Mentre sedevo per seguire su Twitter la sessione del sacerdozio della Conferenza Generale, ho fatto fatica a credere a ciò che stavo ascoltando. L’anziano Ballard ha chiesto dal pulpito alla nostra generazione (in particolar modo agli Adulti Non Sposati) di alzare il tiro.

Ci ha chiesto specificamente di prepararci a “sposarci, servire e dirigere nei giorni a venire” (“La più grande generazione di giovani adulti”, M. Russell Ballard, Conferenza Generale di Aprile 2015).

Considerando che l’anziano Ballard fosse ispirato, ho riflettuto su cosa potrei fare per applicare questo consiglio specifico nella mia vita.

Lasciatemi dire quanto sia stato meraviglioso per me che ci fosse un discorso diretto ai giovani e agli adulti non sposati della chiesa, soprattutto durante una conferenza i cui temi erano la famiglia e il matrimonio.

Non vi preoccupate, il tema era sempre quello, ma ho sentito che fosse piuttosto specifico su ciò che possiamo fare per ricevere queste benedizioni nelle nostre vite.

Una vita al servizio di Dio: alzare il tiro osservando i nostri dirigenti

Osservando i dirigenti della Chiesa durante la Conferenza, ho avuto l’impressione che molti di questi fratelli abbiano dedicato la loro intera vita a servire il Signore.

Thomas S. Monson – il nostro amato profeta precedente – per esempio, ha servito senza sosta dall’età di 36 anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Quando aveva quasi 90 anni, ancora non si considerava un “membro della Chiesa in pensione”.

Egli si dedicò e servì gli altri anche quando il suo corpo diventò debole e la sua salute iniziò a peggiorare. È strano per me pensare che i nostri dirigenti potrebbero fare ritorno alla dimora celeste prima di quanto mi piaccia credere.

Un giorno avremo bisogno di un’altra serie di schiaffi morali di anziano Holland e delle storie sugli aeroplani di Dieter. Questi uomini non sono diventati chi sono oggi improvvisamente, al compimento dei 50 anni.

Ci è voluta una vita di scelte e decisioni giuste, che li ha portati a trovarsi nella posizione di essere degli strumenti nelle mani del Signore per guidare e aiutare tutti noi.

Sebbene non aspirerei mai e poi mai al ruolo di dirigente, né raccomanderei a qualcuno di farlo, sento che è molto importante che ciascuno di noi sia pronto a servire dove il Signore lo chiamerà.

Nello specifico, mi sembra che l’anziano Ballard ci stia chiedendo di creare famiglie che siano felici in casa. Famiglie che si servano a vicenda e che servano il Signore.

Famiglie impegnate in prima linea nella difesa del piano di Dio e, soprattutto, famiglie che preparino il mondo per la seconda venuta di Gesù Cristo.

Quindi, in che modo possiamo alzare il tiro?

Modo #1: Sposarsi

alzare il tiro

La prima cosa che possiamo fare per alzare il tiro nella nostra vita è sposarci. Non si tratta semplicemente di trovare un altro adulto non sposato e firmare l’iscrizione ad un club.

Credo che per sposarsi come inteso dall’anziano Ballard, dobbiamo impegnarci molto. Dobbiamo recarci nei luoghi in cui possiamo trovare persone che condividano i nostri standard, il nostro credo ed i nostri obiettivi.

Dobbiamo conoscere le persone faccia a faccia e trovare diletto nelle conversazioni che abbiamo con loro. Dobbiamo informarci bene e porre il giusto tipo di domande.

Dobbiamo sviluppare fiducia negli impegni seri e fiducia nelle altre persone.

Come dichiarato da sorella Linda K. Burton durante una Conferenza di qualche anno fa: dobbiamo cercare un aiuto convenevole. Ella ha dichiarato:

“Le nostre due mani sono simili, ma non esattamente uguali. In effetti, sono una l’esatto contrario dell’altra, ma si completano e sono fatte l’una per l’altra. Collaborando, sono più forti.” (“Ci eleveremo entrambi”, Conferenza Generale di Aprile 2015).

Abbiamo bisogno che la nostra “mano destra” ci aiuti ad essere il più forte possibile.

Modo #2: Servire

Il secondo modo per alzare il tiro è servire. Spesso aspettiamo che si presenti un grande progetto o un’ enorme e disperata necessità per servire.

Pensando a quale fosse l’atto di servizio più significativo nella mia vita, mi sono reso conto che sono stati i più piccoli atti di gentilezza a fare la più grande differenza.

Sono le telefonate, le visite o i bigliettini ricevuti da un amico.

Sono i sorrisi degli sconosciuti nei giorni in cui al lavoro le cose non vanno tanto bene. Sono quei momenti in cui le persone si ricordano il mio nome.

Quei giorni in cui qualcuno da ascolto ai piccoli suggerimenti dello Spirito o mi fa sapere che sta pregando per me.

Gli atti di servizio che contano raramente vengono visti da qualcuno al di fuori di Dio.

Credo che quando impareremo a servire in modo significativo e senza clamore, staremo servendo come il Salvatore.

Come “Il Cristo Vivente” ci ricorda: “Egli andava attorno facendo del bene”. Anche noi oggi possiamo andare attorno facendo del bene nel mondo.

Modo #3 : Essere dei buoni dirigenti 

Piccoli piaceri mormoni

Fonte: LDS.org

Il terzo modo per alzare il tiro e migliorare la nostra vita è attraverso il servizio reso in qualità di dirigenti. La fonte più grande di capacità di leadership nella mia vita è giunta tramite l’esempio.

I dirigenti di maggior impatto che ho conosciuto non erano tali per via dei loro titoli, quanto più per le loro vite.

I miei genitori sono dei buoni dirigenti quando li vedo inginocchiarsi e pregare nei momenti difficili.

I miei amici sono dei buoni dirigenti quando scelgono di vedere quanto di positivo c’è negli altri o suggeriscono qualcosa da fare per aiutare qualcuno che sta avendo una brutta giornata.

I miei fratelli sono dei buoni dirigenti quando mi mostrano come trattano le loro mogli e i loro figli. Mia sorella è una buona dirigente per la sua risolutezza a scegliere sempre il giusto.

Il mio coinquilino è un buon dirigente quando si dimostra essere un amico leale.

Ognuno di noi ha la possibilità di essere un buon dirigente quando difende la casa e la famiglia. Con i nostri talenti e capacità uniche, possiamo essere dei buoni dirigenti almeno in un modo.

E’ emozionante immaginare un futuro in cui ognuno di noi lotta per i propri ideali e si sforza per avere una famiglia che lavori in unità in un matrimonio armonioso, si serva l’un l’altro e serva le persone che lo circondano, e sia un buon dirigente a modo proprio.

Questo articolo è stato scritto da Ashley Dewey e tradotto da Sara Mondelli.