Guardo il sole d’estate che si riflette nell’acqua blu dell’oceano, un po’ sorpresa di tornare in un posto che ho pensato avremmo lasciato per sempre. Ho spesso riflettuto su come siamo guidati da Dio, lui ci spinge di avventura in avventura, per vivere e arrivare alla saggezza.

Ma davvero ognuna di queste occasioni è dovuta alla mano di Dio che ci da’ la possibilità di essere più simili a Lui? Può darsi. Spesso, col senno di poi, le sfide della vita si vedono come la prova della guida divina.

Guidati da Dio

Mi chiedo se Lucy e Joseph Smith Senior si sentirono guidati da Dio.

Visualizzando le loro lotte familiari e il loro trasferimento, da un punto di vista del 21° secolo, è evidente che la loro vita fosse decisamente guidata da Dio.

Il giovane matrimonio di Joseph e Lucy sembra essere pieno di trasferimenti falliti. Si sposarono nel 1796 e fino al 1813 si erano già trasferiti 9 volte, apparentemente a causa dello stress economico e delle prospettive di una vita lavorativa migliore. Nel 1813, vivevano a Norwich, nel Vermont, nella stessa zona in cui  avevano vissuto tutta la loro vita coniugale.

Joseph-e-Lucy-Smith-Famiglia

La famiglia di Joseph e Lucy Smith ha sperimentato molte prove, ma ha riconosciuto la mano di Dio nella loro vita.

Che bello che è, avere le registrazioni della fede in Dio di Joseph e Lucy!

Patto di Lucy con Dio

Durante il periodo in cui erano proprietari mercantili, a Randolph, nel Vermont, dal 1802-1803, Lucy si ammalò gravemente di tubercolosi, malattia che causò la morte di due delle sue sorelle maggiori.

Lucy scrisse:

“Ho fatto un patto solenne con Dio, che se Egli mi avesse lasciato vivere, mi sarei sforzata di servirLo al meglio delle mie capacità.

Poco dopo ho sentito una voce che mi diceva, ‘Cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Lasciate che il vostro cuore sia confortato; abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.’…

“Non appena ho potuto, ho fatto ogni cosa possibile, nel tentativo di trovare qualcuno che fosse in grado di istruirmi più perfettamente nella via della vita e della salvezza…

“Sono andata da un posto all’altro, allo scopo di ottenere informazioni e di trovare, se fosse possibile, qualche spirito congeniale che potesse entrare nei miei sentimenti ed essere in grado di rafforzarmi e aiutarmi a realizzare quanto sono risoluta a compiere…

“Mi sono detta, nel mio cuore, che non c’è, sulla terra, la religione che cerco. Ho, quindi, deciso di esaminare la mia Bibbia e prendere Gesù e i suoi discepoli come mia guida, ed adoperarmi per ottenere da Dio ciò che l’uomo non può né dare, né togliere…

“Alla fine ho considerato mio dovere essere battezzata e, trovando un ministro che fosse disposto a battezzarmi e lasciarmi libera di entrare in qualsiasi confessione religiosa, ho fatto un passo in avanti e ho ceduto, obbedendo a questa ordinanza” (Lucy Mack Smith, Storia di Joseph Smith, a cura di Preston Nibley, Salt Lake City: Bookcraft, 1958, pp 34-36).

Dopo essersi trasferita a West Lebanon, nel New Hampshire, nel 1811, Lucy sembrava eccitata nel “contemplare, con gioia e soddisfazione, la prosperità a cui aveva partecipato, nei nostri recenti sforzi” (pag.51).

I sogni di Joseph Smith Senior

Durante questo periodo di pace, Joseph Smith Senior ebbe due vividi sogni, che gli cambiarono la vita.

“Nel primo sogno Joseph vide che essi viaggiavano attraverso un campo arido, con del legno morto, con uno spirito che gli diceva che il campo rappresentava il mondo senza religione.

A Joseph fu detto che avrebbe trovato una scatola di cibo che, se mangiato, lo avrebbe reso saggio. Ha provato a prenderne parte, ma gli è stato impedito da delle bestie cornute.

Egli disse a Lucy che si svegliò tremante, ma felice, e che era, ormai, convinto che anche i religiosi non sapessero nulla del regno di Dio.

Più tardi, nel 1811, Joseph, Senior ebbe un secondo sogno, in relazione alla sua famiglia. Era simile al sogno di Lehi, dell’albero della vita.

Si trovò a seguire un percorso verso un bellissimo albero di frutta. Quando cominciò a mangiare il frutto delizioso, si rese conto che doveva portare sua moglie e la sua famiglia verso quell’albero, in modo che potessero goderne insieme. Andò da loro e li portò lì e cominciarono a mangiare.

Egli riferì che: ‘Siamo rimasti estremamente soddisfatti, tanto che la nostra gioia non poteva facilmente essere espressa.'”

L’anno senza estate

Purtroppo, la dolce, momentanea tregua passò dalla gioia e dalla prosperità, alla disperazione, appena un’epidemia di tifo arrivò sulla valle del Connecticut del nord, uccidendo 6.000 persone.

Joseph e i figli di Lucy furono colpiti dalla terribile malattia. Alla fine, e miracolosamente, tutti i bambini si ripresero.

Ma l’infezione di Joseph Smith Junior si era insinuata in profondità, nelle ossa delle gambe. Questo portò alla storia ben raccontata dell’operazione di chirurgia effettuata da un chirurgo, tramite ispirazione divina, sulla gamba di Joseph.

Joseph, senza l’aiuto dell’anestesia o dell’alcol, accettò l’operazione, a patto che Lucy lasciasse la stanza ed egli potesse aggrapparsi alla braccia del padre. Mentre la chirurgia rimosse con successo l’infezione, per il recupero del giovane Joseph ci vollero tre anni.

Nel 1816, dopo tre cattivi raccolti successivi, gli Smith abbandonarono il loro Vermont, per New York. Questo trasferimento portò Joseph Smith Junior ad essere vicino al Bosco Sacro.

Uno dei motivi particolarmente validi, per i cattivi raccolti, fu l’eruzione vulcanica del 1815, del Monte Tambora, in Sumbawa, Indonesia. La cenere vulcanica blocco i raggi del sole per quasi un anno.

Mt_Tambora_Sumbawa_Indonesia

L’eruzione del Monte Tambora ha sconvolto la vita su tutta la terra.

Il dettagliato articolo di Keith Brown “La famiglia di Joseph Smith e l’anno senza estate”, ha parlato dell’effetto diffuso e distruttivo dell’eruzione.

“La perdita dei raccolti nel New England, in quel periodo, è anche attribuita all’eruzione del Monte Tambora. Prima dell’eruzione, il raccolto di mais era fiorente.

Entro la fine dell’estate del 1816, venne segnalato che il raccolto di mais era maturato così male che solo circa un quarto di esso era utilizzabile come fonte di cibo.

Come risultato dei cattivi raccolti del New England, del Canada e di alcune parti d’Europa, il prezzo del grano, dei cereali, della carne, delle verdure, del burro, del latte e della farina, aumentò in modo significativo”.

La neve cadeva nel New England durante Luglio e Agosto e le gelate fuori stagione uccisero quelle poche colture che avevano messo radici. La famiglia Smith perse i propri raccolti e, di conseguenza, la loro fattoria nel Vermont.

Quando se ne andarono, erano considerati “indigenti”, ma lo erano insieme ad altre 15.000 persone che avevano subito la stessa sorte. La gente nelle parti del nord-est degli Stati Uniti, si diresse verso l’Ovest, in cerca di sole e di terre fertili.

Non riesco ad immaginare questi eventi catastrofici, che mi costringano a fuggire dalla mia casa, alla ricerca di cibo.

Era la mano di Dio?

Questo disastro naturale era guidato da Dio? In definitiva, esso spinse gli Smith verso New York e Joseph Smith Junior ad avvicinarsi al bosco sacro, ma perché influenzare tutta la terra, per far trasferire la famiglia Smith? 

La guida divina è prevalente, nella vita del popolo dell’alleanza. Ci sono tanti esempi di come Dio guida le persone, nelle Scritture.

Perché non utilizzare uno dei metodi familiari, veri e provati per far spostare gli Smith? Perché non inviare un angelo a Joseph Smith Senior, come quello che andò da Giuseppe e Maria, dicendo loro di fuggire in Egitto?

Perché non chiedere agli Smith, come fatto quando al fratello di Jared o a Lehi fu comandato di lasciare Gerusalemme? 

Avrebbe potuto far avvenire questo trasferimento della famiglia, attraverso l’ostilità con dei vicini, come vissuto dai Nefiti o da David, da Alma il Vecchio o da Abramo o dai santi, prima della loro migrazione verso ovest. 

Avrebbe potuto inviare qualcuno come Ammon, che aveva aiutato il popolo di Limhi, durante la fuga dalla schiavitù dei Lamaniti, per tornare a Zarahemla o come Elia, che era stato inviato per salvare la vedova di Sarepta.

I sogni sembrano essere il mezzo più semplice per avvertire la famiglia, dato che Joseph Smith Senior aveva sperimentato, nel riconoscere i sogni sacri. Invece, è stato un evento catastrofico, e in fondo non identificato, al momento, che ha spinto il loro trasferimento. 

Una storia delle Scritture che racconta di un evento a livello mondiale è quella di Noè, quando le fontane del cielo vennero aperte e l’acqua invase la terra.

Un’altra storia che mi viene anche in mente è quando, dopo tre giorni di buio, nel continente americano, il Salvatore risorto scese nella luce gloriosa. La devastazione di sconvolgimenti e vapori di fumo, diede modo di ricevere l’illuminazione divina.

apparizione-di-Cristo-americhe

L’apparizione di Cristo ai Nefiti ha dissipato le tenebre.

Allo stesso modo, l’anno senza estate, un periodo di vapori fisici e spirituali, di caligine e di miseria, in ultima analisi ha spianato la strada per la luce celeste, quando il giovane Joseph Smith entrò in un bosco, per pregare.

Dio Padre e Suo Figlio, Gesù Cristo, discesero in luce gloriosa, in risposta alla preghiera di Joseph. E la dispensazione della pienezza dei tempi, e di luce, ebbe inizio.