A volte, nella concitazione e nella messa a fuoco dei grandi eventi della vita, come la missione ed il matrimonio, l’esperienza del tempio diventa secondaria.

Tuttavia, la dotazione personale nel tempio può e deve essere un evento di vita profondamente significativo e importante in sé. Purtroppo molti giovani uomini e donne si presentano al tempio degni di essere lì, ma impreparati a comprendere il senso ed il significato delle ordinanze del tempio.

Di conseguenza la loro esperienza iniziale è a volte inferiore a quello che avrebbe potuto essere. Il presidente Ezra Taft Benson ha dichiarato:

“Credo che una comprensione o un contesto adatto saranno incommensurabilmente utili per i nostri giovani che vanno al tempio” (“Quello che mi auguro di insegnare ai vostri figli riguardo al tempio”, La Stella, agosto 1985).

Qui ci sono tre cose che i genitori possono insegnare ai loro figli e che li aiuteranno a prepararsi per la loro investitura:

1- Il racconto dei due alberi.

Ecco parte dell’affresco fatto da Leon Parson per il Tempio di Caligari, ad Alberta.

Ecco parte dell’affresco fatto da Leon Parson per il Tempio di Caligari, ad Alberta.

Il presidente David O. McKay una volta ha descritto l’investitura come “la vera filosofia della vita data all’uomo”.

I genitori dovrebbero aiutare i giovani a comprendere che il video della dotazione del tempio non è semplicemente una ‘storia’, ma è anche la loro storia.

In parte, è la spiegazione di Dio delle nostre condizioni di vita, delle finalità e del viaggio, utilizzando i simboli di due alberi. Le figure di Adamo ed Eva sono rappresentative di ciascuno di noi.

In primo luogo, incontriamo l’albero della conoscenza del bene e del male. Noi prendiamo il frutto di questo albero attraverso l’uso del nostro libero arbitrio ed attraverso le conseguenze delle nostre azioni e quelle degli altri.

Siamo qui per imparare a distinguere il bene dal male attraverso la nostra esperienza terrena (vedere Mosè 6:55-56). Noi tutti iniziamo la vita in uno stato di innocenza e di purezza.

Mentre maturiamo, pecchiamo e sperimentiamo gli effetti della caduta. Lottando in questo regno teleste, il nostro compito è ora quello di ritrovare la strada per il secondo albero: l’albero della vita.

Nella sua visione, Lehi vide che nella mortalità ci sono molti modi per perdersi. Egli vide inoltre che c’era un solo percorso di ritorno verso l’albero della vita.

Venne a sapere che il frutto dell’albero della vita è più “desiderabile di ogni altro frutto” (1 Nefi 8:12). La vita non può offrire nulla di confrontabile. Il frutto di quest’albero è la gioia dei santi e la vita eterna (vedere Enos 1:3).

Verso la fine delle sue annotazioni, Nefi riporta qualche ulteriore spiegazione circa il sentiero che conduce all’albero. Egli lo chiama il percorso della “dottrina di Cristo” (vedere 2 Nefi 31 e 32).

Egli testimonia che è la via del ritorno e che non vi è un altro modo (2 Nefi 31:21).

L’investitura del tempio delinea questo stesso percorso e lo chiarisce ulteriormente. La parte finale della dottrina di Cristo è perseverare sino alla fine.

Le ordinanze dell’investitura, in un certo senso, sono le ordinanze associate al perseverare fino alla fine. L’investitura del tempio e la dottrina di Cristo sono inseparabilmente interconnesse.

Verso l’inizio della cerimonia dell’investitura, incontriamo l’albero della conoscenza. Mentre la cerimonia si conclude ci viene presentato simbolicamente l’albero della vita (rappresentata dal velo) dove ci viene insegnato qualcosa in più sui suoi frutti.

L’investitura delinea il viaggio da un albero all’altro. E’ la spiegazione di Dio dello scopo della vita attraverso il simbolo di questi due alberi. È, quindi, come insegnato da presidente McKay, la vera filosofia della vita data all’uomo.

Una volta che si lascia il tempio sta a noi imparare a vivere le alleanze del tempio nella nostra vita. In questo modo, seguiamo effettivamente il percorso delineato.

2 – Per rafforzarci in questo viaggio, nel tempio riceviamo delle benedizioni personali e delle promesse di Dio.

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In un certo senso, la vostra dotazione è un po’ come tornare a casa in visita dopo l’università, per avere una benedizione dal padre. Si lascia il tempio, nel giorno dell’investitura, con le promesse che Dio ha fatto direttamente a voi.

Non le promesse fatte a qualche antico profeta. Non le promesse che avete letto nelle Scritture, ma le promesse fatte a voi personalmente.

Molte di queste benedizioni promesse vi vengono date all’inizio della vostra dotazione, nelle ordinanze iniziatorie. Per comprendere queste ordinanze dovete considerare un neonato.

Quando un bambino viene fisicamente al mondo, viene lavato e pulito dopo la nascita. La pelle del bambino può quindi essere unta con una lozione o un olio per proteggerlo. Poi, viene vestito. Tutto questo è parte del nostro ingresso in questo mondo fisico e mortale.

Il battesimo d’acqua, di fuoco e dello Spirito Santo rappresentano la nascita spirituale nel regno di Dio. Le ordinanze iniziatorie del tempio continuano questo processo della rinascita e rispecchiano la nostra nascita fisica. In primo luogo, si viene purificati.

Si viene poi unti e vestiti. Tutto questo è parte della vostra rinascita spirituale.

L’ordinanza del battesimo è una semplice azione fisica con un profondo significato spirituale. Le ordinanze del tempio sono anch’esse semplici nelle loro manifestazioni fisiche, ma portano un ricco significato spirituale.

Le benedizioni promesse che si ricevono non solo vi benedicono nella risurrezione, ma vi rafforzano per compiere la missione della vostra vita qui, sulla terra. Vi è un disperato bisogno di quei benefici, soprattutto nel mondo di oggi.

Prima di andarvi, siate certi che la modestia verrà conservata durante tutta l’esperienza. Nonostante tutto quello di contrario che potreste aver letto o sentito nulla, nella vostra esperienza nel tempio, vi lascerà a disagio.

Avrete anche una guida che vi aiuterà nel processo.

3 – Infine, riconoscerete che quello che guadagniamo nell’andare al tempio dipende, in qualche misura, dallo sforzo che abbiamo messo in esso.

tempio mormone

Ricevere tutte le offerte del tempio richiede un po’ di tempo e di fatica. Il tempio è stato spesso chiamato l’Università del Signore. E non è fatto per essere compreso in una sola visita.

Fate della frequentazione del tempio una vostra priorità, in base a quanto lo consentano le circostanze. Coloro che lo frequentano costantemente scopriranno che il culto del tempio tenuto regolarmente, vi cambia e vi rende una persona migliore.

Il presidente Hinckley ha insegnato:

“Mi auguro che potremo andare alla casa del Signore un po’ più spesso… Vi incoraggio a trarre maggior vantaggio da questo privilegio benedetto. Filtrerà la vostra natura.

Staccherà il guscio egoistico in cui la maggior parte di noi vive. Porterà letteralmente un elemento di santificazione nella nostra vita e ci renderà uomini e donne migliori” (“Osservazioni conclusive”, Conferenza generale, ottobre 2004).

La vostra comprensione e la comprensione delle ordinanze cresceranno e si espanderanno nel corso del tempo. Il miglior libro di testo per il tempio sono le Scritture e il miglior insegnante è lo Spirito.

Se cercate i temi del tempio, le alleanze e gli insegnamenti, li troverete in tutte le opere canoniche. Quasi tutta la Scrittura è legata al tempio in qualche modo.

Se state iniziando, è utile avere una base da cui partire per iniziare la formazione per il tempio. Potreste trovare utili questo libro:

La preparazione per entrare nel sacro tempio (pubblicato dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, 2012).

Questo articolo è stato scritto da Cory Jensen, pubblicato sul sito ldsmag.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.