Spesso la vita ci pone davanti a delle scelte, più o meno importanti. In quanto esseri dotati di intelligenza e raziocinio, abbiamo la capacità di analizzare gli elementi che abbiamo di fronte ed effettuare delle scelte in maniera più o meno consapevole.
Questo, tuttavia, è possibile perché siamo dotati di un’altra importante qualità o capacità: il libero arbitrio, ovvero la capacità di scegliere tra bene e male.
Ma cosa si intende esattamente per libero arbitrio? E cos’è per i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni?
I mormoni, più correttamente i Santi degli Ultimi Giorni, o membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, da un punto di vista spirituale e morale, definiscono il libero arbitrio la capacità di scegliere tra bene e male, giusto e sbagliato.
Il libero arbitrio non riguarda semplicemente la possibilità di scegliere il colore della maglietta da indossare o il cibo da mangiare a pranzo.
Il libero arbitrio comprende la possibilità di scegliere se seguire Dio ed i suoi insegnamenti oppure no.
I Santi degli Ultimi Giorni credono che il libero arbitrio rivesta un ruolo molto importante nel piano di Dio, un piano che Egli ha creato tanto tempo fa per la felicità di tutti i suoi figli.
Il piano di felicità e il libero arbitrio hanno origini molto antiche.
Scegliere tra bene e male: un dono prezioso
Prima di Adamo ed Eva, prima ancora che la terra fosse creata, tutti gli uomini e tutte le donne vivevano con Dio, come figli di spirito.
I Santi degli Ultimi Giorni chiamano questa vita alla presenza di Dio “vita preterrena”. È lì che Dio diede ai Suoi figli un dono inestimabile, il libero arbitrio, ovvero la capacità di scegliere tra bene e male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Secondo solo al dono stesso della vita, il diritto di dare una direzione alla propria vita è il dono più grande che Dio abbia fatto ai Suoi figli.
A prescindere dalle condizioni più o meno agiate in cui nasciamo, ognuno riceve questo dono di Dio. E fa tutto parte del Suo piano.
Nell’esistenza premortale, i figli del Padre celeste adoravano quest’ultimo e volevano essere come Lui. Dio li amava e fornì loro un piano.
Questo piano prevedeva che nella vita conoscessero la gioia e il dolore, le opportunità e le sfide, la felicità e la tristezza.
Attraverso le scelte compiute, i figli di Dio avrebbero avuto la capacità di imparare e crescere per diventare come Lui.
Per mettere in pratica il Suo piano, Dio sottopone i Suoi figli ad un processo di nascita nella mortalità e li mette nelle condizioni di non ricordare nulla della loro vita premortale.
Questa separazione, che alcuni chiamano “velo”, fa sì che i Suoi figli agiscano in base alla fede, credendo che Dio viva e che sia ancora lì a vegliare su di loro.
Quando i figli di Dio lasciano la mortalità, che è la parte del piano chiamata “morte”, questo velo svanisce.
Quindi, nell’ambito di tale piano, Adamo ed Eva furono creati e ricevettero leggi o regole, chiamate comandamenti, che hanno lo scopo di fornire la massima felicità.
Avrebbero imparato attraverso le loro scelte. Avrebbero potuto scegliere di avvicinarsi a Dio e di essere come Lui, oppure avrebbero potuto scegliere un altro percorso.
Avrebbero dovuto usare la propria libertà di scegliere, il libero arbitrio, per scegliere tra bene e male.
Scelte e conseguenze: ad ogni azione corrisponde una reazione
Ognuna di queste scelte morali include un risultato o una conseguenza. Cosa si intende per conseguenze?
Quando qualcuno sceglie di avvicinarsi troppo al fuoco, ha come risultato, o conseguenza, un danno fisico: ovvero, si brucia.
Anche se la persona è libera di scegliere di avvicinarsi alla fiamma, non può scegliere la conseguenza che ne deriva; non può scegliere di non bruciarsi.
Le conseguenze fisiche sono il risultato di scelte fisiche. Come parte del piano di Dio, le scelte spirituali hanno conseguenze spirituali.
Ad Adamo ed Eva fu data una scelta, ed il risultato della loro decisione di mangiare il frutto proibito fu di essere cacciati dal Giardino di Eden ed essere separati dalla presenza di Dio.
Inoltre, ricorderete che la Bibbia insegna che a Mosè, il profeta di Dio, fu detto di dare ai figli d’Israele i 10 comandamenti, tra cui: non rubare; non concupire; non uccidere; non commettere adulterio; non adorare gli idoli; non portare falsa testimonianza ecc.
Anche la disubbidienza a questi comandamenti ha delle conseguenze, ma Dio ha promesso grandi benedizioni a coloro che sono obbedienti.
Nel Nuovo Testamento, a Gesù Cristo fu chiesto quale dei comandamenti fosse più importante. Egli rispose:
“Amerai il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente… E il secondo è simile ad esso, amerai il tuo prossimo come te stesso” (Matteo 22:37,39).
Oggi, i Santi degli Ultimi Giorni credono che tutti i figli di Dio abbiano la libertà di scegliere di osservare i Suoi comandamenti.
Credono che scegliendo i comandamenti di Dio, l’obbedienza si tradurrà in felicità, li terrà spiritualmente più vicini a Dio e permetterà loro di diventare più simili a Lui.
Di contro, credono che la disobbedienza si tradurrà in infelicità, e che li terrà spiritualmente più lontani da Lui. Dio definisce la disobbedienza ai suoi comandamenti “peccato”.
La Bibbia insegna: “Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23).
Ma il piano di Dio prevede un ritorno alla Sua dimora. È qui che entra in gioco il vangelo di Gesù Cristo.
Gesù disse: “Io sono la via, la verità e la vita: nessun uomo viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6).
Attraverso il Salvatore Gesù Cristo e la sofferenza che Egli patì nel Giardino del Getsemani e sulla croce, i figli di Dio possono essere felici e possono tornare a Lui un giorno, ma devono scegliere di farlo consapevolmente.
Esercitare il libero arbitrio, scegliere di pentirsi, fuggire il peccato e seguire Gesù Cristo è la via per tornare a Dio.
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Poiché Dio ama tutti i Suoi figli, vuole condividere con loro tutto ciò che ha e tutto ciò che è.
Il libero arbitrio svolge un ruolo vitale nel Suo piano per i Suoi figli. Con il libero arbitrio, tutti i figli di Dio possono imparare, crescere, migliorare e progredire per un giorno diventare come Egli è.
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