I Fratelli di Joseph Smith. Joseph Smith, Jr. nacque il 23 Dicembre del 1805 a Sharon, nel Vermont, da Joseph Smith Sr. (1771-1848) e Lucy Mack Smith (1775-1856). Egli aveva dieci fratelli, tra cui uno di essi, senza nome, morto alla nascita, nel 1797, ed era il quinto, in ordine di età.
Di questi fratelli, cinque di essi – Alvin, Hyrum, Samuel Harrison, William e Don Carlos – vissero fino all’età adulta. Dei sei figli Smith, Joseph era il figlio di mezzo.
I Fratelli di Joseph Smith
Nell’autunno del 1838, durante le persecuzioni del Missouri, il padre di Joseph si ammalò. Nonostante la malattia, egli partecipò all’esodo forzato dal Missouri a Nauvoo, nell’Illinois, nel 1839, e vi morì il 14 Settembre del 1840. Venne considerato un martire, per la causa.
Anche Joseph, come suo padre, da cui aveva preso il nome, sarebbe morto da martire, all’età di 38 anni, quando sarebbe stato assassinato nel carcere di Carthage, in Illinois, da una folla inferocita, il 27 Giugno del 1844. Ma che cosa successe ai suoi fratelli?
I Fratelli di Joseph Smith: Alvin Smith – Fedele sostenitore del lavoro di Joseph
I Fratelli di Joseph Smith: Alvin Smith, il maggiore dei figli Smith, nacque l’11 Febbraio del 1798 a Tunbridge, nel Vermont.
Quando la famiglia si trasferì a nord dello stato di New York, egli si offrì di andare lontano da casa, a cercare lavoro, dove sarebbe stato pagato con salari più alti, per aiutare la famiglia a saldare i debiti e a costruire una casa.
Sua madre, Lucy Mack Smith, scriverà più tardi:
“Grazie alla perseveranza di mio figlio, che è stato in grado di tornare da noi dopo tanto lavoro, sofferenza e fatica, con la quantità di denaro necessaria per tutti i debiti, tranne l’ultimo pagamento, in due anni, dal momento in cui siamo entrati a Palmyra, estranei, privi di amici, senza casa o lavoro, siamo stati in grado di riunirci sulla nostra propria terra, in un’abitazione accogliente, confortevole, anche se umile, ma costruita e ben arredata, grazie alla nostra industriosità” (Storia di Joseph Smith, raccontata da sua madre).
Essendo un figlio fedele e devoto, Alvin volle sempre prendersi cura dei suoi genitori e ebbe sempre il desiderio di costruire loro una casa più grande e migliore, in cui potessero godere dei loro ultimi anni di vita. Tuttavia, egli non visse abbastanza per realizzare il suo sogno.
A metà Novembre del 1823, alla giovane età di 25 anni, fidanzato e in attesa di un futuro brillante, si ammalò gravemente. Il suo medico gli diede una forte dose di calomelano, che si depositò nel suo stomaco, ed egli morì Mercoledì 19 Novembre 1823, a seguito dell’avvelenamento dovuto al calomelano di mercurio, che gli era stato dato.
Mentre giaceva morente, la madre registrò le sue ultime parole, per il suo giovane fratello Joseph, riguardo il lavoro che era stato chiamato a fare:
“Fai tutto il possibile per ottenere le registrazioni. Sii fedele nel ricevere istruzioni e nel mantenere tutti i comandamenti che ti verranno dati… tuo fratello Alvin ora deve lasciarti, ma ricorda l’esempio che egli ti ha dato” (Storia di Joseph Smith, raccontata da sua madre).
Il 21 Gennaio del 1836, in una visione data a Joseph Smith nel tempio di Kirtland, in Ohio, egli vide suo fratello Alvin, nel regno celeste.
Da questa visione, a Joseph venne insegnata la dottrina della salvezza per i morti. La rivelazione moderna ha registrato l’insegnamento dottrinale della visione, in Dottrina e Alleanze 137:
“I cieli si aprirono su di noi, e io vidi il regno celeste di Dio e la sua gloria, se nel corpo o fuori non posso dirlo.
Vidi la trascendente bellezza della porta attraverso la quale entreranno gli eredi di quel regno, che era simile a un cerchio di fiamme di fuoco.
Anche il trono fiammeggiante di Dio, sul quale era seduto il Padre e il Figlio. Vidi le bellissime strade di quel regno, che avevano l’aspetto di essere pavimentate d’oro.
Vidi Padre Adamo e Abramo; e mio padre, e mia madre, e mio fratello Alvin che era da lungo tempo addormentato.
E mi meravigliai di come egli avesse ottenuto una eredità in quel regno, visto che aveva lasciato questa vita prima che il Signore avesse posto mano per radunare Israele per la seconda volta, e non era stato battezzato per la remissione dei peccati.
Così mi giunse la voce del Signore, che diceva: Tutti coloro che sono morti senza una conoscenza di questo Vangelo, e che l’avrebbero accettato se fosse stato permesso loro di rimanere, saranno eredi del regno celeste di Dio; anche tutti coloro che d’ora in avanti moriranno senza una conoscenza di esso, e che l’avrebbero accettato con tutto il loro cuore, saranno eredi di quel regno; poiché, io, il Signore giudicherò tutti gli uomini secondo le loro opere, secondo i desideri del loro cuore.
E vidi anche che tutti i bambini che muoiono prima di arrivare all’età della responsabilità sono salvati nel regno celeste del cielo”.
I Fratelli di Joseph Smith: Hyrum Smith – al fianco di suo fratello, nella vita e nella morte
I Fratelli di Joseph Smith: Il secondo figlio maggiore, Hyrum Smith, nacque a Tunbridge, nel Vermont, il 9 Febbraio del 1800. Egli fu un fratello molto vicino a Joseph, proprio come lo era stato Alvin.
Il loro legame crebbe ancora di più quando, da ragazzo, Joseph soffrì di un dolore straziante, dovuto ad un’infezione che creò un ascesso alla gamba.
Per ore, Hyrum sedette al capezzale di Joseph e tenne la gamba stretta, in modo da aiutarlo ad alleviare il dolore.
Egli visse una vita di servizio umile ed obbedienza e fu ordinato patriarca della Chiesa di Gesù Cristo, dopo la morte di suo padre.
Nel corso della sua vita, rimase un vero amico, confidente, consigliere e sostegno per il suo fratello più piccolo, nel suo ruolo di profeta della Restaurazione. Joseph disse di Hyrum:
“Potrei pregare, nel mio cuore, che tutti i miei fratelli fossero come il mio amato fratello Hyrum, che possiede la mitezza di un agnello, e l’integrità di Giobbe, e in breve, la mitezza e l’umiltà di Cristo; e io lo amo con quell’amore che è più forte della morte, perché non ho mai avuto occasione di rimproverarlo, né lui, me” (Scritti personali di Joseph Smith, Dean C. Jessee, 2a edizione rivisitata, Salt Lake City, Deseret Book, 2002, 138).
Mary Ann Stearns Winters ha ricordato:
“Mi rallegro della mia conoscenza con il profeta Joseph, e anche con suo fratello Hyrum, perchè uno non era completo senza l’altro, essi erano quasi sempre insieme ed erano inseparabilmente connessi con la mente, Joseph e Hyrum, nomi sempre cari ai fedeli” (Mary Ann Winters, “Joseph Smith, il Profeta,” diario della giovane donna, dicembre 1905, citato nel discorso di Jeffrey S. O’Driscoll: “Hyrum Smith: una vita di integrità”, Salt Lake City: Deseret Book, 2003, 227).
I due fratelli erano inseparabili nell’opera del Signore. Hyrum disse, di Joseph: “Ci sono stati profeti prima di lui, ma Joseph ha lo spirito e la potenza di tutti i profeti” (Joseph Smith, Storia della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, ed. BH Roberts, 2a ed. Riv. Salt Lake City, Deseret Book, 1957). Nel momento in cui Hyrum fu chiamato a servire come Patriarca della Chiesa, il Signore gli disse:
“E da questo momento in poi lo nomino ad essere un profeta, un veggente e un rivelatore per la mia chiesa, così come il mio servitore Joseph; affinché agisca anche in accordo con il mio servitore Joseph; e affinché riceva consiglio dal mio servitore Joseph, che gli mostrerà le chiavi mediante le quali potrà chiedere e ricevere, ed essere coronato della stessa benedizione, e gloria, e onore, e sacerdozio, e doni del sacerdozio che una volta erano stati posti su colui che era il mio servitore Oliver Cowdery; affinché il mio servitore Hyrum porti testimonianza delle cose che gli mostrerò; affinché il suo nome sia tenuto in onorevole ricordo di generazione in generazione, per sempre e in eterno”. (Dottrina e Alleanze 124: 94-96)
La rivelazione moderna ci dice anche che non solo Joseph e Hyrum erano inseparabili nella vita, ma sono stati inseparabili anche nella morte. In Dottrina e Alleanze 135: 3 si legge:
“Joseph Smith, il Profeta e Veggente del Signore, ha fatto di più, a parte solo Gesù, per la salvezza degli uomini in questo mondo di qualsiasi altro uomo che vi abbia mai vissuto.
Nel breve spazio di vent’anni egli portò alla luce il Libro di Mormon, che tradusse per dono e potere di Dio, e per suo mezzo fu pubblicato in due continenti; mandò ai quattro canti della terra la pienezza del Vangelo che esso conteneva; portò alla luce le rivelazioni e i comandamenti che compongono questo libro di Dottrina e Alleanze, e molti altri saggi documenti e istruzioni per il beneficio dei figlioli degli uomini; radunò molte migliaia di Santi degli Ultimi Giorni, fondò una grande città e lasciò una fama e un nome che non possono essere uccisi.
Visse da grande e morì da grande agli occhi di Dio e del suo popolo; e come la maggior parte degli unti del Signore nei tempi antichi, ha suggellato la sua missione e le sue opere col suo sangue; e così ha fatto suo fratello Hyrum. In vita non furono divisi, e in morte non furono separati!”
I Fratelli di Joseph Smith: Don Carlos – Nella personalità, simile a Joseph
I Fratelli di Joseph Smith: Don Carlos, il più giovane fratello di Joseph Smith e il più simile a lui nella personalità, nacque a Norwich, Windsor, nel Vermont, il 25 Marzo del 1816. Fu battezzato come membro della Chiesa di Gesù Cristo il 9 Giugno del 1830, all’età di 14 anni.
Egli portò una forte testimonianza, e per tutta la sua vita, fu un dirigente, un missionario e un redattore periodico.
Il 15 Gennaio del 1836, venne chiamato a servire come primo presidente del quorum dei sommi sacerdoti (oggi ci si riferisce a questa figura, con il titolo di presidente di palo).
Fu, inoltre, un membro della squadra che costruì il Tempio di Kirtland e partecipò alla cerimonia di posa delle pietre angolari di quel tempio, nei primi mesi del 1841.
Nel 1839, divenne il primo direttore del quotidiano “Tempi e stagioni”dei Santi degli Ultimi Giorni, a Nauvoo, Illinois.
Come tipografo ed editore, venne coinvolto nella stampa dell’edizione del 1835 di Dottrina e Alleanze e di diverse edizioni del Libro di Mormon, e servì anche come editore e redattore del periodico di breve durata “Il giornale degli Anziani”.
Don Carlos servì anche nel consiglio comunale di Nauvoo e come generale della brigata della Legione. Il 7 agosto del 1841, all’età di 25 anni, dopo aver accusato dei dolori al fianco, morì improvvisamente per cause incerte, a volte descritte come una forma di polmonite, a volte come tifo, a Nauvoo, Hancock, Illinois.
Secondo un articolo del 22 febbraio 2015 Deseret News:
Nel Gennaio di quello stesso anno, la moglie di Samuel Smith morì, e Robert B. Thompson, il cognato di Hyrum e codirettore di “Tempi e stagioni”, morì allo stesso modo, un mese dopo Don Carlos. Nel Settembre del 1841, ci fu anche la morte del figlio più piccolo di Joseph ed Emma, anch’egli chiamato Don Carlos e la morte del figlio di Hyrum, chiamato Hyrum anch’egli.
I Fratelli di Joseph Smith: Samuel Harrison Smith – Un testimone del Libro di Mormon
I Fratelli di Joseph Smith: Samuel Harrison Smith nacque a Tunbridge, nel Vermont, il 13 Marzo del 1808. Si trasferì con la famiglia nell’ovest dello stato di New York, a partire dall’anno 1820.
Quando suo padre perse il mutuo della fattoria di famiglia, nella periferia di Manchester Township, vicino a Palmyra, un quacchero locale, di nome Lemuel Durfee, acquistò il terreno e permise agli Smith di continuare a vivere lì, in cambio del lavoro di Samuel al negozio di Durfee.
Samuel fu uno dei primi membri della Chiesa di Gesù Cristo. Egli fu battezzato da Oliver Cowdery il 25 Maggio del 1829.
Fu anche uno degli otto testimoni del Libro di Mormon e si unì nella loro testimonianza, che dice: “abbiamo toccato le tavole d’oro con le nostre mani; e abbiamo anche visto le relative incisioni”.
Egli è considerato il primo missionario della Chiesa. Come missionario, distribuì copie del Libro di Mormon a chiunque ne volesse una, tra cui il fratello e il cognato di Brigham Young. Nel Giugno del 1832, lui e Orson Hyde divennero i primi missionari Santi degli Ultimi Giorni, a predicare in Connecticut.
Predicarono anche a Boston nel Giugno del 1832 e, come risultato dei loro sforzi, furono creati dei rami della Chiesa a Boston e a New Rowley, in Massachusetts.
Nel mese di Luglio del 1832, andarono a Providence, nel Rhode Island, dove battezzarono due persone, ma a causa di minacce di violenza, furono costretti ad andar via, dopo essere stati lì solo dodici giorni.
Nel mese di Settembre del 1832, divennero i primi missionari a predicare nel Maine. Battezzarono anche delle persone a Spafford, New York, durante la loro missione del 1832.
Quando il primo Consiglio superiore della Chiesa del tempo, corpo giudiziario e legislativo a capo della Chiesa, venne organizzato, il 17 Febbraio del 1834, Samuel fu uno dei dodici uomini scelti come membri.
Nel 1835, venne nominato agente generale per la ditta responsabile della pubblicazione dell’innario dei Santi degli Ultimi Giorni e dei libri di scuola per i bambini, lavorando a stretto contatto con Emma Smith e W.W. Phelps.
Secondo l’articolo del 22 Febbraio del 2015, sul Deseret News:
Il 27 Giugno del 1844, il giorno in cui Joseph e Hyrum Smith furono martirizzati, suonò una campana a morto anche per Samuel Smith.
Egli viveva diversi chilometri al di fuori di Carthage, in Missouri, e decise di andare a vedere se poteva essere di aiuto.
Ma fu inseguito e gli spararono, anche se egli riuscì a fuggire solo grazie alla sua resistenza e alla velocità del suo cavallo.
Arrivò troppo tardi, ma prese il suo posto a guardia dei corpi dei suoi fratelli, nel loro triste viaggio di ritorno verso Nauvoo.
Tuttavia, incapace di sedersi, anche a causa della debolezza, confidò a sua madre “ho sofferto un disagio terribile al fianco, da quando sono stato inseguito dalla folla, e penso di aver ricevuto qualche danno, che mi sta facendo star male”.
Egli morì un mese dopo (il 30 Luglio 1844), come uno dei martiri della verità. (“I fratelli di Joseph Smith: Nauvoo e dopo”, di Richard B. Anderson, La Stella, Settembre 1979).
I Fratelli di Joseph Smith: William Smith – Il dissenziente tra le fila
I Fratelli di Joseph Smith: William Smith fu l’ottavo figlio di Joseph Smith Sr. e Lucy Mack Smith. Egli nacque 13 Marzo del 1811, a Royalton, nel Vermont.
Fu battezzato da David Whitmer, uno dei tre testimoni del Libro di Mormon, il 9 Giugno del 1830, lo stesso giorno in cui fi battezzato suo fratello Don Carlos.
Fu ordinato apostolo il 15 Febbraio del 1835, e divenne uno dei primi membri del Quorum dei Dodici Apostoli.
Al momento del martirio di Joseph e Hyrum, William viveva nell’Est. A causa delle cattive condizioni di salute della moglie, tornò a Nauvoo, nell’Illinois, nel 1845. Il 24 Maggio del 1845, fu chiamato a servire come Presiedente Patriarca della Chiesa, al posto di Hyrum.
Poco dopo essere stato ordinato come Presiedente Patriarca, Brigham Young stampò un chiarimento in un giornale della chiesa, dove dichiarava che William non era stato ordinato come patriarca sopra la chiesa, ma piuttosto come patriarca della Chiesa.
William si offese del chiarimento e la crescente tensione tra lui e Brigham aumentò. William Smith rimase patriarca della Chiesa fino al 6 Ottobre del 1845, quando il suo nome e le sue posizioni furono lette alla Conferenza Generale.
L’apostolo, Parley P. Pratt, espresse delle obiezioni sul personaggio di William e sulle sue pratiche delinquenziali. I partecipanti alla Conferenza Generale votarono all’unanimità contro William, perché non venisse sostenuto come apostolo e come Patriarca, e fu disassociato dalla Chiesa.
Egli rispose presentando una lunga dichiarazione al quotidiano anti-mormone “Il segnale di Varsavia”, in cui paragonò Brigham Young a Ponzio Pilato e Nerone e accusò lui e gli altri membri del Quorum dei Dodici Apostoli di mantenere segretamente più “mogli spirituali.”
Come risultato della sua dichiarazione fu scomunicato dalla Chiesa il 19 Ottobre del 1845, per motivi di apostasia.
Come risultato della sua scomunica, egli non seguì più la maggioranza dei Santi degli Ultimi Giorni, che si spostarono nel territorio dello Utah, dove si stabilì la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, ma seguì la guida di James J. Strang e prese parte alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni Strangita.
Nel 1847, William annunciò che egli era il nuovo presidente della Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni e che ricopriva il diritto alla dirigenza, a causa della dottrina della successione lineare.
Scomunicò Young e la guida della Chiesa SUG e annunciò che i Santi degli Ultimi Giorni, che non erano in apostasia perché seguivano Young, si sarebbero dovuti raccogliere in Lee County, in Illinois.
Nel 1849, ottenne il sostegno di Lyman Wight, che guidò un piccolo gruppo di Santi degli Ultimi Giorni in Texas. Tuttavia, la sua chiesa non durò e nel giro di pochi anni si dissolse.
Il suo rapporto con Young rimase teso, fino alla morte di Young nel 1877. Egli credeva che Young avesse organizzato l’avvelenamento del suo fratello maggiore Samuel, nel 1844, per evitare la sua adesione alla presidenza della chiesa.
Eppure, nel 1860, scrisse una lettera a Young e dichiarò che desiderava unirsi ai Santi degli Ultimi Giorni, nella Valle del Lago Salato.
Tuttavia, poco dopo, divenne un soldato nella guerra civile americana e, dopo la guerra, non mostrò alcun interesse a trasferirsi nel territorio dello Utah.
Nel 1878, William divenne membro della Chiesa Riorganizzata di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Chiesa RSUG) che venne organizzata nel 1860, con il nipote, Joseph Smith III, come suo leader. Morì il 13 Novembre del 1893, all’età di 82 anni, a Osterdock, in Iowa.
Una madre amorosa, parla della morte dei suoi figli
Sono stata lasciata desolata nella mia angoscia. Ho allevato sei figli in virilità, e di tutti loro, solo uno è rimasto… quando entrai nella stanza e vidi i miei figli uccisi… fu troppo; affondai di nuovo, piangendo al Signore per l’agonia della mia anima: ‘Dio mio, Dio mio, perché hai abbandonato questa famiglia!’ Una voce rispose: ‘Io li ho presi con me, perché abbiano riposo’.
Mentre guardavo ai loro pacifici volti sorridenti, mi sembrava quasi di sentirli dire:
‘Mamma, non piangere per noi, abbiamo vinto il mondo con l’amore; abbiamo portato loro il Vangelo, affinchè le loro anime possano essere salvate; ci hanno ucciso per la nostra testimonianza, e così ora siamo al di fuori del loro potere; la loro ascesa è per un momento, il nostro è un trionfo eterno’ (Storia di Joseph Smith, raccontata da sua madre).
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