Nel mezzo della pandemia del coronavirus e del panico finanziario che accompagna il 2020, i pensieri di molti ritornano alle crisi avvenute negli anni precedenti e a come seguire principi di benessere temporali e spirituali insegnati dai profeti viventi, possa salvarci dall’orlo della distruzione.
Durante il crollo finanziario del 2008 (vedere nota 1), sono stato particolarmente colpito da un discorso molto ottimista di Brigham Young tenuto nel 1856, subito dopo aver subìto una piaga molto più grave dei grilli mormoni del 1848.
Anche se di solito ricordiamo la piaga dei grilli del 1848, quando i gabbiani salvarono appena una quantità sufficiente del raccolto dei Santi degli Ultimi Giorni, in grado di far sopravvivere gli oltre 4.500 pionieri della Valle del Lago Salato durante l’inverno, la più grave piaga di insetti, per i pionieri, fu la grande invasione di cavallette del 1855, che provocò la perdita di oltre il 70% dei raccolti in tutto il territorio dello Utah, allora ampiamente colonizzato da più di 40.000 abitanti (nota 2).
Grilli mormoni e locuste delle montagne rocciose
Il grillo mormone (Anabrus simplex) è incapace di volare poiché è “una specie di cavalletta senza ali, con una sorta di corazza, proveniente dal Nord America.
È responsabile dell’episodio dei grilli e dei gabbiani, in cui i gabbiani salvarono una quantità di raccolto sufficiente a non far morir di fame i circa 4.500 pionieri presenti nella valle del Lago Salato durante l’inverno del 1848 (note da 3 a 5).
Consultate le note a piè di pagina per avere maggiori dettagli su questa cavalletta/locusta che si ritiene fosse l’insetto con la più alta densità di soggetti mai calcolata: circa 12,5 trilioni di insetti in 320.000 km quadrati (nel 1875).
Sebbene i pionieri abbiano inizialmente combattuto contro i grilli mormoni nel 1848, le cavallette (locuste) erano di gran lunga il parassita più famelico. Ecco un resoconto riguardante le nuvole di cavallette che riempivano il cielo:
“Spesso, il primo avvicinamento delle cavallette veniva segnalato quando degli sciami apparivano nell’aria, sopra di loro: uno spettacolo impressionante.
I coloni li descrivevano come una “forte tempesta di neve” o come dei fiocchi di neve così numerosi da coprire il cielo ed oscurare il sole.
Il Deseret News riportò un’apparizione imponente in cui “le cavallette riempirono il cielo fino a 5 km di distanza, o fin quanto potessero essere viste senza l’ausilio di telescopi, e somigliavano, in qualche modo, ad una tempesta di neve”.
Rapporto di Heber C. Kimball
Heber C. Kimball, consigliere del presidente Brigham Young della Prima Presidenza, viaggiò in tutto il territorio dello Utah per valutare i danni causati dall’invasione delle cavallette.
Nel 1855, Heber C. Kimball viaggiò attraverso il territorio dello Utah, da Brigham City a nord, fino a St. George a sud, e riferì:
“Da questo luogo a sud, fin dove siamo arrivati, le cavallette hanno assaltato il grano ed ora ci sono poche centinaia di metri quadrati di grano nella Valle del Lago Salato, e quello che c’è ora lo stanno tagliando il più velocemente possibile.
Nella contea dello Utah, i campi sono praticamente desolati; nella Juan Valley non si vede una spiga di grano, né a Sanpete, né a Fillmore”.
L’intero territorio sull’orlo di una carestia
Nel 1856, quando Brigham Young pronunciò questo discorso, i santi stavano pregando che il loro nuovo raccolto fosse in grado di impedire loro di morire di fame, dopo i devastanti attacchi delle cavallette dell’anno precedente.
Alcune compagnie di santi, con i carretti a mano, erano in viaggio verso la valle, comprese le sfortunate compagnie di Willey e Martin che iniziarono a muoversi verso Ovest verso la fine della stagione.
Se i loro raccolti nello Utah fossero andati perduti, o le odiate cavallette fossero tornate di nuovo in forze, i pionieri sarebbero potuti arrivare nella valle, nel mezzo di una grave carestia.
Brigham Young: situazione nella valle del Lago Salato nel 1847-1848
Brigham Young insegnò un principio di benessere, ai Santi di allora, che vale anche per noi oggi. Ecco cosa disse nel tabernacolo l’8 Giugno 1856 (nota 6):
“Il primo anno in cui sono entrato in questa valle avevo portato con me della farina, ma non ne avevo abbastanza per far mangiare la mia famiglia fino al raccolto e le persone venivano a casa mia, ogni giorno, chiedendo del pane.
Un giorno, mi sentii molto depresso. Scesi al vecchio forte e, quando tornai a casa, ero completamente guarito. Dissi a mia moglie:
“Non lasciare che una persona venga qui per il cibo e se ne vada a mani vuote, perché se lo fai soffriremo la fame, prima del raccolto; ma se dai qualcosa ad ogni individuo che verrà qui, ne avremo abbastanza anche noi per resistere fino alla fine.”
“L’ho dimostrato molte volte e quest’anno lo abbiamo dimostrato ancora. Ho molto a portata di mano e ne avrò in abbondanza, se continuo a darne anche agli altri.
Ogni giorno più di duecento persone mangiano le mie provviste, oltre alla mia famiglia e a coloro che lavorano per me.
“Intendo continuare a farlo, affinché possiamo avere sempre del pane perché, se non lo faccio, non ne avrò a sufficienza. Credete in questo principio? So che è vero, perché ne ho avuto dimostrazione tante volte.”
La formula collaudata da Brigham Young per avere abbondanza e prosperità per sè stessi e poterne anche mettere da parte è questa:
“Non lasciare che una persona venga a chiedere il cibo e vada via a mani vuote”
“Ne avrò in abbondanza, se continuo a dare agli altri”.
Autosufficiente e generoso
Brigham Young era stato diligente nel fare tutto il possibile prima di ricevere queste benedizioni in cui il Signore moltiplicò letteralmente il suo cibo.
I suoi carri erano pieni di farina e la sua terra era coltivata come meglio poteva.
Inoltre, con vero spirito pionieristico di parsimonia, industriosità e repulsione per i sussidi del governo, da coloro che erano nel bisogno che erano normodotati ci si aspettava che lavorassero per quello che avevano ricevuto.
L’anziano Vaughn J. Featherstone dichiarò, alla conferenza di aprile del 1976:
“Vorrei rivolgere alcune osservazioni a coloro che chiedono: “Posso condividere ciò che ho con i miei vicini che non hanno seguito il consiglio di fare le scorte? E con i non membri che non hanno la scorta di un anno?
Possiamo condividere con loro?”. No, non possiamo: dobbiamo condividere! Non dobbiamo preoccuparci di questi sciocchi pensieri riguardanti il fatto di condividere o meno.
Ovviamente condividiamo! Cosa farebbe Gesù? Non potrei mangiare del cibo e vedere i miei vicini morire di fame. E se moriamo di fame dopo aver condiviso: “nessun uomo ha un amore più grande di questo: dare la vita per i proprio amici” (Giovanni 15:13).
Servire volentieri I bisognosi
Il Libro di Mormon sottolinea con forza l’importanza di servire volentieri i bisognosi.
“E così, nelle loro prospere condizioni, non mandavano via alcuno che fosse ignudo o che fosse affamato, o che fosse assetato o che fosse ammalato o che non fosse stato nutrito; e non mettevano il loro cuore nelle ricchezze; erano dunque liberali verso tutti, sia vecchi che giovani, sia schiavi che liberi, sia maschi che femmine, sia fuori della chiesa che dentro la chiesa, senza fare distinzione di persone tra coloro che si trovavano nel bisogno” (Alma 1:30).
La nostra generosità determina il fatto che abbiamo “abbastanza e da risparmiare”
Il messaggio profetico e scritturale, che diventa per noi un vero e proprio principio di benessere, sembra essere che, dopo aver fatto uno sforzo diligente per essere obbedienti ed autosufficienti, è la nostra generosità cristiana che poi determina l’abbondanza che avremo, anche e specialmente durante i tempi difficili.
Leggi anche: Come prepararsi per il grande ritorno di Gesù Cristo
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1 – Ronald P. Millett, nel Marzo 2009, pubblicò un articolo, sul Meridian Magazine, che parlava dell’anno del giubileo e dell’essere preparati. Ecco un estratto di ciò che scrisse:
“Mentre gli israeliti si preparavano per entrare nella terra promessa di Canaan, il Signore rivelò a Mosè un principio di benessere che includeva la conservazione del cibo, in preparazione per gli anni a venire, per i sabati ed il giubileo.
La conservazione del cibo per questi sacri anni di rinnovamento e libertà forniva anche la protezione dalle carestie ed altre calamità.
Ai nostri giorni questi stessi principi positivi sembrano essere alla base del moderno programma di produzione e conservazione della Chiesa, che sta ricevendo una rinnovata enfasi.
Come suggerisce una nuova ricerca, se il Salvatore fosse nato in un anno giubilare, lo scorso autunno (settembre/ottobre 2008) sarebbe stato l’inizio di una celebrazione dell’anno giubilare che il sacerdote del tempio avrebbe annunciato suonando una tromba”.
“Note dell’autore: un indicatore dell’entità di questo problema del debito è il collasso del mercato azionario e le turbolenze selvagge durante l’autunno del 2008.
Gli antichi calendari di John Pratt indicano che l’anno del Giubileo inizierà domenica 28 settembre 2008.
Continuando la giornata ebraica iniziata quella sera, il mercato azionario statunitense ha registrato un calo di 777,68 punti il giorno successivo, lunedì 29 settembre 2008, quando la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha respinto la versione iniziale del piano di salvataggio finanziario delle banche.
Questo calo è stato il più grande cambiamento negativo in un giorno nella storia del mercato azionario del Dow Jones. Fino al crollo del mercato azionario del 2020, è stato il più grande calo nella storia”.
2 – Censimento del 1860 del territorio dello Utah.
3 – Il grillo mormone (Anabrus simplex) è una specie di grillo senza ali del Nord America ed era, in passato, un terribile parassita nelle Grandi Pianure. Nel 1848 a Salt Lake City, l’arrivo di uno stormo di gabbiani salvò la situazione. Ecco la storia presa dal sito della Chiesa, dal titolo: “Grilli e gabbiani”:
“I primi santi degli ultimi giorni che giunsero nella Valle del Lago Salato nell’estate del 1847 si misero immediatamente al lavoro per preparare il suolo arido per il raccolto di primavera.
Ci furono tre periodi segnati da una grave carenza di cibo, nel corso di quell’inverno, che lasciarono i santi in impaziente attesa della mietitura primaverile.
Crescendo, durante la primavera, il raccolto appariva folto e verde, tanto da far prevedere ai contadini una buona rendita.
Tragicamente, però, verso la fine di maggio del 1848, moltitudini di grilli discesero sui campi, minacciando di distruggere gran parte delle potenziali riserve di cibo dei pionieri.
Per almeno un mese, i santi lottarono contro gli insetti in quella che qualcuno chiamò la “guerra dei grilli” del 1848.
Durante l’estate, la situazione si fece sempre più terribile. I contadini videro i grilli divorare acri di coltivazioni di grano e di verdure.
Brigham Young, che stava guidando una grande compagnia attraverso le pianure, ricevette notizia che alcuni stavano prendendo in considerazione di lasciare la valle per trasferirsi nella California o nell’Oregon.
Altri consigliarono a Brigham Young di scoraggiare la continua migrazione di pionieri verso quella zona, per paura che i coloni potessero morire di fame.
Nel frattempo, le famiglie stavano lottando contro i grilli con scope, spazzole, bastoni e corde, ma niente sembrava vincere questo “esercito” portatore di “carestia e disperazione”. Molti pregavano perché il Signore li liberasse dall’infestazione.
All’inizio di giugno grandi stormi di gabbiani della California inondarono la valle, facendo banchetto dei grilli.
Dapprima il numero di gabbiani intimorì i contadini, che temevano che un’altra calamità incombesse sui loro vulnerabili raccolti.
Ma presto videro che i gabbiani divoravano i grilli, bevevano dell’acqua, rigurgitavano le parti indigeste e tornavano per mangiarne ancora.4 Sebbene l’infestazione di grilli si protrasse per qualche altra settimana, i gabbiani ne avevano consumati abbastanza da mitigare il danno”.
– “Grillo mormone”, definizione di Wikipedia.org:
“Il grillo mormone (Anabrus simplex) è un grande insetto che può raggiungere la lunghezza di quasi 8 cm. Vive in tutto il Nord America occidentale, in pascoli dominati da artemisia e indivia. Nonostante il suo nome, il grillo mormone è in realtà una cavalletta con la corazza, non un grillo.
Prende il nome dai coloni mormoni dello Utah, che li incontrarono mentre si spostavano verso ovest, e per il ruolo di primo piano che ha svolto nel miracolo dei gabbiani.
Anche se incapace di volare, il grillo mormone è in grado di viaggiare fino a due chilometri al giorno nella sua fase brulicante, durante la quale è un grave parassita agricolo ed è pericoloso per il traffico”.
– Davis Bitton e Linda P. Wilcox, in un estratto di un loro articolo sul problema delle cavallette incontrato dai pionieri in Utah, hanno scritto:
“Il grillo mormone sembra un grillo ed è chiamato grillo, ma tecnicamente è una grande cavalletta nera, dalle lunghe corna e senza ali. I veri grilli hanno le ali”.
– Questa prossima citazione riguarda le cavallette, non i grilli mormoni.
“L’anno peggiore, secondo qualsiasi misurazione, fu il 1855, quando le cavallette invasero il territorio dall’estremo nord attraverso Iron County, spazzando via la terza semina di alcuni raccolti nella contea di Salt Lake, distruggendo tutti o almeno nove decimi del grano, in alcuni territori della contea e denudando interi campi altrove.
Dopo un viaggio attraverso il territorio, nella primavera del 1855, Heber C. Kimball scrisse a suo figlio William, descrivendo l’entità della devastazione:
“Da questo luogo a sud, fin dove siamo arrivati, le cavallette hanno assaltato il grano ed ora non ci sono che poche centinaia di metri quadrati di grano nella Valle del Lago Salato e quello che c’è, lo stanno tagliando il più velocemente possibile.
Nella contea dello Utah, i campi sono praticamente desolati; nella Juan Valley non si vede una Spiga di grano, né a Sanpete, né a Fillmore.
A Salt Lake stanno ancora seminando, anche a Cedar City: in quella contea il grano non è ancora cresciuto, ma le cavallette sono lì, pronte a spazzarlo via non appena viene su.
Nel nord fino a Boxelder lo scenario è lo stesso… e a guardare le cose in questo momento, non c’è la minima prospettiva di raccogliere un pò di grano nelle valli, in questa stagione… Devo dire che c’è più roba verde nei giardini di Salt Lake City che in tutto il resto delle contee e ci sono ancora molti dei giardini della città completamente in rovina. Fratello Staines mi ha detto, questa mattina, che aveva fatto crescere 500.000 giovani meli e sono stati tutti distrutti e in molti giardini dove i peschi erano pieni di pesche, ogni foglia e ogni pesca sono sparite”.
4 – “La locusta delle montagne rocciose”, definizione di Wikipedia.org:
“La locusta delle Montagne Rocciose (Melanoplus spretus) è una specie estinta di locusta che si estendeva nella metà occidentale degli Stati Uniti e in alcune parti occidentali del Canada, con un gran numero di esemplari osservati fino alla fine del XIX secolo.
Gli avvistamenti descrissero i loro sciami come più numerosi di quelli di qualsiasi altra specie di locuste, con un famoso avvistamento nel 1875 di dimensioni stimate di 510.000 km2, di dimensioni maggiori dell’area della California, del peso di 27,5 milioni di tonnellate e composto da circa 12,5 trilioni di insetti, la più grande concentrazione di animali mai vista, in modo speculativo, secondo Guinness World Records”.
5 – Ronald P. Millett, nel Luglio 2009, pubblicò un articolo sulla fine della piccola era glaciale avvenuta quando I pionieri andarono verso Ovest, in cui scrisse:
“Sorprendentemente, la fine della “Piccola era glaciale”, un periodo climatico freddo lungo più di 500 anni, e l’inizio di un periodo climatico moderno molto più caldo, sono strettamente sincronizzati con l’arrivo dei pionieri nella valle del Lago Salato, sotto la guida del profeta Brigham Young.
I pionieri considerarono un miracolo la possibilità di piantare, coltivare e raccogliere cibo nella valle, sufficiente per i 4.400 santi, nel 1848. Questo miracolo includeva anche la straordinaria battaglia tra i “grilli mormoni” e i gabbiani”.
6 – Ronald P. Millett pubblicò un articolo sul Meridian Magazine, nel settembre 2008, riportando un racconto di Brigham Young riguardante il principio di benessere che richiede di non far andare via nessuno a mani vuote:
“In precedenza ho raccontato a questa comunità di una circostanza accaduta a me e a fratello Heber, mentre eravamo in viaggio per l’Inghilterra.
Abbiamo pagato il viaggio per Kirtland e, per quanto ne so, avevamo solo $ 13,50 ma abbiamo pagato $ 87,00 e questo è solo un esempio, tra i tanti che potrei citare.
Voi che avete farina e carne, distribuiteli e non abbiate paura di non averne a sufficienza, perché se darete, ne avrete in abbondanza, perché è Dio che ci sostiene e dobbiamo imparare questa lezione.
Tutto ciò che vi chiedo è di usare il vostro cuore con saggezza e di osservare la provvidenza di Dio, finché non dimostrerete a voi stessi che sto dicendo la verità, e che questo è ciò che conosco e ho sperimentato”.
Un principio di benessere che ci salverà dall’orlo della distruzione è stato scritto da Ronald P. Millet e pubblicato sul sito latterdaysaintmag.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.
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