Non so se hai visto la notizia, ma un gruppo di miliziani ha recentemente sequestrato una struttura governativa in Oregon.

I leader di questo gruppo sono della setta Mormone e hanno dichiarato di aver ricevuto una rivelazione, per compiere questo atto (naturalmente, la Chiesa di Gesù Cristo ha condannato le loro azioni).

Non so se te lo sto chiedendo nel modo corretto, ma c’è un modo per sapere quando qualcosa non è giusto? Forse in una situazione meno evidente, sarebbe più difficile riuscire a discernere cosa non lo è.

Questa è una domanda importante e, per fortuna, la risposta è sì.

Hai ragione quando dici che ci saranno momenti, nella nostra vita, in cui è difficile discernere il bene dal male. Satana è un maestro del travestimento e dell’inganno.

Spesso possiamo guardare alle parole dei Profeti e dei nostri altri leader, per farci guidare. Certo, anche le Scritture sono lì per aiutarci.

Questi sono strumenti meravigliosi e dovremmo fare in modo che diventino familiari. Ci possono essere volte, nella nostra vita, in cui la “scelta migliore” o la “via” non è chiara.

Per quei momenti, abbiamo bisogno dello Spirito Santo, in particolare del dono del discernimento.

“Il dono del discernimento deriva in gran parte da una sensibilità acuta, da impressioni spirituali, per rilevare il male nascosto e soprattutto trovare il bene che può essere occultato.

Il tipo più alto di discernimento è quello che percepisce gli altri e scopre  la loro natura e il bene ad essi inerenti”. (Stephen L. Richards, Aprile 1950).

Se abbiamo il dono del discernimento, non saremo ingannati. Sapremo la differenza tra bene e male, ma come facciamo a sviluppare questo dono?

Rivelazione personale

Consideriamo per un momento di voler imparare a suonare il pianoforte. Cosa faresti? In primo luogo, dovresti trovare un insegnante (che ti darebbe l’istruzione e un libro), il prossimo passo sarebbe il praticare regolarmente. Il processo di ricevere doni spirituali è molto simile.

L’insegnante per il dono del discernimento è lo Spirito Santo. Così si inizia chiedendo al Padre celeste questo dono. È davvero giusto chiedere al Padre celeste una cosa del genere? Sì! In un versetto che sembra essere diretto specificamente a te e alla tua domanda, il Signore ci dice:

«Pertanto, attenti a non essere ingannati; e che voi non siate ingannati Cercate ardentemente i doni migliori, ricordando sempre perché essi vengono dati» (DeA 46:8).

In un articolo intitolato “Come ricevere doni spirituali”, Lane Johnson insegnò: “Sembrerebbe, dalle Scritture, che il Padre vuole concedere questi doni ancora più ardentemente di quanto noi desideriamo riceverli”.

Ha anche detto: “Mi sembra chiaro, quindi, che tutti coloro che desiderano l’esaltazione nel regno celeste del nostro Padre, devono ricevere doni spirituali”.

Quindi sì, tutto questo significa che dobbiamo pregare per ricevere il dono del discernimento. Ma c’è di più. Ci è stato insegnato: “Non possiamo aspettarci che il Signore guidi i nostri passi, se non siamo disposti a spostare i nostri piedi” (Anziano Wilford W. Anderson).

Il Signore si aspetta che facciamo la nostra parte. In primo luogo abbiamo bisogno di studiare il manuale di istruzioni. In questo caso, quindi, le Scritture e le parole dei nostri dirigenti. L’anziano Richard G. Scott ha detto:

“Non abbiamo bisogno di essere preoccupati per la validità dei concetti contenuti nelle opere canoniche poiché lo Spirito Santo è stato lo strumento che ha motivato e ispirato quegli individui che hanno registrato le Scritture” (Il potere delle Scritture).

“Io dico che dobbiamo insegnare al nostro popolo a trovare le proprie risposte nelle Scritture. Se solo ognuno di noi fosse abbastanza saggio da dire che non siamo in grado di rispondere a qualsiasi domanda, se non siamo in grado di trovare una risposta dottrinale nelle Scritture!

E se sentiamo qualcuno che insegna qualcosa che è contrario a ciò che è nelle Scritture, ognuno di noi può sapere che le cose dette sono false: è davvero così semplice, proprio come sembra.

Ma la cosa spiacevole è che tanti di noi non leggono le Scritture. Non sappiamo quello che è in loro, e, pertanto, speculiamo riguardo alle cose che dovremmo trovare nelle Scritture stesse.

Penso che in questo comportamento, vi sia uno dei nostri più grandi pericoli di oggi” (Cercate la risposta nelle Scritture).

Se cercate nelle Scritture, troverete un aiuto molto prezioso per comprendere meglio il dono del discernimento.

Dobbiamo suonare il pianoforte, se vogliamo imparare a farlo. Ma come facciamo a fare “pratica” del dono del discernimento? Noi in realtà abbiamo molte più possibilità di fare questo, di quanto si possa pensare.

I passaggi sono semplici: pregare, ascoltare, agire, ripetere.

Pregare 

Prima di pregare (privatamente o pubblicamente) dobbiamo chiedere al Signore di guidare la nostra mente su ciò per il quale si dovrebbe pregare.

Quando si condivide la propria testimonianza in una riunione sacramentale, quando si insegna in una classe o anche quando si condivide un commento, bisogna pregare per avere una guida.

Ogni giorno, quando si dice la preghiera del mattino, bisogna pregare per avere una guida su come servire meglio il Signore, in quel giorno. La risposta potrebbe venire attraverso qualcosa sul lavoro, o in famiglia, o anche con un estraneo.

Quando si ha una decisione da prendere, bisogna pregare di essere guidati.

Questi sono solo alcuni dei modi quotidiani nei quali possiamo invitare lo Spirito. Quando si inizia a fare uno sforzo serio, avremo più idee.

Ascoltare e agire  

Carol Lynn Pearson ha detto: “Quando sento la voce dello Spirito, essa suona come la mia voce, solo più vecchia e più saggia”.

A volte, quando il bisogno è urgente o il messaggio è fondamentale, lo Spirito ci parla come una voce reale nella nostra mente. La maggior parte del tempo, però, la sua voce suona molto come la nostra e possiamo facilmente perderci, se non stiamo attenti.

Siamo in grado di affinare la nostra capacità di ascolto, se la mettiamo a fuoco. Per esempio, immaginiamo mentre preghiamo alla mattina per fare la volontà del Signore e siamo consapevoli delle esigenze di coloro che ci circondano.

Più tardi, arriva un pensiero che ci dice di chiamare uno dei nostri insegnanti, per l’insegnamento familiare. “Ma li ho appena visti la settimana scorsa”, potrebbe essere il nostro primo pensiero.

Fermiamoci e ricordiamoci che abbiamo pregato per avere l’ispirazione. Se questa non è ispirazione, nessun danno arriverà comunque da una telefonata.

Se si tratta di ispirazione, allora abbiamo appena affinato la capacità di ascoltare e, forse, questa è stata una grande benedizione per quella famiglia. 

Ripetere 

Proprio come con lo sviluppo di qualsiasi altro talento, tanto più si desidera e si lavora per questo obiettivo, più facile sarà. L’anziano Bednar ha tenuto un meraviglioso discorso che potresti desiderare leggere: “Chiedeti con fede”.

Satana non vuole che sviluppiamo doni spirituali, così egli cercherà di distrarci. Quindi, bisogna stare attenti. Scrivi il tuo obiettivo, condividilo con qualcuno vicino a te e sii costante.

In questo modo, l’obiettivo diventa molto importante, nei giorni futuri. Lo so perché il Presidente Packer ci ha messo in guardia:

“Nessuno di noi può sopravvivere nel mondo di oggi, molto meno in quello che diventerà presto, senza l’ispirazione personale” (La riverenza richiama la rivelazione). È possibile farlo.