La mia passione per le visite al tempio cominciò quando avevo 11 anni e per la prima volta entrai nel tempio per suggellarmi ai miei genitori, insieme ai miei due fratelli ed a mia sorella.
Fu un’esperienza indimenticabile, sentii in quel momento un legame senza fine, fu come se in quel momento il tempo si fosse fermato e non potrò mai dimenticare i sentimenti che provai.
Quando raggiunsi l’età di 12 anni cominciai ad andare al tempio per fare i battesimi per i morti, non vedevo l’ora di incontrare i miei amici che venivano da ogni parte d’Italia per poter varcare con loro la soglia del tempio e svolgere questa sacra ordinanza.
La mattina ci alzavamo presto e ci apprestavamo ad indossare gli abiti della domenica per sperimentare insieme la gioia e la condivisione di questi sacri momenti.
Il ricordo dei miei viaggi estivi al tempio insieme ai giovani ed alla mia famiglia, e di tutte le attività svolte sia dentro che al di fuori del tempio, rimarranno sempre le più speciali per me.
Fin da bambina la parte più attesa dei miei viaggi al tempio svizzero era quella di scorgere la guglia del tempio.
Il sentimento particolare e la pace che percepivo osservando il tempio di giorno immerso nel verde e illuminato la sera, mi lasciava e mi lascia tuttora delle sensazioni spirituali indescrivibili.
La mia esperienza al tempio
Arrivò presto il tempo di partire in missione, raggiunsi così un’altra tappa importante della mia vita attraverso l’investitura, che mi preparò spiritualmente a predicare il Vangelo di Gesù Cristo al mondo e ad affrontare con coraggio le difficoltà della vita, cercando di tenere fede alle alleanze che si stipulano nel tempio.
Con la corazza spirituale dell’investitura, mi sentii pronta per affrontare questa esperienza nuova e condividere con persone che avrei incontrato forse una sola volta nella vita, l’amore che il Padre celeste e Suo Figlio Gesù Cristo hanno per noi e la possibilità che ci viene data di svolgere tutte le alleanze necessarie per tornare alla Sua presenza.
Le ordinanze di suggellamento che uniscono le famiglie per l’eternità e tutti i legami che si protraggono oltre questa vita sia con i familiari in vita che defunti, sono un obiettivo importante ed altamente sacro per la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Durante una delle mie visite regolari al tempio fui chiamata come lavorante alle ordinanze, e da quel momento ho avuto l’opportunità di servire i membri della Chiesa che si recavano al tempio per svolgere il lavoro per i propri antenati e per se stessi.
Il servizio reso nel tempio ha umilmente ampliato la mia comprensione riguardo all’amore di Dio per noi, alla sacralità e all’importanza di stipulare alleanze di salvezza nei templi e mi ha permesso di vivere esperienze spirituali profonde.
Nel tempio ho sempre ricevuto la forza spirituale di affrontare con serenità e fiducia le prove della vita guardando avanti e cercando di sentire il Signore sempre al mio fianco.
Mi piace andare al tempio non solo per incontrare i miei amici, come quando ero bambina, ma soprattutto per sentire l’amore di Dio e di Gesù Cristo, quell’amore che guarisce ogni ferita e ci fa sentire spiritualmente unici e importanti.
Adesso che abbiamo un tempio a Roma, sarà più facile per me raggiungerlo. Potrò di nuovo percepire il sentimento speciale che provavo da piccola quando il mio sguardo rimaneva fisso sulla guglia del tempio mentre l’auto si dirigeva al parcheggio.
Il mio invito è che tutti possano venire a visitare il tempio di Roma, che per ora è aperto a tutti coloro che desiderano visitarlo, sarà un’esperienza unica ed indimenticabile quella di camminare nel sito del tempio e nel suo interno.
Potrete ricordare le sensazioni spirituali che proverete visitando ogni sala della Casa del Signore, sarete i Suoi ospiti speciali e in quanto tali, potrete portare a casa con voi una porzione del Suo spirito e sentire nel profondo del cuore il Suo amore.
Questo articolo è stato scritto da Sabrina Santalena
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