilapidare l’ingente fortuna fino a quel momento accumulata.
E così, come in poco tempo era arrivato alle stelle, si ritrovò nelle stalle. La sua esistenza era diventata tragica al punto che era stato tentato più volte di farla finita.
Ma, come per miracolo, verso la fine dell’anno capitò un evento che doveva radicalmente cambiargli la vita: ebbe la fortuna di imbattersi, mentre vagabondava lungo la via, nei missionari della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
I missionari si proposero subito di aiutarlo vedendo le sue malconce condizioni. Nel dialogo che seguì, il povero sventurato rimase colpito dalle parole dei portavoce della Parola del Padre Celeste.
Parole che colpirono il suo cuore rendendolo molto interessato a quanto gli veniva detto. Fu invitato così a frequentare la Chiesa, cosa che lui fece nei giorni seguenti, e questa sua frequentazione fece crescere in lui il desiderio di poter far parte della realtà cristiana.
Aveva trovato una nuova identità e nuovi principi di vita: aveva capito che i valori fondamentali della vita non sono quelli che derivano dal denaro, ma dall’affetto e dal calore umano, dal vivere in una comunità rispettandosi e proponendosi per un aiuto reciproco.
Nella cosiddetta comunità “Mormone”, era avvenuta per lui una “catarsi”: si era spogliato delle vecchie vesti, sia materiali che morali, per aprirsi ad una nuova vita basata sulla semplicità, sincerità, amore e rispetto per il prossimo.
Felice del suo nuovo essere, espresse il desiderio di poter ricevere il sacramento del Battesimo nella notte di Capodanno. Questo evento, voleva avere per lui un duplice significato: quello di entrare in alleanza con il nostro Padre Celeste, che avrebbe rinnovato, di volta in volta, attraverso il Sacramento e di incominciare una nuova esistenza, partendo proprio dal primo giorno dell’anno.
Possiamo dire che, per lui, tutti i buoni propositi che si era prefissato di portare a compimento si sono tutti realizzati. Voleva essere un uomo diverso, un uomo disponibile per il prossimo, animato da buona volontà, felice di poter fare del bene e sentirsi così appagato nel vedere la felicità negli occhi delle persone alle quali ha potuto dare aiuto.
Oggi per noi è un esempio vivente che tutti vorremmo imitare, perché ha tutte le caratteristiche del perfetto cristiano.
Si, perché lui aveva capito cosa doveva fare: doveva porre al centro della sua vita Dio Padre e Suo Figlio Gesù Cristo come le sue “Stelle polari” da seguire in qualsiasi momento della sua vita, anche e soprattutto nei momenti più bui e di incertezza.
In passato aveva fatto delle scelte sbagliate che, invece di guidarlo verso il giusto percorso, ovvero verso la luce di Dio, lo avevano allontanato sempre di più dalla verità facendolo sprofondare nel baratro più totale dell’oblio.
Ma poi, grazie all’aiuto di quei giovani missionari e di tutti i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è riuscito a trovare, poco alla volta, la vera luce che lo avrebbe fatto uscire dall’ombra, facendogli conoscere chi è veramente Dio e cosa avrebbe dovuto fare.
Infatti, sia la preghiera sincera che le Sacre Scritture gli hanno indicato la fonte e il potere della luce:
“Poiché ecco, lo Spirito di Cristo è dato a ogni uomo, affinché possa distinguere il bene dal male; vi mostro pertanto la maniera per giudicare; poiché ogni cosa che invita a fare il bene, e a persuadere a credere in Cristo, è mandata mediante il potere e il dono di Cristo; pertanto potete sapere, con conoscenza perfetta, che è da Dio.
Ma ogni cosa che persuade gli uomini a fare il male, a non credere in Cristo, a rinnegarlo e a non servire Dio, potete allora sapere con conoscenza perfetta che è dal diavolo; poiché in questa maniera opera il diavolo, poiché egli non persuade nessun uomo a fare il bene, no, nessuno; e neppure i suoi angeli, né coloro che gli si assoggettano”(Libro di Mormon, Moroni 7: 16-17).
Anno nuovo vita nuova
Da quella esperienza, molto traumatica, il giovanotto aveva capito e compreso pienamente l’importanza delle scelte e il modo corretto di decidere.
In questo modo è riuscito trovare la strada da percorrere e il modo corretto per poterlo fare, ricominciando così la sua vita tutta da capo.
Quale migliore occasione se non quella dell’ultimo dell’anno. La notte del 31 dicembre “morì” con l’anno in corso, per rinascere immediatamente a nuova vita assieme all’anno nuovo. Da quel giorno aveva capito qualcosa di veramente importante.
Come disse il Primo Consigliere della Prima Presidenza Henry B. Eyring:
“[…] È mediante la fede che potete attenervi ad ogni cosa buona. Prego con tutto il cuore che cresca la vostra fede nel fatto che siete figli di un Dio amorevole.
Rendo testimonianza che voi siete tra le persone coraggiose che avete raggiunto il punto in cui vi trovate ora nel cammino della vita.
Proprio come il nemico della rettitudine vi segna come un bersaglio, il vostro Padre celeste e il Signore Gesù Cristo vi hanno protetti e seguiti. Essi vi conoscono.
Essi conoscono tutte le forze e le persone che gravitano attorno a voi. Sanno quello che vi attende. Conoscono, inoltre, quali sono le scelte che fate, i desideri che decidete di soddisfare, le circostanze in cui vi trovate, che determineranno maggiormente, se continuerete a camminare alla luce.
Attesto che mediante lo Spirito di Cristo e lo Spirito Santo, potete superare con fiducia qualsiasi difficoltà incontrerete. Poiché siete preziosei, alcune prove potrebbero essere molto dure. Non scoraggiatevi mai né abbiate paura.
La via per superare le difficoltà è sempre stata preparata per voi e la troverete, se eserciterete la fede. Dovete avere la fede di pregare. Dovete avere la fede di meditare la parola di Dio.
Dovete avere la fede di fare quelle cose e di andare in quei luoghi che invitano lo Spirito di Cristo e lo Spirito Santo.
Vi prometto che entro i prossimi giorni sentirete l’illuminazione dello Spirito di Cristo e dello Spirito Santo nella vita quotidiana.
Camminando alla luce, sentirete un po’ del calore e della felicità che alla fine saranno vostri, quando sarete accolti di nuovo a casa con le centinaia e forse migliaia di persone che porterete con voi, che avranno camminato alla luce perché lo avete fatto voi” (Conferenza Generale Aprile 2008, Presidente Henry B. Eyring ”Camminiamo alla luce”).
Attraverso la fede sincera e le sue scelte orientate in questo senso avrebbe potuto ricominciare. Il Padre Celeste gli aveva dato una grande occasione a Capodanno. Quale migliore modo e buoni propositi per iniziare il nuovo anno. E i vostri quali sono?
Questo articolo è stato scritto da Alberto Battista
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