Come ebbe inizio il ministero di Cristo? Il ministero di Cristo ebbe inizio con il Suo battesimo. Nonostante il Salvatore fosse perfetto, decise di farsi battezzare affinché si “adempisse ogni giustizia”.

Egli diede l’esempio affinché i Suoi discepoli potessero vederLo e SeguirLo. Ogni cosa che Egli insegnò lo fece tramite le parole e le azioni, e anche in questo caso non fece eccezioni. Di seguito un breve resoconto dei fatti salienti del primo anno del Suo ministero. 

L’inizio del ministero di Cristo e i primi miracoli

Gesù si recò da Giovanni Battista per essere battezzato. Questo evento è la prova che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo siano tre esseri distinti e separati: il Padre che parla dal cielo, il Figlio nelle acque del battesimo e lo Spirito Santo sotto forma di colomba.

Gesù si recò da Giovanni Battista per essere battezzatoMolti si erano riuniti per ascoltare gli insegnamenti del Battista, tra cui il pescatore che Gesù chiamò quale Suo primo apostolo: Andrea; a seguire Pietro, Filippo e Natanaele.

Gesù compì il suo primo miracolo privato, di cui abbiamo traccia, a Cana di Galilea (Giovanni 2). Maria, sua madre, gli riferì che era terminato il vino e che era rimasta soltanto dell’acqua. Per ovviare al problema Gesù trasformò l’acqua in vino.

Il ministero formale di Gesù Cristo in Terra Santa durò tre anni. Il Suo ministero pubblico iniziò e terminò con la Pasqua, ricca di immagini del ministero di Cristo e della sua identità di Messia.

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A seguito del miracolo di Cana e dopo aver visitato Cafarnao, Gesù si recò a Gerusalemme. La Pasqua era una delle tre feste dell’anno ebraico che prevedeva un pellegrinaggio.

Era probabilmente la più popolare, con oltre un milione di Ebrei che si spostavano a Gerusalemme per rendere il culto e offrire sacrifici al tempio.

Come in ogni festa, le tradizioni culturali straniere si accumulano di anno in anno e, al tempo di Gesù, c’era un’atmosfera carnevalesca intorno al tempio.

Come si legge in Giovanni 2:13-22, Gesù difese la santità della casa di suo Padre. Rovesciò i tavoli dei cambiavalute e disse ai venditori di colombe:

“Portate via di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato”.

[In seguito, Gesù pronunciò la famosa profezia secondo cui, se il tempio fosse stato distrutto, Egli avrebbe potuto farlo risorgere in tre giorni. Nessuno capì che intendeva il tempio del Suo corpo, che sarebbe risorto dalla tomba dopo 3 giorni.

Le prime conversioni

Gesù ebbe poi una conversazione con Nicodemo

Gesù e Nicodemo

Gesù ebbe poi una conversazione con Nicodemo, un Fariseo, e gli spiegò che una persona deve “nascere di nuovo” per entrare nel regno di Dio.

Gesù e i Suoi discepoli si recarono quindi in Giudea per battezzare. [La traduzione di Joseph Smith dice che Gesù battezzò, mentre la traduzione di Re Giacomo dice che solo i discepoli battezzarono].

Anche Giovanni Battista battezzava lì. Giovanni spiegò che lui doveva “diminuire”, mentre il Salvatore sarebbe “aumentato”. 

Gesù attraversò poi la Samaria sulla via per la Galilea. La maggior parte degli Ebrei aggirava la Samaria per evitare di attraversarla.

I Samaritani erano odiati dai Giudei in parte per la loro discendenza impura, anche se si dichiaravano Israeliti, per la loro abitudine di compiere sacrifici in luoghi “impuri” e per il loro uso solo parziale delle Scritture o l’accettazione parziale della religione tradizionale ebraica.

I Samaritani avevano anche combattuto contro la costruzione del secondo tempio.

In Samaria, Gesù incontrò la “donna al pozzo” (Giovanni 4:9). Egli vide dentro al suo cuore e nella sua vita, al punto che si convertì.

Quando ella condivise la notizia del Messia ai suoi parenti, anche loro si convertirono. In questa storia, ci viene presentato Cristo come “acqua viva”.

Il primo anno del ministero di Cristo: I primi oppositori

Il suo invito solenne:

“Se qualcuno ha sete, venga a me e beva”, era una chiara e aperta rivendicazione del Suo ruolo di Messia.

Nel farlo, Egli stava dichiarando di essere lo stesso Geova che aveva promesso da bere agli assetati attraverso un’effusione dello Spirito.

Dopo tale affermazione, i Suoi uditori si trovarono di fronte a due scelte: o era un bestemmiatore degno di morte, o era in realtà il Dio di Israele”. (McConkie, Commentario al Nuovo Testamento—disponibile solo in Inglese).

Tornato a Nazaret, il luogo della sua infanzia e della sua prima giovinezza, Gesù stupisce gli abitanti della città con la sua coraggiosa testimonianza di essere il Messia promesso.

L’inizio del ministero di Cristo

Utilizzando come testo Isaia 61:1- 2, Gesù dichiarò nella sinagoga:

“Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo egli mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato a bandir liberazione a’ prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, e a predicare l’anno accettevole del Signore”.

Quando Gesù chiuse il libro contenente queste parole, disse:

“Ed egli prese a dir loro: Oggi, s’è adempiuta questa scrittura, e voi l’udite”. (Luca 4:21).

Da tale dichiarazione ne conseguì che la gente della comunità si sollevò in rivolta e cercò di ucciderlo. Il Signore aveva trascorso duemila anni a preparare questo popolo a ricevere il Cristo, e nel momento in cui si manifestò e dichiarò il Suo ministero, essi vollero eliminarlo.

Quando la forma del culto supera lo spirito di culto, lo Spirito Santo non è in grado di testimoniare la verità. Gli uomini della sinagoga si consideravano gli eletti di Dio, eppure non riuscirono a riconoscere la Sua voce.

È particolarmente ironico. Si potrebbe pensare che l’eroe degli Ebrei fosse Mosè, ma non è così. La figura eroica ebraica è sempre stata Davide (e continua ad esserlo).

Davide era un umile pastore che divenne un grande re e un profeta. Ora, a Nazareth, Gesù era il figlio di un povero falegname.

Avendo rimodellato il Messia atteso a immagine di Davide, gli Ebrei non potevano credere che un umile figlio del luogo potesse essere il Messia; eppure Davide aveva le stesse umili origini.

La chiamata degli apostoli 

La chiamata degli apostoli 

La chiamata degli apostoli

In Matteo è contenuto il racconto dei pescatori/apostoli che lasciano le loro reti per seguire Gesù. La loro convinzione, la loro testimonianza spirituale che Cristo era chi diceva di essere, permise loro di lasciare tutto e seguirLo (Matteo 4).

In Marco 1 si trova un resoconto di Gesù che scaccia i demoni.

I membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni credono che tutti noi esistessimo come spiriti in un regno preesistente prima di nascere nella mortalità sulla terra.

Ci fu una guerra in cielo tra il bene e il male e Lucifero (che divenne il diavolo) e i suoi seguaci furono scacciati. Il loro progresso si fermò a quel punto.

Non avrebbero mai ottenuto corpi fisici, ma sarebbero rimasti spiriti per l’eternità. Poiché esisteva una preesistenza e la memoria di questi spiriti non era stata velata dai corpi fisici, essi ricordavano l’identità di Gesù Cristo.

Lo conoscevano sulla terra, perché sapevano chi fosse nella preesistenza.

Gesù Cristo era ora pienamente impegnato a guarire le menti, i corpi e gli spiriti di coloro che credevano in Lui. Dimostrò di avere non solo il potere di guarire il corpo, ma anche di perdonare i peccati.

Per i capi Ebrei questa era una bestemmia, perché solo Dio poteva perdonare i peccati.

Gesù chiamò Matteo, un pubblicano, come apostolo. I pubblicani erano disprezzati dai Giudei, perché riscuotevano le tasse per conto dei Romani.

I pubblicani traevano profitto dalla riscossione delle tasse, applicando una commissione da loro stessi stabilita. Matteo, però, svolgeva onestamente la sua professione e Gesù si accorse della sua integrità.

Vino nuovo in otri vecchi?

Vino nuovo in otri vecchi?

“Così il nostro Signore proclamò la novità e la completezza del Suo Evangelo, il quale non era il alcun modo un rattoppo del Giudaismo.

Egli non era venuto per rammendare i vestiti vecchi e strappati; la stoffa ch’Egli dava era nuova, e a cucirla su quella vecchia sarebbe stato come strappare di nuovo il già consunto tessuto lasciandovi uno squarcio più brutto del primo.

Oppure, per fare un altro esempio, non si poteva mettere il vino nuovo negli otri vecchi. Essendo gli otri fatti di pelle di animale, naturalmente con il passare del tempo si deterioravano.

Come la pelle vecchia si spacca o si rompe anche per il minimo sforzo, così la pelle dei vecchi otri avrebbe ceduto a causa della pressione del succo che fermentava, e il buon vino sarebbe andato perso.

Il Vangelo insegnato da Cristo era una rivelazione nuova, che annullava quella passata e segnava il compimento della legge; non era una semplice aggiunta, né una riconferma dei passati dettami; esso comportava un patto nuovo ed eterno.

Eventuali tentativi di rattoppare il manto tradizionalistico giudaico con il nuovo tessuto del patto non potevano portare a niente di più bello se non a un laceramento del tessuto stesso.

Il nuovo vino del Vangelo non poteva essere contenuto dai vecchi e consunti recipienti delle libagioni mosaiche. Il Giudaismo sarebbe stato sminuito e la Cristianità pervertita da una così irrazionale combinazione” (Talmage, Gesù il Cristo, pag. 146-7).

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Il primo anno del ministero di Cristo è stato originariamente pubblicato su https://mormonbible.org. Questo articolo è stato tradotto e adattato da Ginevra Palumbo.