La restaurazione del sacerdozio: una benedizione per i figli di Dio

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, anche conosciuta come chiesa SUG, ha molte caratteristiche che la differenziano dalle altre chiese esistenti.

Non è nata come chiesa “nuova”, ma come chiesa “restaurata” poiché segue, nell’organizzazione e nei principi, quella che fu la chiesa cristiana primitiva.

Ovviamente, una delle sue caratteristiche principali è la restaurazione del sacerdozio.

Cos’è il sacerdozio?

Il presidente Joseph F. Smith disse:

“Il sacerdozio in generale è l’autorità conferita all’uomo di agire in nome di Dio. E ogni uomo ordinato a qualsiasi grado del sacerdozio è investito di questa autorità.

Ma è necessario che ogni atto compiuto con quest’autorità venga compiuto nel momento e nel luogo adatto, nella maniera giusta e secondo il giusto ordine. Il potere di dirigere queste opere costituisce le chiavi del Sacerdozio”.

Tramite questo potere Dio ha creato l’universo e, come leggiamo in Mosè 1:39, compie la sua opera per “far avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo”.

Il sacerdozio viene dato ai membri maschi della Chiesa che ne sono degni, e consente loro di servire e aiutare i figli del Padre Celeste ad essere condotti verso la salvezza.

Essi sono autorizzati a predicare il Vangelo, amministrare le ordinanze di salvezza e guidare il regno di Dio sulla terra.

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Anche Gesù, quando visse sulla terra, scelse i Suoi apostoli e li ordinò affinchè potessero guidare la Sua Chiesa:

“Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia” (Giovanni 15:16).

Il sacerdozio è necessario nella celebrazione delle ordinanze di salvezza: battesimo, confermazione, amministrazione del sacramento, celebrazione del matrimonio.

È anche importante perché ci fa conoscere la volontà del Signore, il quale rivela tramite il profeta la Sua volontà per tutta la Chiesa.

Nessuno può nominare se stesso sacerdote, poiché solo chi detiene il sacerdozio può nominare altri sacerdoti e, proprio come avveniva ai tempi di Mosè, questo avviene tramite l’imposizione delle mani da parte di coloro che ne detengono l’autorità (Articoli di Fede 1:5).

Sacerdozio di Aronne e sacerdozio di Melchisedec

Il sacerdozio è diviso in due diversi sacerdozi, con responsabilità e compiti diversi: il sacerdozio minore, chiamato sacerdozio di Aronne (che può essere conferito dai 12 anni in poi), e il sacerdozio maggiore, chiamato sacerdozio di Melchisedec (che può essere conferito dai 18 anni in su).

Un detentore del sacerdozio di Aronne può celebrare un battesimo, benedire e distribuire il sacramento, insegnare, conferire ad altri il sacerdozio di Aronne e avere incarichi nella Chiesa (diacono, insegnante, sacerdote).

Un detentore del sacerdozio di Melchisedec può adempiere a tutti i compiti di un sacerdote di Aronne e, in più, conferisce il dono dello Spirito Santo, può dare benedizioni imponendo le mani e può ricoprire i più alti incarichi nella Chiesa (anziano, sommo sacerdote, patriarca, profeta).

Come si devono comportare i sacerdoti?

In Dottrina e Alleanze 121:36, il Signore dice:

“I diritti del sacerdozio sono inseparabilmente connessi con i poteri del cielo, e i poteri del cielo non possono essere controllati né adoperati se non in base ai principi della rettitudine”.

I detentori del sacerdozio devono, quindi, usare tale potere con amore e gentilezza per benedire le vite dei figli di Dio.

Come membro della Chiesa, posso testimoniare di aver sempre riscontrato tale gentilezza nei sacerdoti con cui ho parlato, in particolare i vescovi.

È davvero meraviglioso vedere con quanto amore riescano a compiere il loro incarico ed essere sempre pronti ad aiutare chi ne ha bisogno.

In Dottrina e Alleanze 121:41, leggiamo che se il sacerdozio viene usato “per persuasione, per longanimità, per gentilezza e mitezza e con amore non finto”, allora possiamo vedere dei miracoli tra i figli degli uomini.

Un sacerdote diventa davvero il mezzo attraverso il quale, tramite le benedizioni personali, il Padre Celeste può aiutare i Suoi figli.

E se seguiamo le parole che ci vengono rivolte in quelle benedizioni, possiamo essere certi che vedremo i risultati e le promesse che ci vengono fatte avverarsi nella nostra vita ed essere più felici ed in pace.

Un sacerdote deve sempre seguire i consigli e la guida dello Spirito Santo. Così facendo, compie davvero azioni ispirate ed utilizza le parole “giuste” che aiutano e benedicono la vita degli altri.

Come è avvenuta la restaurazione del sacerdozio?

Il sacerdozio è stato restaurato nel 1829. Joseph Smith ed Oliver Cowdery, leggendo 3 Nefi, avevano notato che il Signore Gesù Cristo aveva insegnato che il battesimo era necessario per la salvezza e aveva dato l’autorità del sacerdozio ai 12 apostoli Nefiti.

Joseph non era mai stato battezzato e, quindi, voleva sapere come agire. Nel libro “I santi”, leggiamo quanto segue:

“Il 15 maggio 1829 le piogge cessarono e Joseph e Oliver andarono nei boschi vicino al fiume Susquehanna.

Dopo essersi inginocchiati, chiesero a Dio riguardo al battesimo e alla remissione dei peccati.

Mentre pregavano, la voce del Redentore comunicò loro pace e un angelo apparve in una nuvola di luce. Si presentò come Giovanni Battista e impose le mani sul capo di entrambi.

La gioia riempì i loro cuori e l’amore di Dio li circondò”.

In questo modo, furono ordinati al sacerdozio di Aronne.

Qualche tempo dopo, apparvero loro Pietro, Giacomo e Giovanni e ricevettero il sacerdozio di Melchisedec, sempre tramite l’imposizione delle mani da parte di tutti e tre gli apostoli.

Perché la restaurazione del sacerdozio è importante?

L’anziano Dale G. Renlund, nel suo discorso “Il sacerdozio e il potere espiatorio del Salvatore” ha spiegato perché è fondamentale che il sacerdozio sia stato restaurato. Egli dice:

“Perché i propositi del Padre Celeste si realizzino, il potere espiatorio di Cristo deve essere reso disponibile ai figli di Dio.

Il sacerdozio è il vettore di tali opportunità… è fondamentale perché le ordinanze e le alleanze necessarie sulla terra sono amministrate solo mediante la sua autorità.”

Tramite il sacerdozio, il potere del Padre Celeste si manifesta nella vita di tutti coloro che stipulano e rispettano le alleanze del Vangelo e ne ricevono le ordinanze, ed il potere espiatorio di Cristo è reso accessibile a tutti.

Avere la possibilità di accedere alle benedizioni del sacerdozio è qualcosa di unico e fondamentale per tutti i membri della Chiesa.

Gli uomini detengono tale potere e lo possono utilizzare ogni qual volta ce ne sia bisogno, le donne ne possono beneficiare, richiedendo guida e benedizioni.

Sacerdozio: chiedere l’intervento di Dio

Con la restaurazione del Sacerdozio, il canale di comunicazione tra noi e Dio è stato riaperto e possiamo davvero chiedere a Lui aiuto e sostegno nei momenti difficili.

Possiamo pregare e ricevere le nostre rivelazioni personali, ma nei momenti più bui possiamo chiedere aiuto ad un detentore del sacerdozio e farci dare una benedizione, affinché ci appaia più chiara la volontà di Dio per noi.

Personalmente, ho potuto beneficiare di tale potere quando ho richiesto delle benedizioni personali per superare dei momenti non proprio semplici.

Posso dire che, ogni volta, la pace che ho sentito, l’amore che mi è stato trasmesso, la comprensione che ho ricevuto, mi hanno riempito il cuore di gioia.

Sono grata per la restaurazione del Sacerdozio e per i membri della Chiesa che, con umiltà e amore per il prossimo, utilizzano questo potere per farci progredire.