Tra i tanti titoli di Gesù ve ne sono due che sembrano sinonimi ma non lo sono, ovvero Salvatore e Redentore. Questo perché spesso pensiamo che Salvezza e Redenzione siano la stessa cosa, ma di fatto non è così.
Vi siete mai chiesti quale sia la differenza?
Nel 2015, fratello Brad Wilcox—professore di scritture antiche presso la BYU e scrittore di svariati libri—che è stato recentemente chiamato come consigliere della presidenza generale dei giovani uomini, ha scritto un libro intitolato “The Continuous Atonement for Teens” (L’Espiazione continua- edizione per gli adolescenti N.d.T) in cui spiega in modo semplice e chiaro alcuni dei numerosi aspetti e funzioni dell’Espiazione, che Egli definisce continua.
La Redenzione è molto più di un semplice riscatto
In merito al concetto di “Redenzione” egli dice:
“Come succede per molte altre parole, redentore ha più significati. La definizione comune include ‘qualcuno che compra o che riacquista’; ‘uno che libera dalla schiavitù o dai debiti attraverso il pagamento di un riscatto’; ‘uno che restituisce e ripristina’.
Tuttavia, in questi ultimi anni ho imparato ad apprezzare un’ulteriore definizione che aggiunge significato a tutte le altre: un redentore è qualcuno che ci cambia per il meglio.
L’Espiazione di Gesù Cristo ci ricompra, ci libera dalla schiavitù e ci fa tornare alla presenza di Dio, ma offre anche qualcosa di più grandioso di un ricongiungimento con i nostri genitori celesti.
Essere guariti, salvati, riconciliati, riuniti e ripristinati ci porterebbe infine una grande delusione se non potessimo essere anche rinnovati.
Se il nostro unico scopo fosse quello di ritornare alla presenza di Dio, perché avremmo dovuto lasciarla, tanto per cominciare?
Eravamo già con Dio nella vita preterrena, ma eravamo tristemente consapevoli del fatto che non eravamo come Lui fisicamente o spiritualmente.
Desideravamo essere come i nostri genitori celesti e sapevamo che ci sarebbe voluto molto di più che semplicemente “mettere i loro vestiti” come fanno i bambini. Dovevamo realmente entrare nei loro panni, e non semplicemente “andarci in giro per casa”.
Comprendere il vero scopo della vita sulla terra ci aiuta a capire il ruolo della redenzione
Quindi, cominciamo ad intravedere ciò che sta cercando di dirci fratello Wilcox.
Tutto comincia dal comprendere quale sia il nostro reale scopo qui sulla terra. Sappiamo che prima di venire qui ci trovavamo alla presenza di Dio Padre.
Sappiamo che Egli ideò un piano per noi che prevedeva che venissimo su questa terra, prendessimo un corpo e facessimo delle esperienze.
Sappiamo anche che a causa della Caduta di Adamo ed Eva, la nostra natura mortale ci avrebbe impedito di tornare alla presenza di Dio Padre e che pertanto sarebbe stato necessario che qualcuno, nello specifico Gesù Cristo, pagasse per i nostri peccati e ci permettesse un giorno di fare ritorno alla nostra dimora celeste.
Ma come dice fratello Wilcox, questo non è tutto.
Noi abbiamo deciso volontariamente di lasciare la nostra esistenza premortale per poter un giorno godere e possedere tutto quello che i nostri genitori celesti possiedono, ma per farlo è necessario che diventiamo ciò che loro sono.
Comprendiamo meglio questa verità quando comprendiamo meglio e più a fondo il concetto di Espiazione.
Fratello Wilcox continua:
“L’Espiazione è fondamentalmente una dottrina che riguarda lo sviluppo dell’essere umano, non una dottrina che semplicemente toglie via le macchie.” Nell’ultima pagina del Libro di Mormon, Moroni invita tutti a “venire a Cristo”.
Nel versetto successivo prosegue facendo una distinzione tra il ruolo salvifico di Cristo— “per la remissione dei vostri peccati” e il Suo ruolo redentore—“affinché diventiate santi”.
Cristo stesso fa una distinzione tra “l’avere la vita” e l’averla “ad esuberanza”. Anziano Tad R. Callister ha detto:
‘L’Espiazione è stata designata per fare molto di più che riportarci alla linea di partenza—più che fare tabula rasa. Lo scopo culminante è di dotarci di potere affinché possiamo superare tutte le nostre debolezze e acquisire quei tratti divini che ci renderanno simili a Dio.’
Lo scopo della vita è diventare migliori. La parola sacrificio deriva dal Latino ‘sace’, sacro e ‘facere’, fare (o rendere).
L’Espiazione non serve semplicemente a liberarci dalla stretta del peccato e della morte, ma a renderci sacri.
L’Espiazione non serve solo a purificare, ma a rendere completi; non soltanto a confortare ma a compensare; non soltanto a liberare ma a sollevare.”
Appare chiaro come l’Espiazione sia necessaria nel nostro processo di cambiamento. Spesso pensiamo che siano le esperienze della vita a cambiarci. Questo è in parte vero.
In parte perché non sempre questi cambiamenti sono in meglio.
Per diventare migliori, dobbiamo fare uno sforzo costante e consapevole, ma da soli non possiamo farcela.
Affinché il cambiamento sia permanente e duraturo dobbiamo affidarci ai meriti del sacrificio del Salvatore, al suo potere capacitante e alla forza che ne deriva.
Qual è la differenza tra salvezza e redenzione?
Quindi, qual è la vera differenza tra salvezza e redenzione? Non sono la stessa cosa?
Fratello Wilcox lo spiega bene nel suo libro:
“Gli amici Cristiani mi chiedono se sono salvato per grazia. La mia risposta è sempre: “Sì, assolutamente.”
A quel punto, di tanto in tanto sono io a chiedere a loro se sono stati cambiati dalla grazia. Il nostro obiettivo deve essere la completezza e non la “mera” libertà dal peccato.
Non dobbiamo mai essere così soddisfatti della salvezza tramite la grazia da dimenticarci del fatto che dobbiamo anche essere redenti per grazia.”
Anziano Dallin H. Oaks ha scritto:
“Il Salvatore fa più che purificarci dal peccato. Egli ci da nuova forza… Per essere ammessi alla Sua presenza dobbiamo essere più che puri. Dobbiamo anche essere cambiati.”
In breve, salvezza e redenzione sono due facce della stessa medaglia: salvezza vuol dire essere ammessi alla presenza di Dio, redenzione vuol dire avere acquisito tutte quelle caratteristiche che ci rendono degni di rimanere alla presenza di Dio, attraverso un processo di cambiamento.
Il potere dell’Espiazione non risiede semplicemente nella possibilità di trovare conforto e sollievo dalle sofferenze della vita (nonostante questo ne sia un aspetto molto importante), ma anche e soprattutto nel fatto che attraverso di essa possiamo diventare delle persone nuove, delle persone migliori, ed essere realmente resi perfetti in Cristo, un giorno.
In poche parole ad essere santificati.
Connessi ai concetti di salvezza e redenzione sono quelli di giustificazione e santificazione. Fratello Wilcox prosegue facendo un chiarimento importante:
“La giustificazione modifica la nostra posizione. La santificazione cambia la nostra condizione. La giustificazione ci libera dal castigo del peccato.
La santificazione ci libera dalla tirannia del peccato.
Giustificazione vuol dire essere dichiarati “non colpevoli”. Santificazione vuol dire che siamo divenuti santi.
Di conseguenza, la giustificazione può essere rappresentata da due mani pulite, la santificazione è rappresentata da un cuore puro che è stato donato a Dio.
Tornare da Lui dopo essere diventati come Lui
Proseguendo, anziano Wilcox da un’interpretazione interessante di un famosissimo episodio del nuovo testamento, ovvero il primo miracolo di Gesù alle nozze di Cana.
“Il primo miracolo di Gesù che troviamo nelle scritture è il mutamento dell’acqua in vino. Quando ero bambino, non riuscivo a non soffermarmi sulla parte del vino.
Quando ero adolescente cominciai a fantasticare sulla possibilità che si trattasse delle nozze di Gesù stesso.
In missione, lessi ‘Gesù il Cristo’ e rimasi toccato da come Gesù si fosse rivolto a Sua madre chiamandola Donna in segno di rispetto e non di rimprovero.
Fu solo quando ero ormai più che adulto che compresi che il punto centrale del primo miracolo di Cristo avesse poco a che fare con il vino, il matrimonio o i titoli.
Riguardava il cambiamento. Gesù stava annunciando in modo eclatante che Lui ha il potere divino di cambiare le cose anche quando sembra impossibile.”
Non c’è nulla che il Salvatore non possa aggiustare. E non c’è nulla che non possa cambiare.
Quando diciamo: “sono fatto così, non posso farci niente” oppure “è la mia natura e non la posso cambiare” stiamo mentendo a noi stessi, e soprattutto stiamo rinnegando o sminuendo il sacrificio che Gesù ha fatto per noi e una parte fondamentale del Suo potere.
Ciò non vuol dire che il cambiamento, di qualunque genere, sia facile. Che basta credere e “magicamente” ci svegliamo e siamo persone nuove. Nemmeno che il Salvatore farà tutto da solo.
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È richiesto uno sforzo da parte nostra, e quando una cosa richiede sforzo vuol dire sempre che non è comoda, che dovremo uscire dal nostro guscio o dalla nostra zona di “comfort”, rimboccarci le maniche e faticare.
Significa che c’è la possibilità di sentirsi scoraggiati, di attraversare delle battute di arresto e talvolta essere tentati di rinunciare.
Ma è proprio in questi momenti che possiamo vedere il potere capacitante del Salvatore in azione e trovare la forza per non mollare e andare avanti.
Il cambiamento in azione
In che modo possiamo avviare questo processo di cambiamento?
Fratello Wilcox ha detto:
“Fin dell’infanzia apprendiamo cosa sia la fede in Cristo, che include il pentimento, stringere e mantenere delle alleanze.
Dimostriamo di avere fede ricevendo le ordinanze necessarie da parte di qualcuno che detiene la debita autorità e utilizziamo il dono dello Spirito santo per perseverare sino alla fine.”
Perché è importante ricevere queste ordinanze? Fratello Wilcox continua:
“Una cosa è vedere Cristo alla nostra porta e sentirlo bussare, una cosa è avere le chiavi che aprono la porta dall’interno. E a coloro che aprono la porta Gesù disse:
‘Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco.
A chi vince io darò di seder meco sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi son posto a sedere col Padre mio sul suo trono.’ (Apocalisse 3: 20-21)
Gesù scelse di diventare come noi affinchè noi scegliessimo di diventare come Lui. Ecco cosa vuol dire essere redenti.
La salvezza richiede un Espiazione. La redenzione richiede un’Espiazione continua. Nascere di nuovo richiede un’espiazione.
Raggiungere una maturità spirituale richiede un’Espiazione continua. La conoscenza dell’Espiazione è luce.
Comprendere il suo potere continuo nella nostra vita è luce che cresce sempre più brillante ‘fino al giorno perfetto’”.
Nonostante Gesù Cristo abbia espiato per tutti, per avere accesso al potere dell’Espiazione ed essere redenti, è necessario stringere e mantenere delle alleanze con Dio attraverso le sacre ordinanze.
Ma come è stato detto questo non basta.
Le alleanze che stringiamo ci permettono, se vi teniamo fede, di intraprendere il nostro viaggio di ritorno verso la nostra dimora celeste e ci aiutano ad essere maggiormente preparati.
Ma per poter realmente essere degni e disposti a rimanere alla presenza del Padre, quando un giorno questo avverrà, dobbiamo cambiare e cercare di diventare come Lui lungo tutto il viaggio.
Può sembrare un’avventura difficile e scoraggiante, ma il Salvatore sarà sempre al nostro fianco, pronto e disposto a sollevarci tutte le volte che cadremo.
In altre parole, come veri discepoli di Gesù Cristo e seguaci del Salvatore facciamo in modo di essere degli alleati e uno spazio sicuro. Le parole Salvezza e Redenzione vengono spesso utilizzate come sinonimi. Tuttavia, salvezza vuol dire ritornare alla presenza di Dio e Gesù Cristo. Redenzione vuol dire essere resi santi e simili a Loro.
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