Il sacerdozio è il potere e l’autorità che Dio dà alle persone per agire in Suo nome, per guidare la Chiesa e svolgere ordinanze importanti come il battesimo. Qual è la differenza tra sacerdozio e “le chiavi del sacerdozio”?

Chiavi del sacerdozio: breve introduzione

Ai tempi dell’Antico Testamento, solo gli uomini Leviti potevano detenere il sacerdozio. Oggi, tutti gli uomini degni possono detenere il sacerdozio.

Tuttavia, non si riceve il sacerdozio leggendo la Bibbia, studiando teologia o semplicemente credendo sinceramente in Dio, e come dice il capitolo 8 degli Atti, certamente non è qualcosa che si può comprare.

Per ricevere il sacerdozio, bisogna essere ordinati da qualcuno che lo detiene, creando così una catena a ritroso di autorità sacerdotale che va da un individuo direttamente fino a Gesù Cristo.

Nel Nuovo Testamento, Cristo scelse 12 apostoli. Li ordinò, conferendo loro il sacerdozio. A loro volta, gli apostoli ordinarono in seguito vescovi e altri dirigenti per aiutarli a gestire una chiesa in rapida espansione.

È chiaro che esiste una gerarchia di dirigenza nella chiesa originaria. E parte della struttura di quella gerarchia si basa su ciò che chiamiamo chiavi del sacerdozio.

Come funzionano queste chiavi? Facciamo un piccolo esempio. Mio padre è un detentore del sacerdozio.

In quanto tale, ha potere e autorità per fare determinate cose, come dare benedizioni del sacerdozio ai membri della famiglia.

Ma ci sono altre attività che può svolgere solo quando autorizzato dal dirigente del sacerdozio che detiene le chiavi del sacerdozio, ossia i permessi per svolgere quelle attività.

Il Presidente Russell M. Nelson e mio padre detengono lo stesso sacerdozio. Ma il Presidente è autorizzato a gestire la Chiesa perché detiene quelle chiavi del sacerdozio. Lui ha quel permesso sacerdotale. Mio padre no.

È importante capire cosa sia il sacerdozio, ma è anche fondamentale comprendere questa catena di chiavi del sacerdozio. Cerchiamo di capire cosa siano più a fondo.

Cosa sono le chiavi del sacerdozio?

Il sito della Chiesa afferma:

“Le chiavi del sacerdozio sono il diritto di presiedere e dirigere la Chiesa all’interno di una giurisdizione; si riferiscono al diritto di esercitare il potere nel nome di Gesù Cristo o di presiedere a una funzione del sacerdozio, a un quorum o a una divisione organizzativa della Chiesa.

Le chiavi sono necessarie per mantenere l’ordine e per garantire che le funzioni della Chiesa siano svolte nel tempo, nel luogo e nel modo appropriati.

Esse vengono conferite mediante l’imposizione delle mani durante un’ordinazione o una messa a parte di una persona che presiede e che detiene le chiavi appropriate a un livello superiore.”

Le chiavi di solito si applicano a un’area geografica, come un rione, un palo o una missione. Di solito includono anche l’autorità su specifiche ordinanze e attività (ad esempio, il battesimo, il sacramento, l’opera missionaria e l’opera del tempio).”

A diversi uffici e incarichi all’interno della Chiesa vengono conferite diverse chiavi del sacerdozio o permessi.

“Gesù Cristo detiene tutte le chiavi del sacerdozio relative alla Sua Chiesa.

Egli ha conferito a ciascuno dei Suoi Apostoli tutte le chiavi che riguardano il regno di Dio sulla terra. Il Presidente della Chiesa è l’unica persona autorizzata a esercitare tutte quelle chiavi del sacerdozio.”

Il sacerdozio nel Nuovo Testamento

Anche anticamente i primi Cristiani sembrano aver compreso (almeno in qualche modo) questa organizzazione delle chiavi del sacerdozio. Ignazio, il vescovo della chiesa di Antiochia, scrisse:

“Non è lecito battezzare o dare la comunione senza il consenso del vescovo. D’altro canto, qualunque cosa abbia la sua approvazione è gradita a Dio. Così, qualunque cosa venga fatta sarà sicura e valida.”

Dopo la morte di Cristo, Pietro divenne il presidente della Chiesa e deteneva tutte le chiavi del sacerdozio necessarie per gestire l’intera Chiesa. Gli furono promesse quelle chiavi in Matteo 16. Cristo disse:

“Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.”

Ma ovviamente, Pietro e gli apostoli non potevano essere ovunque contemporaneamente, quindi, alcune chiavi del sacerdozio furono delegate a vescovi e altri dirigenti.

Tuttavia, dopo la morte degli apostoli, la chiesa dovette affrontare la domanda: Chi ha l’autorità di governare l’intera chiesa?

Inizialmente, agli antichi vescovi fu data l’autorità di presiedere e guidare solo la loro congregazione o “chiesa” locale, similmente ai vescovi nella nostra chiesa oggi.

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Con il passare del tempo, i vescovi delle chiese fondate dagli apostoli acquisirono una certa autorità sui vescovi delle chiese non apostoliche fino a quando, alla fine, il vescovo di Roma rivendicò l’autorità su tutta la Chiesa, il che fu una delle cause del Grande Scisma.

I vescovi orientali rifiutarono l’idea che il vescovo di Roma avesse l’autorità suprema, e così nacquero la Chiesa ortodossa orientale e la Chiesa Cattolica Romana. Ma le vere chiavi erano ormai andate perse.

Chi detiene le chiavi del sacerdozio?

Quindi, chi detiene le chiavi del sacerdozio?

Gli unici dirigenti del sacerdozio nella nostra fede che detengono chiavi del sacerdozio sono — Gli Apostoli (compreso il Presidente della Chiesa), i presidenti del tempio, i presidenti di missione, i presidenti di palo, i presidenti di distretto, i vescovi, i presidenti di ramo, insieme ai presidenti dei quorum degli Anziani, Insegnanti e Diaconi.

Le loro chiavi sono valide solo all’interno delle rispettive giurisdizioni. Ad esempio, il presidente del Quorum dei Diaconi non presiede nessun quorum dei diaconi oltre il proprio.

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Ma che dire di tutti gli altri che detengono una chiamata nella Chiesa? Ad esempio, che dire della presidenza della Scuola Domenicale? O degli insegnanti della primaria? Detengono chiavi del sacerdozio?

No. Io non detengo chiavi del sacerdozio. Pochissimi membri detengono le chiavi del sacerdozio, ma moltissimi membri sono delegati a esercitare l’autorità del sacerdozio per adempiere alla loro chiamata.

L’anziano Dallin H. Oaks ha insegnato:

“Chiunque serva in un ufficio o in una chiamata ricevuta da chi detiene le chiavi del sacerdozio esercita l’autorità sacerdotale nel portare a termine i compiti assegnati.”

I Santi degli Ultimi Giorni credono che le chiavi del sacerdozio necessarie per guidare la Chiesa siano state perse dopo la morte degli apostoli e che la Chiesa sia caduta nell’apostasia.

Crediamo che il sacerdozio stesso e le chiavi del sacerdozio siano state restaurate dal profeta Joseph Smith nel 1800 da una serie di messaggeri angelici.

Le chiavi del sacerdozio sono essenzialmente la struttura per la messa in opera del sacerdozio. Le chiavi mantengono organizzata l’amministrazione delle ordinanze del Vangelo e aiutano i membri a mantenere in ordine le loro chiese e i loro incarichi.

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