Visitatori da tutto il mondo, sia membri della Chiesa che non membri, si sono recati a Roma nelle settimane dal 1° al 16 febbraio 2019 per partecipare all’apertura al pubblico del Tempio della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, da poco inaugurato e dedicato come luogo sacro.
Abbiamo deciso di raccogliere per voi alcune delle impressioni e delle testimonianze di persone che hanno visitato il Tempio e hanno avuto esperienze speciali che hanno toccato il loro cuore ed il cuore dei loro amici e familiari.
C’è chi ha provato un mutamento di cuore…
Sono entrata al tempio dopo 32 anni. Ho toccato ogni singola cosa che potevo.
Dentro di me, ho pensato che tutta quell’emozione avrebbe potuto lasciami lì: il mio cuore non riusciva a continuare a battere normalmente.
Mia figlia mi ha abbracciata, ha capito che avevo bisogno di un abbraccio, le ho voluto bene più che mai!
Sono uscita da lì con una meta: non voglio più vedere le persone che amo entrare, ed io restare fuori ad aspettare. Raquel Garcia
Abito a Milano. Sono andato all’apertura al pubblico con mia moglie, non membro della Chiesa. Da anni attendo il miracolo del suo battesimo.
Comunque, siamo partiti venerdì 1°febbraio. A Milano nevicava, a Roma pioveva. La visita era per il 2 febbraio. La nostra guida ci ha spiegato tutto con molta professionalità.
Nella sala celeste ci siamo abbracciati e abbiamo pianto perché lo Spirito era molto forte.Uscendo, lei mi ha confermato che la Chiesa è vera, che è riuscita a sentire una pace diversa.
La visita al tempio ha rinforzato il nostro matrimonio. Spero che un giorno potremo sposarci per l’eternità. Edgar Fernandez
Sono stata al tempio, e sono felice di aver potuto spiegare ad una sorella e a suo marito, che non ci erano mai stati prima, che significato abbia.
Sono grata al nostro Padre Celeste per aver fatto questo miracolo per noi rispondendo a tutte le preghiere dei membri. Non vedo l’ora di tornarci dopo la dedicazione. Elena Letinu
… Chi ha visto avverarsi un sogno…
Vivo in America, sono membro da 26 anni. La mia famiglia non attiva mi ha raggiunta da Crotone e da Cremona.
Sono andata due volte di sera, dove ho ammirato la bellezza delle luci interne che riflettevano fuori, e di giorno, dove il suo splendore era anche più radiante.
Ero molto emozionata prima di arrivare perché il Signore mi aveva donato questo momento per poter portare la mia famiglia all’apertura al pubblico.
Erano anni che ne parlavo e dicevo: “Un giorno, un giorno vi porterò e vi farò vedere perché continuo ad essere forte nella Chiesa.”
Il mio sogno si è avverato e quando mi sono seduta dentro ad ascoltare, il mio cuore era colmo di gioia e un nodo nella gola ha bloccato tutte le mie emozioni.
Ero felicissima e lo sono anche ora!! Ho sentito una pace indescrivibile, un amore così forte dal mio Padre Celeste.
L’architettura del Tempio è straordinaria. Sono rimasta sbalordita! I miei occhi erano pieni di lacrime per la gioia che ho provato! Monica Ranieri
Per i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, si sa, il tempio è un luogo speciale.
Mai prima d’ora, però, mi era capitato di vederlo con gli occhi di chi non è membro della Chiesa e dei suoi templi non ha mai sentito parlare.
In veste di guida, ho visto file di migliaia e migliaia di persone varcare i cancelli del sito per visitare “lo strano palazzo accanto all’Agenzia delle Entrate”.
Ho visto e rivisto il video introduttivo alla visita, rendendomi conto che, sebbene io lo conoscessi ormai a memoria, per le altre persone nella stanza, era la prima volta che sentivano parlare di famiglie eterne, di battesimi per gli antenati, di investitura di potere e conoscenza.
Ho avuto l’enorme privilegio di far visitare il tempio a gruppi di persone provenienti dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra, dalla Germania, dalla Francia, dall’Africa, ogni volta nella loro lingua madre.
Il fatto che venisse chiesto alle guide, quando possibile, di tenere dei tour in lingua, anche quando i visitatori avrebbero potuto comprendere benissimo l’inglese, mi ha ricordato di come il Padre Celeste ci tenga a comunicare con ognuno dei Suoi figli in modo molto personale.
I gruppi di italiani, quasi sempre provenienti dalle zone limitrofe al sito del tempio, sono venuti spinti dalla curiosità, perché il figlio giocava a calcio nel campetto accanto al tempio, o perché loro il tempio l’hanno “visto crescere e quindi non poteva[no] non venire”, per usare le loro parole.
È capitato di trovarmi di fronte a persone critiche, ma ho visto i loro occhi cambiare man mano che veniva spiegato loro il significato del tempio, l’amore di Dio per tutti i Suoi figli e il destino eterno delle famiglie.
Ho parlato con persone curiose, rispettose, piene di domande. Non voglio dire che sia stato tutto perfetto, perché non lo è stato.
Alcune persone sono venute armate di scetticismo e hanno lasciato il sito portandosi ancora dietro i loro dubbi.
Ma per quella che è la mia conoscenza, posso dire che il numero delle persone interessate, o quantomeno felici di essere lì, superava di gran lunga quello di coloro che faticano a capire ciò in cui crediamo.
Ci sono esperienze che è davvero difficile descrivere a parole, ma un signore a cui ho fatto da guida mi ha detto: “Dopo tanti anni che aspettate, immagino che ora la vostra gioia sia grande”.
Ed è così, la nostra gioia ora è grande. Facciamo in modo che lo resti sempre. Noemi Prandini
… Chi ha trovato una conferma alla propria testimonianza…
Io ho pensato ai miei antenati e pionieri, a mio fratello e sorella maggiore che, con le loro famiglie, un giorno saranno suggellati insieme per l’eternità. Rachele Omer
Anche se non ancora dedicato al Signore, lo Spirito Santo era presente. La cosa piú bella é stata vedere tanti non-membri avvicinarsi con riverenza, rispetto e attenzione.
Molti di loro, ne sono certo, sono stati toccati nel cuore.
Ringrazio il Signore per questa benedizione che mi fa sentire ancora piú responsabile dell’ esempio che dò agli altri e mi sprona ad essere una persona migliore. Christian Cobelli
Quando Presidente Monson ha annunciato il Tempio di Roma ero emozionato, ma non sentivo quell’entusiasmo che molti altri dimostravano.
Nella mia mente pensavo che era sì un momento importante e storico ma, per quanto mi riguardava, avrei probabilmente continuato ad andare al tempio svizzero, quindi non cambiava più di tanto.
Poi ho servito una missione proprio nella missione di Roma. Per 6 mesi sono stato nell’area dove stavano costruendo il tempio e ho avuto l’opportunità di passarci davanti molto spesso.
Anche se era solo un cantiere e non potevo avvicinarmi molto, era bello poterlo vedere “dal vivo”.
Nonostante questo, ancora non riuscivo a sentirlo mio, non riuscivo a sentirmi coinvolto come invece vedevo essere tanti membri a Roma.
Poi sono andato all’apertura al pubblico. Nel momento stesso in cui ho messo piede nella piazza e ho visto per la prima volta il “davanti” del tempio (avevo sempre e solo visto il retro dall’esterno) ho avuto un piccolo tuffo al cuore.
Era splendido. La piazza era meravigliosa. Mi ha davvero preso di sorpresa.
Ho avuto la fortuna di fare un tour con un gruppo molto ristretto di persone, il che ci ha permesso di soffermarci di più in ogni stanza e ascoltare le spiegazioni della guida.
Più tempo passavo tra le stanze del tempio, più prendevo coscienza di dove fossi e di quanto importante fosse quell’edificio.
Sapevo già che rappresentava un momento storico, per l’Italia, i suoi membri, i membri di tutti gli altri Paesi parte del distretto.
Sapevo già che un tempio a Roma, capitale della cristianità dove gli antichi apostoli avevano predicato il Vangelo, aveva un significato simbolico enorme, ma in quel momento ho cominciato a sentirne l’importanza per me.
In quel momento nella mia mente è nata la consapevolezza chiara e inconfondibile che quello non era UN tempio, ma era IL MIO tempio.
Finalmente sentivo quell’entusiasmo, quel coinvolgimento che avevo visto per anni negli occhi di altre persone.
Durante tutto il tour ho sentito una meravigliosa pace, non solo all’interno del tempio, ma anche nel centro visitatori.
Le statue di Cristo e degli apostoli trasmettono serenità e riverenza, ma forse la mia parte preferita è stata la vetrata sulla vita di Gesù.
La adoro e l’ho adorata sempre di più man mano che scoprivo i diversi simboli e le parabole rappresentate.
È stata una meravigliosa esperienza che ha davvero cambiato il modo in cui mi sento riguardo al tempio. Andrea Sorgiacomo
Avere la possibilità di raggiungere un tempio in breve tempo, è una grandissima benedizione per i membri italiani.
Essere andata nel tempio di Roma, aver passeggiato nei giardini, aver camminato tra quelle stanze, è stata un’emozione incredibile.
Quando sono entrata in una delle stanze del suggellamento, dove non ero mai stata, ho pianto, sopraffatta da quello che sentivo, dalla pace che riempiva il mio cuore.
Ho guardato mia sorella ed entrambe abbiamo sorriso. Essere tra quelle mura, mi trasmette sempre un senso di sicurezza e serenità profonda, come fossi di nuovo a casa.
Ogni volta che sono stata in un tempio, ho sentito chiaramente quanto lo Spirito del Signore sia lì presente, quanto io sia davvero una figlia di Dio e quanto questa conoscenza mi rafforzi e mi aiuti ad affrontare la vita di tutti i giorni con più consapevolezza e fiducia. Cinzia Galasso
… E chi ha sentito il calore di essere a casa
Ho sentito il calore di un abbraccio dal Salvatore.
Come ogni volta che entro al tempio, varcata la soglia, ho sentito di essere a casa: quel calore, quella pace, quell’emozione che ti avvolge e ti fa sentire al sicuro.
Non mi aspettavo questa sensazione siccome il tempio non era stato ancora dedicato al Signore.
Eppure, lo Spirito del Signore era lì presente, come sempre.
Dentro al tempio, mi dimentico delle cose del mondo: posso concentrare tutti i miei pensieri al piano di Dio per me, posso immaginare la mia famiglia stare insieme per sempre dopo questa vita, posso provare pace e gioia dalla consapevolezza di essere una figlia di Dio e sentirmi più vicina a Lui.
Ogni stanza del tempio mi dà conferma che Egli ha pensato ad ognuno dei Suoi figli per far sì che possano ritornare a Lui un giorno. Ho amato entrare al tempio di Roma.
E ho amato camminare nella piazza del tempio: c’è un senso di riverenza che mi sorprende ogni volta. Sara Mondelli
Meraviglioso! Visitato il tempio con la famiglia Sammaciccia. Sono rimasta senza parole. Atmosfera magica con un senso di pace e fratellanza. Tina Siano
Ho visitato il tempio con la mia famiglia. E’ stata un’esperienza celestiale. Ci si dimentica di essere nel mondo. Entrando mi son detto: “Esco dal mondo.” Joey Vella
Quando ho saputo dell’apertura al pubblico del tempio di Roma, ho prenotato subito un tour con la mia famiglia.
Desideravo tanto che le mie bambine potessero entrare nel tempio per sentire e capire da se stesse la sacralità di quel luogo.
Da quando siamo arrivati al parcheggio, fino a quando siamo usciti dal tempio, siamo stati seguiti da meravigliosi volontari che ci hanno guidato nel sito del tempio e fatto sentire benvenuti.
Sembravano come angeli pronti al nostro servizio. Visitare il tempio è stato molto emozionante; quando ho varcato la porta d’ingresso mi sono sentita avvolta da un gran senso di pace e amore e mi sono sentita a casa.
L’eleganza e la raffinatezza degli interni del Tempio di Roma mi hanno fatto pensare ad una reggia, in cui Gesù Cristo è il re e dove potrò sempre andare per servirLo e per sentire il Suo immenso amore per me.
Anche se avevo già visto tante foto e video, visitare il tempio è stata un’esperienza nuova ed emotivamente coinvolgente. So con tutto il cuore che il tempio è la casa di Dio. Nadia Manzaro
Apertura al Pubblico del Tempio di Roma
Ciascuna di queste esperienze porta testimonianza di come, in modi diversi, il Signore può toccare il nostro cuore. Egli ci conosce personalmente e sa ciò di cui abbiamo bisogno.
Andando al tempio, puoi provare amore, pace, serenità e sicurezza, puoi ricevere risposte alle tue domande, puoi sentire lo Spirito che porta testimonianza che Dio è nostro Padre e noi siamo Suoi figli, puoi conoscere e comprendere più a fondo il piano che Egli ha preparato per te per avere guida in questa vita e tornare alla Sua presenza nella vita a venire.
Il tempio è un luogo sacro. Che tu sia un membro della Chiesa o no, recandoti al tempio, passeggiando nella piazza e nei giardini del tempio, potrai sentire l’amore di Dio per te.
A riguardo di camminate andirivieni per varie necessità anche per svagarsi un po; noi membri andiamo su percorsi e attraversamenti di strade di non sicuri arrivi incolumi… dal tempio ai supermercati Auchan e Ikea . Se lo ritiene giusto la Prima Presidenza potrebbe far realizzare un circa penso 30 metri di passerella pedonale: piccolo ponte cavalcavia solo per passaggio di persone, con inizio di via settebagni vicino il tempio fino dopo le due strade a transito veloce di automezzi. subito dopo la passerella c’è il piazzale con l’entrata all’Auchan e Ikea.
Alla sorella Sara Mondelli laureata… avrà quindi conoscenze penso anche su sicurezza incolumità sulle persone. Se può e se vuole potrebbe lei con scritto suo fare presente alla prima Presidenza queste notizie scritte sul commento precedente per un eventuale cavalcavia, in quanto mi è sembrato di capire che andare all’Auchan dalla strada il percorso non è pedonale, ci sarà un tempo di cammino sui 15 – 20 – o più minuti su strada solitaria senza regolari marciapiedi o se c’è ne in alcuni pochi tratti; nel tutto il camminare nei tratti di marciapiede se ci sono saranno bassi, poco larghi, e a vederne un po sono pieni d’erba, la strada è con transito di automezzi veloci – a rischio di essere investiti… se si attraversano le due strade dove si arriva subito sul piazzale di entrata all’Auchan…
Continue situazione irriguardose verso membri e famiglie – per non avere pensato a realizzare la costruzione di un ponte cavalcavia pedonale, necessario per chi arriva a Roma in aereo, in treno o pulman viaggi e poi con autobus circa due ore arrivare al Tempio per starci cinque giorni con la necessità di recarsi all’Auchan due o tre volte per comprare il necessario cibo.